
L'accusa del ministro della Difesa di Tel Aviv Yoav Gallant. Trattative a un punto morto, il Mossad richiama la delegazione dal Qatar. Proseguono i lanci di razzi verso Israele e i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Arrivati i primi aiuti dopo la fine della tregua, ma non bastano. Secondo Hamas, sono già 300 i morti dopo la fine della pausa umanitaria. Netanyahu: "Continuiamo a combattere per distruggere Hamas"
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Le trattative per la ripresa della tregua sono a un punto morto e il Mossad ha ordinato al suo staff di rientrare da Doha, dando ad Hamas la colpa di non aver rispettato l'accordo, negando la liberazione di 15 donne e 2 bambini. I miliziani: "Abbiamo solo uomini e soldati. Arrivati i primi aiuti dopo la fine della tregua, ma non bastano. Secondo Hamas, sono già 300 i morti dopo la fine della pausa umanitaria. Netanyahu: "Continuiamo a combattere per distruggere Hamas". L'area di Khan Yunis, nel Sud della Striscia, bersagliata da intensi bombardamenti dall'aria, dal mare e da terra da Israele. L'esercito ha dato ordine in arabo di evacuazione immediata verso le città alla frontiera di Rafah.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE
Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà
A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO
Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
Haaretz: 'Ricognitori Gb su Israele e Gaza per localizzare ostaggi'
Il ministero della Difesa britannico ha annunciato che effettuerà voli di sorveglianza sul Mediterraneo orientale, comprese operazioni nello spazio aereo sopra Israele e Gaza, nel tentativo di localizzare e salvare gli ostaggi detenuti a Gaza, compresi cittadini britannici. L'annuncio precisa che l'aereo sarà disarmato, non avrà un ruolo di combattimento e avrà il compito esclusivo di localizzare gli ostaggi" e che condividerà "solo le informazioni relative al salvataggio degli ostaggi" con altre entità. Lo riporta Haaretz.
Usa: Israele tuteli civili Gaza, o sarà sconfitta strategica
Il capo del Pentagono mette in guardia Israele sul rischio si una "sconfitta strategica" nella sua guerra contro Hamas se non terrà conto degli avvertimenti sul crescente numero di vittime civili a Gaza. "Ho personalmente spinto sui leader israeliani per evitare vittime civili, per evitare una retorica irresponsabile e per prevenire la violenza dei coloni in Cisgiordania", ha detto il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg.
Idf: ucciso comandante brigata Shajayeh di Hamas, ha pianificato attacco 7 ottobre
Il comandante della brigata Shajaiyeh di Hamas, Wisam Farhat, è stato ucciso oggi in un attacco aereo delle Forze armate israeliane. A darne notizia sono state le Idf, precisando che Farhat era uno dei pianificatori del massacro del 7 ottobre e che aveva inviato gli aggressori al Kibbutz Nahal Oz e alla vicina postazione militare. Farhat è stato imprigionato in Israele dal 1995 al 2005 e, dopo il suo rilascio, è tornato a Gaza e ha lavorato alla produzione di razzi di Hamas.
Netanyahu: Hamas si è rifiutata di far visitare ostaggi dalla Croce Rossa
L'intesa con Hamas prevedeva la possibilità per la Croce Rossa di visitare gli ostaggi, ma Hamas si rifiuta di consentirlo. A dichiararlo è stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, rispondendo ad una domanda in merito nel corso della conferenza stampa di questa sera.
Usa: ogni sforzo per garantire rilascio ostaggi
L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden "perseguira' ogni sforzo" per garantire il rilascio degli ostaggi che Hamas tiene a Gaza, compresi i cittadini americani che rimangono dispersi. Lo ha detto alla Cnn un alto funzionario dell'amministrazione Usa sulla scia dei negoziati a Doha, in Qatar, che si sono interrotti . La Casa Bianca ha affermato che vi sono una donna americana e sette uomini dispersi in seguito all'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Finora, quattro americani sono stati rilasciati dall'inizio della guerra: Abigail Edan, 4 anni , il 26 novembre; Liat Beinin il 29 novembre; e Judith Tai Raanan e sua figlia diciassettenne, Natalie Raanan , il 20 ottobre.
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA
Forze armate israele: "Trovato ingresso tunnel nel cortile di una scuola
Le forze armate israeliane hanno dato notizia oggi di un'operazione a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, compiuta prima della tregua. L'operazione aveva portato alla scoperta dell'ingresso di un tunnel scavato all'interno del cortile di una scuola. Il tunnel è stato distrutto dai militari israeliani. A riferirne è il Jerusalem Post.
Unrwa: a Gaza 50.000 donne incinte, oltre 180 parti al giorno
"Ci sono circa 50.000 donne incinte a Gaza, di cui oltre 180 che partoriscono ogni giorno": lo scrive su X l'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. "Le ostetriche forniscono assistenza alle donne che hanno partorito e ad alto rischio nei nostri nove centri sanitari operativi. L'assistenza postnatale continua nei rifugi, ma le condizioni non sono affatto adatte ai neonati", aggiunge l'agenzia.
Netanyahu: Israele sapeva? Esamineremo a fine guerra
"Non c'e' un complotto, non c'è stato un complotto e non puo' esserci. Ci sono domande a cui e' necessario rispondere: cosa e' successo, come e' successo e questo sara' esaminato alla fine della guerra". Con queste parole il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha risposto alla domanda di 'Haaretz' su un sondaggio secondo il quale un terzo dell'opinione pubblica ebraica ritiene che funzionari della Difesa israeliana fossero coinvolti o sapessero in anticipo dell'attacco di Hamas.
