G7 Capri, verso sanzioni all'Iran nel documento finale

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È iniziato sull’isola il vertice di tre giorni a guida italiana dei ministri degli Esteri dei 7 Paesi più industrializzati al mondo, con la crisi in Medio Oriente al centro della discussione. Si spinge anche per la consegna di sistemi di difesa aerea all'Ucraina. Blinken e Tajani firmano Patto Italia-Usa contro fake news e interferenze elettorali

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La crisi in Medio Oriente, con la possibile risposta di Israele all’Iran dopo l’attacco di sabato scorso, è tra i temi principali della ministeriale degli Esteri del G7 a guida italiana, che comincia oggi su un'isola di Capri blindata e presidiata da 1400 uomini delle forze dell'ordine. La linea tracciata per il summit di tre giorni è chiara: c'è un accordo di massima sulla necessità di imporre nuove sanzioni all'Iran, dicono fonti della Farnesina, e il tema dovrebbe essere inserito nel documento finale. Si dovrebbe trattare di sanzioni indiviuduali su persone coinvolte nella catena di rifornimento di droni e missili, che è la stessa catena di comando che li fornisce alla Russia", sottolineano le stesse fonti spiegando che sarebbe "un messaggio politico" dell'Occidente. Centrale anche la guerra in Ucraina: si "vuole accelerare sulla consegna di sistemi di difesa aerea" a Kiev, riferisce una fonte vicina ai lavori. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea comunque che "in uno scenario internazionale caratterizzato da fortissime tensioni, il G7 a guida italiana ha il compito di lavorare per la pace". 

 

Tajani all'arrivo a Capri
Tajani all'arrivo a Capri - ©Ansa

Tajani: "Israele ha diritto a difendersi ma serve prudenza"

"Israele ha diritto a difendersi e vediamo che tipo di reazione ci sarà" all'attacco dell'Iran, ha detto Tajani. Precisando però che "vogliamo che prevalga sempre la prudenza". Si vedrà se sarà possibile arrivare a un documento da parte del G7 per evitare una reazione di Israele all'attacco iraniano: "La riunione dobbiamo ancora farla e vedremo quali saranno gli obiettivi raggiunti. Certamente noi stiamo lavorando per una de-escalation".

Le sanzioni all’Iran e la Palestina

Di sanzioni all'Iran è da giorni che si discute in varie sedi. Si andrebbero a colpire individui e personaggi che contribuiscono alla catena di rifornimento dei droni e dei missili balistici utilizzati in Ucraina, dagli Houthi nel Mar Rosso e contro Israele, che è la stessa catena di comando che li fornisce alla Russia e ai proxy di Teheran nella regione. L'indicazione dovrebbe poi essere tradotta sul campo dai singoli Paesi, come nel caso degli Stati Uniti e del Regno Unito, e dall'Ue. Gli Stati Uniti avevano già annunciato che stanno studiando con gli alleati del G7 ulteriori sanzioni al regime degli ayatollah, punto anticipato anche dalla ministra degli Esteri canadese, Melanie Joly, e da David Cameron. Tajani ha fatto sapere che l'Italia è pronta anche a inviare militari nell'area nel quadro di una missione Onu se si creasse uno Stato palestinese. "Qualora ci dovesse essere da parte Onu una presenza cuscinetto, quando ci saranno due popoli e due Stati, siamo pronti a partecipare. Una presenza tipo Unifil per garantire la pace e la stabilità in una missione sotto l'egida dell'Onu a guida araba", ha dichiarato il capo della diplomazia italiana. L'obiettivo "due popoli due Stati", ha insistito, "rimane la stella polare, ma che si riconoscano tra loro. È un obiettivo non facile ma ce la metteremo tutta", ha concluso Tajani.

Gli invitati e i temi all’ordine del giorno

A Capri, oltre ai ministri degli Esteri del G7 è stato invitato anche il ministro degli Esteri della Mauritania, Mohamed Salem Ould Merzoug, che in questo momento ha la presidenza dell'Unione africana. All'incontro partecipano anche l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, Josep Borrell, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. L'Ucraina è rappresentata dal ministro degli Esteri, Dmitry Kouleba. Sui temi: oltre alle guerre, i ministri del G7 discuteranno anche della stabilità dell'Indo-Pacifico, regione prioritaria per gli equilibri politici e per il commercio mondiale, e dei grandi temi globali come la connettività infrastrutturale, la sicurezza cibernetica, l'Intelligenza Artificiale e la lotta alla disinformazione.

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Patto Italia-Usa contro fake news e interferenze elettorali

Tajani e il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Capri hanno sottoscritto in rappresentanza dei rispettivi Paesi un memorandum per il contrasto alla disinformazione e alla manipolazione informativa straniera. L'obiettivo, ha spiegato Tajani, è smantellare le fake news "che creano confusione all'interno delle opinioni pubbliche dei paesi democratici e dell'Ue, anche per condizionare le elezioni". Anche perché, ha aggiunto, "tutta l'Ue si prepara a votare a giugno e non vogliamo che il voto dei cittadini sia condizionato da notizie false sui social e con l'intelligenza artificiale". Il patto, assicura, "difende la libertà d'opinione: è un impegno comune perché le grandi democrazie come l'Italia e gli Stati Uniti, che hanno il diritto di dovere di difendere la libertà dei cittadini".

Blinken: "Leadership italiana del G7 sta facendo la differenza"

Sui rapporti tra Italia e Stati Uniti, Blinken ha parlato della "più stretta partnership mai avuta": i due Paesi lavorano insieme "per aiutare l'Ucraina contro l'aggressione russa, per affrontare le sfide del conflitto in Medio Oriente, le sfide poste dalla Cina". La leadership italiana del G7, ha continuato, "è ciò che sta facendo la vera differenza".

Capri blindata per il G7

Lo spazio aereo sull'isola è chiuso e protetto da un dispositivo idoneo a scongiurare eventuali minacce dal cielo, così come il mare è sorvegliato dalle motovedette della Guardia di Finanza con uomini armati a bordo. Oltre alle forze dell’ordine e al controllo dei cieli e dei mari sono presenti in tutta l’area dell’isola le unità sanitarie di emergenza della Polizia di Stato. Sono pronti a entrare in azione anche i subacquei dei vigili del fuoco. Durante la manifestazione divieto di attracco per i turisti nel porto di Marina Grande. Anche la Grotta Azzurra, monumento simbolo dell'isola, è presidiata da una motonave della Capitaneria di Porto. In campo anche i motociclisti di carabinieri e polizia e gli uomini dei reparti antisommossa: viene effettuato dalle forze dell'ordine un filtraggio dinamico sugli arrivi in collaborazione con la polizia locale e le altre forze dell'ordine territoriali.

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