
Il ministero degli Esteri dell'Autorità Palestinese denuncia raid non dichiarati sulla città "per evitare reazioni internazionali e senza aspettare il permesso di nessuno". Biden aveva frenato Netanyahu sull'operazione militare, ma il leader israeliano replica: "Senza operazione non si elimina Hamas". Proseguono i colloqui a Doha. La popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta", afferma Blinken. Attacchi aerei israeliani hanno colpito abitazioni a Gaza: vittime e feriti
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L'esercito israeliano stringe su Rafah, l'Anp accusa: 'Cominciano a distruggerla senza annunciarlo'. Netanyahu: 'Solo così possiamo eliminare Hamas'. L’intera popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta". Ad affermarlo è stato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Attacchi aerei israeliani hanno colpito due case e un appartamento a Rafah, nel sud di Gaza, e un edificio a Jabalia, nel nord della città, provocando la morte di almeno 22 persone, tra cui donne e bambini, e molti feriti. La premier Meloni in Senato in vista del Consiglio Ue: 'In Medio Oriente a iniziare la guerra fu Hamas. No all'operazione a Rafah'.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha inviato un messaggio di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione. Lo ha fatto sapere Hamas sul suo canale Telegram. Haniyeh ha lodato la "posizione russa a sostegno della causa palestinese alla luce della battaglia per la difesa del nostro popolo contro l'occupazione israeliana, uno dei più importanti bracci dell'egemonia Usa in Medio Oriente".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Guerra Israele, Guterres (Onu): "Carestia a Gaza disastro imminente"
Il segretario generale dell'Onu evidenzia la necessità di un cessate il fuoco umanitario immediato. "Dobbiamo agire ora per prevenire l’impensabile, l’inaccettabile e l’ingiustificabile", dichiara. LEGGI L'ARTICOLO
Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa
Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli
Meloni in Egitto, bilaterale e missione Ue. Firmata intesa: “Paese pilastro Mediterraneo”
La premier ha incontrato al Cairo il presidente al-Sisi per una doppia missione: un segmento europeo che si è concluso con la firma della dichiarazione congiunta che pone le basi per un Partenariato strategico Ue-Egitto; un segmento bilaterale Italia-Egitto per siglare diverse intese legate al Piano Mattei. Presenti anche la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e alcuni primi ministri dell’Unione. L'APPROFONDIMENTO
Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel marzo 2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. IL PUNTO
Haniyeh: 'Raid ospedale Shifa mostra intento Israele di sabotare negoziati'
"Le azioni delle forze di occupazione sionista al complesso medico di Shifa confermano il loro intento di ostacolare la ripresa della vita a Gaza e smantellare gli aspetti essenziali dell'esistenza umana". E' quanto ha dichiarato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, affermando che questo raid mostra l'intenzione di Israele di sabotare i negoziati per la tregua. Gli israeliani affermano di aver condotto il raid perché le forze di Hamas sarebbero tornata ad usare l'ospedale come quartier generale. "Il prendere di mira deliberatamente agenti di polizia e funzionari del governo di Gaza mostra i loro sforzi per seminare caos e perpetuare la violenza contro il nostro popolo resistente ed anche rivela l'intenzione dei leader dell'occupazione di sabotare i negoziati in corso a Doha', conclude, secondo quanto si legge su Times of Israel.
Mar Rosso, Houthi hanno testato nuovo razzo ipersonico nello Yemen
Il gruppo yemenita starebbe pianificando la produzione di missili da utilizzare nel Mar Rosso, nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden, nonché contro obiettivi in Israele, secondo l’agenzia Ria Novosti. LEGGI L'ARTICOLO
Yemen, morto il leader di Al Qaeda Batarfi. Saad bin Atef al-Awlaki sarà il suo successore
II ramo del gruppo jihadista Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP) ha annunciato la morte del suo leader Khaled Batarfi. Il successore sarà Saad bin Atef al-Awlaki. LEGGI L'ARTICOLO
Canada, stop alla vendita di armi a Israele
Il governo Trudeau cesserà le future esportazioni di armi verso Israele. Lo ha annunciato la ministro degli Esteri canadese, Melanie Joly parlando con il Toronto Star. La decisione arriva dopo il voto del Parlamento che ha approvato una mozione non vincolante sullo stop dell'export di armi a Israele. La mozione approvata dal Parlamento canadese, compreso i deputati di maggioranza, impegna il Canada a "cessare l'ulteriore autorizzazione e il trasferimento delle esportazioni di armi verso Israele per garantire il rispetto del regime canadese di esportazione di armi e aumentare gli sforzi per fermare il commercio illegale di armi, anche verso Hamas". La ministra degli Affari esteri, che ha la responsabilità legale di approvare o rifiutare i permessi di esportazione di beni e tecnologie militari, ha affermato che il cambiamento è significativo e non meramente simbolico e ciò significa che il Canada non esporterà più "armi in Israele".
Haniyeh: "Con il raid ad Al-Shifa Israele sabota i colloqui"
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha accusato Israele di "sabotare" i negoziati in corso su una tregua nella Striscia di Gaza con l'operazione lanciata contro l'ospedale Al-Shifa di Gaza. L'azione delle forze israeliane "dimostra i loro sforzi per seminare il caos e perpetuare la violenza. Rivela anche il desiderio di sabotare i negoziati in corso a Doha", ha affermato Haniyeh in una nota.

©Ansa
Media: "Il capo negoziatore di Hezbollah in visita negli Emirati"
Wafiq Safa, capo negoziatore degli Hezbollah libanesi filo-iraniani, si è recato nelle ultime ore negli Emirati Arabi Uniti, Paese notoriamente ostile all'influenza iraniana nella regione. Lo riferiscono media di Beirut che citano la conferma della notizia da parte dell'ufficio stampa di Hezbollah. E' la prima volta che Safa viene accolto ad Abu Dhabi. Secondo osservatori locali si tratta di un evidente progresso nelle relazioni tra il Partito di Dio, da sei mesi impegnato in una guerra di logoramento con Israele, e l'emirato del Golfo, che 4 anni fa ha normalizzato i rapporti proprio con lo Stato ebraico. Secondo i media libanesi, l'obiettivo della visita di Safa negli Emirati Arabi Uniti è mediare la liberazione di un certo numero di libanesi detenuti nelle carceri emiratine perché accusati di essere membri di Hezbollah. "Wafiq Safa sta cercando di concludere un accordo con l'obiettivo di ottenere la loro liberazione prima della fine del Ramadan, prevista intorno al 10 aprile", si legge nei media di Beirut. Wafiq Safa è noto per il suo ruolo chiave come capo negoziatore di Hezbollah in varie questioni politiche e militari. E' stato oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti nel 2019, in quanto "responsabile del coordinamento del partito con la comunità internazionale e con le forze di sicurezza libanesi", secondo quanto riferito dal Dipartimento del Tesoro americano. Nel maggio del 2023, il ministero degli esteri libanese aveva annunciato il rilascio di una decina di libanesi detenuti negli Emirati Arabi Uniti. E questo era avvenuto a meno di un mese dalla morte in prigione di uno di loro, Ghazi Izzeddin. Il comitato delle famiglie dei detenuti libanesi negli Emirati aveva allora indicato che sei libanesi, di cui quattro condannati all'ergastolo e due a 15 anni di reclusione, erano ancora detenuti nel paese del Golfo. Negli ultimi anni, decine di libanesi, in maggioranza sciiti, sono stati arrestati, talvolta condannati o espulsi dagli Emirati Arabi Uniti per presunti legami con Hezbollah, inserito dall'Emirato e da altre monarchie del Golfo nella lista delle organizzazioni terroristiche. Un anno fa, Iran e Arabia Saudita avevano siglato a Pechino uno storico disgelo politico.
