
Nuovo tragico bilancio dei raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. "L'attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato", scrive su X il ministero degli Esteri Katz, con una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili. Tajani: "Evitiamo di creare panico". La Camera Usa approva il pacchetto di aiuti di 26,4 miliardi per Israele
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Sale ancora il bilancio delle vittime nel raid israeliano nella notte contro diverse case nella città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza: secondo l'Associated Press citata dal Guardian, autorità sul posto riferiscono di 22 morti, tra questi 18 sono minori.
"Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come un'organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi". Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili. Tajani: "Evitiamo di creare panico"
La Camera dei Rappresentanti di Washington ha approvato il pacchetto di aiuti di 26,4 miliardi di dollari destinato a Israele. Il provvedimento era il quarto votato dalla Camera.
Gli approfondimenti:
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
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Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti
In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia iraniana. IL PUNTO
Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"
"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia che le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del Corriere della Sera. L'INTERVISTA
Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico
L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'ANALISI

G7 Esteri: "Evitare escalation in Medio Oriente. Pronti a nuove sanzioni contro l’Iran"
Dal vertice di Capri si rimarca anche l’opposizione "a un'operazione militare su vasta scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile". "Ribadiamo il nostro appello per un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile locale e rispondere ai loro bisogni umanitari", si legge nel comunicato finale. Tajani: "Il nostro obiettivo è quello di avere due Stati e due popoli". Poi aggiunge: "Faremo il possibile per la protezione aerea dell'Ucraina". LEGGI L'ARTICOLO
Missili, droni e caccia: ecco i sistemi di attacco e difesa aerea di Iran e Israele. FOTO
Dopo l'attacco della Repubblica islamica allo Stato ebraico e, in risposta, il lancio di droni contro la base di Esfahan, torna l'attenzione degli analisti internazionali sulle forze aeronautiche dei due Paesi. In caso di guerra aperta, ecco quali armi e sistemi hanno in dotazione e chi sarebbe avvantaggiato (anche grazie all'aiuto degli Usa). GUARDA LA GALLERY

Colosseo con i missili e la Tour Eiffel, i post del ministro israeliano: "Fermate l’Iran"
Il titolare degli Esteri, Israel Katz, in una serie di messaggi su X - corredati da un video con un colpo d’arma da fuoco a Parigi e una mappa che disegna una traiettoria di missili verso l’Europa - invita i suoi omologhi dell’Ue a intervenire perché "il recente attacco a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato". Il ministro Tajani: "Dobbiamo evitare di creare il panico". LEGGI L'ARTICOLO

Al Jazeera: 180 corpi in fossa comune a Khan Yunis
La protezione civile palestinese sostiene di aver recuperato 180 corpi da una fossa comune all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Younis, a Gaza, a due settimane dal ritiro delle forze israeliane dall'area. Lo riporta Al Jazeera
Haniyeh, 'pronti ad un accordo se Israele soddisferà nostre tre richieste'
Qualsiasi negoziato con Israele per la restituzione degli ostaggi detenuti dalle milizie palestinesi deve includere la triplice condizione della "fine degli attacchi contro la popolazione palestinese", il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e la restituzione dei prigionieri detenuti nelle carceri israeliane. A dichiararlo è stato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. In visita in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan, ha insistito che "nel momento in cui Israele accetterà queste richieste", Hamas "sarà pronto a raggiungere un accordo".
Il leader politico di Hamas ha anche fatto riferimento all'ipotetico status politico della Striscia di Gaza al termine della guerra, affermando che non permetterà agli "occupanti" di decidere "chi governa". "Gaza è governata dai palestinesi e la questione è di interesse nazionale", ha dichiarato all'Agenzia Anadolu, prima di sottolineare il suo piano in "due fasi" per "regolare la politica nazionale palestinese".
Prima una "riorganizzazione dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina per includere tutti i gruppi palestinesi" e poi "un governo di unità nazionale per ricostruire Gaza e unificare le istituzioni con la Cisgiordania prima di indire elezioni generali".
