Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano dopo lo stallo degli ultimi tempi: "Non lasceremo intentata alcuna possibilità per riportarli a casa". Il sistema di sicurezza israeliano ha diffuso nuovi dati sulla presenza dei terroristi di Hamas nell'Unrwa. Medici senza frontiere afferma che due familiari del proprio personale sono morti nei raid israeliani che ieri sera hanno provocato almeno 14 vittime tra Khan Yunis e Rafah
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"Segni preliminari" indicano che "c'è la possibilità di far avanzare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz dopo lo stallo degli ultimi tempi: "Non lasceremo intentata alcuna possibilità per riportarli a casa".
Medici senza frontiere afferma che due familiari del suo personale sono morti nei raid israeliani che ieri sera hanno fatto almeno 14 vittime e diversi feriti tra Khan Yunis e Rafah. Il rilascio degli ostaggi non può essere "a ogni costo", avverte intanto Netanyahu. Gli Usa prendono le distanze dalle frasi del presidente brasiliano Lula, che ha paragonato la guerra di Israele nella Striscia di Gaza all'Olocausto nazista. Oggi e domani a Rio de Janeiro il vertice dei ministri degli Esteri del G20.
Un rapporto dettagliato sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas il 7 ottobre sulle loro vittime in Israele (ed in seguito anche su parte degli ostaggi) è stato pubblicato oggi dall'Associazione israeliana di assistenza alle vittime di attacchi sessuali.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Borrell al G20 chiede sostegno alla soluzione dei due Stati
L'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per la Politica Estera, Josep Borrell, è tornato a chiedere la sospensione delle operazioni militari israeliane a Gaza e ha proposto che il G20 e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si pronuncino in modo unanime a favore del principio della soluzione dei due Stati al conflitto tra Israele e Palestina. "Abbiamo bisogno di un quadro istituzionale, e quale quadro migliore delle Nazioni Unite? Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu può fornire questo quadro riconoscendo il principio della soluzione a due Stati attraverso una risoluzione unanime che potrebbe conferirgli legittimità internazionale", ha affermato Borrell nel suo intervento alla riunione dei ministri degli Esteri del G20.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LEGGI L'APPROFONDIMENTO
Media, "obiettivo raid a Damasco ufficiale Hezbollah responsabile armi da Iran"
L'obiettivo del raid israeliano di oggi a Damasco sarebbe stato un alto ufficiale di Hezbollah responsabile del trasferimento delle armi dall'Iran al gruppo libanese. Lo sostiene l'emittente israeliana Kan, che non fornisce alcuna indicazione sull'identità dell'uomo né se il raid abbia avuto successo.
Il principe William parla della guerra in Israele: "Troppi morti, più aiuti a Gaza"
L'erede al trono è pronto a una serie di impegni per porre sempre più al centro dell'attenzione la difficile situazione delle persone colpite dal conflitto in corso. LEGGI QUI
Londra valuta sospensione della vendita di armi a Israele
Il governo britannico prenderà in considerazione l'eventuale sospensione delle licenze di esportazione di armi verso Israele se il premier israeliano Benjamin Netanyahu dovesse portare avanti un'offensiva di terra potenzialmente devastante sulla città palestinese di Rafah, nel sud di Gaza. Lo scrive il Guardian, precisando che con il peggioramento della situazione umanitaria a Gaza, è aumentata la pressione diplomatica sul Regno Unito affinché segua gli altri Paesi e sospenda l'export di armi verso Israele.
Usa all'Aia: "Contrari a ritiro Israele dai territori palestinesi"
Gli Stati Uniti hanno dichiarato alla Corte internazionale di Giustizia che Israele non dovrebbe essere legalmente obbligato a ritirarsi dai territori palestinesi occupati senza garanzie di sicurezza. La Corte Internazionale di Giustizia terrà una settimana di udienze dopo una richiesta delle Nazioni Unite, con un numero senza precedenti di 52 Paesi che esprimeranno il loro punto di vista sull'occupazione israeliana. La maggior parte dei relatori ha chiesto che Israele ponga fine alla sua occupazione, avvenuta dopo la guerra arabo-israeliana dei sei giorni nel 1967, ma Washington è intervenuta oggi in tribunale in difesa del suo alleato. "La corte non dovrebbe ritenere che Israele sia legalmente obbligato a ritirarsi immediatamente e incondizionatamente dal territorio occupato", ha affermato Richard Visek, consulente legale presso il Dipartimento di Stato americano.
