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Guerra Ucraina Russia, Lavrov: "C'era accordo con Ucraina, ma Johnson fu contrario"

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La rassegna di Sky TG24 dell'1 dicembre
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La rassegna di Sky TG24 dell'1 dicembre
00:18:21 min

Così il ministro degli Esteri russo, che ha attribuito all'ex primo ministro britannico la colpa del mancato accordo tra Ucraina e Russia. La guerra in Ucraina "è in una nuova fase" con l'inverno che promette di complicare i combattimenti, dopo una controffensiva estiva che non è riuscita a produrre i risultati desiderati a causa della persistente carenza di armi e forze di terra". Lo ha riferito il presidente ucraino Zelensky nel corso di un'intervista

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La guerra in Ucraina "è in una nuova fase" con l'inverno che promette di complicare i combattimenti, dopo una controffensiva estiva che non è riuscita a produrre i risultati desiderati a causa della persistente carenza di armi e forze di terra. Ad affermarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Ap.

Per il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, c'era un accordo con l'Ucraina per porre fine alla guerra, ma Boris Johnson non fu d'accordo e chiese la continuazione delle ostilità.

L'esercito russo ha lanciato nella notte 25 droni di produzione iraniana, razzi  e un missile teleguidato sul sud e l'est del territorio ucraino. Lo riferisce su Telegram l'aeronautica militare, citata da Rbc-Ucraina. La contraerea ucraina ha distrutto 18 droni e un missile guidato Kh-59.


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Lo ha deciso un tribunale russo, estendendo così la detenzione del giornalista per la terza volta da marzo, cioè da quando il 32enne è sotto custodia con l'accusa di spionaggio. Accusa che lo stesso giornalista, la testata americana ed il governo degli Stati Uniti negano con decisione. LEGGI L'ARTICOLO

Ucraina nella Nato, Stoltenberg: "Traguardo più vicino che mai"

Le parole del segretario generale arrivano alla vigilia della ministeriale Esteri. “Continueremo a sostenerla nell’attuazione delle riforme necessarie nel suo percorso verso l’adesione”. LEGGI QUI

Ucraina: avvelenata la moglie del capo degli 007 di Kiev, Marianna Budanova

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Kiev: colpiti cinque depositi di munizioni russi

Le forze armate ucraine hanno colpito con missili tre aree di concentrazione di personale, armi e attrezzature militari, nonché cinque depositi di munizioni russe. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riferisce 'Ukrainska Pravda'.
Secondo le fonti di Ukrainska Pravda i russi sono diventati significativamente più attivi sul fronte di Marinka, nell'oblast' di Donetsk. Le forze russe stanno prendendo d'assalto le posizioni delle Forze di Difesa da più lati contemporaneamente, sia a Mariinka che nelle aree limitrofe.

Guerra Israele-Hamas, ecco come potrebbe complicare la situazione per l’Ucraina

Il timore è che il conflitto in Medio Oriente distolga l’attenzione e il sostegno militare ed economico dell’Occidente da Kiev. Gli Stati Uniti si dicono però determinati a supportare entrambi i Paesi, e rassicurazioni a Volodymyr Zelensky sono arrivate anche dal summit della Nato. Fra i possibili problemi la fornitura di sistemi anti missile Patriot, la cui richiesta se dovesse aumentare sarebbe difficile da soddisfare. L'ANALISI

Russia, Putin revoca la ratifica del Trattato sul divieto dei test nucleari

L'accordo del 1996 mette al bando tutte le esplosioni, compresi i test dal vivo di armi nucleari, ma non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo hanno mai ratificato. LEGGI L'ARTICOLO

Ucraina, ucciso consigliere del capo delle forze armate: ordigno tra regali di compleanno

Gennady Chastyakov, stretto consigliere di Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate di Kiev, è stato ucciso oggi in un'esplosione. Sulla sua morte sarà aperta "un'indagine preliminare". LA VICENDA

Trattato Cfe, Nato e Usa annunciano la sospensione dopo l'uscita della Russia

Un altro accordo siglato alla fine della Guerra Fredda per non far degenerare la situazione in Europa va verso la sua fine. Dopo che il Cremlino ha concluso la procedura per l'uscita dal Trattato sulle forze convenzionali, Washington e gli Alleati hanno fatto sapere che anche loro si muoveranno verso la sospensione. La notizia arriva a poca distanza dal ritiro della ratifica di Mosca a un altro trattato, quello che mette al bando gli esperimenti nucleari (Ctbt). IL FOCUS