Il Cairo, con escalation a Gaza pericolo di nuovi focolai
"Il ritmo crescente degli attacchi israeliani e delle pratiche di insediamento illegale in Cisgiordania aumentano il rischio che la situazione esploda nel complesso dei territori palestinesi occupati": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry incontrando la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Abanese oggi al Cairo. Il Ministro Shoukry e il relatore delle Nazioni Unite - riferisce il portavoce del ministero Ahmed Abu Zeid - "hanno discusso le pratiche e le politiche israeliane nei territori palestinesi occupati, sottolineando la necessità di porre fine agli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, in conformità con le disposizioni del diritto internazionale sui diritti umani e del diritto umanitario internazionale, e di garantire la consegna completa e sicura degli aiuti umanitari, nonché la necessità di porre fine alla crescente violenza dei coloni sotto la protezione delle forze israeliane in Cisgiordania e di ritenere responsabili gli autori di queste violazioni". Shoukry ha osservato che "la continuazione della guerra israeliana contro la Striscia di Gaza e il ritmo crescente degli attacchi israeliani e delle pratiche di insediamento illegale in Cisgiordania aumentano il rischio che la situazione esploda nel complesso dei territori palestinesi occupati" e ha messo in guardia "dalle conseguenze del protrarsi della situazione attuale che rischia di peggiorare la crisi umanitaria a Gaza e le sue ripercussioni sulla sicurezza che minacciano di prolungare il ciclo di violenza".
Tajani, Hamas ha attaccato per impedire la pace arabi-ebrei
"C'è un tentativo di sovvertire l'ordine mondiale da parte di qualcuno che pensa che sia giunto il momento di non avere più troppo Occidente: Occidente che ha garantito libertà, democrazia e stabilità nel mondo. C'è un attacco contro Israele che cerca di cancellarla. Nessuno pensa che Israele debba essere cancellata dalle carte. E quando Israele stava per chiudere un accordo con l'Arabia saudita, in cui il mondo arabo si incrociava con il mondo ebraico per creare una stagione di pace, Hamas ha lanciato un'offensiva contro i civili israeliani": lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a 'Dritto e Rovescio' su Rete 4. Della guerra si è occupato il vertice ministeriale del G7 da lui presieduto a Capri, ha ricordato Tajani, il quale ha detto che "stiamo lavorando per la de-escalation. Non bisogna drammatizzare ma tranquillizzare i cittadini, bisogna non preoccuparsi ma occuparsi" della situazione, e a Capri, ha detto, "si è deciso di operare e lavorare per" diminuire la tensione.
Katz a ministri esteri Ue, sanzioni a progetto missili Iran
Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha chiesto ai suoi omologhi della Ue "di imporre sanzioni al progetto missilistico iraniano". Lo ha annunciato lo stesso Katz aggiungendo che "il progetto mette in pericolo il mondo. Bisogna fermare l'Iran prima che sia troppo tardi". Su X Katz ha ricordato che i "missili iraniani hanno una gittata fino a 3mila chilometri". Al tempo stesso ha dato istruzioni alle ambasciate israeliane nella Ue "di aumentare la campagna contro l'Iran in vista dell'incontro Fac dei ministri degli esteri europei di domani per discutere le sanzioni".
Iran in contatto con Usa per ripresa colloqui su nucleare
L'Iran è in contatto con gli Stati Uniti per riprendere i negoziati sul nucleare. E' quanto ha riferito l'agenzia di stampa tedesca Dpa citando il quotidiano progressista iraniano Shargh, secondo cui la rappresentanza di Teheran all'Onu, guidata da Amir Saeid Iravani, sta coordinando i colloqui. E' proprio Iravani, e non più il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri, a condurre i negoziati. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ieri ha confermato che durante la sua permanenza a New York si sono svolti colloqui sull'accordo nucleare, ma non ha fornito ulteriori dettagli, compreso se i colloqui si siano svolti con rappresentanti americani o meno. Tuttavia, ha affermato che l'Iran è interessato a una "soluzione diplomatica" ai conflitti in Medio Oriente.
