Ministro polacco: "Soldati Nato in Ucraina". La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova: "Lo sapevamo già". "Non alzeremo mai altre bandiere", ha scritto su X il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, dopo le parole del Papa sulla "bandiera bianca". Parole che hanno provocato la dura reazione anche del ministro degli Esteri francese, Sejourné
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La Russia è già a conoscenza del fatto che in Ucraina operano militari della Nato, perché "è impossibile nasconderlo". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, in un'intervista alla testata Izvestia, dopo che il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha ammesso che militari dell'Alleanza sono presenti in Ucraina.
"La nostra bandiera è gialla e blu. Questa è la bandiera con la quale viviamo, moriamo e vinciamo. Non alzeremo mai altre bandiere", aveva scritto su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo le parole del Papa sulla "bandiera bianca". Parole che hanno provocato la dura reazione anche del ministro degli Esteri francese, Sejourné: "Quelli che nel maggio 1939 non volevano morire per Danzica hanno soltanto stimolato Hitler". Lo stesso Zelensky rincara la dose. "La Chiesa - ha detto - sta insieme alle persone, non da qualche parte, a duemilacinquecento chilometri di distanza, mediando virtualmente tra qualcuno che vuole vivere e qualcuno che vuole distruggerti".
Gli approfondimenti:
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Continua a seguire gli aggiornamenti nel liveblog di martedì 12 marzo
Parolin: Ucraina? Prima condizione è mettere fine aggressione
"L'appello del Pontefice è che 'si creino le condizioni per una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura'. In tal senso è ovvio che la creazione di tali condizioni non spetta solo ad una delle parti, bensì ad entrambe, e la prima condizione mi pare sia proprio quella di mettere fine all'aggressione. Non bisogna mai dimenticare il contesto, la domanda che è stata rivolta al Papa, il quale, in risposta, ha parlato del negoziato e, in particolare, del coraggio del negoziato, che non è mai una resa". Lo dice il segretario di stato vaticano, il card. Pietro Parolin al Corriere.it
Russia, Jorit: "Lungi da me elogiare Putin"
L'artista di strada ha scritto un messaggio su Instagram per rispondere alle critiche dopo il suo incontro con il leader del Cremlino al Forum della gioventù di Sochi. LEGGI L'ARTICOLO
Jorit, chi è lo street artist italiano che ha elogiato e abbracciato Putin
Durante il Forum della Gioventù di Sochi, il presidente russo ha scattato un selfie con l'artista napoletano: "Sono qui per mostrare all'Italia che sei un essere umano e per contrastare la propaganda occidentale", ha detto il giovane. Secondo Putin "la Russia e l'Italia sono unite dall'amore per l'arte e dal desiderio di libertà". Poi lo street artist ha presentato un murale dedicato a Ornella Muti proprio a Sochi, alla presenza dell'attrice italiana e della figlia Naike Rivelli. ECCO CHI E' JORIT
Zelensky: "Avanzata russa fermata, pronti 1.000 km di linee difensive"
Il presidente ucraino si mostra ottimista. Rispetto “agli ultimi tre mesi” le forze di Kiev sono in ripresa: l'avanzata russa "è proseguita nell'est del Paese", ma i soldati ucraini "l'hanno fermata". Centrale la costruzione di fortificazioni al fronte. Ma Zelensky chiede anche all'Occidente di non smettere di fornire sostegno militare. LE FOTO
Armi nucleari, quante ce ne sono in Europa e in che Paesi si trovano
Dopo che Putin ha accusato l’Occidente di alimentare la minaccia di un conflitto nucleare, il capo del Pentagono Austin afferma: "Se l'Ucraina cade credo davvero che la Nato entrerà in guerra con la Russia". Gli Stati Uniti al momento hanno armi nucleari nelle basi dell’Alleanza di Italia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia, ma ce ne sono anche in Francia e nel Regno Unito, Paesi che ne possiedono di proprie. L'APPROFONDIMENTO
Guerra in Ucraina, il caso intercettazioni con la Germania. Domande e risposte
Una tempesta diplomatica si è scatenata dopo la divulgazione di una registrazione audio tra alti ufficiali dell’esercito tedesco che discutevano sul conflitto tra Kiev e Mosca. Imbarazzo per Berlino mentre la Russia sostiene che questo dimostrerebbe il coinvolgimento diretto dei Paesi occidentali sul campo. Ecco cosa è trapelato e di cosa di è parlato. COSA SAPERE
Zelensky, 'situazione in campo nettamente migliore'