Guerra Israele-Hamas, Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"
La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO
Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni
Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L'APPROFONDIMENTO
Gaza, attacco a rifugio Msf: ong chiede spiegazioni a Israele
In un comunicato, Medici Senza Frontiere (Msf) condanna con la massima fermezza l'uccisione di due familiari del personale dell'organizzazione durante l'offensiva israeliana su Al-Mawasi, a Khan Yunis, in cui altre sei persone sono rimaste ferite. Al momento dell'attacco, afferma l'ong, 64 persone erano nel rifugio. Tutte le parti in guerra sono regolarmente informate della posizione e della presenza delle équipe di Msf in luoghi specifici e anche in questo caso le forze israeliane erano al corrente della posizione precisa del rifugio di Msf ad Al-Mawasi. Inoltre, una bandiera di Msf di due metri per tre era appesa all'esterno dell'edificio. Le forze israeliane non avevano emesso alcun ordine di evacuazione prima dell'attacco. Msf ha contattato le autorità israeliane e sta cercando di ottenere ulteriori spiegazioni. "Siamo indignati e profondamente rattristati da queste uccisioni.
Spiragli per un nuovo accordo sugli ostaggi al Cairo
Nei negoziati in corso al Cairo qualcosa si sta muovendo per un nuovo accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani e su una possibile tregua a Gaza. Dopo il fallimento degli ultimi colloqui che ha inasprito la guerra nella Striscia, ora - anche se le parti restano prudenti - qualche segnale c'è. Il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, citando fonti diplomatiche, ha riferito di "progressi nei colloqui tra Egitto e Hamas". La fazione islamica, ha proseguito, "ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche con la delegazione israeliana che arriverà al Cairo nelle prossime ore". Nella capitale egiziana a guidare la delegazione di Hamas c'è il leader Ismail Haniyeh. A dare più forza alle indiscrezioni ci ha pensato il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. "Segni preliminari", ha detto, indicano che "c'è la possibilità di far avanzare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Non lasceremo intentata possibilità per riportarli a casa".
Hezbollah rivendica una decina di attacchi contro Israele
Hezbollah ha rivendicato una decina di attacchi contro il nord di Israele, in una nuova giornata di intenso fuoco incrociato in cui hanno perso la vita una donna e una bambina, uccise nel sud del Libano. Il movimento sciita ha rivendicato undici azioni contro postazioni militari e gruppi di soldati israeliani, tra cui tre lanci di missili e altri otto effettuati con armi che ha evitato di specificare. L'altro attacco ha preso di mira la citta' israeliana di Matzuva, colpita con razzi katyusha in risposta a una "aggressione contro i civili" lanciata ore prima da Israele contro la zona libanese di Majdal Zoun.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Media, 10 ostaggi morti a Gaza per bombardamenti
Un rapporto sul sito web israeliano indipendente Hamkom afferma che 10 ostaggi sono stati uccisi dai raid aerei israeliani a Gaza: alcuni di loro anche quando l'esercito israeliano sapeva che si trovavano negli edifici presi di mira. L'esercito israeliano ha riferito che "sono morti durante la prigionia di Hamas". La notizia è rilanciata anche da Al Jazeera.
Gantz: per Ramadan "libertà di culto" su Spianata Moschee
"Lo Stato d'Israele rispetta la liberta' di culto e fara' tutto il possibile per consentire al maggior numero di fedeli di accedere alla Spianata delle Moschee in forma sicura durante il mese del Ramadan", che iniziera' fra tre settimane: lo ha affermato il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, nel tentativo di ridimensionare preoccupazioni diffusesi fra i cittadini arabi di Israele dopo che nei giorni scorsi il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir aveva assunto una posizione molto piu' ristrettiva. "Anche alla luce della situazione di sicurezza - ha aggiunto Gantz - rispetteremo la liberta' di culto e la santita' della festa. Agiremo contro chi metta a rischio la sicurezza, ma non verso chi giunga allo scopo di pregare. Tutti i membri del gabinetto concordano con questi principi - ha assicurato il leader centrista Gantz, con un riferimento implicito ai ministri della destra nazionalista - e queste saranno le istruzioni che saranno inoltrate alle forze di sicurezza''. Lo riferisce il sito Ynet.
Gantz, 'nuovo accordo possibile su ostaggi, ci sono segni'
"Segni preliminari" indicano che "c'è la possibilità di far avanzare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz dopo lo stallo degli ultimi tempi. "Non lasceremo intentata alcuna possibilità - ha aggiunto - per riportarli a casa, Nessuna pietra resterà non rovesciata nello sforzo di riportare a casa coloro che sono stati rapiti il 7 ottobre".
Wafa, palestinese di 14 anni ucciso in scontri con Israele
Il ministero della sanità palestinese, citato dalla Wafa, ha annunciato la morte di un adolescente palestinese (14 anni) in scontri con l'esercito israeliano ad Azzun, a est di Qalqilya in Cisgiordania. La stessa fonte ha identificato l'adolescente in Fadi Saeed Suleiman "morto oggi colpito da proiettili dell'occupazione israeliana". L'esercito israeliano non ha ancora commentato il fatto.
