
Così il presidente francese al termine del vertice Ue di Bruxelles. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito "politicizzata" la decisione Ue di aprire i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia. Peskov ha anche affermato che la Russia è pronta a negoziare con gli Stati Uniti, ma alle sue condizioni. L'ammissione dell'Ucraina ai negoziati per l'adesione all'Ue "è un segnale molto chiaro: non saremo lasciati", ha detto invece Podolyak, capo consigliere di Zelensky
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Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito "politicizzata" la decisione Ue di aprire i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia e ha avvertito che un ingresso dei due Paesi "può destabilizzare la Ue". Peskov ha anche affermato che la Russia è pronta a negoziare con gli Stati Uniti, ma alle sue condizioni. "Il mondo - ha detto - è ora molto meno sicuro di quanto lo fosse prima che il dialogo tra Russia e Stati Uniti si interrompesse".
L'ammissione dell'Ucraina ai negoziati per l'adesione all'Ue "è un segnale molto chiaro: non saremo lasciati soli con l'aggressore e con il nostro futuro". Così invece Podolyak, capo consigliere di Zelensky.
"Non ho cambiato numero di telefono: se Putin ha delle proposte sono pronto ad ascoltarlo". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando dell'attacco russo all'Ucraina al termine del vertice Ue svoltosi a Bruxelles. Naturalmente le proposte, ha precisato il presidente francese, devono "esprimere la volontà di dialogare ed essere in linea con il rispetto del diritto internazionale".
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Save the children, 468 milioni di bambini in zone di guerra
“I numeri delle gravi violazioni sono estremamente allarmanti. Soprattutto perché i casi accertati rappresentano probabilmente solo la punta dell’iceberg. Ogni bambino che cresce in contesti di guerra potrebbe essere a rischio”, ha commentato Gudrun Østby, professore di ricerca presso il Peace Research Institute di Oslo, che ha collaborato al rapporto. L'APPROFONDIMENTO
Disinformazione, così la Russia sfrutta video di attori famosi per attaccare Zelensky
Un report del Threat Analysis Center di Microsoft ha svelato la campagna in corso da luglio: messaggi autentici di attori noti inconsapevoli sono stati manipolati al fine di screditare il presidente ucraino, per essere poi diffusi sui social. A novembre un’altra operazione di disinformazione che sfrutta l’immagine di personaggi pubblici è stata lanciata su Facebook e X. L'ANALISI

Ucraina, la guerra colpisce gli anziani con isolamento e povertà
Un report di Amnesty International spiega che le persone più in là con l'età sono fortemente colpite dal conflitto. Il loro è uno stato di vulnerabilità crescente, dovuto anche all'emigrazione o al reclutamento dei giovani. IL RAPPORTO
Guerra in Ucraina, Putin ordina l'aumento del numero dei militari del 15%
Saranno 170mila le persone che si uniranno alle forze armate di Mosca. L'organico a disposizione del Cremlino è ora fissato a 2.209.130 individui, di cui 1.320.000 militari. Nel decreto si spiega che "l'aumento dell'organico a tempo pieno dell'esercito è dovuto alle crescenti minacce" legate alla guerra in Ucraina e ai rapporti sempre più tesi con la Nato. LEGGI L'ARTICOLO

Ucraina: avvelenata la moglie del capo degli 007 di Kiev, Marianna Budanova
Alla donna, 30 anni, è stato diagnosticato un avvelenamento da metalli pesanti. "Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari", hanno detto alcune fonti. LA VICENDA
Intelligence Gb, pesanti combattimenti a Marinka, Russia punta a Kurakhove
"Continuano pesanti combattimenti per il controllo della città di Marinka, già distrutta, e delle aree circostanti nell'Ucraina sudorientale. La Russia probabilmente ha ulteriormente ridotto le piccole sacche di territorio controllato dall’Ucraina rimaste all’interno dei confini della città". A scriverlo è l'intelligence britannica, nell'ultimo rapporto divulgato dal ministero della Difesa di Londra su X.
"Uno degli obiettivi operativi della Russia nell'area è probabilmente quello di assicurarsi il controllo delle autostrade 00510 e N15 per avanzare poi più a ovest verso la città di Kurakhove", prosegue. "Nonostante i suoi progressi, una svolta russa importante e operativamente significativa in questo settore rimane altamente improbabile", conclude l'analisi.
Ucraina, rettore Università Kiev: "Saranno gli studenti di oggi a ricostruire il Paese"
Il rettore del Metinvest Polytechnic di Kiev e Mariupol a Sky TG24 spiega perché nonostante il conflitto la preparazione accademica non si deve fermare. LE DICHIARAZIONI
Guerra Ucraina-Russia, Mosca schiera per la prima volta il Mainstay: cos'è e come funziona
Mosca, secondo il Ministero della Difesa britannico, ha probabilmente iniziato a utilizzare per la prima volta l'aereo di sorveglianza 'A-50 Mainstay D' - il nome NATO per il pluridecennale Beriev A-50 di epoca sovietica. Serve per l'identificazione di obiettivi in Ucraina, da segnalare al sistema missilistico di difesa aerea a lungo raggio Sa-21. L'ANALISI
Mosca: 'Abbattuti 26 droni ucraini sulla Crimea'
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 26 droni ucraini sulla Crimea. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. "Oggi, dalle 20:30 ora di Mosca alle 22:30, è stato fermato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando veicoli aerei senza pilota su obiettivi del territorio della Repubblica di Crimea. Sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 26 veicoli aerei senza pilota ucraini sulla penisola di Crimea", ha affermato il ministero.