Dopo aver ammesso lo scorso 19 febbraio che il suo esercito stava vivendo una situazione "estremamente difficile", il presidente ucraino, Volodymyr Zelenksy, si è mostrato oggi molto più ottimista riguardo a quanto avviene sul terreno, in un'intervista a BfmTv: "la situazione - ha detto - è decisamente migliore rispetto a come è stata negli ultimi 3 mesi. Abbiamo avuto delle difficoltà a causa della mancanza di munizioni di artiglieria, del blocco aereo, delle armi a lunga gittata russe e della grande densità di droni russi", ha ammesso. Tuttavia, "l'avanzata della Russia è stata fermata" e il suo esercito "sta perdendo un gran numero delle sue forze vive". Una fotografia della situazione attuale che potrebbe non essere più valida "fra un mese o fra una settimana" se l'esercito ucraino non sarà adeguatamente sostenuto. Quanto alla presa di Avdiivka, Zelensky ritiene che i russi non abbiano conquistato la città, "contentandosi di distruggerla per intero e in seguito di fare il loro ingresso". Ha poi insistito sulla superiorità russa nel settore delle armi a lunga gittata, un campo nel quale continua a chiedere agli occidentali di essere rifornito: "hanno 20 chilometri di vantaggio su di noi", ha affermato. Il presidente ucraino ha anche annunciato la costruzione attualmente in corso di "tre linee di fortificazione" di oltre 1.000 chilometri. Rispondendo a una domanda sul colpo esploso dai russi caduto non lontano dal corteo a Odessa in cui Zelensky era in visita con il premier greco, il presidente ucraino ha affermato che Putin "ha abbandonato il mondo reale": "aveva intenzione di sparare a me? - si è chiesto - non è quello che conta oggi. Quando colpisci con un missile da crociera a qualche centinaio di metri di distanza da un leader europeo, io ritengo che si debba davvero essere dei pazzi. Il suo obiettivo è la distruzione con ogni mezzo dell'Ucraina e di tutto quello che è vivo in Ucraina".
007 Usa, 'gli aiuti a Kiev sono essenziali in questo momento'
Gli aiuti all'Ucraina sono "essenziali in questo momento". Lo affermano le agenzie di intelligence americane in un'audizione in Senato, riferendosi ai fondi bloccati in Congresso. "Si espande la collaborazione e la cooperazione" fra Russia, Iran, Corea del Nord e Cina, aggiungono gli 007 statunitensi notando come gli equilibri all'interno della collaborazione stanno cambiando, con la Russia che ha effettuato concessioni alla Cina.
Zelensky a Macron, vostri soldati non moriranno in Ucraina
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha risposto stasera in un'intervista su Bfm Tv, all'ipotesi lanciata dal presidente Emmanuel Macron di eventuali truppe di paesi europei sul suolo ucraino: "Fino a quando l'Ucraina resiste - ha detto Zelenksy - l'esercito francese può restare sul territorio francese". Il presidente ucraino ha poi voluto assicurare ai francesi: "I vostri figli non moriranno in Ucraina", poiché, ha aggiunto, l'Ucraina non è membro della Nato.
Guerra Ucraina, Ue lancia piano per la difesa da 1,5 miliardi di euro: cosa prevede
La Commissione ha presentato un progetto industriale in campo militare che punta a promuovere la cooperazione tra le aziende del settore, facilitando gli acquisti in comune degli armamenti. La scelta arriva a due anni dallo scoppio del conflitto ucraino e poggia su un piano di investimenti (Edip) da 1,5 miliardi di euro fino al 2027, per accelerare la produzione. IL PUNTO
Scholz: "Non sono d'accordo col Papa sull'Ucraina"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato di non essere d'accordo con le affermazioni del Papa sulla cosiddetta "bandiera bianca" dell'Ucraina. "Per quanto riguarda la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, la posizione della Germania è molto chiara": Kiev "ha il diritto di difendersi e può contare sul nostro sostegno in tal senso, con molte opzioni", ha premesso Scholz parlando a Berlino e rispondendo in una conferenza stampa alla domanda su "come reagisce alle affermazioni del Papa"
Kiev convoca l'inviato Vaticano dopo le parole del Papa
L'Ucraina ha convocato l'inviato del Vaticano dopo il discorso del Papa che ha invitato Kiev ad "alzare bandiera bianca".
Zelensky: "L'avanzata russa è stata fermata"
L'avanzata russa è stata "fermata". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che la situazione al fronte è "molto migliorata" e che le forze di difesa stanno costruendo "oltre 1.000 chilometri" di fortificazioni.
Il Papa: "Cessino ostilità in Ucraina e Terra Santa"
Questo l'appello di Bergoglio durante l'Angelus, con la preghiera che "cessino al più presto le ostilità che provocano immani sofferenze nella popolazione civile". LEGGI QUI
Elezioni in Russia, chi sono i 3 candidati alle presidenziali che sfideranno Putin
Urne aperte dal 15 al 17 marzo, quando in oltre 112 milioni saranno chiamati a scegliere il nuovo capo del Cremlino. Putin, in carica dal 1999 salvo una breve parentesi tra il 2008 e il 2012, corre per il quinto mandato e deve affrontare tre avversari dell'opposizione che in Parlamento non hanno mai ostacolato le sue politiche. Il voto, per la prima volta su più giorni, coinvolgerà anche la Crimea e le regioni occupate dell'Ucraina. Appello di Julia Navalnaya per un voto di protesta. ECCO CHI SONO
Baerbock, 'non capisco parole Pontefice, dov'é il Papa?'