Schumer difende suo discorso su Netanyahu con leader comunità ebraica Usa
Chuck Schumer ha parlato oggi con i leader delle principali organizzazioni ebraico americane, difendendo il discorso con cui il leader della maggioranza democratica al Senato ha chiesto nuove elezioni in Israele, indicando il rischio che il governo di estrema destra guidato da Benjamin Netanyahu faccia diventare Israele "un paria internazionale".
"La domanda fondamentale era se avrebbe fatto marcia indietro o se si sarebbe difeso, e chiaramente si è difeso", ha detto al Times of Israel uno dei membri della Conference of Presidents of Major American Jewish Organizations, raccontando che il leader democratico ebreo ha sottolineato che la parte più ampia dei suoi 45 minuti di discorso era concentrato sull'attacco ad Hamas, ma i media hanno riportato unicamente la sua richiesta di elezioni anticipate in Israele.
Netanyahu annuncia team che andrà negli Usa: 'Determinati ad operazione a Rafah'
Benjamin Netanyahu ha annunciato che invierà a Washington due dei suoi più fidati consiglieri, il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer e il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Tzachi Hanegbi, a Washington per "discutere la continuazione della guerra ad Hamas con l'amministrazione Biden". La delegazione, la cui missione negli Usa è stata discussa durante la telefonata di ieri con Joe Biden, comprenderà anche un rappresentante del Cogat, l'unità delle forze armate israeliane responsabile di coordinare gli aiuti a Gaza. Biden ha detto chiaramente a Netanyahu di considerare un attacco a Rafah "un errore" ed ha proposto l'invio del team a Washington proprio per discutere alternative strategiche con cui Israele può centrare i suoi obiettivi senza l'operazione che mette a rischio milioni di civili e gli equilibri nella regione, essendo Rafah al confine con l'Egitto. Ma il premier israeliano nell'annunciare la delegazione ha "sottolineato di essere determinato ad operare a Rafah in modo da eliminare per sempre i rimanenti battaglioni di Hamas, offrendo soluzioni umanitarie alla popolazione civile", si legge in un comunicato citato da Times of Israel.
Tibon: Sinwar e Netanyahu possono far fallire negoziati
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar "possono mandare a monte i negoziati per il rilascio degli ostaggi". A sostenerlo e' stato Amir Tibon, giornalista di Haaretz ed ex residente di Nahal Oz, uno dei kibbutz assaltati da Hamas il 7 ottobre. Il reporter, sopravvissuto al massacro insieme alla moglie e alle due figlie grazie al rocambolesco intervento del padre Noam, un generale in pensione, ha incontrato una delegazione di giornalisti, tra cui l'AGI, a Mishmar HaEmek, il kibbutz nel nord di Israele dove e' stato sfollato dopo il 7 ottobre.
Capo polizia Nusseirat ucciso in un attacco aereo di Israele
Mahmud al-Bayumi, il capo della polizia di Nusseirat (nel settore centrale della striscia di Gaza), è stato ucciso oggi in un attacco aereo israeliano mentre si trovava a bordo della propria automobile assieme con il suo vice, Anas Shakr, che pure è morto nell'attacco. Lo riferisce la agenzia di stampa Shehab secondo cui l'episodio è avvenuto nelle vicinanze della sede locale dell'Unrwa, l'ente dell'Onu di assistenza ai rifugiati. Immagini rilanciate sul web mostrano la loro automobile completamente distrutta ed avvolta in fiamme elevate. Il sito israeliano Ynet aggiunge, citando fonti locali, che a Nusseirat è stato distribuito un volantino del gruppo 'Free Gazans' - comitati popolari impegnati nei mercati nella lotta contro la borsa nera - con accuse alla polizia di Hamas di aver requisito aiuti umanitari. Ieri e oggi Israele ha eliminato due altri responsabili dei servizi di sicurezza di Hamas: Faiq Mabhouch (ucciso in uno scontro a fuoco nell'ospedale Shifa di Gaza) e Raid al-Banna, morto la scorsa notte nel bombardamento della sua abitazione a Jabalia.
Ue: Israele apra nuove vie d'accesso via terra per aiuti a Gaza
"La Commissione europea ha chiesto un accesso senza ostacoli per gli aiuti umanitari fin dal primo giorno di questa escalation in Medio Oriente e continua a farlo. Di recente, sempre nella dichiarazione congiunta rilasciata insieme all'Alto Rappresentante Borrell, abbiamo nuovamente chiesto l'apertura di ulteriori vie di accesso via terra a Gaza. Questo è il modo più efficiente e veloce per affrontare l'incombente carestia a Gaza". Lo ha detto il commissario europeo alle Emergenze, Janez Lenarcic, in conferenza stampa, al termine del forum umanitario europeo. "Siamo in contatto con le nostre controparti israeliane e stiamo sottolineando la necessità di aumentare radicalmente le forniture di aiuti a Gaza senza indugio", ha aggiunto. "Stiamo assistendo alla carestia di un numero enorme di persone in una catastrofe provocata dall'uomo" ha spiegato la ministra belga per la Cooperazione allo sviluppo Caroline Gennez, in qualità di presidente di turno dell'Ue. Per questo, ha detto, "la Comunità internazionale deve essere ferma e deve assicurarsi che Israele permetta l'ingresso di più aiuti umanitari" nella Striscia di Gaza, "altrimenti siamo tutti complici".