Guerra Russia-Ucraina, Mosca schiera il missile Avangard: viaggia fino a 34.000 k/h
Lo riferisce l'agenzia Interfax, secondo cui il ministero della Difesa russo ha pubblicato dei video che mostrerebbero il trasporto del missile all'interno del silo di lancio. Avangard sa eseguire bruschi cambiamenti di traiettoria per colpire il bersaglio, viaggiando a velocità ipersoniche. Stando a quanto riferito da Mosca, è in grado di superare qualsiasi difesa missilistica. IL PUNTO
Putin, netto aumento soldati ucraini che si arrendono
Il numero di soldati ucraini che si arrendono ai russi ha registrato di recente un'impennata: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con i principali esponenti della Duma. "A proposito, voglio informarvi: recentemente ha registrato un netto aumento il numero di soldati in servizio nelle forze ucraine che si arrendono".
Russia, uno dei killer di Anna Politkovskaya graziato dopo aver combattuto in Ucraina
Serghei Khadzhikurbanov, ex investigatore russo, è stato invitato a combattere nella guerra e, a contratto concluso, è stato graziato con decreto presidenziale. Lo ha confermato il suo legale. LA VICENDA
Trattato Cfe, Nato e Usa annunciano la sospensione dopo l'uscita della Russia
Un altro accordo siglato alla fine della Guerra Fredda per non far degenerare la situazione in Europa va verso la sua fine. Dopo che il Cremlino ha concluso la procedura per l'uscita dal Trattato sulle forze convenzionali, Washington e gli Alleati hanno fatto sapere che anche loro si muoveranno verso la sospensione. La notizia arriva a poca distanza dal ritiro della ratifica di Mosca a un altro trattato, quello che mette al bando gli esperimenti nucleari (Ctbt). I DETTAGLI
Kuleba, 'impegnato per evitare di rimanere bloccati per decenni in negoziati con Ue'
"Mi impegnerò il più possibile per evitare di rimanere bloccati nei negoziati con l'Ue per decenni. L'Europa si è svegliata dal suo sonno letargico e ha capito che non c'è alternativa all'allargamento". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Ukrinform', è il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.
Putin, 'interferenze straniere sulle elezioni saranno soppresse'
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che "l'interferenza straniera nelle elezioni russe sarà severamente soppressa dato che il popolo russo è l'unica fonte di potere". Lo riporta la Tass. Il capo del Cremlino ha chiesto di "garantire un voto trasparente, legittimo e onesto nel pieno rispetto delle procedure democratiche" durante il voto, aggiungendo che la campagna elettorale in Russia "dovrebbe svolgersi su base competitiva e nel pieno rispetto della legge russa".
Consiglio europeo, ok a negoziati adesione con Ucraina e Moldavia. Georgia Paese candidato
Prosegue oggi a Bruxelles il Consiglio europeo. Ieri l'ok all'apertura ai negoziati di adesione dell'Ucraina all'Ue, con Orban che cede ma pone il veto a ulteriori aiuti a Kiev. Zelensky parla di "una vittoria per l'Ucraina e per tutta l'Europa". Via libera anche al 12mo pacchetto di sanzioni contro la Russia. "La guerra ad Hamas sarà lunga, non potrà durare pochi mesi: alla fine vinceremo", ha detto il ministro della Difesa israeliano Gallant confermando la distanza tra Washington e Tel Aviv su Gaza. L'ARTICOLO
Peskov, 'mettere fine alla guerra in un giorno? Troppo complicato'
Senza citarne l'autore, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha contestato in un'intervista oggi alla NbcNews l'affermazione con cui Donald Trump ha assicurato di poter mettere fine alla guerra in Ucraina in un giorno. "E' troppo complicato" per poter risolvere la situazione così facilmente, ha commentato Peskov.
'007 Occidente valutano resistenza Kiev senza aiuti Usa e Nato'
Le agenzie di intelligence occidentali stanno calcolando quanto a lungo l'Ucraina potrebbe resistere senza l'aiuto degli Stati Uniti e della Nato e quali potrebbero essere le prospettive di più lungo termine del perdere la guerra con la Russia. Lo riporta Cnn. Le valutazioni degli 007 occidentali arrivano mentre il pacchetto di aiuti americani è fermo in Congresso e l'Ungheria ha bloccato gli aiuti dell'Unione Europea. Un funzionario americano parla di una resistenza di mesi, e descrive lo scenario peggiore in una significativa battuta d'arresto o anche sconfitta entro l'estate. "Non c'è garanzia di successo con noi, ma sono sicuri di fallire senza di noi", osserva un altro funzionario. La preoccupazione più immediata è l'impatto che la mancanza di aiuti potrebbe avere sulla controffensiva e est e a sud.
W. Post, 'adesione Kiev cambierà l'Ue, si facciano bene i conti'
L'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea, più vicina dopo la decisione ieri di dare il via ai negoziati, cambierà la natura del blocco, spostando l'equilibrio del potere, l'impatto sul mercato dell'agricoltura e i pesi del bilancio comunitario, scrive il Washington Post, dopo aver fatto i primi conti in tasca alla prossima fase di allargamento a est.
