Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti
In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia iraniana
- Il raid notturno lanciato dall’Iran su Israele la sera del 13 aprile ha accelerato il via libera da parte di Washington a un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro il regime degli ayatollah. Ecco i settori più colpiti
- Come affermato dal Segretario Usa al Tesoro Janet Yellen, le sanzioni mirano in particolare a ridurre l’export di petrolio e a stanare finanziatori attraverso cui l'Iran riesce ad aggirare i divieti. La Commissione Esteri del Senato ha approvato un emendamento per colpire porti e raffinerie da cui passa il greggio
- La morsa delle sanzioni americane su Teheran si è fatta progressivamente più stretta minando i settori strategici dall'energia alla finanza. Già tre anni dopo l’accordo internazionale sul nucleare iraniano firmato a Vienna nel 2015, l’amministrazione Trump tornò a imporre i blocchi sospesi da Barack Obama
- A partire dal 2020 poi Washington ha esteso le sanzioni a migliaia di aziende e persone giuridiche come l’Organizzazione iraniana per l'energia atomica e la Banca Centrale dell'Iran, accusate di contribuire allo sviluppo nucleare incontrollato. Nel mirino anche fondi e proprietà dei membri del governo, incluso il presidente Ebrahim Raisi (nella foto), in carica dall'agosto 2021
- Sul settore energetico, gli Usa hanno sanzionato il ministero del Petrolio di Teheran, l’Ente Nazionale Iraniano per il petrolio e le aziende che dividono i profitti dalla vendita di greggio. La scure si è abbattuta inoltre su quelle imprese di Cina ed Emirati Arabi Uniti che hanno concluso affari col regime degli ayatollah. Lunedì scorso la Camera Usa ha approvato l'emendamento "Sanzioni a Iran e Cina su energia" che permetterà di annullare accordi con istituzioni finanzarie cinesi se in precedenza si sono accordate con Teheran
- Nel mirino sono finiti inoltre i fondi e le proprietà dei Pasdaran, il corpo militare dei guardiani della Rivoluzione, e delle forze speciali Quds, considerate dagli Usa come organizzazioni terroristiche. Nella “lista nera” americana anche il sostegno agli alleati nella regione come Hezbollah, Hamas e gli Houthi yemeniti
- Secondo un rapporto della Congressional Research Service “le sanzioni all’Iran costituiscono il più e capillare pacchetto mai varato dagli Stati Uniti”. Al Congresso i Repubblicani criticano l’amministrazione Biden e insistono per l'adozione di una linea ancora più dura nei confronti di Teheran
- Washington ha aumentato la pressione sull’Unione Europea affinché imponga un pacchetto di sanzioni in forma estesa
- Come ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Josep Borrell le sanzioni verrebbero applicate “per il sostegno di droni alla Russia includendo i missili e la possibilità che sia esteso ai proxy iraniani nella regione”
- Oltre ad azzerare il commercio tra Teheran e Washington, annullando investimenti reciproci e la vendita di armi, le sanzioni Usa hanno avuto ripercussioni sull’economia reale iraniana. La crisi si è fatta sentire in particolare sulla popolazione: alle ultime elezioni parlamentari una parte ha disertato le urne dove l'affluenza è scesa al 40% mentre crescono le proteste di piazza