Idf, morti i due attentatori che hanno attaccato militari vicino Hebron
I soldati israeliani hanno ucciso due palestinesi che hanno cercato di attaccare i militari questa mattina in Cisgiordania. A renderlo noto sono state le Forze di difesa israeliane: precedentemente era stato annunciato che dei due palestinesi uno solo era morto. "Uno dei terroristi ha cercato di accoltellare i soldati dell'Idf che si trovavano nell'area - ha spiegato un portavoce ricostruendo i fatti - che ha risposto aprendo il fuoco. Al tempo stesso l'altro terrorista ha aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto, neutralizzandolo".
Idf, sanzioni Usa? 'Noi indaghiamo su ogni evento insolito secondo la legge'
Le Forze di difesa israeliane non sono al corrente delle notizie secondo cui gli Stati Uniti intendono sanzionare il battaglione Netzah Yehuda, che sarebbe responsabile di violazioni dei diritti umani, ma "se sarà presa una decisione, la valuteremo". Lo ha scritto in un post su X il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, sottolineando che, per quanto riguarda gli incidenti 'controversi', le Idf "stanno lavorando e continueranno a lavorare per indagare su ogni evento insolito in modo mirato e in conformità con la legge". Hagari ricorda che i militari inquadrati in quel battaglione "partecipano ora alla guerra nella Striscia di Gaza, con coraggio e professionalità, mantenendo i valori e lo spirito dell'Idf e i principi del diritto internazionale. Negli ultimi anni, le truppe del battaglione sono state al centro delle attività operative 24 ore su 24, per mantenere la sicurezza dei cittadini dello Stato di Israele, oltre ad essere un battaglione leader nell'integrazione delle truppe ultraortodosse nell'Idf".
Strage di minori a Gaza, 22 morti 18 bambini
Israele a breve aumenterà la pressione su Hamas
"La loro sofferenza e quella delle loro famiglie - ha aggiunto - ci spezza il cuore e non fa altro che rafforzare la nostra determinazione a restituirli. Non rinunciamo nemmeno per un attimo al sacro compito di riportarli a casa". Netanyahu ha quindi affermato che Israele "assesterà" ad Hamas "ulteriori e dolorosi colpi e ciò accadrà presto". Il premier ha quindi confermato che difenderà "ferocemente l'Idf, il nostro esercito e i nostri combattenti. Se qualcuno pensa di poter imporre sanzioni a un'unità dell'Idf, lo combatterò con tutte le mie forze".
Netanyahu, aumenteremo a breve la pressione su Hamas
"Nei prossimi giorni aumenteremo la pressione militare e politica su Hamas perché questo è l'unico modo per liberare i nostri ostaggi e ottenere la vittoria". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un messaggio alla vigilia della Pasqua ebraica denunciando che "purtroppo, fino ad ora, tutte le proposte per il rilascio dei nostri rapiti sono state completamente respinte da Hamas". A questo proposito ha ricordato "che Blinken ha detto che l'unico ostacolo ad un accordo per la liberazione dei sequestrati è Hamas". "In questa notte del Seder pasquale i nostri rapiti prigionieri di Hamas sono davanti ai nostri occhi".
Tenta accoltellare soldati, colpita donna palestinese
Una donna palestinese è stata "neutralizzata" dalle forze armate israeliane dopo aver tentato di accoltellare dei soldati al checkpoint Beka'ot nella Valledel Giordano. Non ci sono stati feriti tra i militari.
Tajani: parliamo con Iran per evitare escalation
"Io ho parlato con il Ministro degli Esteri iraniano prima del loro attacco, non escludiamo di poter parlare ancora nei prossimi giorni proprio perché, pur avendo posizioni e idee diverse, bisogna cercare di disinnescare la tensione. Abbiamo chiesto a Israele di non fare attacchi di terra a Rafah. Non credo che l'Iran, che pure commette errori gravi, dare droni alla Russia, dare droni e armi ad Hezbollah, dare i droni e forse armi anche agli Houthi, questo non va bene. Però non credo che ci sia l'ipotesi di un attacco all'Occidente" così Tajani alla stampa.