L'Ucraina è il quinto Paese più popoloso in Europa: potrebbe contare sul nove per cento nei voti a maggioranza qualificata (almeno il 55 per cento dei Paesi membri con almeno il 65 per cento della popolazione) ed è di gran lunga il più povero, quindi assorbirebbe la maggior parte dei sussidi, se le regole rimarranno le stesse.
A rinforzare il processo di spostamento dell'asse Ue a est, il via libera autorizzato sempre ieri ai negoziati con la Moldova, e l'ammissione della Georgia come Paese candidato, come già lo sono Albania e Montenegro.
Cnn, sparito contenitore con intelligence su interferenze russe
Un contenitore con informazioni top secret legate alle interferenze elettorali della Russia è sparito verso la fine della presidenza di Donald Trump, allarmando l'intelligence sulla possibilità che segreti americani e degli alleati potessero essere rivelati. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali a due anni di distanza dall'addio alla casa Bianca di Trump le informazioni di intelligence non sono ancora state trovate. Nel contenitore c'era intelligence raccolta dagli Stati Uniti e dagli alleati della Nato su alcuni russi e agenti russi, incluse fonti e metodi che hanno contribuito a formare la valutazione degli Usa sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin voleva aiutare Trump a vincere nel 2016.
Zelensky su X: "Lavoriamo con partner per mantenere sostegno a Kiev"
Il presidente ucraino Zelensky su X: "Continuiamo a lavorare con i partner per mantenere l'unità a sostegno dell'Ucraina. Con quelli in Europa, America, e in tutto il mondo che sostengono noi, il nostro stato, e il diritto internazionale. La nostra politica estera sarà attiva nelle prossime settimane e stiamo già programmando attività internazionali per gennaio. Facciamo ogni sforzo per rafforzare l'Ucraina e garantire che tutti abbiano fiducia nel prossimo anno, sugli aiuti militari, l'assistenza macrofinanziaria e il sostegno politico".
Usa, 'preoccupati per Navalny, Russia ha la responsabilità'
Il Dipartimento di Stato si dice "profondamente preoccupato" per lo stato di salute del leader dell'opposizione russa Alexey Navalny. "Abbiamo comunicato al governo russo che è responsabile per quello che accade a Navalny sotto la sua custodia, e che saranno ritenuti responsabili dalla comunità internazionale", ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato a Axios.
Peskov, 'Putin vorrebbe un presidente Usa costruttivo, più attento con Mosca'
Vladimir Putin preferirebbe un presidente americano "più costruttivo" nei confronti della Russia e che capisca "l'importanza del dialogo".
Ad una domanda durante un'intervista alla NbcNews sul front-runner repubblicano, l'ex presidente Donald Trump, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto che Putin sarebbe pronto a lavorare con "chiunque capisca che d'ora in poi bisogna stare più attenti con la Russia e che è necessario tenere conto delle sue preoccupazioni".
Peskov: "Russia pronta a negoziare con Usa"
Il portavoce del Presidente russo, Dmitry Peskov, ha detto che la Russia è pronta a negoziare con gli Stati Uniti, ma alle sue condizioni. Lo scrive l'agenzia Tass, che cita un'intervista alla Nbc. Peskov ha anche affermato che "il mondo è ora molto meno sicuro di quanto lo fosse prima che il dialogo tra Russia e Stati Uniti si interrompesse".
Biden, 'se non fermiamo Putin a rischio la libertà di tutti'
"È in gioco la libertà dell’Ucraina. E se non fermiamo Putin, ciò metterà a rischio la libertà di tutti, quasi ovunque". Ad affermarlo in un post su X è il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Macron, ci aspettiamo che Orban si comporti da europeo
Sulla revisione del bilancio Ue "ci aspettiamo che Orban si comporti da europeo". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue. Il rinvio della decisione, per il presidente francese, dovrebbe dare tempo per realizzare le condizioni necessarie a far cambiare posizione al leader ungherese. Macron ha anche auspicato che nei prossimi giorni possa essere trovata un'intesa per varare il Patto sull'immigrazione. Chiudere il negoziato è "importante" , ha detto, perchè il problema deve essere affrontato in una dimensione europea.
Macron, 'non ho cambiato numero, pronto ad ascoltare Putin'
"Non ho cambiato numero di telefono: se Putin ha delle proposte sono pronto ad ascoltarlo". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando dell'attacco russo all'Ucraina al termine del vertice Ue svoltosi a Bruxelles. Naturalmente le proposte, ha precisato il presidente francese, devono "esprimere la volontà di dialogare ed essere in linea con il rispetto del diritto internazionale". Macron ha poi definito un "segnale politico importante" la decisione presa sull'avvio dei negoziati di adesione all'Ue con Kiev. Ma prima che l'Ucraina possa entrare nell'Ue passerà ancora molto tempo, ha aggiunto Macron, riferendosi alle preoccupazioni espresse sia da Orban sia da alcuni settori dell'economia francese, come quello agricolo.