Putin ordina l'aumento del numero dei militari del 15%

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto - con effetto immediato - per aumentare il numero dei militari nelle forze armate russe di quasi 170mila persone, pari a circa il 15%. "L'aumento dell'organico a tempo pieno dell'esercito è dovuto alle crescenti minacce al nostro Paese legate all'operazione militare speciale e alla continua espansione della Nato", si legge nel decreto. Secondo quanto precisato dal ministero della Difesa, non è tuttavia prevista la mobilitazione in relazione a questo decreto.

Stoltenberg a Erdogan, approvare adesione Svezia nella Nato

 Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha ribadito al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan la necessità di far entrare la Svezia nell'alleanza militare. "Ho incontrato il Presidente Erdogan questa mattina e ho ribadito il mio precedente messaggio che i tempi sono maturi per portare a termine il processo di adesione della Svezia" ha dichiarato Stoltenberg a Dubai, al margine del vertice sul clima Cop28, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa svedese Tt.

Studenti palestinesi, battaglia non è religiosa ma politica

"Non è corretto spostare la nostra battaglia su un piano religioso. Sicuramente noi non ci sentiamo di rispondere" alle Comunità Ebraiche "come comunità musulmana, ma come palestinesi. Da palestinesi riteniamo che non è assolutamente una questione religiosa. Ebrei, cristiani, musulmani, hanno vissuto anche in pace in Palestina. Quella è riconosciuta come la terra della Pace. Per molti la Terra Santa. La questione per noi è politica. Le nostre critiche, le nostre piazze, sono contro il progetto sionista. Noi quello contestiamo. Non siamo contro gli ebrei o la religione ebraica". Lo dice Maya Issa, la presidente degli studenti palestinesi, a margine della manifestazione organizzata a piazza Sempione a Roma, rispondendo all'appello della presidente dell'Ucei alle comunità musulmane. "Il nostro problema è con l'ideologia sionista - ribadisce Maya -. Netanyahu ha portato all'Onu la cartina di un nuovo Medio Oriente dove non c'era la Palestina - afferma la studentessa -. Quello che stiamo vedendo ora è il progetto che lui e il suo governo stanno portando avanti: cancellare la Palestina dalle mappe con la pulizia etnica del popolo Palestinese, a Gaza e in Cisgiordania".

"Nel 2022 Putin voleva lasciare i tedeschi senza gas ma fallì"

Il presidente russo Vladimir Putin voleva creare il caos energetico in Germania poco dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022, chiudendo la filiale tedesca di Gazprom e lasciando i tedeschi senza gas. Solo la rivelazione a Berlino del piano, da parte di due manager russi, permise di rispondere all'operazione. Lo sostiene oggi una lunga inchiesta di Handelsblatt. Un "uomo di paglia" di Mosca avrebbe agito nella primavera del 2022 in Germania, con suoi rappresentanti, in nome della neonata società Jsc Palmary, il cui solo scopo era rilevare Gazprom Germania e tagliare l'approvvigionamento sul territorio tedesco. I russi volevano scatenare così una reazione di piazza tra i tedeschi e sabotare il sostegno a Kiev. Due manager russi hanno però avvertito Berlino del piano. Ancora oggi queste due persone "devono temere per la loro vita" a causa della loro scelta, riporta il giornale. L'operazione su Gazprom da parte russa aveva diverse debolezze, ma a inizio aprile Berlino ha dovuto ugualmente trovare subito una soluzione e rispondere al pericolo. Gazprom Germania è stata così messa sotto amministrazione fiduciaria e poi nazionalizzata dallo Stato tedesco.