Gli Houthi, 'il veto Usa all'Onu su Gaza è una vergogna'
Mohammed Abdulsalam, portavoce del gruppo yemenita degli Houthi, ha definito "una vergogna imperdonabile" la decisione degli Stati Uniti di bloccare un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Lo scrive Al Jazeera. "Il veto americano costituisce un'aggressione totale contro l'umanità e una dichiarazione di guerra aperta contro il popolo della regione, non solo contro i palestinesi", ha affermato Abdulsalam in un post sui social media.
Tv Houthi: nuovi raid Usa-Gb, colpito porto nel nordovest dello Yemen
Raid aerei avrebbero colpito la zona di Ras Isa, nel nordovest dello Yemen. Lo ha riferito la tv Almasirah degli Houthi in Yemen. Secondo la tv satellitare al-Jazeera sarebbe stato colpito il porto. Almasirah parla di un' "aggressione anglo-americana" e di tre raid, che - secondo le notizie dell'emittente - seguono altre sei operazioni effettuate sempre oggi e che avrebbero colpito la zona di Hodeidah.
Media Israele: 66mila giovani ebrei ortodossi esentati dalla leva
Circa 66.000 giovani ebrei ortodossi hanno ricevuto l'esenzione dal servizio militare nell'anno passato. Lo ha rivelato la tv Canale 12 sostenendo che si tratta di un record assoluto. Il dato è stato riferito da un rappresentante dell'esercito durante un incontro parlamentare. Secondo la stesa fonte, dei 66 mila che hanno ottenuto l'esenzione, 540 hanno poi deciso di arruolarsi dall'inizio della guerra a Gaza.
Segnalata un'esplosione vicino ad una nave a largo dello Yemen
L'ente britannico che monitora i traffici nel Mar Rosso ha segnalato un'esplosione vicino ad un'imbarcazione al largo di Hodeida, nell'ovest dello Yemen. Non sono stati riportati danni e l'equipaggio è al sicuro, aggiunge Ukmto sul profilo X, con il consueto invito alle imbarcazioni a procedere con attenzione e a segnalare "attività sospette" in quella rotta, che è da tempo minacciata dagli attacchi degli Houthi.
La Svizzera pensa di mettere al bando Hamas per almeno 5 anni
Hamas è un'organizzazione terroristica e va vietata in Svizzera per un periodo di cinque anni, che il Parlamento potrebbe poi prolungare: è quanto si prefigge un progetto preliminare di legge posto in consultazione dal Consiglio federale fino al 28 di maggio. Lo riferisce la tv svizzera Rsi. "Con il divieto le autorità disporranno degli strumenti necessari per intervenire contro eventuali attività di Hamas o di sostegno ad esso in Svizzera", scrive l'esecutivo. Il progetto preliminare intende vietare, oltre ad Hamas, anche le organizzazioni che gli succedono o che operano sotto un nome di copertura, così come le organizzazioni e i gruppi che operano su mandato o in nome di Hamas o che gli sono particolarmente vicini e che ne condividono obiettivi, condotta o mezzi.
Baerbock su Lula: 'Olocausto non si può paragonare a nulla'
"L'Olocausto non può essere paragonato a nulla". Si è espressa così Annalena Baerbock, ministro degli Esteri tedesco, parlando con i giornalisti a Rio de Janeiro dopo le tensioni tra Israele e Brasile innescate dalle parole del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva dichiarato 'persona non grata' dal governo israeliano.
Media: Israele aprirà valico Karni per aiuti a Gaza
Le autorità israeliane apriranno il valico di frontiera di Karni, con la Striscia di Gaza, per permettere l'ingresso di maggiori aiuti umanitari per la popolazione palestinese nel nord dell'enclave. Lo riporta l'emittente Abc News citando fonti israeliane. Il valico di Karni è chiuso dal 2011.
L'Iran critica gli Usa per il veto all'Onu sulla tregua a Gaza
"Il ripetuto veto degli Usa alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza deve essere definito come la catastrofe diplomatica del secolo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, su X, aggiungendo che il comportamento di Washington presso l'Onu rende gli Usa responsabili del "genocidio a Gaza e per i crimini di guerra in Cisgiordania e Palestina da parte del falso regime israeliano". Anche il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha condannato gli Usa, affermando che il ripetuto uso del diritto di veto "ha creato una sfida seria alla pace e alla sicurezza a livello regionale e internazionale", riferisce Irna.