Kiev, Putin gonfia le cifre dei russi che combattono in Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha indicato cifre esagerate sui russi che combattono in Ucraina. Lo riferisce Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa (Gur), come riporta Rbc Ucraina, commentando le parole di Putin che ieri ha riportato la presenza di 617mila soldati del Cremlino nel territorio di Kiev. Secondo Yusov, quando il nemico presenta dati distorti, lo fa deliberatamente, in particolare per causare una pressione informativa sull'Ucraina, per continuare a spaventare qualcuno all'estero. "Questa non è l'unica bugia uscita ieri dalla bocca del dittatore russo. Praticamente ogni volta che ha aperto bocca ha mentito. Ma ieri il dittatore russo ha confessato pubblicamente tutta una serie di crimini di guerra e ha dichiarato di volerli continuare", ha detto Yusov. Secondo il rappresentante del Gur, più di 450.000 persone stanno combattendo contro l'Ucraina, e "non è la cifra espressa da un uomo che assomiglia a Putin". "A meno che non abbia contato insieme tutti gli invasori liquidati che non sono stati portati via dal campo di battaglia. In questo modo sarebbe potuta risultare una figura diversa. Ma in generale, questa è propaganda", ha aggiunto Yusov.
Orban, 'avremo occasione di correggere la decisione su Kiev'
"L'Ucraina non è pronta per l'adesione all'Ue. Per fortuna avremo molte occasioni per correggere la decisione presa ieri". Lo scrive in un tweet il primo ministro ungherese, Viktor Orban, al termine del vertice dei leader europei.
Scholz, con Kiev per tutto il tempo necessario
"Il dittatore russo attende che l'Europa diventi debole. Putin scommette che i nostri Paesi diventeranno meno disposti a sostenere l'Ucraina. Sbaglia. Perché faremo ciò che è necessario per tutto il tempo necessario". Lo afferma sull'Ucraina il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Francia, 'assenza notizie Navalny molto preoccupante, Mosca rilasci prigionieri politici'
"E' molto preoccupante l'assenza di notizie di Aleksej Navanly", l'oppositore russo imprigionato "mentre il suo stato di salute si è deteriorato dall'inizio della sua detenzione". Ad affermarlo è un portavoce del ministero degli Esteri francese. "La Francia ritiene che la Russia è responsabile della salute dei suoi detenuti in particolare dei prigionieri politici e ricorda i suoi obblighi internazionali in merito al rispetto dei diritti dell'uomo", sottolinea il Quai d'Orsay.
"Chiediamo alla Russia di liberare tutti i suoi prigionieri politici, immediatamente e senza condizione e a fermare le procedure giudiziarie nei loro confronti", aggiunge il portavoce.
Lavrov, 'difficoltà finanziarie per Usa e Ue nel garantire fondi per Kiev'
Gli Stati Uniti e i Paesi europei stanno attualmente affrontando difficoltà per garantire i fondi per Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. "Abbiamo sentito parlare del fatto che si vogliano tagliare gli aiuti all'Ucraina - ha aggiunto in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri bielorusso Sergey Aleinik - Non si tratta solo di chiacchiere, poiché sia l’Europa che gli Usa stanno già avendo reali difficoltà a trovare soldi extra per continuare a sostenere il regime di Zelensky, che chiaramente non è stato all’altezza delle loro aspettative".
"Il regime di Kiev - ha aggiunto Lavrov - non è riuscito a svolgere il ruolo di strumento per minare la sicurezza della Russia e spazzare via la nostra storia e cultura comune, nonché per eliminare tutto ciò che è russo, nelle aree che continua a controllare".
Paolo Gentiloni, Commissario UE per l'economia, parlando al Forum Europa a Roma sull'Ucraina ha detto. "Il rinvio del bilancio è il rinvio del sostegno economico all'Ucraina"
Ucraina, per Kiev aiuti Ue ed Usa sono fondamentali
Ucraina, Gentiloni: rinvio del bilancio Ue è molto grave
"Il rinvio del bilancio è il rinvio del sostegno economico all'Ucraina, in un contesto nel quale questa decisione è molto grave. Si parla molto di autonomia strategica dell'Ue che oggi vuol dire sostegno economico, militare, all'Ucraina, senza tentennamenti che abbiamo avuto stanotte". Lo ha detto il commissario agli affari economici, Paolo Gentiloni, al Forum del Pd L'Europa che vogliamo in corso a Roma.
Ucraina, Gentiloni: ci vorranno anni, ma sconfitta per Putin
"Giornata storica: l'apertura dei negoziati non è l'ingresso dell'Ucraina nell'unione Europea, ci vorranno molti anni e tante riforme per l'ingresso di un Paese delle dimensioni dell'Ucraina". lo dice il commissario agli Affari Economici dell'Unione Europea, Paolo Gentiloni, al forum. "L'Europa che vogliamo" in corso a Roma. "E' una sconfitta molto pesante per Putin", aggiunge.
