Guerra Israele-Hamas, raid su Sud Striscia, battaglia in Cisgiordania. Stallo su ostaggi

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Secondo report palestinesi nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas. Netanyahu ammette che Israele non sta riuscendo a ridurre le vittime civili a Gaza, accusando Hamas. Blinken chiede di adottare misure "urgenti" per porre fine alla violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania. Scontri a Jenin e almeno dieci morti in un attacco aereo a Khan Younis

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Secondo report palestinesi - ripresi da Haaretz - nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas. 

Netanyahu ammette che Israele non sta riuscendo nell'intento di ridurre le vittime civili a Gaza, accusando per questo Hamas. Blinken ha chiesto di adottare misure "urgenti" per porre fine alla violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania. Scontri a Jenin. Dieci morti in un attacco aereo a Khan Younis, nel sud della Striscia. Il cadavere di una donna rapita da Hamas è stato rinvenuto dai soldati vicino all'ospedale Shifa.

Il corpo della soldatessa Noa Marciano, rapita da Hamas nella base di Nahal Oz il 7 ottobre scorso, è stato trovato in una struttura adiacente l'ospedale Shifa a Gaza City. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Il Cardinale Parolin a LiveIn Genova di Sky TG24: "Liberate gli ostaggi, è questo un punto chiave per risolvere il problema in Medioriente".

Macron: "Francia può ospitare bimbi di Gaza nei suoi ospedali"

La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL PUNTO

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Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo live di sabato 18 novembre

Guerra Israele-Hamas, cessate il fuoco o pausa umanitaria: cosa prevedono le due opzioni

La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL PUNTO

Gaza, dall'espulsione di Hamas alla missione Onu: il piano di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea ha illustrato alcune idee per garantire un futuro di pace nella Striscia una volta terminata la guerra. La sua strategia si basa su quattro punti fondamentali: ecco quali sono. IL PIANO

Unrwa: il lavoro a Gaza è diventato una missione impossibile

Un funzionario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che il lavoro dell'agenzia a Gaza è diventato una "missione impossibile". Natalie Boucly, vice commissario generale ad interim, ha affermato oggi che nessuna parte della Striscia di Gaza è stata risparmiata dai bombardamenti: "Ospedali, moschee, chiese, panifici e oltre 60 edifici e scuole dell'Unrwa sono stati colpiti in tutta Gaza". 

Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra

Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. I DETTAGLI

Unrwa, 'il lavoro a Gaza è diventato una missione impossibile'

Un funzionario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che il lavoro dell'agenzia a Gaza è diventato una "missione impossibile". Natalie Boucly, vice commissario generale ad interim, ha affermato oggi che nessuna parte della Striscia di Gaza è stata risparmiata dai bombardamenti: "Ospedali, moschee, chiese, panifici e oltre 60 edifici e scuole dell'Unrwa sono stati colpiti in tutta Gaza". 

Cnn: Hamas chiede in trattative ostaggi stop voli droni su Gaza

Hamas ha chiesto a Israele di fermare i voli dei droni di sorveglianza su Gaza. La richiesta è stata avanzata nell'ambito delle trattative per la liberazione degli ostaggi. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali Israele sarebbe contrario alla richiesta in quanto sospendere i controlli dei droni vorrebbe dire perdere le tracce degli uomini di Hamas

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele

Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO

Papa mercoledì incontra famiglie ostaggi Hamas

-   Il Papa , nella  mattina di mercoledì 22 novembre, “a margine dell’Udienza Generale, Papa Francesco  incontrerà in momenti distinti un gruppo di parenti di israeliani tenuti ostaggio a Gaza e un gruppo di familiari di palestinesi che soffrono per il conflitto a Gaza”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni.  “Con questi incontri, di carattere esclusivamente umanitario, Papa Francesco vuole manifestare la sua vicinanza spirituale alle sofferenze di ciascuno, perché, come già affermato al termine della recita dell’Angelus domenica scorsa, ‘Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace’”, spiega Bruni

Frontiera di Gaza, entrati 17mila litri di gasolio

Due fonti di sicurezza al valico di Rafah hanno rivelato che nella Striscia di Gaza sono stati portati 10 camion di aiuti, precisando che un camion trasportava circa 17.000 litri di gasolio. Secondo le stesse fonti la consegna di carburante proseguirà anche domani. I 17mila litri di gasolio sono destinati ad una delle aziende del settore privato, ovvero la Compagnia Palestinese delle Telecomunicazioni. 

