Guerra Ucraina Russia, Zelensky: a Kharkiv situazione sotto controllo ma non stabile

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Lo ha ammesso il presidente ucraino in un'intervista all'Afp. Intanto, quasi 10.000 persone sono state evacuate nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto il governatore della regione. I militari del gruppo tattico Est delle Forze armate russe hanno eliminato 125 combattenti ucraini nelle ultime 24 ore nel Donbass. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto nella notte tredici droni d'attacco di tipo Shahed lanciati durante un attacco russo

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A Kharkiv la situazione "è sotto controllo, ma non stabilizzata". Lo ha ammesso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Afp rilanciata anche dai siti di Kiev, la prima a un media straniero da quando il 10 maggio scorso, a sorpresa, i russi hanno lanciato un'offensiva contro la seconda città del Paese. Quasi 10.000 persone sono intanto state evacuate della regione.

I militari del gruppo tattico Est delle Forze armate russe hanno eliminato 125 combattenti ucraini nelle ultime 24 ore nel Donbass. Lo riporta la Tass, citando le dichiarazioni del portavoce del gruppo Alexander Gordeyev: "Durante le azioni attive, i militari hanno migliorato le loro posizioni lungo la linea del fronte.

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto nella notte tredici droni d'attacco di tipo Shahed lanciati durante un attacco russo. Lo ha riferito il comandante dell'aeronautica Mykola Oleshchuk. I droni sono stati lanciati dalla città portuale russa di Primorsko-Akhtarsk, situata sulla costa del Mar d'Azov, e dall'oblast russo di Kursk



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Zelensky: "Respinto attacco russo su Chasiv Yar, nel Donbass"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che le forze di difesa ucraine hanno respinto un assalto dei russi sulla città di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, in Donbass, nel quale sono andati distrutti oltre 20 veicoli corazzati del nemico. Dopo aver ricordato la capacità di resistere dimostrata nell'ultima settimana nel Kharkiv, Zelensky, nel videodiscorso, ha aggiunto: "Inoltre non vogliamo dimenticarci delle altre aree dove si combatte, oltre a Kharkiv: quelle di Kramatorsk, di Pokrovsk, di Kurakhove e quelle nel sud. Ovunque la situazione sia difficile le nostre forze danno una buona risposta agli occupanti. In particolare, vorrei ringraziare a parte e in modo speciale i ragazzi che hanno respinto un attacco russo su Chasiv Yar. I nostri guerrieri hanno distrutto oltre 20 veicoli corazzati degli occupanti. Ben fatto, ragazzi!". 

Zelensky: "La Crimea senza la Russia sarà bellissima"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che la Crimea, quando verrà liberata dai russi, diventerà uno dei posti migliori in cui vivere in Europa. "Fino al 2014 ha detto Zelensky a Kiev - la Crimea è stata davvero una casa felice per molti dei nostri cittadini, e la Crimea sarà di nuovo così - lo sarà sicuramente - quando la forza della nostra resilienza, delle nostre armi, della nostra diplomazia e il potere della giustizia per l'Ucraina garantiranno la liberazione della Crimea dall'occupazione. La penisola, senza la Russia, è destinata a diventare uno dei posti migliori in cui vivere in Europa".

Guerra Ucraina, tenaglia di Putin su Kharkiv per prendersi il Donbass: la strategia russa

Secondo un’analisi dell’agenzia France Press, in una settimana Mosca avrebbe conquistato 278 chilometri quadrati di territorio. La pressione intorno al capoluogo del nord-est sarebbe però funzionale a fiaccare i reparti di Kiev nella controffensiva sulle regioni di Donetsk e Lugansk. Zelensky: "Situazione difficile ma sotto controllo". LEGGI

Zelensky: "Nel Kharkiv abbiamo dimostrato di poter resistere"

In un discorso serale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto: "Ringrazio ciascuno dei nostri soldati, che questa settimana hanno mostrato sufficiente capacità di resistenza e hanno dato infuso una maggiore fiducia, in particolare nella regione di Kharkiv. L'occupante sta perdendo la sua fanteria e le sue attrezzature e sta perdendo in modo significativo, anche se, proprio come nel 2022, contava su una rapida avanzata nel nostro territorio", ha sottolineato Zelensky, citato dai media ucraini, fra cui Rbc-Ukraine.