Ucraina, Lavrov: leader Ue cercano negoziato alle spalle di Kiev
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha rivelato che diversi leader europei hanno cercato negli ultimi sei mesi di negoziare con Mosca sulla guerra in Ucraina alle spalle di Kiev e ha assicurato che la Russia non negozierà con chi cerca la sua sconfitta sul campo di battaglia. "Diversi noti leader occidentali, in particolare uno, in diverse occasioni, attraverso tre canali diversi, ci hanno inviato segnali per incontrarci e parlare di cosa fare dell'Ucraina e della sicurezza europea", ha detto durante una conferenza stampa con il suo omologo bielorusso, Sergey Aleinik. Lavrov, che ha detto di non voler o avere il diritto di "fare nomi", ha definito la situazione un atto di ipocrisia e malizia. I politici occidentali "hanno cinque venerdì a settimana e mentono senza arrossire. Quando hanno dichiarato e continuano a dichiarare per inerzia che non negozieranno nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina, questa non e' altro che ipocrisia". Il capo della diplomazia russa ha precisato che i contatti non sono stati diretti da leader a leader, nonostante i politici abbiano "accesso diretto" al loro collega a Mosca. "Ma questi sono i trucchi che abbiamo visto negli ultimi sei mesi", ha detto. Lavrov ha osservato che "se qualcuno è interessato a porre fine ai tentativi di garantire la propria sicurezza a scapito di quella degli altri, a porre fine ai tentativi di limitare i legittimi interessi della Russia e i legittimi interessi dei russi che vivono in molti Paesi del nostro continente, allora ben venga". "Siamo sempre pronti a discutere seriamente di queste questioni". Tuttavia, ha escluso la disponibilità di Mosca a negoziare con coloro che subordinano i futuri contatti alla sconfitta della Russia in Ucraina.
Ucraina, Bindi: "Pagina storica, ora la guerra è dentro l'Europa"
L'avvio dei negoziati per l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea "e' una pagina storica. Ma dobbiamo avere chiaro che adesso la guerra e' dentro i confini dell'Europa. Io sono tra quelli che nutrono dei dubbi sulla fatica che si fa a far finire la guerra. E' la forza della politica che fa finire le guerre e non la forza delle armi. La vocazione di pace dell'Europa non risponde alla logica che la pace prepara la guerra. Bisogna attrezzarsi dal punti di vista diplomatico, politico, internazionale". Lo ha detto Rosi Bindi durante il suo intervento al Forum "L'Europa che vogliamo", organizzato dal Pd a Roma.
Lavrov: "Segnali da alcuni paesi dell'Occidente che vogliono trattare"
Alcuni esponenti di Paesi occidentali hanno inviato "segnali" a Mosca di essere pronti a trattare sull'Ucraina e sulla sicurezza in Europa, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass. Parlando in una conferenza stampa con il suo omologo bielorusso, Lavrov ha detto di non potere fare i nomi. Ma, ha aggiunto, "un certo numero di alti funzionari di Paesi occidentali, incluso uno specifico leader, molto famoso, hanno inviato segnali diverse volte attraverso almeno tre canali" proponendo colloqui per decidere "cosa fare con l'Ucraina e la sicurezza europea".
Ungheria pronta a negoziato su bilancio, "ma i soldi a Kiev sono linea rossa"
L'Ungheria "non ricatta nessuno" e "non vuole uscire dall'Unione europea". Balazs Orban, direttore politico del primo ministro ungherese Viktor Orban, fa il punto della situazione a margine dei lavori del Consiglio europeo, dopo la lunga notte di trattative sulla revisione del quadro finanziario pluriennale, finite in una fase di stallo a causa del muro eretto da Budapest, che chiede che i soldi per il sostegno all'Ucraina siano stanziati fuori dal bilancio Ue. Una richiesta ribadita ancora oggi da Orban. "La nostra posizione è che non c'è bisogno di modificare il budget. Se vogliono modificare il budget, allora devono prendere in considerazione quello che l'Ungheria vuole. Abbiamo due linee rosse: i 50 miliardi di budget per l'Ucraina; la modifica del budget in cui si parla della compensazione per l'aumento dei tassi di interesse", ha spiegato lo spin doctor omonimo di Orban. "Siamo pronti ad aprire il negoziato" se le condizioni dell'Ungheria saranno accolte, ha inoltre sottolineato Balazs Orban.
Cremlino: "Orban è uscito per un caffè? Una procedura unica"
"Se questo è vero, è una procedura unica". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato la notizia secondo la quale ieri, durante il vertice Ue, il cancelliere tedesco Olaf Scholz avrebbe suggerito al primo ministro ungherese Viktor Orban di lasciare la sala per andare a prendere un caffè mentre gli altri leader discutevano e votavano sull'avvio delle procedure per l'ingresso dell'Ucraina. "Questi non sono affari nostri - ha detto Peskov, citato dalla Tass - ma leggiamo con grande interesse varie notizie dei media sulla, chiamiamola così, procedura per prendere diverse decisioni nella Ue, aspettando che qualcuno esca a prendere un caffè per far passare certe decisioni in sua assenza. Se questo corrisponde alla realtà, allora è una procedura unica".

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Ucraina, Cremlino plaude Orban: difende interessi nazionali
L'Ungheria è un Paese "sufficientemente indipendente da difendere i propri interessi". Lo ha dichiarato il portavoce del presidente della Federazione Russa Dmitri Peskov, commntando la decisione del premier ungherese Viktor Orban di bloccare i nuovi finanziamenti Ue all'Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. "Non sta a noi commentare, l'Ungheria e' un Paese sovrano, ha i propri interessi. L'Ungheria, tra l'altro, a differenza di molti altri Paesi europei, difende molto fermamente i propri interessi" ha detto Peskov, parlando con la stampa.