Militari israeliani: 'Scoperto a Khan Yunis un tunnel per i leader di Hamas'
Una rete di tunnel a Khan Yunis, forse utilizzata da esponenti di Hamas. E' quello che le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver scoperto in questa città nel sud della Striscia di Gaza. Nei cunicoli, riporta il Times of Israel sulla base delle informazioni diffuse dalle Idf, i militari hanno trovato, oltre a barricate, alloggi e sistemi per la fornitura di acqua ed elettricità. Nel tunnel, lungo più di un chilometro, hanno "identificato" uomini armati di Hamas che sono stati uccisi in combattimenti ravvicinati e con altri "mezzi speciali". Hamas avrebbe investito milioni per la costruzione del tunnel, "parte - dicono le Idf - di una rete sotterranea strategica e ramificata al di sotto di Khan Yunis, utilizzata da esponenti di Hamas e dalla brigata di Khan Yunis per nascondersi e combattere".
Oms: "Ospedale Nasser in condizioni devastanti, trasferiti altri 19 pazienti"
"L'Organizzazione mondiale della sanità e i suoi partner continuano a facilitare il trasferimento di pazienti in condizioni critiche, mentre proseguono le ostilità intorno all'ospedale Nasser di Gaza. Durante la missione di ieri, altri 19 pazienti, tra cui alcuni critici, sono stati trasferiti negli ospedali del sud" della Striscia. Lo ha riferito in conferenza stampa il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
"E' devastante sentir descrivere le condizioni in cui si trova il complesso ospedaliero: pieno di spazzatura, rifiuti sanitari, vetri rotti, animali randagi, veicoli abbandonati", ha aggiunto il Dg Tedros rilanciando il suo appello: "Gli ospedali dovrebbero sempre essere luoghi protetti e sicuri in cui le persone possano ricevere cure salvavita. Cessate il fuoco".
Knesset sostiene il governo, no a uno Stato palestinese
La Knesset (il Parlamento israeliano) ha votato a stragrande maggioranza a favore di una risoluzione del governo israeliano, il governo più a destra nella storia del Paese, contro il progetto degli Stati Uniti e di diversi Paesi arabi, di cui non si conoscono ancora i dettagli, che culminerebbe con la creazione di uno Stato palestinese. In linea con il voto già arrivato tre giorni in seno all'esecutivo, la Knesset ha approvato la risoluzione con il sostegno di 99 dei 120 parlamentari e con 9 voti contrari.
"L'Iran invia alla Russia centinaia di missili balistici"
L'Iran ha fornito alla Russia centinaia di potenti missili balistici superficie-superficie. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web citando sei fonti. La fornitura iraniana di circa 400 missili include molti della famiglia di armi balistiche a corto raggio Fateh-110 come lo Zolfaghar, hanno detto tre fonti iraniane. Il missile è in grado di colpire obiettivi a una distanza compresa tra 300 e 700 km. Le spedizioni sono iniziate all'inizio di gennaio, ha detto una delle fonti iraniane, e un ufficiale militare di Teheran ha detto che ci sono state almeno quattro spedizioni di missili, e ce ne saranno altre nelle prossime settimane.
Media: 400 membri dell'Unrwa attivi nelle Brigate Qassam
Il sistema di sicurezza israeliano - citato da Kan tv - ha diffuso nuovi dati sulla presenza dei terroristi di Hamas nell'Unrwa, l'agenzia per i rifugiati palestinesi dell'Onu. Secondo questa fonte, dei circa 12mila lavoratori dell'Agenzia a Gaza, "440 sono attivi nell'ala militare di Hamas", le Brigate Qassam. "Altri 2mila circa" - ha aggiunto - "sono membri di Hamas registrati ma non nell'ala militare". Infine - ha concluso - "altri 7mila hanno un parente di primo grado membro di Hamas".
Nuova esplosione a Damasco, dopo raid attribuiti a Israele
Testimoni e media locali hanno riferito di aver sentito una grande esplosione nella capitale siriana, Damasco, poche ore dopo un attacco missilistico che è stato attribuito a Israele. Lo riferisce Sky news arabic. La contraerea siriana è entrata in azione. In mattinata alcuni raid hanno colpito un quartiere di Damasco uccidendo due persone e provocando danni materiali, secondo la televisione di Stato siriana. Finora Israele non ha commentato nè confermato l'attacco.
Media: "Peggiora la salute di Sinwar, ha una grave polmonite"
Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, potrebbe essere affetto da un caso di polmonite con complicazioni. A sostenerlo sono fonti di un Paese arabo citate dal canale israeliano N12, rilanciato a sua volta da altri media tra cui il Jerusalem Post. Secondo quanto riferito, la fonte ha affermato di aver ricevuto queste informazioni da alti funzionari di Hamas. N12 ha spiegato che il Paese arabo era in contatto con i miliziani palestinesi per chiedere progressi verso un cessate il fuoco. Successivamente Hamas ha risposto che la sua situazione era grave; mancavano di munizioni e le sue strutture militari si stavano deteriorando. Le voci sulle condizioni di salute del leader di Hamas giungono dopo che ieri si sono rincorse indiscrezioni secondo cui Sinwar fosse fuggito dalla Striscia di Gaza in Egitto. Successivamente, i media hanno riferito che il capo dei miliziani ha ripreso le comunicazioni con la leadership di Hamas all'estero.

