Guerra Medioriente, media: raid Israele a Rafah, 22 morti tra cui 18 minori

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Nuovo tragico bilancio dei raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. "L'attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato", scrive su X il ministero degli Esteri Katz, con una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili. Tajani: "Evitiamo di creare panico". La Camera Usa approva il pacchetto di aiuti di 26,4 miliardi per Israele

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Sale ancora il bilancio delle vittime nel raid israeliano nella notte contro diverse case nella città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza: secondo l'Associated Press citata dal Guardian, autorità sul posto riferiscono di 22 morti, tra questi 18 sono minori. 

"Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come un'organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi". Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili. Tajani: "Evitiamo di creare panico"

La Camera dei Rappresentanti di Washington ha approvato il pacchetto di aiuti di 26,4 miliardi di dollari destinato a Israele. Il provvedimento era il quarto votato dalla Camera.



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Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti

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Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"

"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia che le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del Corriere della Sera. L'INTERVISTA

Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico

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G7 Esteri: "Evitare escalation in Medio Oriente. Pronti a nuove sanzioni contro l’Iran"

Dal vertice di Capri si rimarca anche l’opposizione "a un'operazione militare su vasta scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile". "Ribadiamo il nostro appello per un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile locale e rispondere ai loro bisogni umanitari", si legge nel comunicato finale. Tajani: "Il nostro obiettivo è quello di avere due Stati e due popoli". Poi aggiunge: "Faremo il possibile per la protezione aerea dell'Ucraina". LEGGI L'ARTICOLO


Missili, droni e caccia: ecco i sistemi di attacco e difesa aerea di Iran e Israele. FOTO

Dopo l'attacco della Repubblica islamica allo Stato ebraico e, in risposta, il lancio di droni contro la base di Esfahan, torna l'attenzione degli analisti internazionali sulle forze aeronautiche dei due Paesi. In caso di guerra aperta, ecco quali armi e sistemi hanno in dotazione e chi sarebbe avvantaggiato (anche grazie all'aiuto degli Usa). GUARDA LA GALLERY

Colosseo con i missili e la Tour Eiffel, i post del ministro israeliano: "Fermate l’Iran"

Il titolare degli Esteri, Israel Katz, in una serie di messaggi su X - corredati da un video con un colpo d’arma da fuoco a Parigi e una mappa che disegna una traiettoria di missili verso l’Europa - invita i suoi omologhi dell’Ue a intervenire perché "il recente attacco a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato". Il ministro Tajani: "Dobbiamo evitare di creare il panico". LEGGI L'ARTICOLO

Katz su X

Al Jazeera: 180 corpi in fossa comune a Khan Yunis

La protezione civile palestinese sostiene di aver recuperato 180 corpi da una fossa comune all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Younis, a Gaza, a due settimane dal ritiro delle forze israeliane dall'area. Lo riporta Al Jazeera

Haniyeh, 'pronti ad un accordo se Israele soddisferà nostre tre richieste'

Qualsiasi negoziato con Israele per la restituzione degli ostaggi detenuti dalle milizie palestinesi deve includere la triplice condizione della "fine degli attacchi contro la popolazione palestinese", il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e la restituzione dei prigionieri detenuti nelle carceri israeliane. A dichiararlo è stato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. In visita in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan, ha insistito che "nel momento in cui Israele accetterà queste richieste", Hamas "sarà pronto a raggiungere un accordo".

Il leader politico di Hamas ha anche fatto riferimento all'ipotetico status politico della Striscia di Gaza al termine della guerra, affermando che non permetterà agli "occupanti" di decidere "chi governa". "Gaza è governata dai palestinesi e la questione è di interesse nazionale", ha dichiarato all'Agenzia Anadolu, prima di sottolineare il suo piano in "due fasi" per "regolare la politica nazionale palestinese".

Prima una "riorganizzazione dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina per includere tutti i gruppi palestinesi" e poi "un governo di unità nazionale per ricostruire Gaza e unificare le istituzioni con la Cisgiordania prima di indire elezioni generali".

Il Cairo, con escalation a Gaza pericolo di nuovi focolai

"Il ritmo crescente degli attacchi israeliani e delle pratiche di insediamento illegale in Cisgiordania aumentano il rischio che la situazione esploda nel complesso dei territori palestinesi occupati": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry incontrando la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Abanese oggi al Cairo. Il Ministro Shoukry e il relatore delle Nazioni Unite - riferisce il portavoce del ministero Ahmed Abu Zeid - "hanno discusso le pratiche e le politiche israeliane nei territori palestinesi occupati, sottolineando la necessità di porre fine agli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, in conformità con le disposizioni del diritto internazionale sui diritti umani e del diritto umanitario internazionale, e di garantire la consegna completa e sicura degli aiuti umanitari, nonché la necessità di porre fine alla crescente violenza dei coloni sotto la protezione delle forze israeliane in Cisgiordania e di ritenere responsabili gli autori di queste violazioni". Shoukry ha osservato che "la continuazione della guerra israeliana contro la Striscia di Gaza e il ritmo crescente degli attacchi israeliani e delle pratiche di insediamento illegale in Cisgiordania aumentano il rischio che la situazione esploda nel complesso dei territori palestinesi occupati" e ha messo in guardia "dalle conseguenze del protrarsi della situazione attuale che rischia di peggiorare la crisi umanitaria a Gaza e le sue ripercussioni sulla sicurezza che minacciano di prolungare il ciclo di violenza". 