Kiev: "Carri armati, sistemi di artiglieria, IFV, camion e automobili: l'equipaggiamento militare russo è stato distrutto: 153 unità in due settimane"
Ucraina, Kallas: non rimarrà senza aiuti Ue, forte volontà a 26 di fornirli
"Ci sono diversi modi, summit straordinario forse in gennaio" Sull'avvio dei colloqui di adesione all'Ue per l'Ucraina "non ero molto ottimista, ma siamo riusciti a prendere la decisione e ne siamo felici. Dobbiamo lavorare sul sostegno finanziario, ma posso assicurarvi che l'Ucraina non lo rimarrà senza supporto: c'è una forte volontà dei 26 di fornire questo supporto". Lo assicura la premier estone Kaja Kallas, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. "Ci sono diversi modi per farlo, ci lavoreremo - continua - probabilmente avremo un altro incontro, forse in gennaio, per raggiungere un accordo, ma sicuramente c'è un modo per aiutare il più possibile l'Ucraina", conclude.
Fonti Ue: sui 50 miliardi a Kiev c'è accordo politico a 26
Sulla revisione del bilancio europeo "c'è un sostanziale accordo politico a 26", che nella sua forma legale verrà sviluppato nelle prossime settimane fino al vertice straordinario che si terrà tra fine gennaio e inizio febbraio. E' quanto spiegano fonti Ue sottolineando che, essendoci un'intesa a 26 sulla revisione di bilancio nella sua completezza ciò vale anche per gli aiuti da 50 miliardi per l'Ucraina. Il pacchetto di aiuti, spiegano le fonti, andrà comunque avanti, con o senza l'Ungheria e all'interno o meno del bilancio finanziario pluriennale. Sarà finalizzato a inizio 2024. Al momento, ricordano le fonti, gli aiuti europei per Kiev sono garantiti fino alla prossima primavera.
Ucraina, De Croo: serve ancora qualche settimana per bilancio Ue
Sulla revisione del bilancio Ue con lo stanziamento dei fondi per l'Ucraina "penso che siano stati fatti molti progressi. Sono stati fatti grandi passi avanti per arrivare ad una posizione comune. Non ci siamo ancora, sembra che ci serva qualche settimana per arrivarci". Lo ha dichiarato il premier belga, Alexander De Croo, al suo arrivo al vertice Ue. "Il messaggio all'Ucraina è che saremo lì per sostenervi. Dobbiamo capire alcuni dettagli per arrivarci. Ma noi saremo lì per sostenerli ed è questo il messaggio che vogliamo dare oggi. Prima di tutto, al momento dell'adesione, siamo stati molto chiari: se le riforme avranno luogo, a un certo punto si farà parte dell'Unione europea, il sostegno finanziario è lì oggi e ci sarà in futuro", ha aggiunto
Cremlino: adesione Ucraina e Moldavia destabilizzerà Ue
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha deifnito "politicizzata" la decisione Ue di aprrire i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia e ha avvertito che un ingresso dei due Paesi " può destabilizzare la Ue". Lo riporta Ria Novosti. "L'Ue ha sempre avuto criteri abbastanza rigidi per aderire all'unione, è ovvio che al momento nè l'Ucraina nè la Moldavia soddisfano questi criteri", ha dichiarato Peskov, definendo "politicizzata" la decisione. "L'Ue sta già attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia, sia dal punto di vista dei meccanismi di funzionamento dell'Unione che dal punto di vista economico", ha concluso, avvertendo che l'adesione di Kiev e Chisinau "potrebbe destabilizzarla".
Cremlino: Kiev non risponde ai criteri per ingresso in Ue
Né l'Ucraina né la Moldavia rispondono ai criteri per entrare nell'Ue: lo ha affermato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Ucraina, Kallas: procedere senza Ungheria su fondi più difficile
La possibilità che i 26 Paesi membri dell'Ue concordi sul sostegno finanziario all'Ucraina procedano da soli, senza l'Ungheria, "e' una via piu' difficile, perchè significa pensare di trovare nuovi strumenti e presentarsi ai Parlamenti e ottenere un mandato. E' una soluzione più difficile, ma stiamo lavorando su questa idea. Non siamo arrivati a una conclusione ieri notte. Era chiaro che c'era stata una vittoria sull'apertura dei negoziati di adesione e non c'era modo che l'Ungheria potesse darci una seconda buona notizia". Lo ha dichiarato la premier estone, Kaja Kallas, al suo arrivo al vertice Ue. Il primo ministro Viktor Orban "non vuole far parte della decisione e ritiene che il sostegno debba rimanere fuori dal bilancio. 'Potete fare quello che volete, ma non voglio farne parte'. Questa e' stata la sua spiegazione", ha evidenziato. "Noi abbiamo gli strumenti ed è più facile usare quelli che abbiamo già. Perche' crearne di nuovi significa presentarsi nei Parlamenti: siamo tutte democrazie e la democrazia richiede tempo e l'Ucraina non ha questo tempo", ha evidenziato. Tuttavia "c'èuna forte volontà dei 26 di raggiungere il risultato. Ora abbiamo il tempo per lavorare alle soluzione e per lavorare anche con l'Ucraina. Sono abbastanza sicura che per gennaio avremo la soluzione perchè i 26 di sicuro lo vogliono", ha concluso.