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La Lituania invia a Kiev un nuovo pacchetto di aiuti militari

La Lituania ha inviato in Ucraina un nuovo pacchetto di aiuti militari che comprende munizioni da 5,56ž45 millimetri, sistemi antidrone, droni e generatori da 100 Kw.
Nel corso del 2024, la Lituania aveva già trasmesso a Kiev, tra le altre cose, munizioni da 155 mm, veicoli corazzati M577, sistemi anti-drone, munizioni per lanciagranate anticarro "Carl Gustaf" e sistemi di telecontrollo RISE-1.

Mosca: "Nessuna intenzione di stabilire basi militari in Libia"

L'ambasciatore russo in Libia, Aydar Aganin ha smentito, in un'intervista con Russia Today (Rt), quanto apparso in questi giorni su un rapporto della rete investigativa 'All Eyes on Wagner' - specializzata nel monitorare l'attività dei mercenari russi di Wagner -, secondo cui Mosca intenderebbe stabilire basi militari in Libia.
"Non abbiamo basi militari in Libia, e non abbiamo intenzione di stabilire una base militare permanente in Libia", ha detto Aganin, aggiungendo che "il ruolo della Russia nel panorama libico mira a porre fine all'unilateralismo e a rafforzare le relazioni con tutti i partiti politici in Libia senza eccezioni, rafforzando al tempo stesso la cooperazione in vari campi per raggiungere la stabilità desiderata".
Sulla questione è intervenuto sulla stampa russa anche il direttore del Dipartimento per il Medio Oriente e il Nord Africa presso il Ministero degli Esteri russo, Alexander Kinschak, sottolineando "il costante coordinamento di Mosca con le autorità libiche per quanto riguarda l'apertura di un consolato a Bengasi". Sarebbe, ha precisato, il secondo atto della ripresa delle relazioni diplomatiche tra Libia e Russia, dopo la riapertura dell'ambasciata russa a Tripoli nel 2023 dopo una lunga interruzione.
Sull'apertura del consolato a Bengasi, tuttavia, "il processo di accordo con la parte libica sulla creazione di una nuova missione consolare russa nell'est del Paese non è ancora stato completato", ha detto Kinshak.
Secondo il rapporto di 'All Eyes on Wagner' pubblicato la scorsa settimana, ripreso dai media ma smentito dalle autorità di Mosca, la Russia starebbe trasferendo truppe e combattenti in Libia da tre mesi quale trampolino di una maggiore sua presenza nel continente africano.

Mattarella, difesa libertà contro dittature

"L'aggressione all'Ucraina ci richiama a un rinnovato impegno per la libertà e contro le dittature". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, partecipando a Cassino alle celebrazioni per l'80esimo anniversario della battaglia di Montecassino, con il presidente polacco Andrzej Duda. 

Il braccio destro di Navalny, 'non mollerò mai contro Putin'