Hamas, 'più di 12.000 morti a Gaza, 5.000 bambini'

Le autorità di Hamas affermano che più di 12.000 palestinesi, "tra cui 5.000 bambini", sono stati uccisi dall'inizio dell'azione militare israeliana nella Striscia di Gaza. Lo riportano i media internazionali. Il Centro informazioni palestinese, che riporta le dichiarazioni della fazione islamica, aggiunge che i dispersi sono più di 3.570, tra cui 1.800 bambini.

Sotto l'ospedale Shifa trovata infrastruttura sotterranea

''Le nostre forze continuano ad approfondire le attività operative nell'ospedale Shifa di Gaza. Oggi abbiamo trovato un'altra infrastruttura sotterranea'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari in un incontro con la stampa. ''Continuiamo ad ispezionare gli imbocchi operativi trovati nel sottosuolo''.

Israele, l'operazione si estenderà nel sud della Striscia

La operazione condotta da Israele a Gaza, ''su terra, in cielo, e dal mare'', proseguirà ovunque si trovi Hamas: ''Poichè Hamas si trova anche nel Sud della Striscia, la operazione si estenderà anche là'': lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. ''Ciò avverra' nel tempo, nel luogo e nelle condizioni che stimeremo più favorevoli. Ma avverrà''.

Guerra in Medio Oriente, penalizzate le compagnie aeree: ecco come

Secondo i dati dello IATA, riportati dal Financial Times, il calo per la domanda di voli internazionali è addirittura del 26% a livello globale. Il conflitto ha messo a repentaglio la forte tendenza alla ripresa della domanda registrata nel corso dell'anno. IL FOCUS

Yahya Sinwar, chi è il leader di Hamas a cui Israele dà la caccia nei sotterranei di Gaza

Famoso per essere piuttosto spietato, c'è chi lo chiama "il macellaio di Khan Yunis". Per Netanyahu - oltre che "un morto che cammina" - è invece "un piccolo Hitler". Le forze dell'Idf stanno cercando di stanarlo: si pensa che sia nelle rete sotterranea alla Striscia, sotto l'ospedale al-Shifa. IL PROFILO

Hamas pubblica video ostaggio di 86 anni rapito a Nir Oz

Hamas ha pubblicato un video dell'ostaggio Arye Zalmanovich di 86 anni che è stato rapito nel kibbutz di Nir Oz lo scorso 7 ottobre. Lo ha riferito Haaretz secondo il video dell'uomo - che ha problemi medici e necessita di cure mediche - solleva preoccupazioni sulla sua vita. 

Scholz a Erdogan, Israele ha diritto di difendersi

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un conferenza stampa congiunta a Berlino con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, ha ribadito i diritto di Israele alla propria autodifesa. 

Gaza, colpiti anche gli ospedali. Neonati tra le vittime. MSF: “Rischio diventino obitori”

La situazione nelle strutture sanitarie della Striscia è sempre più grave, visto che nei loro pressi si svolgono i combattimenti più accesi fra i militari israeliani e i terroristi di Hamas. “L'Oms è molto preoccupata per la sicurezza del personale sanitario delle centinaia di pazienti malati e feriti e dei neonati che hanno bisogno di assistenza respiratoria, e degli sfollati che si trovano all'interno degli ospedali”, ha dichiarato il segretario generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. I DETTAGLI

Hamas, Israele ha trafugato 130 salme dall'ospedale Shifa

"L'esercito israeliano ha trafugato 130 salme" dall'ospedale al Shifa di Gaza City "e ha fatto esplodere la maggior parte dei macchinari medici dell'ospedale". Lo sostiene il direttore generale della Sanità di Gaza citato da al Jazeera. 

Onu, bilancio umano assedio di Gaza è indescrivibile

"Il bilancio umano dell'assedio di Gaza è indescrivibile. Si teme che non sapremo mai il numero esatto delle vittime, ma è indiscutibile che migliaia di persone sono morte inutilmente". Lo ha detto il presidente dell'Assemblea Generale Onu Dennis Francis alla riunione informale su Gaza. Quindi ha insistito sul fatto che serve "un cessate il fuoco ora" e sottolineato che questa non è solo la sua richiesta, ma è la richiesta della maggioranza dei membri dell'Assemblea Generale. 