Meloni: due popoli due stati è nell'interesse Israele
"Voglio dire al presidente Casini che sono d'accordo su quanto ha detto in tema di difesa e di rapporto coi paesi mediterranei. Dall'inizio, da quell'attacco di Hamas del 7 ottobre ho detto che quella aggressione cosi' brutale sembrava costruita quasi a costringere Israele a una reazione tanto forte da essere isolata dal contesto internazionale. Sembra accadere proprio questo. Dobbiamo lavorare per una soluzione strutturale per due popoli due stati anche nell'interesse di Israele e questa e' la posizione che porteremo anche al prossimo Consiglio europeo". Lo ha detto Giorgia Meloni in Aula in Senato replicando al dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
Media: da Israele abusi sistematici su team Onu in Cisgiordania
Il personale delle Nazioni Unite che lavora con i palestinesi in Cisgiordania è stato sottoposto a una campagna sistematica di ostacoli e abusi da parte delle forze armate e delle autorità israeliane dall'inizio del conflitto a Gaza, cinque mesi fa. E' quanto emerge da documenti interni Onu e ottenuti dal Guardian, che registrano centinaia di incidenti, tra cui episodi di percosse sul personale Onu ai posti di blocco - in alcuni casi venivano bendati - all'uso delle strutture delle Nazioni Unite da parte delle truppe israeliane come postazioni di tiro durante i raid nei campi profughi in cui sono stati uccisi palestinesi. I documenti sono stati compilati dall'agenzia Unrwa, al centro di un'aspra controversia dopo essere stata accusata da Israele di collaborare con Hamas a Gaza. L'agenzia nega le accuse affermando che non è stata presentata alcuna prova concreta a sostegno dell'accusa. Juliette Touma, portavoce dell'Unrwa, ha affermato che gli incidenti in Cisgiordania - dove l'agenzia gestisce 96 scuole e 43 cliniche sanitarie per 871.000 rifugiati registrati - descritti nei documenti interni fanno "parte di un modello più ampio di molestie a cui stiamo assistendo contro l'Unrwa in Cisgiordania e Gerusalemme". Un portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf) ha replicato affermando di non avere "alcun problema con l'Unrwa" in Cisgiordania. "Non stiamo cercando di molestarli. Non c'è nulla che facciamo intenzionalmente per disturbare il loro importante lavoro. Non siamo in grado di verificare queste affermazioni e non ci sono state presentate prove. Abbiamo buoni rapporti con l'Unrwa e altre organizzazioni in Cisgiordania".
Mar Rosso, attacco missilistico Houthi contro petroliera
Gli Houthi dello Yemen hanno lanciato un attacco missilistico contro la petroliera MADO nel Mar Rosso e contro il porto israeliano di Eilat. Lo ha detto il portavoce militare del gruppo Yahya Sarea. MADO e' una nave cisterna per gas di petrolio liquefatto (Gpl) battente bandiera delle Isole Marshall e diretta a Singapore dall'Arabia Saudita, come hanno mostrato i rilevatori di spedizioni marittime. Gli Houthi la ritengono americana, ma il database di spedizione di Equasis indica che e' di proprieta' della Naftomar Shipping & Trading Co Ltd della Grecia, fa notare l'agenzia Reuters. I militanti Houthi allineati con l'Iran hanno ripetutamente lanciato droni e missili contro le navi commerciali internazionali nella regione del Mar Rosso da meta' novembre, affermando di agire in solidarieta' con i palestinesi contro l'assalto militare israeliano a Gaza. I raid hanno interrotto il trasporto marittimo globale, costringendo le aziende a intraprendere viaggi piu' lunghi e costosi intorno all'Africa meridionale. In risposta, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, insieme ad altri Stati, hanno effettuato attacchi contro obiettivi Houthi.
Netanyahu invia delegazione in Usa per operazione a Rafah
"Al fine di proseguire i combattimenti e su richiesta del presidente Joe Biden, il primo ministro Netanyahu invierà negli Usa il ministro per gli affari strategici Ron Dermer e il capo della Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi". Lo ha annunciato l'ufficio del premier aggiungendo che ci sarà anche un rappresentante dell'Idf. Il premier - ribadisce la nota - "ha chiarito di essere determinato ad agire a Rafah per eliminare definitivamente il resto dei battaglioni di Hamas, fornendo allo stesso tempo soluzioni umanitarie alla popolazione civile". Biden aveva chiesto la presenza a Washington di un team israeliano per discutere di Rafah.
Media: uomini armati e clan scortano i camion di aiuti per Gaza
Uomini armati e mascherati appartenenti a clan di Gaza e fazioni varie hanno cominciato a fornire scorte di sicurezza per i convogli di aiuti a Gaza mentre Hamas cerca di mantenere la sua influenza nella Striscia. Lo hanno riferito funzionari palestinesi e fonti della stessa Hamas, citati da Times of Israele secondo cui numerosi clan, gruppi della società civile e fazioni - compreso Fatah, il rivale politico di Hamas che fa capo al presidente palestinese, Abu Mazen - sono intervenuti per contribuire a garantire la sicurezza dei convogli umanitari. "Il piano di Israele di trovare alcuni clan che collaborassero con i suoi progetti pilota volti a trovare un'alternativa a Hamas non ha avuto successo - ha detto una di questi fonti, citata dal Times of Israele -, ma ha anche dimostrato che le fazioni della resistenza palestinese sono le uniche che possono gestire lo vicenda in un modo o nell'altro".
Michel a leader Ue: serve cessate fuoco in Medioriente
"E' imperativo affrontare la situazione in Medio Oriente. Le atrocita' degli attacchi del 7 ottobre e la conseguente guerra a Gaza hanno attraversato l'orlo della disumanita'. Troppi civili sono morti. Troppe vite innocenti sono a rischio a causa della catastrofica situazione umanitaria a Gaza e della carestia infuriante. Il diritto internazionale deve essere pienamente rispettato. Un cessate il fuoco sostenibile e' urgentemente necessario per proteggere i civili, consentire agli ostaggi di tornare in sicurezza e garantire che l'assistenza umanitaria possa essere fornita secondo necessita'". Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera d'invito ai capi di Stato o di Governo dell'Ue per il vertice di giovedi' e venerdi'. "I nostri sforzi per prevenire l'escalation regionale devono essere intensificati, specialmente in Libano e nel Mar Rosso. In definitiva, l'Unione europea rimane impegnata in una risoluzione giusta e globale tra israeliani e palestinesi, con lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina democratico, sovrano e vitale, che vive fianco a fianco nella pace e nella sicurezza e nel riconoscimento reciproco", aggiunge.
Casa Bianca: prossima settimana incontro Usa-Israele su alternative a operazione Rafah
Un incontro a Washington tra funzionari americani e israeliani per discutere le alternative di un'operazione di terra a Rafah dovrebbe tenersi la prossima settimana. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karin Jean Pierre, all'indomani della telefonata tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu, durante la quale il presidente americano ha chiesto al premier israeliano di inviare una delegazione di funzionari di intelligence, umanitari e militari per discutere i piani su Rafah.
Israele: 'Due soldati feriti da razzi lanciati da Hezbollah'
Due soldati israeliani sono stati feriti da razzi lanciati dagli Hezbollah nell'area di Manara nel nord del Paese vicino al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i due non sono in gravi condizioni.
Usa: 'Israele faccia entrare il capo dell'Unrwa a Gaza'
Gli Stati Uniti chiedono che "Israele faccia entrare il capo dell'Unrwa a Gaza". Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel, in un punto con la stampa.