Kiev rivendica l'attacco a un treno nella Siberia russa

L'Ucraina ha affermato di aver orchestrato attacchi contro una linea ferroviaria russa in Siberia, a migliaia di chilometri dalla linea del fronte, tra gli ultimi episodi di sabotaggio segnalati all'interno del territorio russo. "I russi sono caduti due volte nella trappola della Sbu (il servizio di sicurezza ucraino): un altro treno di carburante è esploso sulla ferrovia Baikal-Amur", ha detto all'Afp una fonte delle forze dell'ordine ucraine, aggiungendo che il presunto attacco è stato il seguito di un'esplosione avvenuta mercoledì notte che ha coinvolto un treno in transito nella remota regione russa della Buriazia. Non c'è stata una risposta immediata da parte russa all'ultimo incidente, ma Mosca ha confermato che all'inizio di questa settimana il personale di un treno aveva notato del fumo in un serbatoio di carburante e ha chiamato i vigili del fuoco sul posto. Il quotidiano economico russo Kommersant ha citato venerdì fonti che affermano che gli investigatori hanno aperto un'indagine penale sull'incidente di mercoledì e che l'incendio sul treno è stato probabilmente causato da un ordigno esplosivo non identificato. "I servizi speciali russi dovrebbero abituarsi al fatto che i nostri uomini sono ovunque. Anche nella lontana Buriazia", ha detto la fonte ucraina. La ferrovia Baikal-Amur è lunga oltre 4.000 chilometri (2.500 miglia) e corre adiacente ai confini di Cina e Mongolia. La Russia ha annunciato oggi di aver arrestato un uomo con doppia cittadinanza italo-russa per aver effettuato attacchi di sabotaggio su una ferrovia e contro una base aerea, agendo sotto gli ordini dell'Ucraina.

Kiev: "La situazione al confine con la Polonia è catastrofica"

La situazione alla frontiera tra Ucraina e Polonia, bloccata dai camionisti polacchi e dove sono fermi migliaia di tir, "è catastrofica". Lo ha dichiarato il commissario ucraino responsabile per i diritti umani, Dmytro Lubinets. "La situazione è catastrofica. Gli autisti ucraini sono in una situazione così terribile che stanno pianificando di iniziare uno sciopero della fame se le cose non migliorano", ha scritto Lubinets su Telegram.

Lavrov, c'era accordo con Ucraina, ma Johnson fu contrario

Per il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, c'era un accordo con l'Ucraina per porre fine alla guerra, ma Boris Johnson non fu d'accordo e chiese la continuazione delle ostilità. "C'era un accordo e lui era lì, a Istanbul, alla fine di maggio (del 2022), dopo diversi turni di trattative. Tre sessioni in Bielorussia, e l'ultimo a Istanbul. E l'accordo era stato raggiunto, come ha confermato uno dei partecipanti al negoziato, del gruppo di Zelensky, David Rahamja, componente della delegazione a Istanbul. Ma Boris Johnson venne e disse: "no, dovreste continuare la guerra", ha detto Lavrov in conferenza stampa oggi a Skopje, come riferito dalla Tass.

Lavrov, 'Blinken e Borrell via da summit Osce? Sono dei codardi'

''Blinken e Borrell se ne sono andati. Perché sta succedendo questo? Beh, probabilmente pensano che così facendo enfatizzano la loro intenzione di isolare la Russia. Ma penso che siano semplicemente dei codardi, hanno paura di qualsiasi colloquio onesto davanti ai fatti''. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa dopo l'incontro dei ministri degli Esteri dell'Osce a Skopje.

Ucraina: avvelenata la moglie del capo degli 007 di Kiev, Marianna Budanova

Alla donna, 30 anni, è stato diagnosticato un avvelenamento da metalli pesanti. "Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari", hanno detto alcune fonti. LEGGI L'ARTICOLO

Lavrov, in Ue una "disciplina del bastone peggio che la Nato"

Per il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, nell'Unione Europea domina ormai una "disciplina del bastone" che è addirittura più ferrea di quella in vigore nella Nato. "Io non faccio appello alla distruzione dell'Unione europea, non c'è bisogno di fare tali appelli. Constato soltanto come si comportano quei Paesi che si presentano come modelli e esempio di democrazia. Ma lì, nell'Unione Europea non vi è alcuna democrazia. Lì la disciplina del bastone, l'addestramento, a mio avviso, è addirittura peggiore che nella Nato. Direi 'meglio' che nella Nato", ha affermato Lavrov in una conferenza stampa oggi a Skopje a margine del vertice Osce. Ne ha dato notizia la Tass. Il ministro ha puntato il dito tra l'altro sulla destinazione dei proventi del Fondo europeo per la pace, alludendo evidentemente agli aiuti militari a Kiev. 