Netanyahu su civile ucciso a Gerusalemme, 'incidenti possono accadere'
Benjamin Netanyahu ha confermato il proprio sostegno alla politica di distribuzione di armi voluta dal ministro della Sicurezza interna Amir Ben-Gvir dopo il 7 ottobre, malgrado l'uccisione di un civile israeliano durante l'attentato a Gerusalemme. "Nel momento in cui si distribuiscono armi da fuoco in grandi quantità, questi incidenti possono accadere", ha detto Netanyahu questa sera. "Sappiamo che durante le fasi di terrorismo dell'ultimo decennio, la presenza di civili armati ha salvato le cose e ha impedito situazioni di grave disastro. È successo decine di volte. Pertanto, penso che nella situazione attuale, dovremmo continuare con questa politica. Lo sostengo decisamente. Potrebbero esserci dei costi, e sono vite umane". Yuval Doron Castleman, 37 anni, è stato ucciso sul luogo dell'attentato compiuto due giorni fa a Gerusalemme da due militari che lo hanno scambiato per un terrorista. Castleman è corso verso i terroristi sparando contro di loro con la sua arma da fuoco, poi i militari hanno colpito anche lui. Le immagini video dell'accaduto - riporta il Times of Israel - lo mostrano mentre getta via l'arma, e in ginocchio con le mani alzate urla "non sparate". Nuovamente colpito, Castleman è stato ricoverato in ospedale a Gerusalemme in condizioni critiche ed è stato dichiarato morto poco prima della mezzanotte, alla vigilia del suo 38mo compleanno.
Netanyahu: il Libano verrà distrutto se Hezbollah farà guerra a Israele
Benjamin Netanyahu è tornato ad avvertire Hezbollah:"Se Hezbollah farà l'errore di entrare in un conflitto più ampio, avrà distrutto il Libano con le sue stesse mani". "Stiamo operando continuamente al nord contro tutti gli sforzi messi in atto da Hezbollah per agire contro di noi. Eliminiamo cellule terroristiche, allontanandole dal confine, distruggiamo munizioni. Continueremo con una forte deterrenza al nord e la vittoria totale al sud".
Netanyahu: "I nostri ostaggi sono 'prigionieri del Diavolo"
Gli ostaggi israeliani a Gaza ''sono prigionieri dal Diavolo''. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, in una conferenza stampa. ''Mentre si accumulano le testimonianze di quanti sono tornati, si comprende che hanno vissuto esperienze infernali. In maniera diversa, ma comunque infernali. La fame. La violenza. L'incertezza''. Netanyahu ha aggiunto di essersi domandato, riferendosi al leader di Hamas Yihya Sinwar: ''Come si fa a negoziare col Diavolo ?''. Ha quindi osservato che il ricorso ad una forte pressione militare avrebbe comunque favorito gli sforzi di mediazione.
Netanyahu: 'Oslo un errore, Anp non può controllare Gaza'
Gli accordi di Oslo ''furono un errore terribile'' e l'Autorita' nazionale palestinese che ne scaturi' non potra' dunque assumere il controllo su Gaza, una volta sconfitto Hamas. Lo ha detto stasera Benyamin Netanyahu. ''Malgrado cio' ci sia consigliato dai nostri migliori amici, io mi oppongo''. Il premier ha rilevato che ''Abu Mazen'' non ha condannato la strage del 7 ottobre''. ''L'Anp - ha aggiunto - ha fallito del tutto. Non solo non combatte il terrorismo, ma anzi lo finanzia''. L'esercito israeliano manterra' dunque ''un controllo di sicurezza su Gaza'', ma la sua gestione avverra' ''con un processo del tutto diverso''.
Netanyahu: "il Libano verrà distrutto se Hezbollah farà guerra a Israele"
Benjamin Netanyahu è tornato ad avvertire Hezbollah:"Se Hezbollah farà l'errore di entrare in un conflitto più ampio, avrà distrutto il Libano con le sue stesse mani". "Stiamo operando continuamente al nord contro tutti gli sforzi messi in atto da Hezbollah per agire contro di noi. Eliminiamo cellule terroristiche, allontanandole dal confine, distruggiamo munizioni. Continueremo con una forte deterrenza al nord e la vittoria totale al sud".
Israele martella il sud di Gaza, saltano le trattative
Anche il secondo giorno dopo la fine della tregua è stato all'insegna della guerra totale a Gaza. Israele ha intensificato i raid nel sud della Striscia intorno a Khan Yunis, ordinando l'evacuazione dei civili, mentre Hamas ha lanciato raffiche di razzi contro diverse città dello Stato ebraico. Centinaia i palestinesi uccisi, ha denunciato il movimento che controlla sempre meno la Striscia. In questo diluvio di fuoco, a cui si aggiungono i nuovi attacchi di Hezbollah, sembra essersi spezzato anche l'esile filo di un negoziato per riprendere lo scambio di prigionieri: si è arrivati a un "punto morto", hanno annunciato gli israeliani lasciando la sede delle trattative, Doha. Per il governo Netanyahu riportare a casa tutti i connazionali resta una priorità, ha assicurato in serata il premier in una conferenza stampa. Chiarendo allo stesso tempo che i piani militari restano inalterati: una "manovra terrestre necessaria" per raggiungere l'obiettivo di "distruggere Hamas". Dopo la ripresa delle ostilità gli attacchi israeliani sono stati massicci. L'esercito ha reso noto di aver preso di mira finora più di 400 "obiettivi terroristici" a Gaza. Un'offensiva condotta con forze aeree, navali e di terra, principalmente sull'area di Khan Yunis, dove si sono riparati migliaia di sfollati provenienti dal nord. Israele, dopo aver mappato la zona, ha disposto le prime evacuazioni forzate da alcuni rioni, chiedendo ai residenti di andare verso la frontiera egiziana. Il piano è quello di operazioni mirate e circoscritte, di quadrante in quadrante, fino al controllo totale della parte meridionale della Striscia. "Sono aree dove non avevamo operato finora, ma andremo avanti con intensità fino alla completa eliminazione di Hamas", ha chiarito il ministro della difesa Yoav Gallant. Inviando un messaggio ai capi militari che controllano quest'area, ma anche ai loro leader: Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Marwan Issa.
