Il presidente degli Stati Uniti ha detto che il giornalista del Wall Street Journal, che è il primo corrispondente dai tempi della guerra fredda a essere detenuto in Russia con l'accusa di spionaggio, ha cercato di "fare luce sull'oscurità" del Paese e ha affermato che gli sforzi americani per riportarlo a casa non cesseranno
Alla cena annuale dei corrispondenti della Casa Bianca di ieri sera Joe Biden ha detto che sta lavorando "come un dannato" per far rilasciare i giornalisti Usa detenuti all'estero, ha elogiato il "coraggio assoluto" di Evan Gershkovich, il reporter statunitense detenuto in Russia con l'accusa di spionaggio, e ha rinnovato l'appello a Mosca per la sua immediata liberazione. Lo riferiscono i media americani. (LA RICHIESTA DI LIBERAZIONE)
Le dichiarazioni
Il presidente degli Stati Uniti ha detto che il giornalista del Wall Street Journal, che è il primo corrispondente dai tempi della guerra fredda a essere detenuto in Russia con l'accusa di spionaggio, ha cercato di "fare luce sull'oscurità" del Paese e ha affermato che gli sforzi americani per riportarlo a casa non cesseranno. Biden si è rivolto direttamente ai genitori di Gershkovich, che erano presenti in sala e hanno ricevuto la standing ovation degli oltre 2.000 partecipanti all'evento, alcuni di loro indossavano una t-shirt con la scritta 'Free Evan'. Presente anche Brittney Griner, detenuta nei mesi scorsi in Russia con l'accusa di spaccio di droga e rilasciata in uno scambio di prigionieri con Mosca. Alla cena ha preso parte Debra Tice, il cui figlio Austin è scomparso nel 2012 mentre si trovava a un check point in Siria mentre lavorava per il Washington Post e la Cbs.