Russia, respinto il ricorso di Evan Gershkovich: il giornalista Usa resta in carcere

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Il reporter del Wall Street Journal è stato è accusato di spionaggio. Nell'udienza di appello, il tribunale di Mosca ha deciso di negargli la libertà su cauzione

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Evan Gershkovich, giornalista americano del Wall Street Journal arrestato in Russia, resta in prigione. Lo ha stabilito il tribunale di Mosca che, nell'udienza di appello di oggi, ha deciso di negare al reporter la libertà su cauzione in Russia. All'udienza ha assistito lo stesso reporter, accusato di spionaggio. Quando la decisione è stata letta in tribunale, Gershkovich, che è bilingue inglese/russo ha detto al giudice che non aveva bisogno della traduzione in inglese: "No no, non ho bisogno di traduzione". "Ha uno spirito combattivo. Si sta allenando e sa che le persone lo stanno sostenendo", ha detto Maria Korchagina, uno degli avvocati di Gershkovich.

Ambasciatrice Usa: "Accuse infondate, sosteniamo Gershkovich"

"Continueremo ad aiutare Evan Gershkovich e a chiedere l'accesso consolare. Le accuse sono infondate. Continuiamo a chiedere che la Russia rilasci lui e Paul Whelan". Lo ha detto l'ambasciatrice Usa, Lynn Tracy, dopo aver appreso la decisione del tribunale di Mosca. "Parlo dai gradini del tribunale dove eravamo in seduta", ha affermato l'ambasciatrice. "È stato difficile per me vedere come un giornalista innocente fosse tenuto in tali condizioni. Ieri, per la prima volta, mi è stato permesso di vederlo nel centro di custodia cautelare, è in salute e resiste, nonostante le circostanze".

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La cauzione offerta

Il team legale del giornalista ha affermato di aver proposto al tribunale una cauzione pari a circa 612.000 dollari per liberarlo dalla detenzione. Lo riporta la Cnn. "Abbiamo suggerito al tribunale di prendere in considerazione la scelta di misure preventive non legate all'isolamento dalla società, compresi gli arresti domiciliari, dal momento che Evan ha una registrazione nel territorio di Mosca o una cauzione per un importo di 50 milioni rubli (612.000 dollari)", ha detto Korchagina. "Dow Jones, il proprietario del Wsj, ha fornito una lettera di garanzia per cui se Evan fosse rilasciato dalla custodia, sono pronti a fornire una cauzione per un importo di 50 milioni di rubli. Ma la nostra richiesta è stata respinta", ha aggiunto. 

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