Londra annuncia voli di ricognizione su Israele e Gaza per individuare gli ostaggi
Il Regno Unito condurrà voli di ricognizione su Israele e Gaza per prendere parte agli sforzi per salvare gli ostaggi in mano ad Hamas. I velivoli - ha reso noto il ministero della Difesa di Londra - "saranno disarmati, non avranno un ruolo di combattimento e avranno il compito esclusivo di localizzare gli ostaggi". "Solo le informazioni relative al salvataggio degli ostaggi saranno trasmesse alle autorità competenti responsabili del salvataggio degli ostaggi". I voli si svolgeranno sul Mediterraneo orientale, operando anche nello spazio aereo sopra Israele e Gaza.
Netanyahu: continuiamo a combattere per distruggere Hamas
''Continuiamo a combattere con tutta la forza per distruggere Hamas, per impedire che Gaza torni a minacciarci e per far si' che tutti gli ostaggi ritornino a casa'': lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, aprendo una conferenza stampa. ''La guerra proseguira' fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi. La manovra terrestre e' necessaria per raggiungere questo scopo''
Mezzaluna Rossa palestinese: 'Entrati a Gaza 100 camion di aiuti'
Sono cento i camion carichi di aiuti arrivati oggi nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, al confine con l'Egitto. Lo ha confermato la Mezzaluna Rossa palestinese, precisando su X che il suo staff ha "ricevuto cento camion" con "generi alimentari, acqua, aiuti d'emergenza, forniture sanitarie e medicinali". Ieri l'arrivo degli aiuti nella Striscia si era fermato con la ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas.
Human Rights: 'L'Iran approfitta della guerra a Gaza per aumentare esecuzioni'
Secondo gruppi per i diritti umani, il regime iraniano ha giustiziato più di 127 persone, tra cui donne e minori, dall'attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre. I dati raccolti da Iran Human Rights (Ihr) e dall'organizzazione norvegese Hengaw, consultati dal domenicale britannico Observer, indicano un aumento "allarmante" delle esecuzioni dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Un terzo gruppo, Human Rights Activists in Iran (Hra), ha confermato che c'è stato un aumento significativo delle esecuzioni dopo gli attacchi del 7 ottobre, affermando che la scorsa settimana il regime ha giustiziato sette persone in un arco di 24 ore. Gli attivisti per i diritti umani e le famiglie delle persone messe a morte hanno accusato il regime di usare la preoccupazione del mondo per la guerra a Gaza come copertura per vendicarsi dei dissidenti e mettere a morte le persone senza il dovuto processo giudiziario.
Hamas: uccisi 15.207 palestinesi
Hamas ha dichiarato che piu' di 200 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dalla fine del cessate il fuoco con Israele. Secondo la dichiarazione, il numero totale delle vittime ammonta a 15.207 persone, con oltre 40.000 feriti, di cui 280 persone del comparto sanita', 26 squadre di soccorso e 76 giornalisti e personale dei media. Secondo Hamas, circa il 70% delle vittime nella Striscia sono donne e bambini. Hamas stima che ogni giorno siano necessari 1.000 camion di aiuti umanitari per soddisfare i bisogni dei residenti della Striscia, insieme a un ulteriore milione di litri di carburante ogni giorno.
Quattro ex ostaggi alla manifestazione di massa a Tel Aviv
Migliaia di dimostranti si sono raccolti nel centro di Tel Aviv, nelle vicinanze della cosidetta 'Piazza degli ostaggi', per esigere la liberazione immediata di tutti gli israeliani rimasti ancora prigionieri a Gaza. Fra gli oratori, hanno riferito gli organizzatori, ci sono anche quattro ex ostaggi: Daniela Alloni, Yaffa Adar, Yocheved Lifshitz e Ditza Heiman. Sono stati invitati a parlare anche congiunti della famiglia Bibas (padre, madre, e due bambini di 4 anni e 10 mesi) la cui sorte resta incerta.