Lavrov

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Lavrov denuncia piani per basi Usa e Gb in Mar Nero e Azov

Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha denunciato i piani dell'Occidente di installare una base militare americana nel Mar Nero e un'altra britannica nel Mar d'Azov, e questo dopo la conclusione degli accordi di Minsk.  "I piani erano di creare una base militare Usa nel Mar Nero e una britannica nel Mar d'Azov. Se guardate la mappa, potrete capire che si tratta di una cosa inaccettabile (per la Russia) in nessuna circostanza", ha detto Lavrov nel corso di una conferenza stampa oggi a Skopje, a mergine del vertice Osce al quale partecipa. Ne ha dato notizia la Tass. A suo dire, si tratta di tentativi del'Occidente di creare una minaccia diretta per la Russia proveniente dal territorio ucraino, con gli accordi di Minsk ancora in vigore. 

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 all'1 dicembre 2023"

Lavrov, problemi Balcani vengono da Occidente non da Russia

Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha detto di ritenere che tutti i problemi dei Balcani siano colpa delle potenze occidentali e non della Russia, e ciò sin dai tempi della disgregazione della ex Jugoslavia. Parlando in conferenza stampa a Skopje, a margine del vertice Osce, Lavorv ha detto che l'Occidente ha sempre avuto interesse ad aizzare le varie nazioni le une contro le altre. "Sono convinto che i popoli della regione balcanica abbiano attraversato difficili transazioni storiche, che abbiano un codice comune e che non debbano permettere all'Occidente di mettere i Paesi della regione l'uno contro l'altro", ha affermato Lavrov. "Non esistono stati e nazioni ostili, esistono governi ostili. Sono i governi a prendere decisioni più o meno amichevoli", ha aggiunto il ministro russo, sottolineando i suoi sentimenti amichevoli verso il popolo macedone. "Da molti anni vado a Ohrid, una città fantastica e dove mi sento bene. Sono qui a Skopje da due giorni, vedo la vostra gente per strada, in albergo, sento il loro calore, ma anche il nostro nei vostri confronti", ha osservato Lavrov, che ha lanciato un appello alla convivenza pacifica nei Balcani e alla eliminazione di ogni ambizione nazionalistica. E li ha esortati a non aderire alle sanzioni contro la Russia solo e soltanto - ha detto - per soddisfare alcune ambizioni occidentali. 

Zelensky, con l'inverno siamo in una nuova fase della guerra

La guerra in Ucraina "è in una nuova fase" con l'inverno che promette di complicare i combattimenti, dopo una controffensiva estiva che non è riuscita a produrre i risultati desiderati a causa della persistente carenza di armi e forze di terra. Ad affermarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Ap pubblicata sul suo sito web, sottolineando che nonostante gli insuccessi l'Ucraina "non si arrenderà". "Abbiamo una nuova fase di guerra, e questo è un dato di fatto", ha detto Zelensky. "L'inverno nel suo insieme è una nuova fase della guerra". A una domanda sulla sua soddisfazione per i risultati la controffensiva ucraina, Zelensky ha risposto che "non ci stiamo ritirando, sono soddisfatto", tuttavia "stiamo perdendo persone, e di questo non sono soddisfatto. Non abbiamo avuto tutte le armi che volevamo, non posso essere soddisfatto, ma non posso nemmeno lamentarmi troppo". "Volevamo risultati più rapidi e da questo punto di vista, purtroppo, non abbiamo ottenuto i risultati desiderati. E questo è un dato di fatto", ha ammesso poi il leader ucraino. Zelensky si è quindi mostrato preoccupato che la guerra tra Israele e Hamas possa minacciare di oscurare il conflitto in Ucraina. "Stiamo già vedendo le conseguenze del cambiamento di orientamento della comunità internazionale a causa della tragedia in Medio Oriente. Solo i ciechi non se ne accorgono", ha detto il presidente. "L'attenzione equivale ad aiuto. Mancanza di attenzione significherà mancanza di aiuto. Combattiamo per ogni piccola attenzione", ha sottolineato. "Senza attenzione, potrebbe esserci debolezza nel Congresso (degli Stati Uniti)". 