©Ansa
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Media: "Almeno 67 palestinesi uccisi a Gaza la notte scorsa"
Gli attacchi israeliani in tutta Gaza hanno ucciso almeno 67 palestinesi tra la scorsa notte e oggi. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian e Sky News. Le morti sono avvenute in alcune aree in cui ai civili era stato detto di cercare rifugio. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah ha dichiarato di aver ricevuto 44 corpi dopo molteplici attacchi nel centro della Striscia, riportano i media.
Onu, Usa mette veto a tregua chiesta da Paesi arabi. VIDEO
Sondaggio di Israele: "La maggior parte ritiene impossibile una vittoria totale su Hamas"
La maggior parte dei cittadini israeliani, sia arabi sia ebrei, ritiene che non sia possibile una ''vittoria totale'' su Hamas nella Striscia di Gaza. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dall'Israel Democracy Institute, secondo il quale il 51 per cento degli ebrei intervistati e il 77,5 per dento degli arabi israeliani ritiene che ci sia una bassa probabilità che la guerra finisca con una vittoria simile. C'è anche una differenza nelle risposte in base all'appartenenza politica: per l'84% degli intervistati di sinistra, il 63% di centro e il 55% di destra la probabilità di una ''vittoria assoluta'' su Hamas è bassa.
Il sondaggio rileva inoltre che il 63 per cent degli ebrei israeliani è contrario alla creazione di uno Stato palestinese, mentre il 73 per cento degli arabi israeliani la sostiene.
Ambasciatore di Israele: "Il 7 ottobre fallimento della difesa, ora nuove strutture"
"Il 7 ottobre siamo rimasti tutti molto sorpresi in Israele dal fallimento della nostra intelligence e della forza militare nel proteggere i nostri civili. Dobbiamo trarre una lezione da questo, creando un'altra struttura sia di intelligence sia di protezione militare. Dobbiamo creare un meccanismo di difesa diverso", ha detto l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar a Rai Radio1.
Idf: "Mentre le operazioni continuano a Gaza, le truppe hanno eliminato decine di terroristi, localizzato armi, diretto molteplici attacchi aerei e preso di mira infrastrutture terroristiche, compresi impianti di deposito di armi a Zaytun"
Israele smentisce la notizia sulla sua delegazione inviata al Cairo
Israele ha smentito la notizia del quotidiano saudita Asharq al-Awsat, secondo cui avrebbe inviato una delegazione per i colloqui sugli ostaggi con Hamas al Cairo dopo che il gruppo terroristico "ha ammorbidito le sue posizioni".
"Il rapporto saudita non è corretto, una delegazione israeliana non andrà al Cairo. Israele attende la risposta di Hamas, che dovrebbe arrivare oggi o domani, e poi verrà presa una decisione", ha detto a Ynet una fonte israeliana.
Ambasciatore di Israele: "Paese spaccato? Da noi c'è la democrazia"
"Israele è un Paese democratico, c'è un forte dibattito in corso, ci sono molte critiche al governo da diverse parti. Noi vogliamo liberare gli ostaggi: noi ci chiediamo, i combattimenti ci aiuteranno a liberarli o li metteranno a rischio? C'è questo dilemma. Sono decisioni molto difficili da prendere, quindi sarei sorpreso se in Israele ci fosse unanimità, perchè questo succede solo in Paesi non democratici. In un Paese democratico c'è la divisione e ci sono i dibattiti. E io sono felice che ci siano opinioni diverse". Lo ha affermato l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar alla trasmissione Ping Pong su Rai Radio1.
L'ambasciatore brasiliano in Israele torna in Brasile
L'ambasciatore brasiliano in Israele, Frederico Meyer, torna oggi in Brasile da Tel Aviv. Il diplomatico si recherà direttamente a Rio de Janeiro, dove è previsto un incontro con il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G20. Meyer lunedì era stato richiamato a Brasilia per consultazioni, all'indomani della decisione del governo di Benjamin Netanyahu di dichiarare il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, 'persona non grata' per per paragonato le azioni delle forze armate israeliane in Palestina all'azione di Adolf Hitler e all'Olocausto.