Abu Mazen, basta con Governo fascista israeliano
Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha affermato stasera che il popolo e la leadership della Palestina non si arrenderanno alle circostanze, ne' permetteranno un altro esodo simile a quello della Nakba del 1948, indipendentemente dalle circostanze. sfide o sacrifici. Rivolgendosi a un incontro della leadership palestinese presso la sede presidenziale a Ramallah, il Presidente ha dichiarato: "Non ci inginocchieremo, ne' ci arrenderemo alle circostanze prevalenti. Non permetteremo il ripetersi della Nakba del 1948, indipendentemente dalle sfide o dai sacrifici". Nel frattempo, il presidente Abbas ritiene gli Stati Uniti responsabili di non aver costretto il governo israeliano a cessare la sua aggressione contro il popolo palestinese. "Adesso basta con questo governo fascista israeliano. Non c'è più spazio per ulteriore tolleranza. Se la comunità internazionale non prende l'iniziativa per intervenire in modo positivo ed efficace, la situazione arriverà a un punto che non potrà essere trattata o affrontata" ha avvertito il presidente Abbas. Abbas ha ribadito che Gaza e' parte integrante dello Stato palestinese, sottolineando che "qualsiasi soluzione politica deve comprendere l'intera Palestina con Gerusalemme come capitale".
Hamas: nessun negoziato in corso e nessun rilascio
Nessun negoziato e' attualmente in corso per un cessate il fuoco a Gaza: lo ha detto in un'intervista ad Al Jazeera il vice responsabile dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, aggiungendo che non ci sara' nessuno scambio fra ostaggi e prigionieri finche' continuera' l'assalto a Gaza. "Non ci sono negoziati sulla tregua. Non ci sara' alcuno scambio di prigionieri finche' l'aggressione non finira' e non ci sarà un cessate il fuoco completo e definitivo", ha dichiarato. "L'occupazione insiste che ci sono ancora donne e bambini detenuti, ma noi abbiamo detto che li abbiamo consegnati tutti. I prigionieri rimasti a Gaza sono soldati e civili che hanno servito nell'esercito di occupazione", ha aggiunto. Non saranno rilasciati "fino a quando non saranno liberati tutti i nostri prigionieri e non ci sara' un cessate il fuoco. La resistenza è pronta ad affrontare tutti gli scenari militari israeliani, che si tratti di guerra di terra, aerea o altro", ha concluso.
Harris: Usa non permetteranno sfollamento palestinesi
La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha dichiarato che "in nessuna circostanza gli Stati Uniti permetteranno il trasferimento forzato dei palestinesi". Lo si legge in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca. Harris ha dichiarato: "La vicepresidente ha ribadito che in nessuna circostanza gli Stati Uniti permetteranno il trasferimento forzato di palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania, l'assedio di Gaza o il ridisegno dei confini di Gaza". La dichiarazione arriva nel corso dell'incontro di Harris con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, a Dubai a margine della Cop28. Harris ha aggiunto: "La vicepresidente ha discusso le idee degli Stati Uniti per la pianificazione post-bellica a Gaza, compresi gli sforzi per la ricostruzione, la sicurezza e la governance. Ha sottolineato che questi sforzi potranno avere successo solo se saranno perseguiti nel contesto di un chiaro orizzonte politico per il popolo palestinese verso uno Stato proprio guidato da un'Autorità Palestinese rivitalizzata e avranno un sostegno significativo da parte della comunita' internazionale e dei Paesi della regione".
Hamas: in ostaggio abbiamo solo uomini e soldati
Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto in un'intervista ad Al Jazeera che l'organizzazione ha consegnato tutte le donne e bambini e che ora "rimangono solo uomini e soldati" in mano ai miliziani. Lo scrive Haaretz. "Israele insiste che abbiamo ancora donne e bambini, anche se abbiamo chiarito che abbiamo consegnato tutte le donne e i bambini in nostro possesso, e ora rimangono solo uomini e soldati", ha affermato, aggiungendo che attualmente non sono in corso negoziati per una tregua e che Hamas non libererà altri ostaggi senza un cessate il fuoco globale e il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi.
Gallant: Hamas non vuole rilasciare 15 donne e 2 bambini
Hamas ha infranto gli accordi ''quando si è rifiutato di rilasciare 17 ostaggi: 15 donne e due bambini'': lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. Per questa ragione ieri l'esercito israeliano ha ricevuto l'ordine di ''accrescere e potenziare le attivita' militari a Gaza''. ''La pressione militare - secondo Gallant - consente di raggiungere due obiettivi: arrecare danni a Hamas e favorire la liberazione degli ostaggi''. Israele, ha precisato, ha recuperato 110 ostaggi e i corpi di tre prigionieri. ''Nessun esercito ha mai fatto meglio contro gruppi terroristici''. Israele ha inoltre ucciso ''migliaia di terroristi''.
Bombe Israele uccidono fisico Sufyan Tayeh
Un attacco aereo israeliano contro la città di Al-Faluja, 30 km a nord-est di Gaza City, ha ucciso l'eminente scienziato palestinese Sufyan Tayeh e la sua famiglia. Lo annunci il Ministero palestinese dell'Istruzione, controllato da Hamas. Tayeh, che era presidente dell'Universita' islamica di Gaza, era un ricercatore nel campo della fisica e della matematica applicata.
Stasera Netanyahu in tv per una conferenza stampa
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu terra' stasera una conferenza stampa, che sara' trasmessa in diretta dalle reti televisive nazionali. Lo ha annunciato il suo ufficio. Anche il ministro della difesa Yoav Gallant ha preannunciato ai media un proprio intervento, che avverra' separatamente.
Hamas, '300 uccisi dai raid israeliani su Gaza City'
Trecento persone sono state uccise negli attacchi israeliani sul quartiere di Shejaiyeh, nella parte orientale di Gaza City. Lo sostiene l'Ufficio informativo di Hamas in un comunicato riportato da Haaretz. Secondo la dichiarazione, l'aeronautica israeliana ha bombardato più di 50 edifici residenziali e case del quartiere.