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock critica le parole del Pontefice sulla guerra in Ucraina e sul "coraggio" che gli ucraini dovrebbero avere ad "alzare bandiera bianca e negoziare". "Davvero non lo capisco", ha affermato, citata da Ard. Bisogna andare sulla linea del fronte, "vedere un asilo bombardato, parlare con le donne, con i bambini i cui amichetti sono stati rapiti nell'est" per capire la realtà della guerra in Ucraina, ha precisato, ricordando che la maggioranza dei minorenni deportati in Russia non è tornata in Ucraina, malgrado gli sforzi dei mediatori. "Mi chiedo, dove sia il Papa. Il Papa deve conoscere queste cose", ha aggiunto. "Se non dimostriamo forza ora, non ci sarà pace", ha quindi sottolineato.
Praga, 'la Nato può andare in Ucraina con attività di sostegno'
Le truppe della Nato potrebbero svolgere attività di sostegno direttamente sul territorio dell'Ucraina, perché questo non violerebbe alcuna regola internazionale. Lo ha detto il presidente ceco, Petr Pavel, in un'intervista alla tv statale citata da alcuni media internazionali. Secondo Pavel occorre però fare una chiara distinzione tra il dispiegamento delle truppe da combattimento e l'eventuale coinvolgimento delle truppe in alcune attività di "appoggio" nelle quali l'Alleanza ha già esperienza. "Va ricordato che dopo l'annessione della Crimea e l'occupazione di parte del Donbass, che fu essenzialmente un'aggressione anche se su scala molto più piccola di oggi, sul territorio ucraino operava una missione di addestramento della Nato, che un tempo comprendeva più più di 15 Paesi e contava circa 1.000 persone", ha ricordato Pavel nell'intervista.
Orban, 'se sarà eletto Trump non darà un centesimo a Kiev'
Donald Trump "non darà un centesimo" all'Ucraina se verrà rieletto presidente degli Stati Uniti. Lo ha riferito il premier ungherese Viktor Orbán, alla stampa di Budapest, dopo l'incontro che ha avuto con il tycoon in Florida. "Non darà un centesimo nella guerra Ucraina-Russia. Pertanto, la guerra finirà, perché è ovvio che l'Ucraina non può reggersi sulle proprie gambe". Orban ha anche aggiunto che Trump ha "un piano dettagliato" per porre fine alla guerra in Ucraina, iniziata due anni fa con l'invasione russa.
Mosca, 'militari Nato in Ucraina? Lo sappiamo già'
La Russia è già a conoscenza del fatto che in Ucraina operano militari della Nato, perché "è impossibile nasconderlo". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, in un'intervista alla testata Izvestia, dopo che il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha ammesso che militari dell'Alleanza sono presenti in Ucraina. Secondo Zakharova, gli Usa, la Gran Bretagna e altri Paesi occidentali conducono una "guerra ibrida" contro la Russia con la partecipazione di "istruttori delle forze speciali, esperti, specialisti dai rispettivi dipartimenti militari dei Paesi Nato".
Dombrovskis, presto proposta su beni russi congelati
"Stiamo lavorando sul secondo passo della proposta per l'uso dei profitti dei beni russi congelati. Prevediamo la proposta abbastanza presto, non posso darvi ora una data o delle modalita' specifiche". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo.
Ministro polacco: 'In Ucraina già presenti militari Nato'
Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha affermato che "in Ucraina sono già presenti militari della Nato". Lo riporta Sky News. Il ministro, intervenuto durante una conferenza, non ha rivelato di quali paesi stesse parlando. "Vorrei ringraziare gli ambasciatori di quei paesi che hanno corso questo rischio. Questi paesi sanno chi sono, ma non posso rivelarli. Contrariamente ad altri politici, non elencherò questi paesi", ha detto.
007 russi: 'Bassa affluenza? Anche Meloni ha vinto così'
Gli Stati Uniti, attraverso boicottaggi al sistema elettronico di voto e gli appelli dell'opposizione a non andare alle urne, cercano di ridurre il numero di votanti alle presidenziali in Russia del 15-17 marzo per screditare la consultazione, a cui Vladimir Putin si presenta per ottenere un quinto mandato. Ma dimenticano che il numero di votanti è basso anche in vari Paesi occidentali, tra cui l'Italia, dove il partito di Giorgia Meloni ha vinto nel 2022 "solo a causa della bassissima affluenza alle urne". Lo afferma il servizio stampa dei servizi d'intelligence esterni (Svr) di Mosca come riferisce la Tass.
Bielorussia, controllo prontezza combattimento di forze armate
Il ministero della Difesa della Bielorussia ha annunciato l'inizio di un controllo "globale" della prontezza al combattimento delle sue forze armate. Lo riporta la Tass. Il personale militare - stando a quanto afferma il dicastero - "si sposterà nelle aree designate e condurrà una serie di esercitazioni e sessioni di addestramento, che comporteranno in particolare esercitazioni a fuoco", ha aggiunto il ministero.