Esercito Israele: "Ignari di sanzioni Usa su battaglione"
L'esercito israeliano "non è al corrente della decisione degli Usa di voler imporre sanzioni al Battaglione Netzach Yehuda". Lo ha detto il portavoce militare secondo cui "se una decisione in tal senso sarà presa, sarà esaminata" e l'Idf "sta lavorando a lavorare per indagare ogni incidente inusuale basato su fatti in accordo con la legge". "I soldati del Battaglione stanno ora prendendo parte alla guerra a Gaza con coraggio e professionalità mantenendo i valori".
Israele, tenta di accoltellare soldati, neutralizzata
L'esercito israeliano ha annunciato che "una terrorista poco fa ha tentato di accoltellare dei soldati al posto di controllo di Beka'ot" in Cisgiordania, nella Valle del Giordano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che "è stata neutralizzata dal fuoco dei soldati". Non si hanno al momento altri particolari sulle condizioni della donna.
Sale ancora il bilancio a Rafah, 22 morti
Sale ancora il bilancio delle vittime nel raid israeliano nella notte contro diverse case nella città di Rafah a sud della Striscia di Gaza: secondo l'Associated Press citata dal Guardian, autorità sul posto riferiscono di 22 morti, tra questi 18 sono minori.
Tajani, missili sul Colosseo? Evitiamo il panico
"Non credo che ci sia un'ipotesi di attacco all'Occidente" da parte dell'Iran "che pure commette errori gravi, dare droni alla Russia, dare droni e armi a Hezbollah non va bene. Dobbiamo evitare di creare il panico": così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la foto postata su X dal suo collega israeliano Israel Katz con missili lanciati sul Colosseo. "Ci sono anche altri obiettivi europei - afferma il ministro riferendosi al secondo post con la torre Eiffel - Più che preoccuparsi bisogna occuparsi". L'impegno è per la de-escalation, ha detto non escludendo un colloquio con il ministro iraniano "nei prossimi giorni".
Papa Francesco: "In Medioriente non cedere alla logica della rivendicazione"
"Prego ogni giorno per la pace in Palestina, in Israele, e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire. E non dimentichiamo la martoriata Ucraina", sono le parole del Pontefice questa mattina alla recita del Regina Caeli. LEGGI QUI

©Ansa
Hamas, aiuti Usa a Israele luce verde a aggressione a Gaza
Gli aiuti militari degli Stati Uniti a Israele sono "la luce verde per l'aggressione" a Gaza. Lo afferma Hamas.
Israele convoca ambasciatori Paesi che hanno votato per riconoscimento Palestina
Israele convoca oggi gli ambasciatori di sei paesi che hanno votato a favore della risoluzione delle Nazioni Unite per il pieno riconoscimento di uno stato palestinese. Giappone, Francia, Corea del sud, Malta, Slovenia ed Ecuador hanno sostenuto il testo sul quale gli Stati Uniti giovedì hanno posto il veto. Il portavoce del ministero degli Esteri, Oren Marmorstein, ha annunciato che i loro ambasciatori riceveranno una "forte protesta" oggi. Il messaggio privo di ambiguità che verrà consegnato, ha anticipato, è che "un gesto politico nei confronti del palestinesi e l'appello a riconoscere uno stato palestinese a sei mesi dal massacro del 7 ottobre equivale ad un premio per il terrorismo. Israele non accoglierà la nascita di uno stato terroristico che metterà in pericolo i suoi cittadini". Quei paesi, ha aggiunto, dovrebbero invece concentrarsi sul premere su Hamas affinché rilasci gli ostaggi sequestrati il 7 ottobre.
Hamas, bilancio a Gaza arrivato a 34.097 morti
Dall'inizio della guerra di Israele nella Striscia di Gaza almeno 34.097 palestinesi sono stati uccisi e 76.980 feriti. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell'enclave, gestito da Hamas.
