Sventato piano per uccidere Zelensky: "Sicari pagati tra 46 e 74mila euro"

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Arrestati due colonnelli del servizio di sicurezza ucraino Sbu, accusati di far parte di una rete pronta a colpire non solo il presidente, ma anche i vertici dell'intelligence. In un video diffuso da Kiev quelli che sarebbero stati i dettagli del complotto: "Dovevano colpirlo mentre andava a registrare il suo tradizionale videomessaggio serale. L'obiettivo era prenderlo in ostaggio e poi ucciderlo"

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"Un regalo per Putin". L'ennesimo complotto per uccidere Zelensky, stavolta, sarebbe stato ordito all'interno degli stessi servizi segreti incaricati di difenderlo. Il piano sventato da Kiev, l'ultimo di una serie di tentativi di eliminare il leader ucraino, sembra però essere il più sofisticato ideato sinora da Mosca. E, secondo gli 007 ucraini, si sarebbe dovuto trasformare in un dono per lo Zar nel giorno del suo quinto insediamento. Due colonnelli del servizio di sicurezza ucraino Sbu sono stati arrestati con l'accusa di far parte di una rete pronta a colpire non solo il presidente, ma anche il capo dello stesso Sbu, Vasyl Malyuk, e quello dell'intelligence militare, Kyrylo Budanov.

Prezzi, modalità e rischi del tradimento

In un un video diffuso dai servizi di Kiev, un uomo a volto coperto e voce camuffata, dà dettagli sul prezzo, le modalità, e i rischi dell’ultimo tradimento. "Li hanno pagati fra i 46mila e i 74mila euro", dice. "Dovevano colpire il presidente mentre andava a registrare il suo tradizionale videomessaggio serale". Quando? "Prima della Pasqua ortodossa, domenica scorsa". E come? "Il piano era prenderlo in ostaggio e poi d’ucciderlo". Non ucciderlo subito, "perché in contemporanea volevano colpire anche due capi dei servizi ucraini, Budanov e Malyuk", che non erano con lui. E ancora: "Uno dei due killer doveva tenere d’occhio l’edificio di Budanov, aspettare che arrivasse in auto e mandare un segnale ai russi. A quel punto avrebbero lanciato un missile, poi due droni Fpv per uccidere eventuali sopravvissuti, infine un secondo missile per fare piazza pulita". E invece? "Invece siamo arrivati prima noi". 

Indentificate tre spie russe

I due colonnelli, facevano parte dell’amministrazione statale per la sicurezza, l’Udo, che deve garantire l’incolumità del presidente. L’Sbu e il Ssu, i servizi d’intelligence e di controspionaggio, li hanno arrestati quasi in flagrante. Gli 007 ucraini hanno dato anche i nomi delle tre spie russe che li contattavano: Maxim Mishustine, Dmitry Perlin, Alexey Kornev, tutti in servizio al quinto ufficio dell’Fsb di Mosca. L’operazione Zelensky sarebbe partita qualche settimana fa, forse col tentativo di corrompere anche qualche bodyguard del presidente. 

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