Wfp lancia l'allarme, 'carestia inevitabile a Gaza se le cose non cambiano'
Una carestia sarà inevitabile se le cose a Gaza non cambieranno. E' l'allarme lanciato dal Programma alimentare mondiale (Wfp). “Non è necessario che accada una carestia. Ma se le cose non cambiano, accadrà”, ha detto il capo del Wfp Cindy McCain su X. Il Programma alimentare mondiale ha annunciato di "aver dovuto sospendere la fornitura di aiuti nel nord di Gaza a causa delle condizioni non sicure - si legge ancora nel post - C'è un incredibile livello di disperazione di fronte all'immenso bisogno di aiuto umanitario.
Lapid attacca Smotrich, faremo tutto per ritorno ostaggi
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha ribadito "l'impegno nei confronti degli ostaggi", attaccando indirettamente il ministro delle Finanze e capo dell'estrema destra Bezalel Smotrich che ieri aveva definito la loro liberazione "non la cosa più importante". Per Lapid, invece, l'impegno per il loro ritorno è quello che "ci differenzia dal nemico. Ad Hamas non importa se la sua gente viene uccisa. Ma noi faremo praticamente qualsiasi cosa per garantire che i nostri figli e i nostri genitori tornino a casa".
Israele: pubblicato rapporto su violenze sessuali di Hamas
Un rapporto dettagliato sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas il 7 ottobre sulle loro vittime in Israele (ed in seguito anche su parte degli ostaggi) è stato pubblicato oggi dall'Associazione israeliana di assistenza alle vittime di attacchi sessuali (Igud1202). Fondato su testimonianze dirette e interviste, il rapporto afferma che ''i terroristi di Hamas hanno fatto ricorso a pratiche sadiche con la finalità di accrescere le umiliazioni ed il terrore provocati dalle sevizie sessuali''. Nel presentare il rapporto i media locali consigliano di non esporre il contenuto a minorenni o a persone sensibili'.
Fonte Cairo, Sinwar non è scappato in Egitto
Una fonte egiziana ha smentito la notizia secondo cui il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel di Rafah. "Tutto ciò che viene pubblicato a questo riguardo è infondato, perché non ci sono tunnel utilizzabili e il controllo egiziano sulla striscia di confine è stato rafforzato", ha affermato in un'intervista al quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah. Si tratta, ha aggiunto, di "invenzioni di Israele per giustificare le sue azioni".
Hamas, bilancio a Gaza salito a 29.313 morti
Il bilancio nella Striscia di Gaza è salito a 29.313 morti dall'inizio della guerra. Lo ha riferito il ministero della Salute gestito da Hamas.
Iran: Teheran, "c'e' Israele dietro sabotaggio a gasdotti"
C'è Israele dietro il sabotaggio della rete di gasdotti che la settimana scorsa ha interrotto le forniture in almeno tre province iraniane. E' quanto ha denunciato il ministro del Petrolio Javad Owji, sostenendo che "il complotto e' stato sventato". Il 14 febbraio esplosioni hanno colpito i gasdotti nelle città di Safashahr, nella provincia meridionale di Fars, e di Borujen, nella provincia sudoccidentale di Chaharmahal e Bakhtiari. Non ci sono state vittime ma le forniture sono state interrotte nelle province del Nord Khorasan nel nord-est, del Lorestan a ovest e di Zanjan nel nord-ovest.
Tajani, 'Italia sta svolgendo azione discreta ma determinata mettere fine a carneficina'
"L'Italia sta lavorando in maniera discreta, con grande determinazione per avvicinare le posizioni in Israele e cercare di far sì che ci possa essere una interruzione dei combattimenti, una liberazione degli ostaggi israeliani e la possibilità di portare soccorsi e aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese. Ne abbiamo parlato a lungo con i giordani, con i sauditi e con il Qatar. L'Italia sta svolgendo insieme ai paesi occidentali, ai paesi del G7, una azione discreta ma determinata per cercare di convincere sia Israele da una parte, sia i paesi arabi dall'altra, affinché si trovi una soluzione che metta fine a questa carneficina. Non è facile, però non dobbiamo demordere". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite ieri sera di Tg2 Post.
'Progressi nei colloqui, Hamas ammorbidisce la posizione'
Secondo il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che cita fonti diplomatiche, "ci sono progressi nei colloqui tra Egitto e Hamas sull'accordo per gli ostaggi. Hamas ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche con la delegazione israeliana che arriverà al Cairo nelle prossime ore".
Media, bilancio raid a Damasco salito a 3 morti e 8 feriti
Il bilancio dell'attacco israeliano a Damasco è salito a 3 morti e almeno 8 feriti. E' quanto riferisce il sito d'informazione Kol Habira, vicino all'opposizione siriana, citato da Yedioth Ahronoth. Il raid contro un palazzo residenziale nel quartiere di Kfar Sousa ha preso di mira un "esponente iraniano", ha riportato Sky News Arabia. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani le persone uccise nel bombardamento non sono di nazionalità siriana.