Media, 18 morti, fra cui 14 bambini nel raid israeliano a Gaza
Il bilancio del raid israeliano contro diverse case nella città di Rafah a sud della Striscia di Gaza è salito a 18 morti, tra cui 14 bambini. Lo hanno reso noto funzionari sanitari che operano nella Strisciai. Lo riporta il Guardian. In un primo attacco sono morti un uomo, sua moglie e il loro bambino di tre anni, secondo il vicino ospedale kuwaitiano che ha ricevuto i corpi. La donna era incinta e i medici sono riusciti a salvare il bambino, ha precisato l'ospedale. In un secondo attacco sono morti 13 bambini e due donne, tutti della stessa famiglia, secondo le stesse fonti.
Nuovo post di Katz: fermate l'Iran. Su sfondo Torre Eiffel
Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz, dopo il post su X con i missili dell'Iran sul Colosseo a Roma, ha diffuso lo stesso messaggio questa volta con la Torre Eiffel. La scritta, in inglese, francese ed ebraico, dice : "Fermate l'Iran prima che sia troppo tardi" rivolto al segretario di stato Usa Antony Blinken, ai ministri italiano, Antonio Tajani, tedesco, Baerbock, francese Sejourne e inglese David Cameron. Nel video, con sfondo la Torre Eiffel, c'è in primo piano la scena tranquilla di un signore in procinto di prendere un croissant e un cappuccino, interrotto da un colpo d'arma da fuoco.
Khamenei, l'Iran ha mostrato la sua potenza in attacco a Israele
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei ha ribadito che Teheran ha mostrato la sua potenza durante l'attacco a Israele e che la questione chiave non è quanti obiettivi siano stati colpiti. Lo riferisce SkyNews.
Papa, 'non cedere a logica guerra, spero palestinesi e israeliani possano vivere in pace'
"Continuo a seguire con preoccupazione e dolore la situazione in Medio Oriente, rinnovo l’appello a non cedere alla logica della rivendicazione della guerra. Prevalgano invece le vie del dialogo e della diplomazia, che può fare tante. Prego ogni giorno per la pace in Palestina e in Israele e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire". Lo ha detto il Papa in piazza San Pietro dopo la recita del Regina Caeli. "Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto per la guerra" ha aggiunto.
Sale a 18 morti bilancio raid israeliani su Rafah, 13 bambini tra le vittime*
E' salito a 18 morti il bilancio di una serie di attacchi aerei e di artiglieria condotti nella notte dalle forze israeliane a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. In uno dei raid, secondo fonti ospedaliere, sono rimasti uccisi 13 bambini e due donne appartenenti alla stessa famiglia. In un altro raid sulla città sono rimasti uccisi una coppia e il loro bambino di tre anni.
Netanyahu, 'sanzioni Usa contro soldati massima assurdità'
"Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu riferendosi alle intenzioni Usa nei confronti del Battaglione 'Netzach Yehuda'. "Nelle ultime settimane - ha detto su X - ho lavorato contro sanzioni ai cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari del governo americano. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l'intenzione di sanzioni a un'unità dell'Idf è il massimo dell'assurdità e un basso livello morale". "Il governo da me guidato agirà con tutti i mezzi contro queste mosse".
Conte: 'In disaccordo con Trump su Gaza, si può dire che Biden sbaglia?'
"Su Donald Trump sono contrario alla sua posizione che sminuisce cosa succede a Gaza, dove la strategia di Netanyahu è folle e così su Capitol Hill che mai si sarebbe potuta solo immaginare, si deve essere chiari ma si può dire anche che Biden sta sbagliando qualcosa, o no?". E' quanto ha detto il leader dei 5S, Giuseppe Conte a La Repubblica delle Idee in corso a Napoli, aggiungendo di aver "avuto a che fare con Trump da presidente del Consiglio, so come la pensa sulla Nato, ne ha una visione economico finanziaria, non è possibile secondo lui che Usa difendano l'Europa con i soldi americani, aggiungendo che il 90% delle risorse Nato vengono da Usa. Invece sono al 70%". "Certo non si parla con il presidente degli Usa facendosi baciare in testa, si deve essere diretti e spiegare che sugli armamenti al 2% quelle armi da acquistare sono tutte americane, quindi è partita di giro per gli americani", ha concluso Conte.
Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico
L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'ANALISI
Israele, 'due lanci dal Libano nel nord del Paese'
Due razzi dal Libano sono caduti nella zona aperta vicino la cittadina di Shlomi nel nord di Israele, in prossimità del confine con il Libano, dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Non ci sono vittime. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Wafa, sciopero in Cisgiordania e Gerusalemme per Tulkarem
E' in corso lo sciopero dei palestinesi di Cisgiordania e di Gerusalemme est per l'operazione antiterrorismo dell'esercito israeliano nel campo profughi di Nur Shams, vicino Tulkarem, dove secondo la Mezzaluna Rossa sono stati uccisi 14 palestinesi. L'Idf in un primo bilancio ha riferito di almeno 10 uomini armati uccisi e che è stato scoperto e distrutto un laboratorio per la fabbricazione di bombe sequestrate armi da fuoco. Lo sciopero - ha fatto è anche in protesta "contro la continua aggressione a Gaza". Secondo la stessa fonte "lo sciopero ha paralizzato tutti gli aspetti della vita, e le scuole, le università e i negozi sono stati chiusi". Fermi anche i trasporti.
Violenze in Cisgiordania, 17 palestinesi morti in 36 ore
Sono morti almeno 17 palestinesi nelle ultime 36 ore in Cisgiordania: due di loro sono stati uccisi dall'esercito israeliano, dopo aver tentato di attaccare i soldati vicino alla città meridionale di Hebron; altri 14 a Tulkarem, dopo due notti di raid militari; e uno durante un attacco da parte di coloni in un villaggio a Sud di Nablus. Buona parte delle vittime, oltre che nel fallito attentato vicino Hebron, sono quelle del raid israeliano iniziato giovedì notte nel campo profughi di Nur Shams, a Tulkarem: il ministero della Sanità palestinese ha elevato a 14 il bilancio totale delle vittime, una delle più grandi operazioni dell'esercito israeliano nella Cisgiordania occupata dallo scoppio della guerra a Gaza il 7 ottobre. Le e'quipe mediche sono riuscite a entrare nel campo solo ieri sera dopo un ritiro parziale delle truppe israeliane, dopo 48 ore di incursione. "Le truppe dell'esercito israeliano hanno anche effettuato estese demolizioni e distruzioni di infrastrutture e proprietà, attaccando panifici, negozi, case e distruggendo diversi veicoli", ha aggiunto l'agenzia palestinese Wafa.
Media, Haniyeh da Erdogan, 'colloqui su trasferimento ufficio politico a Istanbul'
Colloqui sono in corso tra Turchia e Hamas per trasferire il quartier generale dell'organizzazione dal Qatar alla Turchia". Lo scrive il sito saudita al-Sharq, all'indomani dell'incontro a Istanbul tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, mentre si fanno più insistenti le voci secondo cui la leadership politica del gruppo sta valutando l'ipotesi di lasciare Doha. Ieri il Wall Street Journal aveva scritto che Hamas ha contattato almeno due Paesi, uno dei quali sarebbe l'Oman.
Haniyeh, Israele rifiuta Turchia e Russia garanti accordo
Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che Israele rifiuta di accettare la Turchia e la Russia come garanti di qualsiasi accordo tra israeliani e Hamas. "Ogni bozza presentata da Hamas dimostra che Egitto, Qatar, Turchia e Russia, insieme all'Onu e agli Stati Uniti, sono i garanti dell'accordo, ma ogni volta gli israeliani rifiutano di includere Turchia e Russia come Paesi garanti", ha detto in un'intervista all'agenzia di stampa turca Anadolu. Hamas insiste sull'inclusione della Turchia e della Russia come garanti "malgrado il rifiuto di Israele".