Sirene di allarme nel nord di Israele, anche a Nazareth
Sirene di allarme risuonano in estese località nel nord di Israele, fra cui Nazareth. Lo ha riferito la radio militare. Gli abitanti hanno avuto ordine di entrare nei rifugi.
Stop negoziati, Israele ritira sua delegazione in Qatar
- Israele ha deciso di ritirare la sua delegazione dai negoziati che si stavano svolgendo in Qatar per un cessate il fuoco a Gaza. Gli esponenti del Mossad che si trovavano a Doha sono stati richiamati in patria a causa della "impasse" nei negoziati. "Su indicazione del primo ministro Benjamin Netanyahu, David Barnea, capo del Mossad, ha ordinato alla sua squadra a Doha di tornare in Israele", ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu in un comunicato citato da Al Jazeera. Hamas, secondo il premier israeliano, "non ha rispettato la sua parte dell'accordo, che prevedeva il rilascio di tutti i bambini e le donne secondo una lista trasmessa ad Hamas e da loro approvata. Il capo del Mossad ringrazia il capo della CIA, il ministro dell'Intelligence egiziano e il primo ministro del Qatar per la loro collaborazione negli enormi sforzi di mediazione che hanno portato al rilascio di 84 bambini e donne dalla Striscia di Gaza oltre a 24 cittadini stranieri", si legge ancora nel comunicato. Il probema riguarderebbe la proposta di Hamas di includere nel numero degli ostaggi da liberare anche lcuni fra quelli morti a Gaza.
Tenta un attacco ai soldati, palestinese ucciso a Nablus
Un palestinese e' stato ucciso oggi dopo che, secondo il portavoce militare israeliano, aveva cercato di avventarsi con un coltello contro soldati che presidiavano un posto di blocco a pochi chilometri da Nablus, in Cisgiordania. La sua identita' non e' al momento nota. Da parte palestinese questo episodio non e' stato ancora commentato.
Erdogan potrà accogliere terroristi Hamas in fuga
Israele ha detto che la Turchia, se vuole, potrà accogliere i membri dell'ala militare di Hamas che alla fine del conflitto fossero ancora vivi. Commentando il sostegno del presidente Recep Tayyep Erdogan a Hamas, il ministro degli esteri israeliano Ely Cohen ha scritto su X: ''L'organizzazione Hamas-Isis cessera' di esistere a Gaza, libereremo Gaza da Hamas, per il bene della sicurezza di Israele e per creare un futuro migliore agli abitanti della regione''. ''La vostra presidenza - ha concluso Cohen - potra' poi accogliere nel Suo Paese i terroristi di Hamas che non siano stati eliminati e che siano fuggiti da Gaza''.
Mo: Cpj, 'dal 7 ottobre uccisi 61 giornalisti, 54 erano palestinesi'
Sono almeno 61 i giornalisti e gli operatori dei media uccisi dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hamas dopo il terribile attacco del 7 ottobre nel Paese, che ha fatto scattare le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza. Lo denuncia il Committee to Protect Journalists (Cpj). Tra le vittime accertate al primo dicembre ci sono 54 palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi.
Macron, per eliminare Hamas Israele rischia 10 anni guerra ++
L'obiettivo della "distruzione totale di Hamas" deve essere "chiarito" da Israele, perché rischia di generare "dieci anni" di guerra. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron. "La distruzione totale di Hamas, cos'è? Qualcuno pensa che sia possibile? Se è così, la guerra durerà dieci anni e non credo che nessuno sappia definire seriamente questo obiettivo. Quindi questo obiettivo deve essere chiarito", ha detto Macron da Dubai, aggiungendo che "la buona lotta contro il terrorismo non è un bombardamento sistematico e permanente".
Macron: 'Raddoppiare sforzi per un cessate il fuoco duraturo'
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto di "raddoppiare gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco duraturo" nella Striscia di Gaza, dove sono riprese le ostilità dopo la fine della tregua tra Israele e Hamas. "La ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza (...) è un argomento di preoccupazione che è stato oggetto di molte discussioni" durante la Cop28, a cui Macron partecipa a Dubai. "Questa situazione richiede sforzi raddoppiati per raggiungere un cessate il fuoco duraturo, per ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas, per fornire al popolo di Gaza l'aiuto di cui ha urgentemente bisogno, e per dare a Israele la certezza che la sua sicurezza è stata ripristinata", ha sottolineato il leader francese in conferenza stampa.
Militari israeliani uccidono palestinese che si era avvicinato con un coltello
Soldati dell'Idf hanno sparato e ucciso un palestinese che aveva estratto un coltello ed era avanzato verso di loro vicino alla città di Nablus, in Cisgiordania. Lo scontro è avvenuto a un posto di blocco militare presidiato da un'unità di soldati di riserva. Non ci sono state vittime tra i soldati.
Harris all'emiro del Qatar, impegno a rilascio tutti gli ostaggi
La vicepresidente Kamala Harris ha avuto un conversazione telefonica con l'emiro del Qatar, che ha ringraziato per gli sforzi che hanno portato a una pausa nei combattimenti fra Israele e Hamas. Una tregua risultata nel rilascio di oltre 100 ostaggi. Harris ha messo in evidenza che gli Stati Uniti restano impegnati al "rilascio di tutti gli ostaggi in stretta collaborazione con il Qatar e gli altri partner della regione".