Israele, la marcia da Tel Aviv a Gerusalemme delle famiglie degli ostaggi. VIDEO

Alla marcia iniziata martedì, secondo i media, si è unito l'ambasciatore tedesco in Israele Steffen Seibert che ha lanciato l'appello per una liberazione senza condizioni di tutti gli ostaggi. Due giorni fa le famiglie degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza hanno affermato di aver chiesto di incontrare i membri del gabinetto di guerra, ma che la loro richiesta non era stata accettata. GUARDA QUI

Putin: "A Gaza stanno avvenendo cose orribili"

A Gaza, e in generale in Palestina, "stanno avvenendo cose orribili". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass. 

Hamas: "Biden responsabile pulizia etnica all'ospedale al-Shifa"

Hamas ritiene il presidente degli Stati Uniti Joe ''Biden responsabile della pulizia etnica compiuta nell'ospedale di al-Shifa'', il più grande complesso medico a Gaza City. Lo scrive Hamas in un comunicato. ''Quello che sta accadendo al complesso medico di al-Shifa, uno sterminio sistematico di tutti coloro che si trovano all'interno dell'ospedale, sta accadendo davanti agli occhi e alle orecchie del mondo'', afferma Hamas. ''Riteniamo il presidente Biden e la sua Amministrazione direttamente responsabili del crimine di pulizia etnica compiuto dall'occupazione nell'ospedale'', aggiunge.

Nei giorni scorsi Hamas aveva già detto di ritenere Biden responsabile dell'operazione israeliana all'ospedale al-Shifa, affermando che si tratta di un ''crimine barbaro contro una struttura medica protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra''.-

Borrell a Ramallah: "Ue chiede pause umanitarie immediate"

Israele, mortai Hamas in asilo e armi in una scuola a Gaza

L'esercito israeliano ha trovato decine di mortai nascosti da Hamas in un asilo nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere - allegando le immagini - il portavoce militare secondo cui inoltre sono state anche rinvenute armi nascoste nella scuola elementare 'Al-Karmel' a Gaza. 

Hamas: "Ad al-Shifa 24 morti in due giorni"

Il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che all'ospedale al-Shifa sono morte 24 persone in due giorni a causa della mancanza di elettricità. "Ventiquattro pazienti in diversi reparti sono morti nelle ultime 48 ore poiché apparecchiature mediche vitali hanno smesso di funzionare a causa dell'interruzione di corrente", ha detto il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf al-Qudra. 

Al-Shifa

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Al-Jazeera, raid israeliani a Khan Younis e Rafah a sud di Gaza, vittime

Sono almeno tre i raid israeliani condotti oggi nel sud della Striscia di Gaza, ''dove Israele ha detto ai palestinesi di spostarsi per stare maggiormente al sicuro''. Lo riporta l'emittente al-Jazeera, riferendo che in un raid aereo su un mercato nel centro di Khan Younis ''un certo numero di persone sono state uccise'' e altre sono rimaste ferite.

Un raid israeliano ha colpito anche Rafah, a sud di Gaza, uccidendo almeno sette persone. Un altro attacco contro un edificio residenziale ha causato la morte di almeno nove persone.

Mezzaluna rossa egiziana, palestinesi feriti giunti a Rafah

Fonti della Mezzaluna rossa egiziana hanno fatto sapere che il terminal di Rafah ha cominciato a ricevere un certo numero di palestinesi feriti provenienti dalla Striscia di Gaza e che verranno ora trasportati in ambulanza negli ospedali egiziani mentre è in corso un conteggio preciso. Questa mattina le autorità avevano riferito che dalla Striscia erano stati accolti 230 stranieri, meno delle centinaia di persone di diverse nazionalità previste per oggi, e nessun ferito. 