Genero Trump: 'Lungomare Gaza avrebbe grande valore immobiliare'
Jared Kushner, il genero di Donald Trump che è stato il suo principale consigliere per il Medio Oriente alla Casa Bianca, è convinto che il "lungomare di Gaza" abbia un potenziale "grande valore" immobiliare. E ritiene anche gli israeliani dovrebbero trasferire i civili palestinesi di Gaza in un'area del deserto del Negev. Il marito di Ivanka Trump, rampollo di una famiglia di immobiliaristi ebrei del New Jersey, ha rilasciato queste controverse dichiarazioni durante un intervento alla Harvard University nelle scorse settimane, riporta oggi il Guardian. "Le proprietà sul lungomare di Gaza potrebbero avere un grande valore se la gente fosse concentrata sul migliorare il proprio standard di vita", ha detto Kushner rispondendo alle domande presidente della Middle East Initiative, il professore Tarek Masoud, lamentandosi di "tutti i soldi" che sono stati spesi a Gaza per la rete dei tunnel e le armi invece che per l'istruzione e l'innovazione.
Direttore polizia Nuseirat ucciso in raid Idf a Gaza
Il direttore della stazione polizia di Nuseirat, Mahmoud Al-Bayoumi, è rimasto ucciso in un raid aereo delle Forze della difesa israeliana (Idf) nel centro della Striscia di Gaza. Lo riportano media palestinesi spiegando che il raid è stato condotto vicino a un ufficio dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati, a Nuseirat. Nei raid aerei sarebbero morte altre quattro persone, riferiscono fonti locali.
Axios: 'Biden ha detto a Netanyahu di non volerlo indebolire'
Il presidente Usa Joe Biden ha detto al premier israeliano Benyamin Netanyahu che non sta cercando di indebolirlo politicamente e di non aver intenzione di intervenire nella politica interna israeliana. Lo riporta Axios citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti dell'ultima telefonata fra i due leader. Netanyahu nel corso del colloquio si sarebbe lamentato con Biden delle parole del leader dei democratici in Senato Chuck Schumer, che lo ha definito un "ostacolo alla pace", e avrebbe detto che gli attacchi pubblici nei suoi confronti sono un'interferenza politica.
Seconda nave con aiuti partirà da Cipro 'entro pochi giorni'
La seconda nave con aiuti umanitari diretta a Gaza dovrebbe lasciare Cipro "entro pochi giorni", mentre sono stati distribuiti nell'enclave palestinese 200 tonnellate di cibo arrivate a bordo della nave di Open Arms. "Entro pochi giorni, la seconda nave dovrebbe partire per Gaza", ha detto ai giornalisti il portavoce del governo cipriota, Konstantinos Letymbiotis, precisando che la sua partenza è stata ritardata a causa del maltempo. "La seconda nave è già stata caricata e sono stati effettuati i necessari controlli", ha aggiunto il portavoce.
Fonti Ue: 'Su Gaza nelle conclusioni manca l'unanimità'
"La bozza delle conclusioni è supportata al momento dalla larga maggioranza dei Paesi membri. La questione, sul Medio Oriente, non è tanto legata alla richiesta di una pausa umanitaria o del cessate il fuoco ma alla tonalità delle conclusioni" nei confronti di Israele. Lo ha detto un alto funzionario Ue soffermandosi sul dossier della guerra in Medio oriente, sul tavolo del vertice Ue. Interpellato sulla possibilità di avere conclusioni più deboli e nessuna conclusione sul Medio Oriente la fonte ha ammesso "di non saperlo". Al momento, ha aggiunto, nel testo c'è un riferimento "al rischio di una carestia" a Gaza e "c'è un forte messaggio" nei confronti di Israele. Ci sarà un riferimento "al mettere in campo una pausa umanitaria prima di un cessate il fuoco", ha aggiunto sottolineando che non è questa la parte più delicata del capitolo mediorientale.
Capo del Mossad aggiornerà il Gabinetto sui negoziati in Qatar
Il Gabinetto di guerra israeliano si riunirà stasera per discutere dello stato dei negoziati su Gaza in Qatar, dopo il rientro da Doha del capo del Mossad David Barnea. Barnea dovrebbe fornire - secondo i media - un primo aggiornamento sull'avvio delle trattative. Il resto della delegazione israeliana è ancora in Qatar.
Cina invia emissario da Haniyeh, primo incontro da 7/10
La Cina ha inviato un emissario, il diplomatico Wang Kejian, a incontrare in Qatar il capo del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh. I due "si sono scambiati opinioni sul conflitto di Gaza e su altre questioni", si legge in una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri a Pechino. Da quel che si sa si tratta del primo incontro noto tra le due parti dall'attacco di Hamas a Israele, il 7 ottobre. Wang Kejian è stato ambasciatore cinese in Libano.
Meloni: Houthi sono in disegno più vasto con Iran in prima linea
"Tutti noi sappiamo quanto le minacce e le operazioni degli Houthi facciano parte di un disegno più vasto che vede purtroppo l'Iran impegnato in prima linea nel sostenere non soltanto gli Houthi ma anche Hamas e Hezbollah, nonché a rifornire di droni le operazioni russe in Ucraina". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo.
Donna in lacrime chiede a Macron di "agire per Gaza"
Durante una sua visita a sorpresa a Marsiglia per lanciare una maxi operazione antidroga, Emmanuel Macron e' stato interpellato da una donna in lacrime che ha chiesto al presidente di "fare qualcosa per Gaza e per i palestinesi". Nel quartiere popolare di La Castellane, abitato da cittadini stranieri e di seconde generazioni, una 63enne col capo avvolto in un velo rosso si e' avvicinata al presidente visibilmente commossa e ha espresso tutta la sua preoccupazione per i bambini palestinesi. "In nome di Dio, non lasciate che questi bambini muoiano. Piango da quasi 7 mesi. Non riesco a dormire, e' cosi' difficile. Non hanno piu' genitori, i bambini sono morti, anche se in guerra, questa e' una carneficina e dobbiamo farla smettere", ha detto la donna che si e' presentata come un "nonna molto preoccupata".
In segno di vicinanza Macron ha messo la mano sulla spalla della passante e illustrato alcune azioni e iniziative portate avanti dalla Francia nel conflitto in corso in Medio Oriente. "Stiamo cercando di fare il massimo, non siamo li' e non abbiamo il controllo. Ma abbiamo chiesto un cessate il fuoco", ha assicurato il presidente, senza riuscire a convincere la sua
interlocutrice. "
Meloni: ribadiremo no ad operazione Israele a Rafah
"Ribadiremo la nostra contrarietà a un'azione militare di terra da parte di Israele a Rafah che potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche sui civili ammassati in quell'area". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato parlando in vista del Consiglio Europeo. "Riaffermeremo - ha aggiunto - la necessità di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari e il sostegno all'iniziativa Amalthea per un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna degli aiuti stessi. Ferma restando, naturalmente, la necessità di aprire nuove vie terrestri che rimangono prioritarie".
Meloni: 'Soluzione 2 popoli 2 stati, Europa ne sia protagonista'
Sul tema del conflitto in medio Oriente "ribadiremo la ferma condanna dell'aggressione di Hamas" perché "non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto. E' stato Hamas e la reticenza nel dirlo tradisce antisemitismo latente e dilagante che deve preoccuparci tutti". Lo ha detto Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni al Senato, in vista del prossimo consiglio europeo del 21 e 22 marzo. A Israele viene chiesta "proporzionalità e rispetto del diritto umanitario, non possiamo restare insensibile all'enorme tributo di vittime civili". Ribadiremo la contrarietà a azione di terra a Rafah, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche", aggiunge. "La soluzione -conclude- è quella dei due popoli e dei due stati, e l'Europa deve essere protagonista".