Russia, intelligence: Usa vogliono interferire in presidenziali con attacco informatico
Gli Stati Uniti stanno cercando di interferire nelle elezioni presidenziali russe. Lo sostiene il servizio di intelligence estera russo, l'Svr, che ha accusato Washington di voler lanciare un attacco informatico al sistema di voto a distanza. Anche la Russia è stata accusata di ingerenza nelle elezioni americane del 2016.
Berlino: 'Scholz contrario alla bandiera bianca in Ucraina'
Un portavoce del governo tedesco ha detto che il cancelliere Olaf Scholz non condivide l'appello di papa Francesco a scegliere la via del negoziato per la pace in Ucraina. "Come potete immaginare, il Cancelliere federale non è d'accordo con il Papa su questo tema", ha detto a Berlino il portavoce dell'esecutivo, Steffen Hebestreit, rispondendo alla domanda su come Scholz "abbia accolto le dichiarazioni del Papa che raccomanda all'Ucraina di sventolare bandiera bianca".
Russia, nuova stretta su "agenti stranieri": vietata pubblicità
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il disegno di legge che vieta ai cittadini e alle aziende russe di inserire annunci pubblicitari sulle risorse di "agenti stranieri", vale a dire che toglie gli introiti derivate dalla pubblicita' a siti web, pagine social, blog e altre piattaforme gestite da realta' che le autorita' russe hanno bollato come "agenti stranieri". La legge vieta inoltre di pubblicizzare sui media e su Internet le risorse degli stessi "agenti stranieri". Le leggi russe sugli "agenti stranieri" prevedono sia sanzioni amministrative sotto forma di multe fino a 50mila rubli per i cittadini e fino a 500mila per persone giuridiche, sia sanzioni penali, fino a due anni di reclusione. L'etichetta di memoria sovietica, "agente straniero" , e' stata spesso usata negli ultimi 10 anni per ridurre al silenzio le voci critiche del Cremlino.
Berlino, "Scholz non è della stessa idea del Papa"
Olaf Scholz non la pensa come il Papa sull'Ucraina: "Come potete immaginarvi, il cancelliere federale a questo riguardo non è della stessa opinione del Papa", ha dichiarato il portavoce del governo Steffen Hebestreit oggi a Berlino. "È giusto che l’Ucraina si stia difendendo da un aggressore", ha aggiunto, ricordando che il paese riceve anche molto sostegno internazionale per potersi difendere da una guerra di aggressione che viola il diritto internazionale. Hebestreit ha anche sottolineato che si è tenuto conto della valutazione di un portavoce vaticano sulle dichiarazioni del Papa. In un'intervista alla televisione svizzera il portavoce ha smentito le notizie secondo cui il Papa avrebbe invitato l'Ucraina alla resa.
Oscar, Zelensky: "aiutateci a fermare Mosca"
E' ''un premio importante per tutto il Paese'' l'Oscar assegnato al documentario 'Venti giorni a Mariupol'''. Lo ha scritto su 'X' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che ''gli orrori di Mariupol non devono mai essere dimenticati. Il mondo intero deve vedere e ricordare ciò che la disumana invasione russa ha portato al nostro popolo''. Zelensky ha parlato di ''città e villaggi distrutti, le case bruciate e intere famiglie uccise dai proiettili russi e sepolte nei propri cortili. Ancora non sappiamo del tutto quante persone siano morte a Mariupol. Tuttavia, le immagini satellitari mostrano cimiteri intorno alla città con migliaia e migliaia di tombe''.
L'Ue sulla parole del Papa, 'la pace è nelle mani di Putin'
"La pace è nelle mani di Putin: noi vogliamo una pace giusta, che prenda in considerazione la vittima di questa guerra, ovvero l'Ucraina". Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue a proposito delle parole del pontefice.
Mosca produce 3 volte le munizioni d'artiglieria di Europa e Usa
La Russia produce quasi il triplo delle munizioni di artiglieria rispetto agli Stati Uniti e all'Europa, un vantaggio chiave in vista di quella che dovrebbe essere un'altra offensiva di Mosca in Ucraina entro la fine dell'anno: lo scrive la Cnn in un articolo pubblicato in esclusiva sul suo sito. Secondo stime dell'intelligence della Nato condivise con l'emittente Usa e fonti a conoscenza degli sforzi occidentali per armare l'Ucraina, la Russia produce circa 250.000 munizioni di artiglieria al mese, ovvero circa 3 milioni all'anno. Gli Stati Uniti e l'Europa, invece, hanno la capacità di produrre solo circa 1,2 milioni di munizioni all'anno da inviare a Kiev, ha affermato alla Cnn un alto funzionario dell'intelligence europea. L'esercito americano si è posto l'obiettivo di produrre 100.000 munizioni di artiglieria al mese entro la fine del 2025 - ovvero meno della metà della produzione mensile russa - ma anche quel livello è ormai fuori portata con 60 miliardi di dollari di finanziamenti all'Ucraina bloccati al Congresso, ha detto ai media un funzionario dell'esercito la settimana scorsa. "Ci troviamo ora in una guerra di produzione", ha osservato alla Cnn un alto funzionario della Nato. "L'esito in Ucraina dipende da come ciascuna parte sarà attrezzata per condurre questa guerra", ha aggiunto. Secondo le fonti, attualmente la Russia spara circa 10.000 proiettili al giorno, rispetto ai 2.000 al giorno da parte ucraina.