Israele Hamas, Etgar Keret a Live in Genova: “C’è estremismo, serve prospettiva umana”

A raccontare il conflitto in Medioriente sul palco di Sky TG24 è lo scrittore e regista israeliano. “Chi si trova in una posizione che fa da ponte tra israeliani e palestinesi sono gli attivisti per la pace che cercano di trovare una mediazione”, ha detto. LEGGI L'ARTICOLO

Domani riunione gabinetto di sicurezza Israele, focus su carburante a Gaza

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato per domani sera una riunione del gabinetto di sicurezza dopo le critiche di alcuni ministri intransigenti per l'autorizzazione a far entrare due camion con carburante al giorno nella Striscia di Gaza. Il via libera all'ingresso di carburante nell'enclave palestinese è stato concesso da Israele sotto la pressione degli Stati Uniti. A contestare la decisione sono stati in particolare i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir.

Reuters: "Le consegne di aiuti delle Nazioni Unite a Gaza sono state nuovamente sospese a causa della carenza di carburante e dell’interruzione delle comunicazioni"

Usciti da Gaza almeno 250 stranieri e 2 palestinesi feriti

Almeno 250 cittadini stranieri e due palestinesi feriti sono arrivati dalla Striscia di Gaza in Egitto attraverso il valico di Rafah. Lo ha riferito la Cnn, citando un funzionario della guardia di frontiera egiziana, secondo il quale oggi sono entrati nella Striscia più di 20 camion carichi di aiuti e che trasportavano materiale sanitario, acqua, cibo e altri beni di soccorso.

Guerra Medioriente, raid di Israele contro ospedale di Jenin

Borrell presenta piano Gaza. L'Anp "si associa"

"Questi drammatici eventi hanno almeno tolto la Palestina dal limbo: nessuno prendeva sul serio la questione palestinese e ora non c'è altra soluzione se non quella di prenderla molto seria. Questo è il quadro mentale in cui dobbiamo lavorare". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nella conferenza stampa con il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, a Ramallah. "Posso riassumere in tre no e in tre sì alcune idee. Il primo no" del piano Ue "e' il no ad uno spostamento forzato delle persone fuori da Gaza. Poi, no a cambiamenti territoriali. No alla rioccupazione di Israele o al fatto che Gaza sia un posto sicuro per il terrorismo. No alla separazione di Gaza dal tema palestinese complessivo, la soluzione per Gaza è dentro la soluzione della questione palestinese", ha detto. "Il primo si' e' il ritorno dell'Autorità palestinese a Gaza. Sto dicendo l'Autorita', quindi voi, voi che siete già lì e non avete mai lasciato Gaza, che state dando servizi alla popolazione con il nostro sostegno. Avere la capacità di continuare a fare questo lavoro, magari avete bisogno del sostegno della comunita' internazionale ma l'Autorità palestinese deve tornare a Gaza", ha continuato.


Gaza: "830.000 sfollati in strutture Unrwa nella Striscia"

Sono circa 830.000 gli sfollati accolti in 154 strutture dell'Unrwa in tutte le regioni nella Striscia di Gaza, anche nel nord. Lo ha reso noto l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi mentre proseguono le operazioni israeliane nell'enclave palestinese, scattate dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. 

In Egitto aiuti per Gaza, cibo, sanitari e tende, anche in aereo

Sono finora 135 i voli con aiuti per Gaza giunti in Egitto dal 12 ottobre all'aeroporto internazionale Al-Arish, l'ultimo dei quali oggi: un aereo proveniente dall'Arabia Saudita che trasportava aiuti e 3 ambulanze, l'ottavo aereo saudita. Un responsabile della Mezzaluna rossa ha riferito telefonicamente all'ANSA che gli aerei trasportavano circa 3.400 tonnellate di aiuti vari, immagazzinati in 7 magazzini sicuri nella città di Al-Arish e trasportati nella Striscia di Gaza in coordinamento tra la Mezzaluna Rossa egiziana e la Mezzaluna Rossa palestinese, con 21 ambulanze. Gli aiuti giunti in aereo sono stati forniti da 31 Paesi arabi e non, e da 13 organizzazioni regionali e internazionali. Si tratta di aiuti umanitari, medicinali, forniture e dispositivi medici, generi alimentari, tende e ambulanze attrezzate. Gli ultimi, oltre all'aereo saudita, sono un volo arrivato dalla Giordania (con 37 tonnellate di medicinali, un aereo dal Kuwait (con 32,5 tonnellate di medicinali, cibo e 4 ambulanze), uno dalla Russia (con 20,9 tonnellate di medicinali, cibo e generatori diesel) e un aereo del Programma alimentare mondiale che trasportava 52,5 tonnellate di medicinali e biscotti ad alto contenuto energetico per i bambini di Gaza. 