Israele schiera nuova brigata a confini con Libano e Siria
L'esercito israeliano ha annunciato la formazione di una nuova brigata al confine con il Libano e la Siria. La brigata di montagna HeHarim sara' schierata nelle aree del Monte Hermon e del Monte Dov e incorporata nella divisione Bashan, rimpiazzando la brigata regionale Hermon. L'Idf ha spiegato che la nuova formazione fa parte della "risposta operativa alla situazione al confine settentrionale in accordo con la valutazione contingente". La brigata HeHarim si specializzera' nel combattimento su terreni difficili e nelle aree montuose e comincera' l'attivita' nelle prossime settimane agli ordini del colonnello Liron Appleman.
Cisgiordania: 2 soldati israeliani feriti da spari in insediamento*
Attacco armato nella zona degli insediamenti di Gush Etzion, in Cisgiordania. Ci sono due feriti tra le forze di sicurezza israeliane, confermano i militari secondo le notizie riportate dal Times of Israel. Le Idf fanno sapere che l'assalitore è stato "neutralizzato". I feriti sono stati trasportati in ospedale.
Mar Rosso, Crosetto: impegnati in protezione traffico marittimo
e nel Mar Rosso, l'Italia ha subito riconosciuto la necessita' di intraprendere misure urgenti, valorizzando il ruolo dell'Unione Europea. Il risultato di questa attivita' congiunta Esteri-Difesa e' stata la decisione di lanciare la nuova Operazione Aspides. Un risultato importante, a presidio della liberta' e della sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, raggiunto su forte spinta italiana, francese e tedesca. L'operazione punta a creare un meccanismo di protezione del traffico marittimo in tutta l'area". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso delle Comunicazioni alle Commissioni riunite Esteri e Difesa Camera e la Commissione Esteri e Difesa Senato nell'ambito dell'esame della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso.
Ong Wck: 200 tonnellate di cibo al nord di Gaza per famiglie isolate e affamate
"La vicenda del Mar Rosso serve per discutere di politica di sicurezza che sia a livello delle nostre ambizioni. Ci sarà un dibattito al Consiglio sull'urgente e delicato tema della sicurezza e della difesa europea e l'Italia è pronta a fare la sua parte nella strategia dell'industria della difesa". Lo afferma la premier Giorgia Meloni.
Gaza, Meloni: non restiamo insensibili davanti a vittime civili
"Non possiamo restare insensibili di fronte a vittime civili" nella striscia di Gaza. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato sottolineando la necessità di una reazione "proporzionata" da parte di Israele dopo l'attacco di Hamas. "Confermo - ha concluso - il nostro appoggio agli sforzi di mediazione per un prolungato cessate il fuoco".
Medioriente, Meloni: assicurare consegna in sicurezza aiuti
"Riaffermeremo la necessita' di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari" e il sostegno per aprire "un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna di quegli aiuti". Lo ha detto al Senato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
Mar Rosso, Meloni: gratitudine alla Marina e alla nave Duilio
"La nostra preoccupazione va a quanto sta accedendo nel Mar Rosso. La mia sincera gratitudine va alla Marina e all'equipaggio della nave Duilio che si trova nelle acque prospicenti il Mar Rosso. La nave ha dovuto neutralizzare più di un attacco di droni, lo ha fatto con prontezza ed efficacia. È per questo che è stato affidato all'Italia il comando dell'operazione Aspides". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo. La presidente del Consiglio ha quindi definito il Mar Rosso un "importante tratto di mare per i nostri interessi economici e strategici".
Meloni: preoccupa antisemitismo dilagante
"Non possiamo dimenticare chi ha scatentato il conflitto in Medio oriente: e' stato Hamas. La reticenza che sempre piu' spesso si incontra nel ribadirlo tradisce un antisemitismo latente ma dilangante che deve preoccuparci tutti". Lo ha detto al Senato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
Meloni: Hamas usa civili Gaza come scudi umani
"Non possiamo restare insensibili di fronte all'enorme tributo di vittime innocenti a Gaza, vittime due volte: di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e delle truppe israeliane". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del prossimo consiglio europeo
Meloni: reticenza su Hamas tradisce dilagante antisemitismo
Nel corso del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo, "ribadiremo la ferma condanna all'aggressione di Hamas e chiederemo il rilascio degli ostaggi israeliani: non possiamo dimenticare chi e' stato a scatenare questo conflitto. E' stato Hamas e lo ribadisco perche' la reticenza tradisce un antisemitismo latente ma dilagante". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Europeo.
Meloni: ad iniziare la guerra è stato Hamas
La premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue ha detto che si lavorerà affinché lo stesso consiglio esprima una "posizione autorevole" sul conflitto tra Israele e Hamas finalizzato alla risoluzione della guerra. "Non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto - ha subito dopo aggiunto Meloni -, è stato Hamas". La premier quindi ha puntato il dito contro le "reticenze" ad ammetterlo che "nascondono un antisemitismo dilagante".
Tajani: serve tregua, non interrompere dialogo con Israele
"Le sanzioni ai coloni violenti sono un segnale a Israele ma non siamo d'accordo sulla proposta irlandese e spagnola di interrompere il dialogo politico Ue-Israele": lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dinanzi alle Commissioni riunite Esteri e Difesa del Senato. Tajani ha ricordato che il governo, oltre alle sanzioni, ha invocato a piu' riprese il cessate-il-fuoco, chiesto di rinunciare all'attacco a Rafah ma -ha osservato - "non abbiamo strumenti diversi per convincere Israele. E la risposta alle sanzioni, e' stata quella di fare nuove insediamenti".
Netanyahu, 'senza operazione a Rafah non si elimina Hamas'
"Ho detto a Biden nella forma più chiara possibile che siamo determinati a portare a termine l'eliminazione dei battaglioni di Hamas a Rafah e non c'è modo di farlo senza un ingresso di forze di terra sul posto". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella Commissione affari esteri della Knesset aggiungendo che occorre distruggere "anche il battaglione e mezzo di Hamas rimasto nella zona centrale della Striscia. "Con gli Usa - ha ammesso Netanyahu - ci sono divergenze d'opinione non sull'eliminazione di Hamas ma sulla necessità, per farlo, di entrare a Rafah".
Houthi, colpita petroliera nel Mar Rosso, lanciati missili verso Eilat
Gli Houthi hanno rivendicato di aver preso di mira con missili navali una petroliera nel Mar Rosso, la Mado, e di aver lanciato missili contro la regione di Eilat. Lo afferma il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree.
Ieri le Forze di difesa israeliane avevano affermato che un ''bersaglio aereo sospetto'' era entrato nello spazio aereo israeliano dalla direzione del Mar Rosso e aveva colpito un'area aperta a nord di Eilat, senza causare danni o feriti.