Podolyak, da Ue un messaggio chiaro alla Russia e a Putin
L'ammissione dell'Ucraina ai negoziati per l'adesione all'Ue "è un segnale molto chiaro: non saremo lasciati soli con l'aggressore e con il nostro futuro. Abbiamo il sostegno fondamentale e totale dei nostri partner europei. È un riconoscimento concreto della nostra sovranità, della nostra piena soggettività e del nostro europeismo". Lo dice in un'intervista a La Repubblica Mykhailo Podolyak il capo consigliere di Zelensky. "L'Europa ha mostrato leadership, ha dimostrato di sapersi assumere le proprie responsabilità - spiega - di essere pronta a difendere i propri principi fondamentali e di considerare l'Ucraina come un membro di un'unica famiglia europea. Oggi l'Europa ha dato prova di qualità fantastiche". Il "messaggio chiaro alla Russia e a Putin è che non domineranno l'Europa. In nessun modo. In nessun caso. Che il sanguinoso tentativo della Russia di dominare con la forza, attraverso guerre a Stati sovrani, non si realizzerà. Che Putin non si potrà aspettare una spaccatura europea e non potrà creare una situazione in cui l'Europa abbandonerà l'Ucraina. L'Europa è in grado di difendere i suoi interessi fondamentali". Podolyak pensa anche che l'Ucraina riceverà dall'Ue i 50 miliardi promessi: "Ci saranno, anche lì, discussioni difficili e tentativi di bloccare tutto. Ma se la Ue ha detto "A", raccomandando l'avvio di un negoziato con un futuro membro, allora non può fare a meno di dire "B", ossia di aiutare quel futuro membro a difendere il suo diritto alla vita e alla libertà. 50 miliardi non sono un investimento diretto ed esclusivo nella guerra: sono un investimento diretto nella stabilità dell'Europa" sottolinea.
Ucraina, Orban: Ue sblocchi i nostri fondi o niente aiuti a Kiev
Il premier ungherese, Viktor Orban, rivendica tutti i fondi europei destinati all'Ungheria e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto, per dare via libera al pacchetto di aiuti per l'Ucraina. "Ho sempre detto che se qualcuno vuole modificare il bilancio, allora è una grande opportunità per l'Ungheria per chiarire che deve ottenere ciò a cui ha diritto. Non la metà, o un quarto" ha detto il primo ministro in un'intervista a Kossuth Radio.
Ucraina, Orban: ungheresi non pagheranno costi adesione
"L'apertura dei negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea è una decisione sbagliata, che potrebbe avere effetti negativi, ma le conseguenze finanziarie ed economiche di ciò non saranno pagate dagli ungheresi". Lo ha dichiarato il premier ungherese, Viktor Orban, secondo quanto riportato dal suo portavoce, Zoltan Kovacs, su X. Secondo Orban "questi costi devono essere sostenuti da coloro che hanno preso questa decisione". "Gli Stati membri dell'Ue stanno cercando freneticamente di muoversi in questa direzione, quindi l'Ungheria ha l'opportunità di avvertire che questa è una cattiva decisione", aggiunge.
Von der Leyen: bene avvio negoziati con Ucraina e Moldavia, giorno storico
"I leader hanno deciso di avviare negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia e di concedere lo status di candidato alla Georgia. Una decisione strategica e un giorno che rimarrà scolpito nella storia della nostra Unione. Orgogliosi di aver mantenuto le nostre promesse e felici per i nostri partner". Così, in un post su X, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Ucraina, Duda si congratula con Zelensky avvio negoziati decisione storica
''Una decisione storica da parte del Consiglio europeo sull'apertura dei negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia!''. Lo ha dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda in un tweet, congratulandosi con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. ''La Polonia ha sempre sostenuto il processo di allargamento. Molti non ci credevano quando abbiamo iniziato la lotta per avviare i negoziati con l'Ucraina'', ha aggiunto.
Ucraina, Usa: apertura negoziati adesione a Ue è passo storico
''Accogliamo con favore il voto del Consiglio Europeo sull'allargamento della Ue e ci congratuliamo con Ucraina, Moldavia, Georgia e Bosnia-Erzegovina per quello che è un passo storico verso le loro aspirazioni verso Ue''. Lo ha scritto in un tweet il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller affermando che ''gli Stati Uniti sostengono fermamente l'allargamento e i potenziali candidati nel loro percorso verso la Ue''.
Ucraina, Kiev: 343.890 soldati russi morti da inizio guerra
La Russia ha perso 343.890 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 1.090 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 5.706 carri armati, 10.654 veicoli corazzati da combattimento, 10.699 veicoli e serbatoi di carburante, 8.099 sistemi di artiglieria, 920 sistemi di razzi a lancio multiplo, 605 sistemi di difesa aerea, 324 aerei, 324 elicotteri, 6.226 droni, 22 imbarcazioni e un sottomarino.
Ucraina, Kiev: intenso attacco russo con droni nella notte
Nella notte l'esercito russo ha attaccato con lanci di droni iraniani le regioni di Mykolaiv, Kherson, Khmelnytskyi e Poltava, l'antiaerea ucraina ha abbattuto tutti i 14 velivoli senza pilota. Lo ha riferito l'Aeronautica militare su Telegram. Secondo lo Stato maggiore, nelle ultime 24 ore si sono verificati 110 scontri sui campi di battaglia in Ucraina: in totale le truppe del Cremlino hanno lanciato 4 attacchi missilistici, 50 attacchi da aerei e 56 con Mlrs contro le posizioni delle forze ucraine e aree residenziali.