Wp: 'Casa Bianca ha chiesto a Israele di cambiare strategia'
Gli Stati Uniti, durante la tregua nei combattimenti a Gaza, hanno fatto pressione su Israele per un cambio di strategia, spiegando che se le nuove operazioni si fossero tradotte nell'uccisione di molti civili, questo avrebbe significato un rifiuto di Israele nei confronti della posizione americana. Lo scrive il Washington Post. Nonostante il cambio di messaggio e di tono, gli osservatori esterni e gli esperti di Medio Oriente ritengono che non sia chiaro se l'amministrazione Biden sia pronta a prendere le distanze o a rompere con Israele se questo snobbasse le esortazioni americane e intraprendesse una nuova campagna aerea devastante.
Primi 50 camion aiuti entrano a Gaza dopo ripresa ostilità
I primi 50 camion di aiuti umanitari da quando sono riprese le ostilità sono entrate nella Striscia di Gaza dal valico con l'Egitto di Rafah. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa palestinese, citata da Bbc e Cnn. Quest'ultima lo ha constatato sul posto.
Hamas, '15.200 morti a Gaza, 70% donne e bambini'
Il numero dei palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani a Gaza è salito a 15.207. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità della Striscia - controllato da Hamas - secondo quanto riportato da Al Jazeera. Secondo il ministero, il 70% delle vittime sono donne e bambini, e negli attacchi sono rimaste ferite più di 40.000 persone.
Delegazione Israele in Qatar, negoziati ostaggi-tregua
Una delegazione israeliana e' arrivata questa mattina in Qatar per colloqui volti ad una nuova tregua, scrive il Times of Israelcitando Reuters. I colloqui stanno esaminando la possibilita' che Hamas rilasci altri ostaggi, forse anziani, in cambio del rilascio di ulteriori prigionieri di sicurezza da parte di Israele e di una nuova sospensione dei combattimenti. L'ultima tregua durata una settimana ha visto la liberazione di 105 civili dalla prigionia di Hamas a Gaza: 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. Sono ancora ostaggi 136 persone: 114 uomini, 20 donne e due bambini. Dieci degli ostaggi hanno 75 anni o piu'.
Meloni vede al Sisi, lavorare per pace sostenibile a Gaza
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a margine della Cop28 il presidente dell'Egitto Abdelfattah al-Sisi: al centro, tra i temi, la crisi in corso in Medio Oriente. Sul tema, spiega Palazzo Chigi, "si è convenuto sulla continuazione di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie". Italia e Egitto "hanno convenuto di continuare a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione al fine di giungere a una pace sostenibile a Gaza".
Mo: media, oltre 100 morti in raid Israele su casa nel nord di Gaza
Raid su Khan Yunis dal mare e dal cielo, ordine di evacuare
L'area di Khan Yunis, nel sud della Striscia, è stata bersaglio la scorsa notte ad intensi bombardamenti. L'aviazione, secondo fonti locali, ha colpito edifici nella città, mentre in parallelo l'artiglieria ha sparato verso l'area agricola di Karara, a ridosso del confine con Israele e la marina ha aperto il fuoco verso obiettivi sul litorale della vicina Deir el-Ballah. Intanto il portavoce militare ha divulgato, in arabo, ordini immediati di evacuazione per gli abitanti di rioni di Khan Yunis e di Deir el-Ballah. Gli ordini sono di spingersi a sud verso le dune di Muwassi e la città di frontiera di Rafah.
M.O.: torna l'incubo a Gaza, dopo tregua 240 morti
Oltre 400 obiettivi colpiti da Israele, 240 morti e circa 650 feriti secondo il overno di Gaza: sono i numeri dei combattimenti ripresi appena conclusa la tregua dei giorni scorsi per lo scambio ostaggi-detenuti. Nella notte, Israele ha anche colpito una base di Hezbollah in Siria, a sud di Damasco. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver "colpito terroristi e infrastrutture di Hamas". In una nota, ha affermato che i suoi jet da combattimento hanno colpito "piu' di 50 obiettivi nella regione di Khan Younis", nel sud del territorio palestinese; secondo i media palestinesi sono state distrutte tre moschee. L'esercito israeliano ha inviato messaggi di testo ai residenti di diverse aree ordinando loro di "andarsene immediatamente". Il fuoco dell'artiglieria e gli attacchi aerei sono stati diretti anche verso il nord della Striscia di Gaza, dove sono state prese di mira "cellule terroristiche", una "moschea utilizzata dalla Jihad islamica (l'altro principale movimento islamista a Gaza) come centro di comando operativo" e un "complesso di stoccaggio di armi", secondo l'esercito. Idf ha anche risposto a Hezbollah nel sud del Libano dopo che sono stati sparati due colpi di mortaio in territorio israeliano.
Mo: Gaza, 'civili feriti su pavimenti ospedali dopo ripresa combattimenti'
I civili hanno riempito di nuovo gli ospedali di Gaza in seguito alla ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, la maggior parte delle vittime dei bombardamenti a Gaza dalla fine della tregua di ieri sono donne e bambini. Israele afferma che i suoi attacchi militari stanno prendendo di mira Hamas, non i civili. "Le squadre mediche hanno avuto a che fare con un gran numero di feriti dalla fine della pausa umanitaria ieri mattina, con i continui bombardamenti sui civili", ha detto alla Cnn Ashraf Al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità. "I feriti giacciono sui pavimenti nei reparti di emergenza e davanti alle sale operatorie a causa dei molti arrivi".