Ong, almeno due morti in attacco Israele a Damasco
Almeno due persone sono morte nell'attacco israeliano sferrato contro un palazzo residenziale nel quartiere di Kfar Sousa a Damasco. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Media, attesa delegazione Israele al Cairo
Una delegazione israeliana è attesa al Cairo nelle prossime ore dopo che "Hamas ha ammorbidito le sue posizioni" nei negoziati per un accordo su un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas. E' quanto riferito dal quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, citato da Yedioth Ahronoth, secondo il quale "ci sono progressi nelle discussioni dell'Egitto con Hamas riguardo all'accordo. Hamas ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche dalla delegazione israeliana". Ieri nella capitale egiziana è arrivata una delegazione di Hamas guidata dal capo dell'ufficio politico Ismail Haniyeh.
Msf, 'medici e pazienti in trappola nell'ospedale Nasser, siamo indignati'
Medici senza frontiere (Msf) esprime indignazione per la situazione all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Yunis, Gaza, dove personale medico e pazienti sono ancora intrappolati dopo l'attacco delle forze israeliane iniziato il 15 febbraio. Secondo le Nazioni Unite - ricorda Msf in una nota - circa 130 pazienti si trovano ancora nell'ospedale, senza elettricità né acqua corrente e con cibo limitato. L'organizzazione umanitaria si dice profondamente preoccupata per la loro salute e chiede che questi malati vengano evacuati in sicurezza. Le équipe mediche di Msf all'ospedale di Al-Aqsa e in quello indonesiano a Rafah sono pronte a curarli, se necessario.
Nelle prime ore del 15 febbraio - ricostruisce Msf - veniva colpito il reparto di ortopedia dell'ospedale Nasser, la struttura sanitaria più grande nel sud di Gaza, provocando il caos e uccidendo e ferendo un numero imprecisato di persone. Temendo per la propria vita, i membri dello staff dell'organizzazione sono dovuti fuggire dal complesso lasciando dietro di sé diversi pazienti in gravi condizioni. Tutto questo è avvenuto dopo settimane di pesanti combattimenti nei pressi della struttura, in cui il personale medico, i pazienti e gli sfollati si sono ritrovati intrappolati con un accesso molto limitato alle forniture essenziali. All'esterno, molte persone ferite a causa degli intensi bombardamenti a Khan Yunis non hanno potuto raggiungere l'ospedale per ricevere cure di emergenza. Ancora oggi Msf non ha ancora notizie di due membri del suo staff che si trovavano nel complesso medico di Nasser al momento dell'attacco. Uno è irreperibile e un altro è stato trattenuto a un posto di blocco delle forze israeliane mentre cercava di lasciare l'ospedale. Msf chiede alle autorità israeliane di condividere le informazioni sulla loro posizione e che venga garantita la loro sicurezza e protezione della loro dignità.
Cina, situazione Gaza più pericolosa dopo veto Usa all'Onu
La decisione degli Stati Uniti di porre il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco immediato a Gaza ha spinto il conflitto in una situazione "ancora più pericolosa". E' quanto ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, ricordando che Pechino "ha votato a favore del progetto di risoluzione". Mentre gli Stati Uniti, ancora una volta, hanno posto il veto da soli, spingendo la situazione a Gaza in una situazione ancora più pericolosa".
Ong, attacco israeliano a Damasco è assassinio mirato
L'attacco attribuito a Israele contro Damasco, nel quartiere di Kafr Suse, ha preso di mira una palazzina usata come sede operativa dai Pasdaran iraniani e dagli Hezbollah libanesi. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco è stato un assassinio mirato nei confronti di una o più personalità iraniane o legate all'Iran.
Media siriani, attacco israeliano su quartiere di Damasco
Le forze israeliane hanno lanciato un attacco su un quartiere di Damasco: lo riferiscono i media siriani.
Gaza: avvocati tunisini denunciano lsraele per genocidio
Il presidente dell'Ordine nazionale degli avvocati tunisini, Hatem Meziou, ha reso noto di aver presentato una denuncia alla Corte penale internazionale (Cpi) contro lsraele "per il genocidio e i crimini di guerra commessi contro il popolo palestinese". "Il team legale dell'Ordine ha tenuto una sessione di lavoro dedicata a questo scopo con i rappresentanti dell'ufficio di assistenza alle vittime," ha detto Meziou, riportato dall'agenzia di stampa Tap. L'Ordine degli avvocati tunisino ha chiesto di sottoporre il caso ai tribunali, condannando il massacro in corso di palestinesi, il loro sfollamento forzato e l'assedio imposto a Gaza mentre viene bloccata la consegna degli aiuti umanitari. Secondo l'Ordine, Meziou si è recato, domenica scorsa all'Aja per presentare una denuncia alla Cpi contro "l'entità sionista" per crimini di guerra e genocidio contro il popolo palestinese, si legge in un comunicato.