Borrell: "L'Anp deve ritornare a Gaza. Ha il nostro sostegno"

Il primo sì del piano Ue per il futuro di Gaza "è il ritorno dell'Autorità palestinese a Gaza". "Dico l'Autorità palestinese, voi. Siete sempre stati là, non avete mai lasciato Gaza. Avete sempre fornito servizi pubblici alla popolazione, con il nostro sostegno. Avete la piena capacità di continuare a svolgere questo compito, magari avrete bisogno di sostegno dalla Comunità internazionale ma l'Autorità palestinese deve ritorno a Gaza". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa a Ramallah con il premier palestinese, Mohammad Shtayyeh. 

Borrell

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Medioriente, Haaretz: Israele non affretta operazione a Gaza ma futuro complesso

Israele non sta affrettando l'operazione militare a Gaza, ma il futuro della campagna rimane complesso'. Questo il titolo di un'analisi pubblicata dal sito di Haaretz e firmata dal giornalista Amos Harel, secondo il quale in queste settimane Israele ha ottenuto risultati "impressionanti" e il sostegno degli Stati Uniti è ancora "costante". La realtà, tuttavia, "non è statica". In un bilancio parziale alla fine della terza settimana dell'operazione di terra nella parte nord della Striscia, Harel ha evidenziato che le Forze di difesa israeliane (Idf) intorno a Gaza City hanno incontrato "meno resistenza del previsto" e "danni immensi sono stati inflitti all'esercito di Hamas", con la sua capacità di esercitare un governo nell'area attaccata di fatto "annullata". "Ma Hamas nel suo complesso non si è arresa e la sua leadership è apparentemente lontana dal farlo", ha riconosciuto il giornalista, citando anche un'analoga analisi dell'esperto Michael Milshtein, secondo cui "siamo ancora lontani dalla svolta" in questo senso. Alla luce dei successi militari, il ministro della Difesa Yoav Gallant e i vertici delle Idf vogliono portare avanti l'operazione a pieno ritmo e credono che ulteriori colpi ad Hamas costringeranno il suo leader, Yahya Sinwar, a fare maggiori concessioni nei negoziati sugli ostaggi, prosegue il giornalista, secondo cui questo spiegherebbe anche il continuo tergiversare del governo Netanyahu, che da giorni - nonostante le pressioni - non concretizza l'accordo sul tavolo che prevede il rilascio di circa 70 ostaggi (un numero più basso di quello che Israele vorrebbe) in due fasi, in cambio della liberazione di 150 donne e minori palestinesi detenuti dallo Stato ebraico.

Idf: "Come Hamas, Al Qaeda ha utilizzato l’ideologia radicale antisemita per giustificare l’omicidio su vasta scala di migliaia di uomini, donne e bambini"

Iran agli Usa: "Non vogliamo un allargamento del conflitto"

L'Iran ha detto agli Stati Uniti di non volere un ampliamento della guerra fra Israele e Hamas, mettendo però in guardia che un conflitto regionale potrebbe essere inevitabile se gli attacchi di Israele a Gaza continuano. "In risposta agli Stati Uniti abbiamo detto che l'Iran non vuole che la guerra si allarghi ma, visto l'approccio adottato dagli Usa e da Israele nell'area, se i crimini contro la popolazione di Gaza e della Cisgiordania non si fermano, allora ogni possibilità potrebbe essere considerata, e un conflitto più ampio potrebbe rivelarsi inevitabile", ha detto il ministro degli Esteri iraniano al Financial Times. 

Al Jazeera, decine di morti in una scuola colpita nella Striscia

Decine di persone sono state uccise e altre cento ferite in un attacco alla scuola al-Falah nel quartiere di Zeitoun a sud di Gaza City, secondo quanto scrive Al Jazeera online citando testimoni e precisando che si tratta di una scuola che ospita migliaia di sfollati. La stessa fonte sottolinea di non avere ancora numeri certi sulle vittime, ma precisa che l'attacco è avvenuto ieri sera, ma l'ospedale indonesiano di Gaza ha dichiarato di esserne venuto a conoscenza solo questa mattina a causa di un blackout dei servizi di telecomunicazioni nella Striscia.