Tajani, Hamas ha attaccato per impedire la pace arabi-ebrei

"C'è un tentativo di sovvertire l'ordine mondiale da parte di qualcuno che pensa che sia giunto il momento di non avere più troppo Occidente: Occidente che ha garantito libertà, democrazia e stabilità nel mondo. C'è un attacco contro Israele che cerca di cancellarla. Nessuno pensa che Israele debba essere cancellata dalle carte. E quando Israele stava per chiudere un accordo con l'Arabia saudita, in cui il mondo arabo si incrociava con il mondo ebraico per creare una stagione di pace, Hamas ha lanciato un'offensiva contro i civili israeliani": lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a 'Dritto e Rovescio' su Rete 4. Della guerra si è occupato il vertice ministeriale del G7 da lui presieduto a Capri, ha ricordato Tajani, il quale ha detto che "stiamo lavorando per la de-escalation. Non bisogna drammatizzare ma tranquillizzare i cittadini, bisogna non preoccuparsi ma occuparsi" della situazione, e a Capri, ha detto, "si è deciso di operare e lavorare per" diminuire la tensione.

Katz a ministri esteri Ue, sanzioni a progetto missili Iran

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha chiesto ai suoi omologhi della Ue "di imporre sanzioni al progetto missilistico iraniano". Lo ha annunciato lo stesso Katz aggiungendo che "il progetto mette in pericolo il mondo. Bisogna fermare l'Iran prima che sia troppo tardi".   Su X Katz ha ricordato che i "missili iraniani hanno una gittata fino a 3mila chilometri". Al tempo stesso ha dato istruzioni alle ambasciate israeliane nella Ue "di aumentare la campagna contro l'Iran in vista dell'incontro Fac dei ministri degli esteri europei di domani per discutere le sanzioni". 

Iran in contatto con Usa per ripresa colloqui su nucleare

L'Iran è in contatto con gli Stati Uniti per riprendere i negoziati sul nucleare. E' quanto ha riferito l'agenzia di stampa tedesca Dpa citando il quotidiano progressista iraniano Shargh, secondo cui la rappresentanza di Teheran all'Onu, guidata da Amir Saeid Iravani, sta coordinando i colloqui. E' proprio Iravani, e non più il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri, a condurre i negoziati. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ieri ha confermato che durante la sua permanenza a New York si sono svolti colloqui sull'accordo nucleare, ma non ha fornito ulteriori dettagli, compreso se i colloqui si siano svolti con rappresentanti americani o meno. Tuttavia, ha affermato che l'Iran è interessato a una "soluzione diplomatica" ai conflitti in Medio Oriente. 

Idf, morti i due attentatori che hanno attaccato militari vicino Hebron

I soldati israeliani hanno ucciso due palestinesi che hanno cercato di attaccare i militari questa mattina in Cisgiordania. A renderlo noto sono state le Forze di difesa israeliane: precedentemente era stato annunciato che dei due palestinesi uno solo era morto. "Uno dei terroristi ha cercato di accoltellare i soldati dell'Idf che si trovavano nell'area - ha spiegato un portavoce ricostruendo i fatti - che ha risposto aprendo il fuoco. Al tempo stesso l'altro terrorista ha aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto, neutralizzandolo".

Idf, sanzioni Usa? 'Noi indaghiamo su ogni evento insolito secondo la legge'

Le Forze di difesa israeliane non sono al corrente delle notizie secondo cui gli Stati Uniti intendono sanzionare il battaglione Netzah Yehuda, che sarebbe responsabile di violazioni dei diritti umani, ma "se sarà presa una decisione, la valuteremo". Lo ha scritto in un post su X il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, sottolineando che, per quanto riguarda gli incidenti 'controversi', le Idf "stanno lavorando e continueranno a lavorare per indagare su ogni evento insolito in modo mirato e in conformità con la legge". Hagari ricorda che i militari inquadrati in quel battaglione "partecipano ora alla guerra nella Striscia di Gaza, con coraggio e professionalità, mantenendo i valori e lo spirito dell'Idf e i principi del diritto internazionale. Negli ultimi anni, le truppe del battaglione sono state al centro delle attività operative 24 ore su 24, per mantenere la sicurezza dei cittadini dello Stato di Israele, oltre ad essere un battaglione leader nell'integrazione delle truppe ultraortodosse nell'Idf".

Strage di minori a Gaza, 22 morti 18 bambini


Israele a breve aumenterà la pressione su Hamas

"La loro sofferenza e quella delle loro famiglie - ha aggiunto - ci spezza il cuore e non fa altro che rafforzare la nostra determinazione a restituirli. Non rinunciamo nemmeno per un attimo al sacro compito di riportarli a casa". Netanyahu ha quindi affermato che Israele "assesterà" ad Hamas "ulteriori e dolorosi colpi e ciò accadrà presto". Il premier ha quindi confermato che difenderà "ferocemente l'Idf, il nostro esercito e i nostri combattenti. Se qualcuno pensa di poter imporre sanzioni a un'unità dell'Idf, lo combatterò con tutte le mie forze".

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