Kamala Harris a Dubai tesse la tela per Gaza post-conflitto
La vicepresidente americana, Kamala Harris, illustrerà gli obiettivi americani per dopo la fine del conflitto tra Israele e Hamas durante il vertice sul clima Cop28, oggi a Dubai. Lo ricordano siti di informazione internazionali, secondo cui ci si aspetta da parte di Harris che sottolinei come, in uno scenario post-conflitto, l'auspicio è che il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania sia riunito sotto un'unica entità governativa. La vicepresidente Usa incontrerà a Dubai i leader regionali, tra cui lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. "Nei suoi incontri, la vicepresidente delineerà i nostri principi per Gaza post-conflitto, presenterà proposte specifiche che mettono al centro le voci dei palestinesi e costruirà il sostegno regionale a sostegno dei nostri sforzi", ha detto un funzionario della Casa Bianca.
M.O.: sei arresti fra manifestanti davanti casa di Netanyahu
Sei persone sono state arrestate dalla polizia mentre manifestavano davanti alla casa del primoministro Benjamin Netanyahu nella citta' costiera di Cesarea, lo hanno detto gli organizzatori della protesta citati dal Times of Israel. I manifestanti chiedono a Netanyahu di dimettersi in seguito aifallimenti che hanno portato all'assalto di Hamas del 7 ottobre al sud di Israele. Il video della scena mostra diversi manifestanti in piedi sulle dune di sabbia che sovrastano la suacasa, che lo chiamavano con un megafono, prima di essere affrontati dalla polizia. La polizia dice loro che non avevanoil permesso di manifestare sul posto.
Dopo attacchi dal Libano, ristretti i movimenti in nord Israele
L'esercito israeliano (Idf) ha di nuovo imposto restrizioni ai movimenti dei civili nell'Alta Galilea, nel nord di Israele, dopo i nuovi attacchi di Hezbollah dal Libano. Lo scrive Haaretz, ricordando che diverse comunità a ridosso del confine libanese sono già state evacuate dall'inizio della guerra, ma che molte persone sono rimaste sul luogo. Nel suo comunicato alla popolazione locale, l'Idf stabilisce che i cancelli delle comunità restino chiusi e che il traffico nella zona sia ridotto. Viene inoltre vietato il lavoro nei campi. Si consiglia inoltre ai residenti - scrive Haaretz - di restare vicini ai rifugi antiaerei e alle aree protette.
Onu insiste su necessità di un cessate il fuoco umanitario
"Tutti gli elementi indicano l'esercito israeliano come responsabile dell'attacco" a un convoglio di Medici senza Frontiere (Msf) a Gaza, lo scorso 18 novembre, in cui morirono due persone: lo scrive in un comunicato oggi la stessa organizzazione umanitaria, che allega anche foto e video. "Il 18 novembre 2023 un convoglio di evacuazione di Medici Senza Frontiere (Msf) è stato attaccato a Gaza City. Due persone sono state uccise in quello che è apparso subito come un attacco deliberato contro mezzi di Msf con il simbolo dell'organizzazione ben riconoscibile. Entrambe le vittime erano familiari di membri dello staff di Msf, uno di loro era anche un volontario che supportava l'azione medica all'ospedale di Al Shifa. A distanza di due settimane, dopo aver raccolto le testimonianze del personale presente quel giorno nel convoglio, Msf ritiene che tutti gli elementi indichino l'esercito israeliano come responsabile di questo attacco. Msf ha chiesto una spiegazione formale alle autorità israeliane, oltre a un'indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità".
Wsj, Israele pronto a tregua per liberare altri ostaggi
Un funzionario israeliano ha detto al Wall Street Journal che Israele è disposto a prendere in considerazione future pause nella guerra a Gaza per consentire il rilascio del maggior numero possibile di ostaggi. Secondo il giornale, il funzionario ha affermato che "possiamo negoziare mentre ancora combattiamo" e che l'accordo scaduto per fermare i combattimenti è stato "reso possibile grazie alla pressione della nostra operazione militare sul terreno.
ong, uccisi in attacchi in Siria due miliziani Hezbollah
Gli attacchi aerei israeliani di stanotte hanno ucciso due combattenti siriani pro-Hezbollah quando hanno colpito siti appartenenti al gruppo sostenuto dall'Iran vicino a Damasco. "Due combattenti siriani che lavorano per Hezbollah sono stati uccisi e altri sette combattenti che lavorano per il gruppo sono stati feriti in attacchi aerei israeliani su siti di Hezbollah vicino a Sayyida Zeinab", ha detto Rami Abdel Rahman, che dirige l'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in Gran Bretagna.
Un Women, 'scioccate da numerose denunce di violenza sessuale Hamas'
"Condanniamo inequivocabilmente i brutali attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre. Siamo allarmati dai numerosi resoconti di atrocità di genere e violenza sessuale durante questi attacchi. Questo è il motivo per cui abbiamo chiesto che tutti i casi di violenza di genere siano debitamente indagati e perseguiti". Così, l'organizzazione Un Women in una dichiarazione.
Idf conferma, colpiti oltre 400 obiettivi nella Striscia
L'Idf ha annunciato che nelle ultime 24 ore ha attaccato più di 400 obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui decine di obiettivi nella città meridionale di Khan Yunis. La Marina israeliana ha operato a Khan Yunis e Deir al-Balah, nel sud della Striscia di Gaza, e ha attaccato "obiettivi militari dell'organizzazione Hamas, nonche' infrastrutture e attrezzature utilizzate dalla forza navale dell'organizzazione". Nel nord della Striscia di Gaza è stata attaccata una cellula terroristica che, secondo l'IDF, ha teso un'imboscata alle forze israeliane. L'IDF ha anche colpito una moschea che, secondo l'esercito, veniva utilizzata come quartier generale militare della Jihad islamica.