Wp, Blinken vola in Medio Oriente, forse non visita Israele
Antony Blinken parte domani per il suo sesto viaggio in Medio Oriente dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Il Segretario di stato Usa incontrerà i massimi dirigenti sia dell'Arabia Saudita che dell'Egitto, tra cui il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi. Lo scrive il Washington Post, sottolineando che questa potrebbe essere la prima visita nella regione senza una sosta in Israele, in un momento in cui i rapporti tra i due Paesi sono gelidi.
Media, ufficiale dei servizi di Hamas ucciso in raid a Jabalia
Un ufficiale dell'intelligence del ministero degli interni di Hamas, Raid al-Banna, è stato ucciso la scorsa notte a Jabalya (Gaza) in un bombardamento aereo in cui è stata centrata la sua abitazione. Lo ha appreso Haaretz secondo cui al-Banna era stato incaricato da Hamas di scortare convogli umanitari al loro ingresso dal nord della Striscia.
Hamas si congratula con Putin: "Russia è con palestinesi"
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha inviato un messaggio di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione. Lo ha fatto sapere Hamas sul suo canale Telegram. Haniyeh ha lodato la "posizione russa a sostegno della causa palestinese alla luce della battaglia per la difesa del nostro popolo contro l'occupazione israeliana, uno dei più importanti bracci dell'egemonia Usa in Medio Oriente". Haniyeh ha detto che Hamas vuole consolidare i legami di amicizia e di sviluppo per una "cooperazione congiunta con la Repubblica Federale di Russia" ed ha augurato al Presidente russo "il successo nell'interesse" del suo popolo e del mondo "per la costruzione di un sistema globale multipolare che renda giustizia ai popoli oppressi".
Idf, 'uccisi oltre 50 miliziani di Hamas in blitz ospedale al-Shifa'
Sono oltre 50 i presunti miliziani di Hamas uccisi dalle truppe israeliane nel corso del blitz all'ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che nell'operazione, iniziata lunedì all'alba e condotta dallo Shin Bet in collaborazione con gli incursori dell'unità della Marina Shayetet 13 e la 401esima Brigata corazzata, sono stati fermati finora circa 180 sospetti. Secondo al-Jazeera, intanto, nelle scorse ore l'esercito israeliano si è ritirato dall'interno del complesso di al-Shifa, ma si combatte ancora nelle aree circostanti.
Soldato ucciso a Gaza, il bilancio salito a 251
Nel corso degli ultimi combattimenti a Gaza è rimasto ucciso un soldato israeliano. Si tratta, ha precisato il portavoce militare, di Sebastian Haion, 51 anni. Secondo i media e' stato colpito a morte durante combattimenti ravvicinati nell'area dell'ospedale Shifa di Gaza. Dal 27 ottobre, data di inizio delle operazioni terrestri nella striscia di Gaza, sono caduti complessivamente 251 militari israeliani.
Raisi a Putin, 'la comunità internazionale fermi Israele'
Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha lanciato un appello per un'azione internazionale che ponga fine agli "attacchi criminali dei sionisti a Gaza" e che permetta l'invio di aiuti umanitari nella Striscia, durante una telefonata con l'omologo russo Vladimir Putin. Il presidente iraniano si è congratulato con Putin per la recente vittoria alle elezioni in Russia, mentre durante il colloquio sono state discussi anche gli interessi comuni di Teheran e Mosca nella regione, particolarmente riguardo al Caucaso. "La tendenza degli attuali sviluppi nel Caucaso meridionale è delicata e l'Iran è pronto a contribuire per mantenere la stabilità in questa regione", ha affermato Raisi, come riporta Irna.
Capo Mossad lascia Doha, negoziati saranno lunghi e complessi
Il capo del Mossad, David Barnea, ha lasciato Doha dove, ''durante la notte ha avuto colloqui con mediatori di Egitto e Qatar''. Lo riporta Kan News spiegando che Barnea è ''rientrato in Israele per ulteriori colloqui e discussioni''. Citando un alto funzionario israeliano vicino ai negoziati, Kan News afferma che ''i colloqui che la delegazione israeliana in Qatar ha avuto fino a martedì (oggi, ndr) sono stati positivi, ma si aspetta che i negoziati siano 'lunghi, difficili e complessi'''.
Proprio per questo, se Barnea è tornato in Israele, a Doha sono rimasti team del Mossad, dello Shin Bet, della divisione di intelligence dell'Idf e della squadra del generale Nitzan Alon.
L'obiettivo resta giungere a un primo accordo che preveda una pausa di sei settimane nei combattimenti e che favorisca il rilascio da parte di Hamas di donne, bambini e anziani in ostaggio in cambio della scarcerazione di palestinesi detenuti da Israele. In una seconda fase, i negoziati prevederebbero il potenziale rilascio di ostaggi civili e militari di sesso maschile trattenuti nella Striscia di Gaza.
Anp, Israele comincia a distruggere Rafah senza annunciarlo
Il ministero degli Esteri dell'Autorità Palestinese ha accusato Israele sui social di aver cominciato "a distruggere Rafah senza annunciarlo, per evitare reazioni internazionali e senza aspettare il permesso di nessuno". Lo riporta il Guardian dopo il raid israeliano di stanotte che, secondo Wafa, ha colpito due case e un appartamento a Rafah, nel sud di Gaza, provocando la morte di almeno 14 persone.
'L'uccisione di Issa suggerisce che Israele ha una talpa'
L'uccisione del vice comandante dell'ala militare di Hamas a Gaza Marwan Issa, ritenuto una delle menti degli attacchi del 7 ottobre, suggerisce che Israele stia ricevendo informazioni da una fonte di alto livello dentro l'organizzazione, secondo gli analisti. Lo riferisce il Guardian. Prima di avviare l'azione militare, "Israele avrebbe dovuto sapere dove e quando Issa si nascondeva (in un dato luogo), che sarebbe rimasto lì in tempo per l'approvazione del gabinetto di guerra e per il lancio dell'operazione, e avrebbe dovuto confermare che nessun prigioniero israeliano era tenuto vicino a lui come scudo umano: cosa che avrebbe potuto essere confermata solo da una risorsa umana", ha dichiarato Avi Melamed, ex funzionario dell'intelligence israeliana e analista regionale. Issa, stando a ciò che ha affermato la Casa Bianca, è stato ucciso durante un raid israeliano a Gaza dell'8 marzo, con bombe capaci di penetrare in profondità nel terreno in un bunker a Nuseirat. Né Hamas né Israele hanno commentato ufficialmente. Dopo l'attacco, tutti i sistemi di comunicazione di Hamas tra gli alti dirigenti - che si basano su app e corrieri crittografati - sono rimasti silenziosi per più di 72 ore, come è accaduto in diverse occasioni precedenti quando alti leader di Hamas sono stati uccisi, sottolinea il Guardian.