Oscar, Zelensky: Mariupol ricorda "disumanità" invasione
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha espresso la sua "gratitudine" al team degli autori del documentario '20 Days in Mariupol' che ieri ha vinto un Oscr. "Questo premio è importante per tutto il nostro Paese", ha scritto sui social il leader di Kiev, "gli orrori di Mariupol non devono mai essere dimenticati". "Il mondo intero deve vedere e ricordare ciò che la disumana invasione russa ha portato al nostro popolo. Città e villaggi sono stati distrutti, case bruciate e intere famiglie uccise dai proiettili russi e sepolte nei propri cortili", ha denunciato Zelensky. "Ancora non sappiamo del tutto quante persone siano morte a Mariupol. Tuttavia, le immagini satellitari mostrano cimiteri intorno alla citta' con migliaia e migliaia di tombe", ha proseguito, "questo documentario serve a ricordare perché l'assistenza internazionale, senza ritardi o interruzioni, è così fondamentale per l'Ucraina". "Il male russo non si ferma e non cerca la pace. Vogliono infliggere a ogni città che riescono a raggiungere lo stesso destino che hanno subito a Mariupol, Bucha e le altre nostre città che hanno sofferto sotto l'occupazione russa", conclude il presidente, "insieme dobbiamo impedire alla Russia di distruggere vite. Dobbiamo proteggere il nostro Paese e tutta la nostra gente per ripristinare una vita normale senza paura. Sono grato a tutti coloro che nel mondo lo capiscono e continuano a sostenere l'Ucraina. Ringrazio tutti coloro che dicono la verità sui crimini di guerra della Russia".
Viaggio Macron a Kiev "nelle prossime settimane"
In quello che appare come un ennesimo rinvio, l'Eliseo ha fatto sapere oggi che il presidente Emmanuel Macron si recherà in Ucraina "nelle prossime settimane". Macron aveva inizialmente detto che avrebbe visitato l'Ucraina a febbraio, prima di indicare che la visita avrebbe avuto luogo prima della metà di marzo. Si trattera' del secondo viaggio che Macron farà a Kiev dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala nel febbraio 2022, dopo una visita effettuata insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz e all'allora premier italiano Mario Draghi a Kiev nel giugno di quell'anno. Ieri sera Macron ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e i due "hanno concordato di rimanere in stretto contatto", ha dichiarato l'Eliseo in una nota, aggiungendo che la visita del presidente francese in Ucraina "dovrebbe avvenire nelle prossime settimane".
Cremlino, Papa comprensibile ma Kiev non tratta
L'appello del Papa per una soluzione negoziale nella guerra in Ucraina "è abbastanza comprensibile". "Ma sfortunatamente, come sapete, sia i commenti del Papa che le numerose dichiarazioni di altre parti, compresi noi, ultimamente si sono scontrati con le dure smentite del regime di Kiev, che non ammette la possibilità di alcuna trattative". Lo ha detto il portavoce del Cremlino DmitryPeskov. E' possibile che la posizione di Kiev derivi dalle dichiarazioni di "numerosi paesi europei, che continuano a fare di tutto per condannare la Russia a quella che vedono come un'inevitabile sconfitta strategica", ha detto. "Questa è l'illusione più profonda, l'errore più grande, e gli eventi che si sono verificati sul campo di battaglia, in primo luogo, ne sono la prova più illustrativa", ha detto.
Nato: premier Svezia, adesione perche' Russia minaccia continua
"La Russia resterà una minaccia nel prossimo futuro. Alla luce di ciò la Svezia ha fatto richiesta di adesione all'Alleanza per guadagnare sicurezza ma anche per offrire sicurezza". Lo ha dichiarato il premier svedese, Ulf Kristersson, in conferenza stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in occasione della cerimonia per l'adesione della Nato. "Con la bandiera svedese issata qui diciamo chiaramente che stiamo fianco a fianco nella difesa delle democrazia e della libertà insieme. Siamo a casa. Nella casa dell'Alleanza per la pace e la libertà, a cui tante democrazie appartengono. E a cui apparteniamo anche noi", ha aggiunto.
Stoltenberg, la resa dell'Ucraina non porterebbe la pace
"La resa non significa pace, dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso del punto stampa con il premier svedese Ulf Kristersson per la cerimonia d'ingresso di Stoccolma nell'alleanza.