"Non rinuncerò mai" a lottare contro il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto alla Bbc Leonid Volkov, braccio destro del defunto leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, nella prima intervista dopo la recente aggressione a colpi di martello subita davanti alla sua abitazione in Lituania dove vive in esilio. Volkov ha dichiarato a 'Sunday with Laura Kuenssberg' della Bbc che Navalny "ci ha chiesto di non arrenderci mai e di continuare il nostro lavoro... per sconfiggere Putin e costruire la bella Russia del futuro". Fare ciò è "l'unico modo pratico per preservare la sua eredità e far sì che il suo ultimo sacrificio non sia stato vano", ha detto Volkov, in videocollegamento. Ha quindi definito Navalny un "grande uomo, una personalità ispiratrice, un vero eroe e un grande e abilissimo leader politico", la cui morte è una "ferita aperta nei nostri cuori" e che non può essere sostituita. Ma ora il compito dell'opposizione è quello di sostenere la moglie di Navalny, Yulia, come nuovo "leader carismatico", ha aggiunto.   Volkov ha poi ricordato l'attacco subito a marzo quando qualcuno ha rotto il finestrino dell'auto e gli ha spruzzato gas lacrimogeno negli occhi prima di colpirlo con un martello. Il messaggio dietro l'aggressione era "sappiamo dove vivi, possiamo ucciderti, ti stiamo cercando", ha detto. Tre persone sono state arrestate il mese scorso in merito all'aggressione che Volkov attribuisce direttamente a Putin. Quindi ha lanciato un appello all'Occidente perché venga fermato. "Se ci sono 50 cose che possiamo fare, dobbiamo farle tutte e 50, se ne fai 49, non è abbastanza, perché questa è la più grande minaccia per il mondo che abbiamo visto negli ultimi 80 anni", ha detto. 

Pentagono, attacchi Kiev hanno fatto salire del 20-30% il prezzo del petrolio russo

Gli attacchi con droni sferrati dagli ucraini contro le strutture elettriche russe all'inizio dell'anno in corso hanno compromesso il 14% della capacità di raffinazione del petrolio della Russia. A darne notizia è stato il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. 

Gli attacchi hanno fatto salire i prezzi del petrolio a livello nazionale del 20-30% e hanno costretto la Russia a interrompere le esportazioni per concentrarsi sul soddisfacimento della domanda interna, secondo un rapporto dell'agenzia di intelligence del Pentagono.

Si tratta però solo di "un'interruzione trascurabile" della fornitura di elettricità per i civili e i militari russi, grazie alla "robusta capacità generatrice" della Russia e al livello di potenza della rete.

Zelensky, 'a Kharkiv situazione sotto controllo ma non stabilizzata'

A Kharkiv la situazione "è sotto controllo, ma non stabilizzata". Lo ha ammesso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Afp rilanciata anche dai siti di Kiev, la prima a un media straniero da quando il 10 maggio scorso, a sorpresa, i russi hanno lanciato un'offensiva contro la seconda città del Paese. Zelensky ha ribadito che l'Ucraina "ha circa il 25% di quello di cui ha bisogno" per quanto riguarda la difesa aerea, "per raggiungere la parità" con la Russia servirebbero "120-130" caccia F-16.

Il presidente ucraino ha poi criticato le restrizioni imposte sull'uso delle armi fornite dall'Occidente, che non possono essere usate per colpire il territorio russo. "Loro possono attaccare con qualsiasi arma dal loro territorio contro il nostro - ha denunciato - E' il più grande vantaggio che ha la Russia. Noi non possiamo fare niente ai loro sistemi, che sono collocati in territorio russo, con le armi occidentali".

Lavrov: "Conflitto tra Occidente e Russia al suo apice"

Il conflitto tra l'Occidente e la Russia per la guerra in Ucraina è ora "al suo apice" e l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione". A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che a pensarla in questo modo non sono solo molti russi ma che lo stesso Cremlino "considera questa valutazione corretta".

"Dopo il fallimento della controffensiva ucraina, i Paesi occidentali hanno iniziato a diffondere la tesi, apertamente falsa, che non ci fermeremo in Ucraina", ha dichiarato Lavrov durante la 32esima Assemblea del Consiglio per la politica estera e di difesa.

Lavrov ha quindi criticato la retorica dei paesi occidentali, per i quali Putin vincerà la guerra in Ucraina "e poi attaccherà la Nato, quindi tutti devono urgentemente armarsi fino ai denti". Il ministro russo ha criticato "questa retorica" come parte di un discorso sempre più duro contro la Russia. 

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