Gaza: "80 morti in bombardamento israeliano su campo profughi Nuseirat"

Sarebbero almeno 80 i palestinesi morti in un bombardamento israeliano contro il campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, in una giornata di attacchi aerei che avrebbero fatto circa 150 morti nel contesto delle operazioni israeliane contro Hamas dopo i terribili attacchi del 7 ottobre in Israele.

Secondo un aggiornamento dell'agenzia palestinese Maan, i soccorritori e i civili che partecipano alle ricerche a Nuseirat hanno recuperato finora 80 corpi, anche di bambini, e l'Ospedale Indonesiano di Gaza City ha ricevuto 120 corpi senza vita di persone rimaste uccise a Nuseirat e in altre aree del nord della Striscia. Stando alla stessa agenzia, vi sono decine di morti e feriti a seguito di un altro bombardamento che avrebbe colpito una scuola dove vengono accolti migliaia di sfollati della zona di Al Zaytun, a Gaza City, e ha fatto decine di vittime anche un altro attacco nell'area di Al Sabra.

Almeno 11 persone sono morte in un nuovo bombardamento che ha colpito il campo profughi di Jabalya e qui è stata distrutta la sede dell'emittente Namaa. Altre tre persone sono morte in un altro bombardamento a Gaza City. Ancora altri nove palestinesi sono morti in un attacco contro un'area a est di Rafah, nel sud della Striscia, dieci in un raid ad Al Qarara e tre a Bani Suheila, sempre nel sud. Tra le persone uccise ci sarebbe anche Khaled Abu Halal, segretario generale del movimento al-Akhrar, creato dopo che Hamas nel 2007 prese il controllo della Striscia e composto da un gruppo di ex esponenti di Fatah guidati da Abu Halal, che poi si è avvicinato a Hamas.

Erdogan: gli studenti di Gaza in Turchia non pagheranno le tasse

I palestinesi della Striscia di Gaza che studiano nelle università pubbliche turche non pagheranno le tasse per nel prossimo semestre. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, facendo sapere che il provvedimento è stato approvato per aiutare i palestinesi di Gaza che studiano nelle università statali in Turchia dal momento che hanno difficoltà a ricevere trasferimenti di denaro dalle famiglie che si trovano nella Striscia a causa degli attacchi di Israele. 

Decine di arresti nei raid della notte scorsa in Cisgiordania

Nel corso dei raid della notte scorsa in Cisgiordania, le forze israeliane hanno arrestato almeno 36 palestinesi, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa, precisando che gli arresti sono avvenuti in una serie di raid nelle città, paesi, villaggi e campi profughi palestinesi in tutto il territorio.  Secondo la Commissione palestinese per gli affari dei prigionieri e degli ex detenuti citata da al Jazeera, le persone arrestate durante la notte sarebbero invece 47, la maggior parte delle quali, 26, sono state arrestate nel villaggio di Nilin vicino a Ramallah. Secondo varie fonti, dal 7 ottobre sono stati arrestati in Cisgiordania circa  2.800 palestinesi, o 2.500, secondo la Wafa, che nota come in tal modo il numero totale di palestinesi nelle carceri israeliane abbia raggiunto livelli senza precedenti. 

Medioriente, Israele approva l'ingresso di autocisterne diesel a Gaza

Il gabinetto di guerra israeliano ha accolto la richiesta statunitense di autorizzare l'ingresso quotidiano nel sud della Striscia di Gaza di due autocisterne di diesel destinato alle necessità dell'Onu, in particolare per quanto riguarda il sostegno alla rete idrica e alle fognature. Lo ha detto una fonte politica israeliana, citata dai media. Le autocisterne passeranno dal valico di Rafah. L'intento, ha aggiunto la fonte, è di impedire che nel sud della Striscia di Gaza si diffondano epidemie. Quel carburante, secondo la fonte, non potrà essere utilizzato da Hamas.