Gaza, presidente Bolivia: 'Lula ha detto verità, è genocidio'
Il presidente boliviano Luis Arce ha espresso "solidarietà e sostegno" a Luiz Inacio Lula da Silva, affermando il presidente brasiliano "ha detto la verità" paragonando "il genocidio" di Israele nella Striscia di Gaza all'Olocausto nazista. "La storia non perdonerà coloro che sono indifferenti a questa barbarie", ha scritto ieri sera Arce sul suo account X postando una foto in cui abbraccia Lula. Poco prima anche il presidente colombiano Gustavo Petro aveva espresso "piena solidarietà" al suo omologo brasiliano affermando che Israele sta commettendo "un genocidio" contro i palestinesi.
Centcom, Houthi hanno attaccato nave carica di aiuti umanitari per popolo yemenita
I ribelli Houthi hanno attaccato un'imbarcazione carica di aiuti umanitari destinati al popolo yemenita. La denuncia arriva dal Comando centrale delle forze armate degli Stati Uniti, Centcom: la 'MV Sea Champion', battente bandiera greca e di proprietà statunitense, stava viaggiando verso Adén per consegnare grano 'a beneficio' degli yemeniti quando gli Houthi hanno lanciato due missili balistici antinave. Uno di essi è esploso vicino all'imbarcazione e ha causato lievi danni, sebbene la 'MV Sea Champion sia riuscita a proseguire il suo viaggio "verso la sua destinazione finale".
"L'aggressione degli Houthi nella regione ha esacerbato i già elevati livelli di carenze nello Yemen colpito dal conflitto, dove resta irrisolta una delle più grandi crisi umanitarie del mondo, con quasi l'80% dell'intera popolazione bisognosa di assistenza umanitaria", si legge in una dichiarazione che ricorda che la "MV Sea Champion" ha consegnato aiuti umanitari allo Yemen undici volte negli ultimi cinque anni.
Israele: morto un altro soldato, totale sale a 237
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la morte ieri di un soldato nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza, portando a 237 il bilancio dei militari rimasti uccisi nell'offensiva di terra contro Hamas. La vittima è il sergente Avraham Wovagen, 21 anni di Netanya, appartenente al 932mo battaglione della brigata Nahal. E' rimasto ucciso durante gli scontri con militanti di Hamas, secondo le Idf. Altri tre soldati sono rimasti gravemente feriti ieri nel nord dell'enclave palestinese, aggiunge l'esercito israeliano.
Cisgiordania, media: Israele abbatte monumento morti palestinesi
Un video pubblicato dall'emittente araba Al Jazeera mostra un bulldozer militare israeliano intento a demolire un monumento alle vittime palestinesi vicino alla città di Tubas, in Cisgiordania. Al Jazeera sottolinea che secondo gli studiosi di diritto internazionale la distruzione deliberata del patrimonio culturale durante un conflitto può costituire un crimine di guerra. L'emittente araba afferma che a novembre bulldozer israeliani hanno distrutto un memoriale all'ex presidente palestinese Yasser Arafat a Tulkarem, sempre in Cisgiordania.
Brasile: da Israele 'menzogne su Lula, è ripugnante'
Il capo della diplomazia brasiliana Mauro Vieira ha accusato il suo omologo israeliano di "menzogne", in un nuovo episodio della crisi diplomatica tra i due paesi nata dalle dichiarazioni del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva che ha paragonato la guerra di Israele nella Striscia di Gaza all'Olocausto nazista. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha denunciato "un grave attacco antisemita contro il popolo ebraico" da parte di Lula. Le dichiarazioni di Katz "sono inaccettabili nella forma e false nella sostanza", ha detto Vieira. "Che una cancelleria si rivolga in questo modo al capo di Stato di un Paese amico, il presidente Lula, è insolito e ripugnante. Che una cancelleria ricorra sistematicamente alla distorsione delle dichiarazioni e alla menzogna è scioccante e grave", ha dichiarato il ministro brasiliano a Rio de Janeiro, dove oggi si apre il vertice dei ministri degli Esteri del G20.
Gaza, due familiari personale Msf uccisi in raid Israele
Medici senza frontiere (Msf) afferma che due familiari del suo personale sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito un rifugio vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. In un post sul suo account X, la ong umanitaria spiega che il raid ha centrato un rifugio situato nel villaggio di Al Mawasi. Oltre alle due vittime, si registrano anche sei feriti. "Siamo inorriditi da ciò che è successo", scrive Msf. Anche la Mezzaluna rossa palestinese ha citato l'accaduto, affermando di aver trasferito i morti e i feriti dell'attacco in un ospedale di Rafah.