Hamas annuncia nuovo rilancio, dopo tregua 240 morti
Il governo della Striscia di Gaza guidato da Hamas ha annunciato che 240 persone sono state uccise nel territorio palestinese dalla fine della tregua ieri nei combattimenti tra il movimento islamista palestinese e Israele. Altre 650 persone sono rimaste ferite in "centinaia di attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria e navali in tutta la Striscia di Gaza", ha dichiarato in un comunicato, aggiungendo che le forze israeliane hanno "preso di mira in particolare Khan Younes, dove decine di case sono state distrutte con gli abitanti all'interno".
Unicef, prima di tregua già più di 5300 bimbi uccisi
Prima della pausa dai combattimenti più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi in 48 giorni di bombardamenti incessanti, un dato che non include molti bambini ancora dispersi e presumibilmente sepolti sotto le macerie. A dirlo è l'Unicef che aggiunge: "I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario duraturo. Tutti i bambini dello Stato di Palestina e di Israele meritano la pace. Se la violenza dovesse tornare su questa intensità, possiamo presumere che altre centinaia di bambini saranno uccisi e feriti ogni giorno. La Striscia di Gaza è di nuovo, da ieri, il luogo più pericoloso al mondo per essere un bambino".
Wsj, 'Israele prenderebbe in considerazione nuova tregua per rilascio ostaggi'
Un funzionario israeliano ha detto al Wall Street Journal che Israele è disposto a prendere in considerazione future pause nella guerra a Gaza per consentire il rilascio del maggior numero possibile di ostaggi. Secondo il quotidiano americano, Israele “potrebbe negoziare mentre combatte. La tregua precedente è stata resa possibile grazie alla pressione della nostra operazione militare sul terreno”.
Medioriente, Gaza: 184 morti dalla fine della tregua
Funzionari del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, affermano che 184 persone sono state uccise dalla ripresa delle ostilità ieri mattina. Secondo il ministero almeno altre 589 persone sono rimaste ferite e più di 20 case sono state colpite dalla fine della tregua.
Medioriente, Israele lancia un attacco aereo nelle vicinanze di Damasco
Le difese aeree siriane hanno respinto stamattina un attacco missilistico israeliano contro obiettivi nelle vicinanze di Damasco. Lo scrive Haaretz, citando i media statali siriani. "Il nemico israeliano ha effettuato un'aggressione aerea dalla direzione del Golan siriano occupato, prendendo di mira alcuni punti nelle vicinanze della città di Damasco", ha riferito Sana, l'agenzia di stampa statale siriana, citando una fonte militare e aggiungendo che l'attacco ha causato solo danni materiali.
Medioriente, Idf lancia massicci attacchi a Khan Younis e a Rafah
L'esercito israeliano ha lanciato una massiccia ondata di attacchi notturni contro obiettivi di Hamas e di altri gruppi terroristici nel sud della Striscia di Gaza. Il Times of Israel ha scritto di "estese battaglie di terra" intorno alla città di Khan Younis, nella parte meridionale dell'area isolata. L'Idf ha riferito che alcuni dirigenti di Hamas si trovavano nella zona. Citando residenti della Striscia di Gaza, il quotidiano israeliano ha aggiunto che l'esercito israeliano ha lanciato volantini a Khan Younis invitando i residenti a fuggire a Rafah, nel sud, poiché la zona era pericolosa. Sono stati segnalati attacchi dell'Idf anche a Rafah.
Medioriente, media palestinesi: raid Israele distrugge tre moschee
Israele ha portato nuovi raid aerei sulla parte meridionale della Striscia di Gaza, distruggendo tre moschee a Khan Yunis. Lo riferiscono media palestinesi.
Medioriente, attacchi israeliani proseguono per il secondo giorno
Nuovi attacchi israeliani hanno sconvolto Gaza per il secondo giorno consecutivo dopo la rottura della tregua, secondo fonti locali. Nuvole di fumo grigio incombono sulla Striscia, dove il ministero della Sanità guidato da Hamas ha affermato che quasi 200 persone sono state uccise da quando è stata rotta la tregua, 24 ore fa. "Quello che stiamo facendo ora è colpire obiettivi militari di Hamas in tutta la Striscia di Gaza", ha detto ai giornalisti il portavoce delle forze di difesa israeliane, Jonathan Conricus. Con la ripresa delle ostilità, il braccio armato di Hamas ha ricevuto "l'ordine di riprendere i combattimenti" e di "difendere la Striscia di Gaza", secondo una fonte vicina al gruppo che ha chiesto di restare anonima. Leader internazionali e gruppi umanitari hanno condannato la ripresa delle ostilità. Gli Stati Uniti hanno affermato che stanno lavorando con i partner regionali per raggiungere un altro cessate il fuoco. "Continueremo a lavorare con Israele, Egitto e Qatar per ripristinare una tregua", ha detto ai giornalisti in California il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin.
Medioriente, Israele prosegue bombardamenti su Striscia di Gaza
Le forze israeliane bombardano per il secondo giorno consecutivo dalla fine della tregua con Hamas la Striscia di Gaza. "Adesso colpiamo obiettivi militari di Hamas lungo tutta la Striscia" ha dichiarato il portavoce dell'Idf, Jonathan Conricus.