Lavrov, c'era accordo con Ucraina, ma Johnson fu contrario

Per il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, c'era un accordo con l'Ucraina per porre fine alla guerra, ma Boris Johnson non fu d'accordo e chiese la continuazione delle ostilità. "C'era un accordo e lui era lì, a Istanbul, alla fine di maggio (del 2022), dopo diversi turni di trattative. Tre sessioni in Bielorussia, e l'ultimo a Istanbul. E l'accordo era stato raggiunto, come ha confermato uno dei partecipanti al negoziato, del gruppo di Zelensky, David Rahamja, componente della delegazione a Istanbul. Ma Boris Johnson venne e disse: "no, dovreste continuare la guerra", ha detto Lavrov in conferenza stampa oggi a Skopje, come riferito dalla Tass. 

Servizi russi, 'fermato italo-russo per atti di sabotaggio'

Un uomo di 35 anni con cittadinanza russa e italiana, residente a Ryazan, è stato fermato dai servizi di sicurezza russi con l'accusa di avere compiuto un sabotaggio facendo deragliare un treno e avere organizzato un attacco con droni contro una base militare. Lo ha reso noto il servizio d'intelligence interna, Fsb, citato dall'agenzia Interfax. 

Navalny, 'un nuovo procedimento penale contro di me'

Alexey Navalny denuncia che le autorità russe hanno annunciato l'apertura di un nuovo procedimento penale contro di lui. L'oppositore, in carcere per motivi ritenuti di matrice politica, afferma su Telegram di aver ricevuto una lettera in cui gli investigatori gli notificano un'inchiesta nei suoi confronti in base al "comma 2 dell'art. 214 del codice penale". "Non ho idea di cosa sia l'art. 214 e non posso cercarlo da nessuna parte. Lo scoprirete tutti prima di me", scrive. Secondo Meduza e altre testate russe che hanno dato la notizia, l'articolo riguarda il reato di "vandalismo", punito con la reclusione fino a tre anni. 

Lavrov su Ucraina, da Kiev e Occidente nessun segnale positivo

Mosca non vede da parte di Kiev nè da parte dei suoi sostenitori occidentali nessun segnale di disponibilità a una soluzione politica del conflitto. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov. "Finora non abbiamo visto alcun segnale nè da parte di Kiev nè da parte dei suoi padroni sulla loro disponibilità a una qualche soluzione politica", del conflitto in Ucraina, ha detto Lavrov in una conferenza a Skopje, dove partecipa ai lavori del vertice Osce. Lo ha reso noto la Tass. 

Mosca, Kiev ha perso 125.000 soldati in controffensiva

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha affermato che dall'inizio della controffensiva, nel giugno  scorso, gli ucraini hanno perso oltre 125 mila soldati. Le capacità di combattimento delle truppe ucraine sono state notevolmente ridotte e le truppe russe stanno "ampliando i territori sotto il loro controllo in tutta l'area dell'operazione militare speciale", ha aggiunto Shoigu durante una teleconferenza con i comandanti militari. Lo riferisce l'agenzia Interfax. 

Kiev, Kherson attacca per 91 volte in 24 ore, tre morti

L'esercito russo ha attaccato la regione di Kherson, in Ucraina meridionale, per 91 volte nelle ultime 24 ore: tre civili sono rimasti uccisi e altri otto feriti. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin citato da Ukrinform. In totale, l'esercito russo ha sparato sulla regione di Kherson 528 proiettili da mortai, artiglieria, lanciarazzi multipli Grad, carri armati, aerei e droni contro la regione, sette dei quali erano droni kamikaze Shahed. Le truppe russe hanno colpito le aree residenziali degli insediamenti della regione, il territorio delle fabbriche e delle imprese di e una casa della cultura del distretto. 

Kiev: "Da Russia decine di raid con droni made in Iran e missili nel sud e est"

L'Ucraina afferma che nella notte le forze russe hanno lanciato più di 20 raid con 25 droni Shahed made in Iran e con due missili X-59, contro il sud e l'est del Paese. Sempre secondo Kiev, nei mesi scorsi Mosca ha ammassato droni e missili per preparare una campagna invernale con attacchi sistematici contro le infrastrutture dell'energia. Le forze ucraina hanno abbattuto 18 dei 25 droni e un missile nemici nel sud. 

