L’area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio
La risposta di Israele all’attacco iraniano avvenuto fra il 13 e il 14 aprile è arrivata (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Secondo alcuni funzionari citati dal New York Times è stata colpita una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell'Iran centrale. Tuttavia, riferisce l'agenzia iraniana Tasnim, non si sono verificate grandi esplosioni a Esfahan e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono stati rotti dopo gli attacchi di droni nella città di Ghahjaverestan. In seguito al rumore delle esplosioni a Tabriz, i media statali hanno riferito che il suono era legato alla difesa aerea dopo che "un oggetto sospetto" è stato visto volare sopra la città. Ma perché colpire proprio la zona di Esfahan?
I siti nucleari
La zona di Esfahan ospita molti dei siti nucleari noti dell'Iran fra cui quello di Natanz, uno dei più segreti e importanti del Paese, ed è anche un’area in cui si producono missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'impianto, la cui costruzione iniziò nel 1999, ospita tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a occuparsi della produzione di carburante e di altre attività per il programma nucleare civile dell'Iran. Esfahan è anche sede di un'importante base aerea che ospita la flotta ormai obsoleta di F-14 Tomcat di produzione americana, acquistata prima della rivoluzione islamica del 1979. Inoltre, riporta Il Corriere della Sera, a Esfahan ci sarebbe un quartier generale superprotetto chiamato "bunker fine del mondo".
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Nessun danno
Dopo l’attacco l’agenzia Tasnim ha riferito che "le installazioni importanti, in particolare quelle nucleari, sono completamente sicure e non e' stato segnalato alcun incidente". Anche L'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha confermato di non aver rilevato alcun danno agli impianti nucleari iraniani.