Ucraina, Baerbock: "Non capisco posizione di Papa Francesco"
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha criticato la richiesta di Papa Francesco all'Ucraina di negoziare con Mosca, dicendo che non "comprende" la sua posizione. "Non capisco", ha detto domenica sera la signora Baerbock all'emittente pubblica ARD. "Penso che alcune cose si possano capire solo se le si vedono con i propri occhi", ha aggiunto il ministro, che dall'inizio della guerra ha visitato Kiev più volte. Nelle sue conversazioni con i bambini ucraini colpiti dalla guerra, ha detto di essersi chiesta: "Dov'è il papa? Il papa deve sapere queste cose". "Se l'Ucraina e i suoi alleati non mostrano forza adesso, non ci sarà pace" ha aggiunto. "Dobbiamo stare al fianco dell'Ucraina e fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che possa difendersi", ha aggiunto. La Germania è il secondo maggiore contributore di aiuti militari all'Ucraina, dopo gli Stati Uniti.
Oscar, il regista di '20 giorni a Mariupol': 'Non avrei mai voluto fare questo film'
L’Oscar per il miglior documentario è stato assegnato al film '20 giorni a Mariupol' diretto da Mstyslav Chernov ed è il primo film ucraino a vincere l'ambita statuetta. Salendo sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles, Cherenov ha dichiarato di essere "onorato" di portare a casa il primo Oscar per l'Ucraina, sottolineando però che avrebbe preferito non girare il film."Probabilmente sarò il primo regista a dire che non avrei mai voluto fare questo film - afferma Chernov - Vorrei poter scambiare questo premio con la Russia che non attacca mai l'Ucraina, non occupa le nostre città e non uccide decine di migliaia dei miei connazionali. Ma non posso cambiare la storia, non posso cambiare il passato".
"Ma noi, tutti insieme, possiamo garantire che la storia venga chiarita e la verità prevalga; che la gente di Mariupol e coloro che hanno dato la vita non saranno mai dimenticati perché il cinema forma i ricordi, e i ricordi formano la storia". Chernov ha concluso il suo discorso dicendo "Slava Ukraini", che significa Gloria all'Ucraina, frase diventata più popolare dopo lo scoppio della guerra. Il documentario, che ha visto la partecipazione di Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath, reporter dell’Associated Press, racconta i primi giorni dell’invasione russa in Ucraina e l’assedio e la distruzione della città di Mariupol avvenuti due anni fa.
Gb, arresto per ucraini senza passaporto russo in zone occupate
C'è una "possibilità realistica" che i cittadini dei territori ucraini temporaneamente controllati da Mosca (tct) ancora privi di passaporto russo dopo la scadenza del primo luglio prossimo saranno deportati o arrestati: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence. Secondo il ministero dell'Interno russo, riporta il rapporto pubblicato su X, circa 2,8 milioni di residenti nei tct hanno già ricevuto il passaporto russo e perciò hanno diritto a tutti i servizi in queste regioni, inclusi i servizi sociali e sanitari. Lo scorso aprile, ricorda Londra, il presidente russo Vladimir Putin ha emesso un decreto secondo cui i residenti dei tct che rifiutano il passaporto russo saranno considerati stranieri o apolidi. E queste persone hanno il diritto di vivere nei tct solo fino all'1 luglio 2024. Gli analisti britannici ricordano inoltre che di recente il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha affermato che questi individui potrebbero essere deportati in remote parti della Russia. Il Cremlino sta portato avanti un'inflessibile politica di "russificazione" nei tct, osserva il rapporto, sottolineando che secondo un altro decreto emesso il 26 febbraio scorso, i tct diventeranno adesso parte del Distretto militare russo meridionale. Mosca "vuole rendere irreversibile l'integrazione dei tct nella Federazione Russa", conclude Londra.
Proposte su uso proventi straordinari asset Russia congelati attese prima di summit Ue
Sono attese "presto, questa settimana o la prossima", proposte da parte della Commissione Europea sull'uso dei proventi straordinari generati dal congelamento degli asset della Banca centrale russa, in seguito all'invasione su larga scala dell'Ucraina. Lo spiega un alto funzionario Ue, alla vigilia dell'Ecofin. La proposta non arriverà in tempo per l'Ecofin, quindi il dibattito tra i ministri domani (un punto dell'Ecofin sarà dedicato al tema) dovrebbe vedere da un lato chi sottolinea "l'urgenza" di procedere, viste le difficoltà dell'Ucraina, e, dall'altro, appelli alla "prudenza" da parte di chi vede le possibili conseguenze di una decisione del genere per il ruolo internazionale dell'euro. La proposta dovrebbe comunque arrivare in tempo per il Consiglio Europeo del 21 e 22 marzo.