Tajani: "Non vedo condizioni per tregua, Italia continua a sostenere Kiev"

''L'Italia è un Paese che vuole la pace e così come aiutiamo i civili di Gaza che non c'entrano nulla con Hamas, lo stesso faremo con i civili dell'Ucraina. Purtroppo, in questo momento non vedo condizioni per una tregua tra Kiev e Russia ma bisogna continuare a lavorare con la diplomazia. L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua battaglia a difesa del diritto internazionale e dell'integrità territoriale''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a '24 Mattino' su Radio24.

Orban, stop a adesione Kiev a Ue, a rischio unità europea

"L'adesione dell'Ucraina all'Ue non coincide con gli interessi nazionali dell'Ungheria. Si può prevedere che non ci sarà un accordo e allora andrà in frantumi l'unità europea". Così il premier ungherese, Viktor Orban, in un'intervista a Kossuth Rádió. "L'unità può essere difesa evitando di mettere all'ordine del giorno le questioni su cui non c'è accordo" ha spiegato il premier suggerendo di stralciare dall'agenda del vertice dei leader europei del 14-15 dicembre la discussione sull'avvio dei negoziati all'Ue di Kiev. 

Kiev, attacco russo nella notte sul sud e l'est del Paese

L'esercito russo ha lanciato nella notte 25 droni di produzione iraniana, razzi  e un missile teleguidato sul sud e l'est del territorio ucraino. Lo riferisce su Telegram l'aeronautica militare, citata da Rbc-Ucraina. La contraerea ucraina ha distrutto 18 droni e un missile guidato Kh-59. 

Kiev, abbattuti 18 di 25 droni notturni da Russia

Le forze armate ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 18 dei 25 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana lanciati dalla Crimea e da Primorsko-Akhtarsk, nella punta sud-occidentale della Federazione Russa: lo ha fatto sapere l'aeronautica militare di Kiev. Alcuni dei droni sono stati abbattuti da pattuglie mobili dell'esercito ucraino. Le intercettazioni sono avvenute sul territorio delle regioni di Mikolayiv, Kherson, Zaporiyia e Dnipropetrovsk, tutte situate nella parte sud-orientale dell'Ucraina. Nelle ultime ore, le forze aeree ucraine hanno anche abbattuto un missile a guida aerea Kh-59 che la Russia ha lanciato contro la parte della regione meridionale di Kherson controllata da Kiev. 

Kiev, nostri 007 hanno diffuso in Crimea messaggio Zelensky

L'intelligence militare ucraina (Hur) ha orchestrato un attacco hacker ai canali televisivi in ;;Crimea per trasmettere un discorso del presidente Volodymyr Zelensky del 24 ottobre nella serata di ieri. Lo riportano diversi media ucraini tra cui il Kyiv Independent. Nel suo discorso serale del 24 ottobre, Zelensky si rivolse a "tutto il nostro popolo in Crimea. Tutti voi ritenete che la presenza russa sulla nostra terra non sia permanente. Lo so. L'Ucraina reclamerà il suo territorio e la sua gente. Non lasceremo nessuno agli occupanti". Il leader ucraino infine affermò che "l'Ucraina avrà presto capacità di controllo sulla Crimea occupata dai russi". Un portavoce delle autorità filorusse installate in Crimea - continua il sito web di informazione ucraino - ha anche affermato che anche alcuni provider Internet della penisola sarebbero stati hackerati. I media ucraini Suspilne e Ukrainska Pravda hanno affermato che l'attacco informatico televisivo faceva parte di un'operazione a lungo termine contro l'occupazione russa della Crimea, citando fonti anonime dell'intelligence.

Kiev, ieri sera raid russo nel Donetsk, un morto

"I russi hanno effettuato un attacco aereo su Toretsk, nella regione del Donetsk e una persona è rimasta uccisa". Lo ha reso noto Il servizio statale dell'Ucraina per le emergenze, riporta l'Ukrainska Pravda."Una persona è morta. Il servizio statale di emergenza e la polizia nazionale hanno salvato due persone dalle macerie, mentre un totale di 3 persone sono rimaste ferite", si legge nella nota.

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