Ucraina, Zelensky: ok negoziati con Ue ci dà forza e sollievo
Il governo, l'opposizione e la società civile ucraini celebrano la decisione del Consiglio europeo di dare il via libera ai negoziati di adesione di Kiev all'Ue come una vittoria di chi lotta per l'indipendenza e il futuro democratico dell'Ucraina al fronte che assicura il destino occidentale del Paese e rafforza l'intero Continente. "Molte persone in Ucraina hanno il morale alto e si sentono davvero sollevati ed è una cosa importante. Ci dà la forza di andare avanti", ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio registrato all'alba per le strade della città di Leopoli, nell'Ucraina occidentale, dove e' arrivato dalla base di Wiesbaden, in Germania, quartier generale dell'esercito americano in Europa. "Voglio ringraziare tutti coloro che rafforzano l'Europa con l'unita' dell'Ucraina", ha aggiunto il leader di Kiev. Dopo aver appreso del via libera dei Ventisette all'avvio dei negoziati di adesione di Ucraina e Moldavia, Zelensky ha chiamato alcuni dei leader europei che hanno lavorato più duramente per rendere possibile questo passo. Da parte sua, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha sottolineato che il 'si" del Consiglio europeo dimostra che "nulla è stato vano", in riferimento al lungo cammino dell'Ucraina verso l'Europa. Il deputato dell'opposizione Oleksi Goncharenko, il membro più attivo del partito dell'ex presidente Petro Poroshenko, ha sottolineato l'intervento del cancelliere tedesco Olaf Scholz, fondamentale secondo le ricostruzioni stampa perchè il primo ministro ungherese Viktor Orban abbandonasse l'intenzione di porre il veto sull'adesione di Kiev. "Significa che la Germania è molto coinvolta, ed è un buon segnale", ha spiegato, "una volta che inizieranno, significa che nessuno li fermerà".
Ucraina, Giappone annuncia nuove sanzioni alla Russia
Il governo giapponese conferma la piena sintonia con i paesi occidentali in relazione al confitto in Ucraina e amplia la lista di individui ed entità collegate alla Russia per l'applicazione di nuove sanzioni. Il congelamento degli asset riguarda 35 individui e 44 gruppi, mentre ad altre 63 società e organizzazioni giapponesi saranno vietate le esportazioni a partire dalla fine di dicembre. Nuove restrizioni comprenderanno anche l'importazione di diamanti non industriali prodotti in Russia. I nuovi obiettivi delle sanzioni includono ufficiali militari russi, funzionari governativi e uomini d'affari, oltre a gruppi con sede in Russia, Emirati Arabi Uniti, Armenia, Siria e Uzbekistan, ha reso noto il Ministero degli Affari esteri nipponico. Il premier giapponese Fumio Kishida aveva informato i suoi omologhi del G7 in un vertice virtuale la scorsa settimana del suo piano di rafforzare le sanzioni.
Ungheria blocca aiuti Ue a Kiev per 50 miliardi di euro
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha bloccato 50 miliardi di euro (55 miliardi di dollari) di aiuti Ue per l'Ucraina, dopo l'ok dei leader europei all'apertura ai negoziati di adesione di Kiev all'Unione europea. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel al termine del primo giorno del vertice Ue tuttavia ha affermato: "Abbiamo strumenti per garantire la nostra affidabilità, gli ucraini possono contare sul nostro sostegno, in questo pacchetto, su cui c'è ampio accordo politico a 26, ci sono 50 miliardi per l'Ucraina".
Mosca schiera per la prima volta il Mainstay: cos'è e come funziona
Mosca, secondo il Ministero della Difesa britannico, ha probabilmente iniziato a utilizzare per la prima volta l'aereo di sorveglianza 'A-50 Mainstay D' - il nome NATO per il pluridecennale Beriev A-50 di epoca sovietica. Serve per l'identificazione di obiettivi in Ucraina, da segnalare al sistema missilistico di difesa aerea a lungo raggio Sa-21. L'ANALISI
Mosca schiera il missile Avangard: viaggia fino a 34.000 k/h
Lo riferisce l'agenzia Interfax, secondo cui il ministero della Difesa russo ha pubblicato dei video che mostrerebbero il trasporto del missile all'interno del silo di lancio. Avangard sa eseguire bruschi cambiamenti di traiettoria per colpire il bersaglio, viaggiando a velocità ipersoniche. Stando a quanto riferito da Mosca, è in grado di superare qualsiasi difesa missilistica. IL PUNTO
Trattato Cfe, Nato e Usa annunciano la sospensione dopo l'uscita della Russia
Un altro accordo siglato alla fine della Guerra Fredda per non far degenerare la situazione in Europa va verso la sua fine. Dopo che il Cremlino ha concluso la procedura per l'uscita dal Trattato sulle forze convenzionali, Washington e gli Alleati hanno fatto sapere che anche loro si muoveranno verso la sospensione. La notizia arriva a poca distanza dal ritiro della ratifica di Mosca a un altro trattato, quello che mette al bando gli esperimenti nucleari (Ctbt). I DETTAGLI