Oms, 'a Gaza 1 milione di persone rischia una fame catastrofica'
"Prima di questa crisi, a Gaza c'era abbastanza cibo per nutrire la popolazione. La malnutrizione era un evento raro. Ora le persone stanno morendo e molte sono malate. Si prevede che oltre un milione di persone dovranno affrontare una fame catastrofica a meno che non venga consentita a una quantità significativamente maggiore di cibo di entrare a Gaza". È quanto ha affermato in una nota il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus commentando l'ultima analisi della partnership Integrated Food Security Phase Classification, che ha previsto una carestia imminente nella Striscia.
Media, Israele e Hamas negoziano i dettagli di possibile accordo
Israele e Hamas stanno negoziando per la prima volta da mesi i dettagli di un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani e un cessate il fuoco temporaneo a Gaza: lo riporta il sito statunitense Axios, che cita due funzionari israeliani e una fonte a conoscenza del dossier. L'attuale proposta in fase di negoziazione potrebbe portare a un cessate il fuoco di sei settimane a Gaza e al rilascio di 40 ostaggi - donne, donne soldato, uomini di età superiore ai 50 anni e uomini in condizioni mediche critiche - in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi. Ci sono ancora divari tra le parti, sottolinea Axios, ma la risposta di Hamas si è avvicinata al quadro originale e ha consentito ai negoziati di progredire fino alla definizione dei dettagli di un accordo, secondo i funzionari israeliani. Il quadro statunitense prevedeva il rilascio di 400 prigionieri palestinesi, di cui 15 che stanno scontando l'ergastolo per aver ucciso israeliani, in cambio di 40 ostaggi. La risposta di Hamas fornita giovedì scorso prevedeva il rilascio di 950 prigionieri, di cui 150 condannati all'ergastolo. Hamas vuole scegliere quali prigionieri verranno rilasciati, soprattutto quelli che stanno scontando l'ergastolo, ma Israele ha respinto questa richiesta, sempre secondo i funzionari israeliani. Da parte sua, Israele chiede di ricevere in anticipo un elenco degli ostaggi vivi e di estradare in un altro Paese i prigionieri rilasciati. Tuttavia, Hamas si è rifiutata, secondo le fonti. Ma ci sono ancora due punti critici, ovvero le richieste di Hamas che le forze israeliane si ritirino dal corridoio creato a sud di Gaza City (che impedisce il ritorno dei palestinesi nel nord della Striscia) e che la prossima fase dell'accordo (che potrebbe includere il rilascio dei soldati) includa un cessate il fuoco permanente.
Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 31.819
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 31.819, di cui 93 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 73.934, secondo la stessa fonte.
Coloni israeliani attaccano casa palestinese in Cisgiordania
Coloni israeliani hanno attaccato una casa palestinese e diverse auto nei villaggi di Burin e Madama, a sud di Nablus, in Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti locali, aggiungendo che le forze israeliane arrivate sulla scena non hanno fatto nulla per fermare l'attacco.
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, i coloni dell’insediamento di Yitzhar, a sud di Nablus, hanno attaccato con pietre una casa appartenente alla famiglia Hindi e ne hanno fracassato le finestre e diverse auto appartenenti a palestinesi. Le forze israeliane sono arrivate sul luogo dell'attacco per fornire protezione ai coloni, hanno detto testimoni a Wafa, e hanno sparato proiettili veri e lacrimogeni contro i palestinesi. Non sono stati segnalati feriti.
Le Nazioni Unite hanno documentato più di 650 attacchi di coloni contro palestinesi dal 7 ottobre in Cisgiordania, una media di quattro attacchi di coloni ogni giorno, il numero più alto da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a registrarli nel 2006.
Borrell, 'evitiamo che Gaza diventi Haiti del Mediterraneo'
Nella Striscia di Gaza "si stanno sviluppando le gang, vediamo che si sviluppano forze che traggono vantaggio della situazione. Dobbiamo ristabilire la sicurezza e ripristinare la fornitura di aiuti alla popolazione, se non vogliamo che Gaza diventi una Haiti del Mediterraneo". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, ieri sera in conferenza stampa a Bruxelles.
Esercito israeliano si ritira dall'ospedale al-Shifa
L'esercito israeliano si è ritirato dall'interno del complesso medico di al-Shifa dopo aver preso d'assalto l'ospedale. Lo scrive al Jazeera, secondo cui circa 150 persone sono ancora detenute all'interno della struttura sanitaria. Almeno 20 persone sono state uccise nel raid dell'Idf.
Intanto, continuano gli attacchi aerei nelle vicinanze, scrive l'emittente del Qatar. Gli edifici residenziali vengono bombardati incessantemente. Due edifici all'ingresso nord dell'ospedale al-Shifa sono stati completamente distrutti.
Media, Israele ha colpito un deposito di Hezbollah in Siria
Nel raid aereo israeliano di questa notte è stato colpito un deposito di armi degli Hezbollah libanesi. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco aereo ha preso di mira una località sulle pendici orientali della catena dell'Antilibano, a pochi chilometri dal poroso confine col Libano. Due giorni fa si erano registrati altri attacchi aerei israeliani nella stessa zona siriana del Qalamun. E dalla fine di febbraio Israele ha intensificato i raid anche nella valle orientale libanese della Bekaa, puntando a colpire il corridoio di approvvigionamento delle armi di Hezbollah dalla Siria al Libano.
Sana, 'attacco Israele su periferia Damasco, solo danni materiali'
Un nuovo raid aereo, attribuito dai media siriani a Israele, ha preso di mira nella notte la periferia di Damasco. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Sana, le forze armate siriane hanno respinto "un'aggressione missilistica israeliana" che ha preso di mira obiettivi militari intorno alla capitale. Una fonte citata dall'agenzia di stampa ha spiegato che l'attacco è partito dal "Golan siriano occupato", aggiungendo che "le nostre difese aeree hanno respinto l'aggressione con missili, abbattendone alcuni". Il raid, ha precisato la fonte, ha causato solo "danni materiali".
Usa, 'distrutti missili antinave e droni in aree Yemen controllate da Houthi'
Le forze statunitensi hanno distrutto sette missili antinave, tre droni e tre contenitori di stoccaggio di armi nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. Lo ha reso noto il Comando Centrale degli Stati Uniti, precisando che i raid di "autodifesa" sono avvenuti ieri tra le 13 e le 19 (ora di Sana'a).
"È stato stabilito che queste armi rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina statunitense nella regione", ha affermato il Centcom. Le forze statunitensi hanno condotto attacchi simili nell’area dove le tensioni sono aumentate da quando i gruppi militanti sostenuti dall’Iran hanno iniziato ad attaccare le navi commerciali nella principale via marittima.
All’inizio di questo mese, un missile balistico degli Houthi ha colpito una nave commerciale nel Golfo di Aden, uccidendo tre membri dell’equipaggio nel suo primo attacco mortale da ottobre.
Blinken, '100% popolazione Gaza vive 'gravi livelli di insicurezza alimentare acuta'
L’intera popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta". Ad affermarlo è stato il segretario di Stato americano Antony Blinken, sottolineando l’urgenza di aumentare le forniture di aiuti umanitari nel territorio palestinese. "Il 100% della popolazione di Gaza" - ha sottolineato Blinken - "si trova in un livello di grave insicurezza alimentare acuta. È la prima volta che un’intera popolazione viene classificata in questo modo", ha aggiunto in una conferenza stampa nelle Filippine, dove è in visita ufficiale.