Baerbock: "Un'opzione lo scambio di missili con Londra"
Se il cancelliere tedesco Olaf Scholz si attiene al suo rifiuto di rifornire Kiev di missili 'Taurus', la ministra degli Esteri Annalena Baerbock parla di un'opzione, quella di uno scambio con Londra. Riferendosi alla disponibilità manifestata dal ministro degli Esteri David Cameron in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung a "lavorare a stretto contatto con i nostri partner tedeschi per aiutare l'Ucraina", Baerbock ha parlato dello scambio come di "per così dire, un'invenzione tedesca". "Abbiamo già organizzato uno scambio analogo, ma con altre armi", ha affermato. Senza entrare nei dettagli, Cameron aveva lasciato aperta la possibilità di un passaggio di missili da crociera tedeschi a Londra in cambio di missili britannici a Kiev. In passato la Germania aveva consegnato carri armati Leopard a paesi terzi, ad esempio la Slovacchia, e questi paesi avevano fornito carri armati di progettazione sovietica all'Ucraina.
Cremlino, "appello del Papa comprensibile ma Kiev rifiuta"
L'appello del Papa per una soluzione negoziata in Ucraina "è abbastanza comprensibile", ma Kiev continua a rifiutare una tale ipotesi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Zelensky: "Ramadan possa avvicinarci a pace giusta"
''Ramadan Mubarak a tutti i musulmani in Ucraina e nel mondo all'inizio del mese sacro''. Inizia così il tweet del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per augurare un felice Ramadan ai fedeli musulmani. ''Sfortunatamente, il Ramadan di quest'anno in Ucraina è oscurato dalla guerra e dalla sofferenza in corso. Possa questo mese sacro avvicinarci al raggiungimento di una pace giusta'', ha scritto Zelensky.
''Non solo per l’Ucraina, ma anche per tutte le nazioni che attualmente soffrono la guerra. L’umanità è in grado di raggiungere un livello di unità che garantirà la giustizia e proteggerà la vita dalle guerre'', ha sottolineato.
12 piloti ucraini pronti per gli F-16 questa estate
Dodici piloti ucraini saranno pronti a pilotare i caccia F-16 in condizioni di combattimento già quest'estate, ma quando torneranno a casa - dopo 10 mesi di addestramento in Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti - solo 6 aerei saranno stati consegnati a Kiev sui 45 promessi dagli alleati europei: lo scrive oggi il New York Times (Nyt). Nel frattempo, sottolinea il giornale, gli aerei da combattimento e gli istruttori stanno aspettando i piloti ucraini nel nuovo centro di addestramento della base aerea di Fetești, nel sud della Romania, che dovrebbe svolgere un ruolo cruciale nell'addestramento degli ucraini.
Spadaro: "Non si perdona a Papa critica a guerra giusta"
"Il Papa non ha mai detto che l'Ucraina deve arrendersi. Ha parlato di alzare bandiera bianca solamente allo scopo di aprire negoziati e trovare una soluzione a un conflitto del quale non si vede una fine, se non quella di una sua coreanizzazione, di uno stallo. E ha aggiunto che il negoziato non è mai una resa". Così il gesuita Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la cultura e l'educazione e già direttore della Civiltà Cattolica, al Fatto Quotidiano.
Erdogan: "Pronti a ospitare il vertice di pace"
La Turchia è pronta a ospitare una conferenza di pace e far sedere al tavolo rappresentanti di Russia e Ucraina. Lo ha ribadito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in occasione della visita del presidente ucraino Volodimir Zelensky a Istanbul della scorsa settimana. "Siamo pronti a organizzare una conferenza di pace che preveda la partecipazione della Russia. Siamo disposti a fare tutto il possibile per risolvere questa crisi e stabilire un negoziato solido che preveda anche la sicurezza per le navi che attraversano il Mar Nero", ha detto Erdogan che ora attende in Turchia il presidente russo Vladimir Putin.
Kiev, "massiccio attacco di droni russi a Odessa"
Le forze russe hanno lanciato nella notte un massiccio attacco di droni contro la città di Odessa, causando danni alle infrastrutture e alle case. Lo ha riferito il Comando operativo meridionale dell'Ucraina. Le unità di difesa aerea sono state al lavoro per un'ora e mezza, respingendo ondate di droni Shahed che si avvicinavano alla città dal Mar Nero. La difesa aerea ucraina ha abbattuto 10 uav, hanno aggiunto i militari. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero vittime. L'attacco ha provocato un incendio, spento dai soccorritori, e ha danneggiato anche gli edifici amministrativi della città e ha fracassato le finestre di diverse case. I detriti dei droni caduti hanno danneggiato gli edifici vicini.
Kiev, "920 vittime delle forze russe nell'ultimo giorno"
La Russia ha perso 424.980 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine l’11 marzo. Questo numero comprende 920 vittime delle forze russe subite nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.739 carri armati, 12.874 veicoli corazzati da combattimento, 13.826 veicoli e serbatoi di carburante, 10.499 sistemi di artiglieria, 1.016 sistemi di razzi a lancio multiplo, 711 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 8.141 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino.