Media, raid Israele a Rafah, 16 morti tra cui 9 bambini
Nuovo, tragico bilancio dei raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, almeno 16 persone - tra cui nove bambini - sono rimaste uccise in una serie di attacchi aerei e di artiglieria condotti nella notte e questa mattina all'alba. Otto palestinesi, tra cui due donne e cinque bambini, sono rimasti uccisi in un raid che ha colpito due abitazioni. Altri cinque, di cui quattro bambini, sono morti in un altro attacco contro una casa nella parte orientale di Rafah. Nella notte tre civili erano rimasti uccisi in un raid contro un'abitazione nel campo profughi di Shaboura.
Netanyahu, Sanzioni Usa a battaglione Idf? "Immorale"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che si opporrà "con ogni mezzo" all'ipotesi che gli Stati Uniti impongano sanzioni a un'unità dell'esercito con la 'stella di David'. "Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane. Nelle ultime settimane ho lavorato contro l'imposizione di sanzioni contro i cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari dell'amministrazione americana. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l'intenzione di imporre Le sanzioni contro un'unità dell'esercito rappresenta il massimo dell'assurdità e un basso livello morale. Il governo da me presieduto si opporrà con ogni mezzo a queste iniziative". E' stato Axios, un sito di informazione statunitense molto informato, ad anticipare che nei prossimi giorni l'amministrazione Usa annuncerà sanzioni nei confronti del battaglione Netzah Yehuda per violazioni dei diritti umani in Cisgiordania. Sarebbe la prima volta che Washington impone misure punitive contro un'unità militare israeliana. Ai militari in questione verrebbe vietato di ricevere qualsiasi tipo di assistenza o addestramento militare americano.
Diffuse immagini satellitari del danno alla base Isfahan
Sono state diffuse da Iran International, un organo di opposizione al regime degli 'ayatollah', le immagini satellitari che mostrano i danni alla base aerea iraniana, situata vicino a un impianto nucleare a Isfahan, in Iran, colpita da un attacco israeliano venerdì mattina. Ancora non c'è stata alcuna conferma ufficiale da parte israeliana, ma fonti americane hanno detto che si e' trattato di un attacco missilistico. L'Iran sostiene che l'attacco ha coinvolto droni che sono stati neutralizzati dalle difese aeree. Anche se non è chiaro ancora quale arma sia stata utilizzata, le immagini satellitari del prima e del dopo, pubblicate da Iran International, sembrano mostrare che il danno è stato molto preciso.
Fallito attentato vicino Hebron, uccisi due palestinesi
In Cisgiordania, non lontano da Hebron, l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro due palestinesi che avevano cercato di accoltellare i soldati e li ha uccisi entrambi. La sparatoria è avvenuta vicino al villaggio di Beit Einun, a Nord-Est di Hebron. Uno degli aggressori si è avvicinato alle truppe e ha tentato di accoltellarle, mentre il secondo ha aperto il fuoco. Non ci sono stati feriti tra i soldati israeliani.
Israele, si fermi l'Iran, può colpire città del mondo. Anche Roma
"Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come un'organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi". Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili.
Israele, sventato attacco terroristico a nord di Hebron
Un tentativo terroristico di sparatoria è stato sventato a Beit Einun Junction, a nord di Hebron. Lo ha reso noto l'esercito israeliano sul proprio canale Telegram.
Anp, aiuti Usa a Israele è aggressione a palestinesi
Il nuovo pacchetto di aiuti militari approvato dalla Camera dei Rappresentanti Usa a favore di Israele è "un'aggressione contro il popolo palestinese". Lo ha denunciato Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, dopo il via libera dei deputati americani a 26 miliardi di dollari di assistenza d'emergenza per lo Stato ebraico. Tra questi, sono compresi 9 miliardi destinati "all'assistenza umanitaria per Gaza e altre popolazioni vulnerabili in tutto il mondo".
Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico
L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'ANALISI