Guerra Ucraina-Russia, Mosca punta Kharkiv e prepara l'assalto finale: cosa sta succedendo
In questi giorni si sta aprendo un nuovo capitolo del conflitto in corso da due anni: tutto si gioca nelle regioni settentrionali, dove lo scenario si evolve di ora in ora ma appare chiaro che il Cremlino stia preparando l'attacco decisivo. E le previsioni di Kiev sulla nuova grande offensiva attesa in primavera-estate sembra si stiano avverando
- Gli ultimi giorni lo hanno dimostrato: il nuovo capitolo del conflitto in Ucraina si gioca tutto nella zona nord della regione di Kharkiv, dove lo scenario si evolve di ora in ora. Ma il Cremlino è sicuro: quest'ultima avanzata avvicina l'epilogo per la resistenza ucraina. Del resto, è da tempo che Kiev denuncia l'arrivo di un'offensiva russa in primavera-estate, e contestualmente chiede nuovi aiuti ai Paesi occidentali
- Secondo il ministero della Difesa russo, le truppe hanno catturato Borisovka, Ogurtsovo, Pletenevka, Pylnaya e Strelechya, villaggi di confine nella regione di Kharkiv. Al contempo, l'esercito russo ha anche conquistato un altro paese, Keramik, nel Donetsk. Sviluppi di fronte ai quali il Cremlino dà gli ucraini già per spacciati: "La situazione sta cambiando rapidamente e, di fatto, porta a un collasso totale per Kiev", ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov
- Il governatore della regione di Kharkiv Oleg Sinegubov ha assicurato che in quei villaggi - racchiusi in quella che viene descritta come una "zona grigia" del nuovo fronte - continuano feroci combattimenti: "Il nemico viene contenuto e non si espande", ha affermato, parlando di una situazione "sotto controllo". Ma intanto cominciano le prime evacuazioni di migliaia di persone dai territori vicini
- Anche lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky allontana l'allarme: "Le nostre operazioni difensive continuano da due giorni vicino ai villaggi di Strilecha, Krasne, Morokhovets, Oliynykove, Lukiantsi, Hatyshche e Pletenivka. Si tratta di villaggi di confine", ha spiegato, ribadendo che sono stati inviati a nord alcune truppe di rinforzo. "Anche la situazione nella regione di Donetsk rimane particolarmente tesa", ha tuttavia ammesso
- Che qualcosa di importante stia accadendo lo riferisce lo Stato maggiore di Kiev in un report di ieri, 12 maggio. Nel documento si specifica che nelle ultime 48 ore, l'esercito del Cremlino ha attaccato l'Ucraina su tutta la linea del fronte, con 155 combattimenti in totale sul terreno, una decina di attacchi missilistici e centinaia di aerei. A essere colpiti anche condomìni e abitazioni private, oltre alle infrastrutture
- Nel frattempo, rassicura Kiev, le forze ucraine si stanno sempre impegnando a fermare l'avanzata russa anche su altri fronti, come quello del Donetsk. Nelle ultime 48 ore, secondo i dati forniti dall'Ucraina, i soldati russi che hanno perso la vita nei combattimenti sono almeno 1.260. A testimonianza, spiegano, che il Cremlino continua a subire gravi perdite in battaglia (In foto, un soldato russo nella zona di Belgorod)
- Mentre Mosca avanza, non si fermano i controattacchi di Kiev oltre il confine. Le autorità russe hanno riferito di "due morti negli attacchi con droni ucraini sulle regioni di Belgorod e Kursk". E allo stesso tempo prosegue l'offensiva contro il petrolio russo: l'intelligence militare di Kiev ha rivendicato di aver colpito una raffineria Lukoil nella città russa di Volgograd (In foto, macerie dopo un attacco ucraino a Belgorod di marzo scorso)
- Insomma: se da una parte i russi avanzano pericolosamente a nord preparando l'assalto finale a Kharkiv e Sumy, Kiev cerca di controbattere come può e chiede ai Paesi occidentali nuove armi. "Bisogna dotare tempestivamente l'Ucraina di sufficiente equipaggiamento militare", ha detto il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak, facendo eco alle parole del presidente Zelensky
- Di fronte alla possibilità che la Russia sferri l'attacco ritenuto "decisivo" contro l'Ucraina, il portavoce Peskov denuncia che "gli europei stanno rischiando il tutto per tutto" con dichiarazioni che "alimentano deliberatamente la tensione". Il riferimento implicito è al dibattito scatenato dalle parole del presidente francese Emmanuel Macron sul possibile schieramento di truppe Nato
- "Spero con tutte le mie forze che non si debba andare in guerra", ha in ogni caso sottolineato il capo dell'Eliseo. Ma "a un certo punto bisognerà che si arrivi a dissuadere la Russia dal continuare ad avanzare - ha aggiunto -. Se vogliamo la pace, bisogna proteggerla"