Riccardi: "Dal Pontefice invito a fare passi per la pace, ha a cuore gli ucraini"
''Anche i cattolici ucraini hanno reagito in maniera negativa, ma il Papa non ha parlato di resa, ha parlato del coraggio di negoziare, che è cosa ben diversa. E sono parole che Francesco si porta dietro da tempo: sull’inutilità di questa guerra e sul fatto che il prezzo di questo conflitto, in termini di morti, profughi, distruzione, è pagato tutto dall’Ucraina. Perciò bisogna trattare. Perché ormai siamo davanti a un bivio: la sconfitta dell’Ucraina o il suo progressivo dissanguamento fino a una guerra ancora più grande. E avendone parlato con diversi interlocutori vi dico che questa possibilità è ormai purtroppo in agenda''. Lo sottolinea in un'intervista al 'Corriere della Sera' Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. ''La sensibilità del Papa per l’Ucraina è grande, tante volte ha parlato di popolo martoriato - aggiunge - C’è stata una semplificazione polemica intorno al suo discorso, alimentata anche dal furore dello scontro, ma identificarlo come un discorso putinista proprio no''.
Zelensky al Papa: "Sono altri che devono fermarsi"
Non è l'Ucraina che deve fermarsi, ma la Russia: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha approfittato del suo discorso alla nazione di ieri sera, per replicare alle dichiarazioni di Papa Francesco in cui il Pontefice chiedeva all'Ucraina di avere il coraggio di alzare bandiera bianca e negoziare.
Kiev, nella notte abbattuti 15 droni russi su 25
Le forze russe hanno lanciato nella notte 25 droni kamikaze sull'Ucraina, 15 dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea di Kiev: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, come riporta Rbc-Ucraina. La maggior parte dei droni nemici (10) è stata distrutta nella regione di Odessa, dove sono stati danneggiati un'infrastruttura e alcuni edifici amministrativi.
Russia abbatte 6 droni su regioni Bryansk e Oryol
Quattro droni ucraini sono stati abbattuti durante la notte sulla regione di Bryansk e altri due sulla regione di Oryol. "Le unita' di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto quattro veicoli aerei senza pilota ucraini sulla regione di Bryansk e due droni sulla regione di Oryol", ha detto lunedì il ministero della Difesa russo.
Chernov condanna invasione russa dell'Ucraina
Accettando "il primo Oscar nella storia dell'Ucraina", il regista Mstyslav Chernov ha detto che non avrebbe mai voluto girare 20 giorni a Mariupol, con cui ha vinto per il miglior documentario. "Vorrei che la Russia non avesse mai attaccato l'Ucraina, che non avesse mai occupato le sue citta' e non avesse ucciso decine di migliaia di ucraini. Non posso cambiare la storia, ma tutti noi, tutti assieme possiamo far in modo che i fatti siano riconosciuti e che la verita' prevalga", ha detto. Chernov, giornalista Associated Press, era rimasto bloccato con i colleghi sulla linea del fronte a Mariupol quando è cominciata l'attacco russo.
Kiev: "Nostra bandiera è gialla-blù, non ne isseremo altre"
"La nostra bandiera è gialla e blu. Questa è la bandiera con la quale viviamo, moriamo e vinciamo. Non alzeremo mai altre bandiere". Lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo le parole del papa sulla "bandiera bianca". "Ringraziamo Sua Santità Papa Francesco per le sue costanti preghiere per la pace, e continuiamo a sperare che dopo due anni di guerra devastante nel cuore dell'Europa, il Pontefice trovi l'opportunità di compiere una visita apostolica in Ucraina per sostenere oltre un milione di ucraini cattolici, oltre cinque milioni di greco-cattolici, tutti cristiani e tutti ucraini".
Guterres: "Per negoziare partire dall'integrità dell'Ucraina"
"Non credo ci sia la volontà" di Russia e Ucraina "di iniziare le negoziazioni, ma quello che è importante è fissare un principio: la Carta dell'Onu, il diritto internazionale e il rispetto dell'integrità territoriale". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guerres ospite a Che Tempo Che Fa su Nove. "Credo sia importante avere una pace giusta in Ucraina, ma credo che sia altrettanto importante che l'integrità territoriale sia rispettata. Non sarà facile", ecco perché "la voce del Santo Padre che chiede negoziati e che ci mettiamo insieme per parlare rappresenta un contributo importantissimo perché venga resa possibile una soluzione".
Zelensky: "Chiesa è qui non a 2500 km distanza, non serve mediazione virtuale"
"La bandiera dell'Ucraina è gialla e blu", "la chiesa è in prima linea accanto alle persone" e "la mediazione virtuale a 2500 km" da Kiev non serve. È il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, senza nominare in maniera esplicita Papa Francesco, pare riferirsi alle parole che il Pontefice ha rilasciato alla radiotelevisione svizzera. Inizialmente, le dichiarazioni di Papa Francesco sono state interpretate come un 'invito' alla resa nel conflitto che l'Ucraina sta affrontando da oltre 2 anni contro la Russia.