Iran, attacco Israele a Shifa viola i principi dei diritti umani
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani ha condannato fermamente l'attacco israeliano all'ospedale al-Shifa di Gaza City, sottolineando che "questa non è la prima volta che il regime sionista attacca un ospedale, massacrando, ferendo o catturando personale medico e pazienti, in violazione di tutte le leggi e i regolamenti internazionali". "L'attacco ai centri medici, che dovrebbero essere protetti dal diritto internazionale umanitario, è una palese violazione dei principi più basilari dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario", ha aggiunto, citato dall'agenzia di stampa Mehr.
Biden: "A Netanyahu ho ribadito il diritto a perseguire Hamas, la necessità di una tregua"
Oggi ho parlato nuovamente con il Primo Ministro Netanyahu degli ultimi sviluppi in Israele e Gaza. Ho affermato ancora che Israele ha il diritto di perseguire Hamas, un gruppo di terroristi responsabile del peggior massacro contro il popolo ebraico dai tempi dell'Olocausto. E ho ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato come parte di un accordo per la liberazione degli ostaggi, della durata di diverse settimane, in modo da poter riportare gli ostaggi a casa e aumentare gli aiuti ai civili a Gaza". A scriverlo su X dopo il colloquio con il premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato il presidente americano Joe Biden. "Ho chiesto al Primo Ministro di inviare una squadra a Washington per discutere di come colpire Hamas senza una vasta operazione di terra a Rafah", conclude.
Blinken, tutta Gaza ha problemi sicurezza alimentare acuta
L'intera popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta": è l'allarme lanciato dal segretario di Stato americano Antony Blinken, sottolineando l'urgenza di aumentare la consegna di aiuti umanitari nel territorio palestinese. "Secondo la misura più rispettata di queste cose, il 100% della popolazione di Gaza si trova a livelli gravi di insicurezza alimentare acuta. Questa è la prima volta che un'intera popolazione è stata classificata in questo modo", ha detto Blinken in una conferenza stampa nelle Filippine dove è in visita ufficiale, prima di partire per Arabia Saudita ed Egitto.
Olmert scrive a Schumer, loda il "coraggio di dire ciò che molti di noi provano"
L'ex premier israeliano, Ehud Olmert, ha inviato una lettera al leader della maggioranza al Senato di Washington, Chuck Schumer, esprimendogli il suo apprezzamento per aver invocato elezioni anticipate in Israele. Nella lettera Olmert definisce Schumer "un grande amico di Israele" e loda il democratico di New York "per il coraggio dimostrato nel dire ciò che tanti tra noi ebrei nel mondo e sostenitori di Israele provano oggi". "In effetti, il primo ministro israeliano non è degno delle responsabilità che gli sono state conferite”, aggiunge Olmert, critico dichiarato di Netanyahu. Lo riporta il 'Times of Israel'.
Media, raid ospedale ha messo a rischio negoziati Doha
I negoziati in corso a Doha per arrivare a un cessate il fuoco fra Israele e Hamas hanno rischiato di saltare dopo l'attacco israeliano di ieri all'ospedale di Al-Shifa a Gaza. Secondo quanto si legge sulla stampa araba ripresa da quella israeliana, sono stati i funzionari egiziani presenti al negoziato a convincere i rappresentanti di Hamas a non ritirarsi dai colloqui. Una fonte egiziana informata sui fatti ha riferito al quotidiano Al-Araby Al-Jadeed con sede a Londra che i funzionari sono intervenuti ieri per garantire che la partecipazione di Hamas al negoziato potesse continuare. Tuttavia, la stessa fonte considera improbabile che le discussioni portino a un cessate il fuoco permanente: Israele lo ha categoricamente escluso e mantiene l'obiettivo di distruggere Hamas anche una volta concluso un accordo.
Media, a Doha intervento funzionari egiziani per evitare sospensione colloqui
Funzionari egiziani hanno dovuto premere sui negoziatori di Hamas per convincerli a non sospendere la loro partecipazione ai colloqui sulla tregua e sulla liberazione degli ostaggi dopo la nuova operazione israeliana sull'ospedale Al Shifa di Gaza City. Ad affermarlo è stata una fonte egiziana parlando con la pubblicazione qatarina con sede a Londra Al-Araby Al-Jadeed. L'intervento per assicurare il proseguimento dei colloqui sarebbe stato compiuto ieri mattina. Secondo la stessa fonte, sembra improbabile che i negoziati sfocino in una tregua permanente: "Nonostante il vivo interesse dei mediatori a fare culminare l’attuale ciclo di negoziati in un successo, le loro ambizioni non arrivano al raggiungimento di un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza", afferma la fonte. A riferirne è il Times of Israel.
Siria, missili israeliani vicino a Damasco, danni
Israele ha lanciato missili in Siria contro diversi obiettivi militari vicino alla capitale Damasco, provocando alcuni "danni materiali": lo ha fatto sapere il ministero della Difesa siriano. Le difese aeree siriane hanno intercettato "missili israeliani e ne hanno abbattuti alcuni", si legge in una nota. L'Iran è stato uno dei principali sostenitori del presidente Bashar al-Assad durante il conflitto in Siria che dura da quasi 12 anni. Il suo sostegno a Damasco e al gruppo libanese Hezbollah ha da allora attirato regolari attacchi aerei israeliani, che sono aumentati dopo l'inizio della guerra fra Hamas e Israele il 7 ottobre scorso.
Biden, Israele ha diritto a difesa ma ora cessate fuoco
"Ho parlato nuovamente con il Primo Ministro Netanyahu degli ultimi sviluppi in Israele e Gaza. Ho continuato ad affermare che Israele ha il diritto di attaccare Hamas, un gruppo di terroristi responsabile del peggior massacro del popolo ebraico dai tempi dell'Olocausto. E ho ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato come parte di un accordo per la liberazione degli ostaggi, della durata di diverse settimane, in modo da poter riportare gli ostaggi a casae aumentare gli aiuti ai civili a Gaza". Lo ha scritto il presidente americano Joe Biden su X.
Guterres, "l'imminente carestia a Gaza è un disastro"
"L'imminente carestia nella parte settentrionale di Gaza è un disastro interamente provocato dall'uomo. Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato. Dobbiamo agire ora per prevenire l'impensabile, l'inaccettabile, l'ingiustificabile". Lo scrive il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un post su X in merito alla situazione umanitaria a Gaza.
Wafa, altri otto morti in bombardamento a Jabalia
Le forze armate israeliane hanno bombardato una casa a Jabalia, nel nord di Gaza, uccidendo almeno otto palestinesi. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Tra le vittime ci sono anche dei bambini e ci sono anche alcuni feriti. La casa - che apparteneva ad un'unica famiglia - è stata completamente distrutta. L'attacco a Jabalia è avvenuto nelle stesse ore di un bombardamento a Rafah che ha provocato almeno 14 morti.