Lo ha deciso un tribunale russo, estendendo così la detenzione del giornalista per la terza volta da marzo, cioè da quando il 32enne è sotto custodia con l'accusa di spionaggio. Accusa che lo stesso giornalista, la testata americana ed il governo degli Stati Uniti negano con decisione
Durerà almeno fino a gennaio 2024 la detenzione in Russia del reporter del Wall Street Journal, Evan Gershkovich. Lo ha deciso un tribunale locale estendendo così la detenzione del giornalista per la terza volta da marzo, cioè da quando l’uomo è sotto custodia con l'accusa di spionaggio. Accusa che lo stesso giornalista, la testata americana ed il governo degli Stati Uniti negano con decisione.
La decisione del giudice
L’ultima decisione arriva dopo quella dello scorso agosto quando un giudice aveva deciso di accogliere la richiesta degli inquirenti del Servizio di sicurezza federale (Fsb) di continuare a far restare Gershkovich in carcere, almeno fino al processo fissato per il 30 novembre. Ma la sentenza odierna prolunga la detenzione del reporter di altri tre mesi, per un totale di 10 arrivando a fine gennaio prossimo.
Le accuse contro il reporter
Gershkovich, 32 anni, era stato accreditato dal Ministero degli Esteri russo per svolgere la sua professione di giornalista, ed era stato arrestato dagli agenti del Fsb il 29 marzo scorso durante un viaggio per motivi professionali. Accusato di spionaggio, il giornalista è detenuto nella prigione Lefortovo a Mosca. Contro di lui però gli investigatori russi non hanno mai presentato pubblicamente prove a sostegno delle loro accuse.