Ue, sia Israele che Ucraina attaccati, unico paragone guerre

Stilare parallelismi tra la guerra a Gaza e la guerra in Ucraina "è inappropriato", l'unico paragone che si può fare è che sia l'Ucraina che Israele "sono stati attaccati". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. "L'Ue non è timida, in tutte le situazioni in cui c'è un chiaro aggressore ci schieriamo dalla parte della vittima e ci impegniamo per trovare una soluzione al tavolo diplomatico: ma Hamas e Putin non sono interessati a trovare accordi", ha aggiunto.

Ue, forze internazionali a Gaza? Dibattito in corso

"Ci sono discussioni in corso su come gestire la situazione sul terreno una volta che l'operazione israeliana sarà finita. Parte di queste discussioni ovviamente è considerare come Gaza sarà amministrata dal governo e come sara' garantita la sicurezza. Non ci sono ancora decisioni fisse. Ci sono discussioni in corso, scambi di opinioni, il viaggio dell'Alto rappresentante nella regione, in Medio Oriente e nel Golfo, può essere visto nel contesto di queste discussioni e scambi in corso per trovare il modo migliore, il miglior modus operandi per quello che chiamiamo 'il giorno dopo'". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nella conferenza stampa quotidiana dell'esecutivo Ue, rispondendo a una domanda sulla proposta Ue di una forza di peacekeeping a Gaza. "Ma non commenterò i dettagli delle discussioni che sono in corso, molte idee sono state proposte da diversi attori e interlocutori e molte cose vengono considerate, ma nessuna decisione è stata presa", ha aggiunto. "Il termini della sistemazione per Gaza nella fase successiva al conflitto è un tema in discussione sia nell'Ue che con i partner", ha sottolineato.

Milizie filo-Iran, attaccata base Usa in Siria con droni

La Resistenza islamica in Iraq, composta da miliziani filo-Iran, ha annunciato di aver preso di mira la base Usa 'Tal Al-Baydar', a ovest della città di Al-Hasakah in Siria, con due droni. 

Lunedì videoconferenza ministri Esteri Ue

"L'Alto rappresentante Borrell ha convocato per lunedì una videoconferenza informale con i ministri degli Affari esteri per aggiornarli esattamente su cosa ha ascoltato, cosa ha appreso, cosa ha fatto durante il suo viaggio in Medio Oriente. Quindi ci sarà uno scambio informale in videoconferenza con i 27 ministri degli Affari esteri dell'Ue lunedì sera e l'Alto rappresentante ha invitato anche il ministro degli Affari esteri dell'Arabia Saudita a parlare ai ministri, specialmente nel contesto delle recenti importanti riunioni dell'Organizzazione della Conferenza Islamica e della Lega dei Paesi arabi a Riad". Lo ha annunciato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nella conferenza stampa quotidiana dell'esecutivo Ue. 

Sirene di allarme risuonano nel sud e nel nord di Israele

Sirene di allarme stanno risuonando sia nel sud di Israele (per nutriti lanci di razzi palestinesi da Gaza verso la città di Ashkelon) sia nel nord, per nuovi attacchi dal Libano meridionale. In particolare si segnalano attacchi verso le località israeliane di Malkiya, Arab el-Aramshe e Adamit, tutte immediatamente a sud del confine con il Libano. Lo riferiscono i media. La popolazione è stata chiamata a raggiungere i rifugi.

Troupe tv turca attaccata da forze Israele a Gerusalemme

Una troupe della televisione di Stato turca Trt è stata vittima di un attacco da parte delle forze di sicurezza israeliane questa mattina a Gerusalemme. Cameraman e giornalisti si erano recati nella città Santa per documentare la tensione che regolarmente sale il venerdi, giorno della più importante preghiera della settimana per i musulmani. Nelle ultime settimane le crescenti misure di sicurezza da parte dello Stato ebraico hanno reso sempre più complicato l'accesso alle aree di preghiera per i musulmani, dando vita a scontri e tensioni.


Ucciso a Gaza Ahmed Bahar, ex presidente Parlamento Hamas

Secondo report palestinesi - ripresi da Haaretz - nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas. Bahar - è stato ricordato - era il presidente del parlamento di Hamas quando nel 2006 la fazione islamica prese il controllo della Striscia.

Egitto, da Rafah a Gaza quasi 150 mila litri di gasolio

 Quasi 150 mila litri di gasolio destinati agli ospedali della Striscia di Gaza sono usciti dal valico di Rafah. Lo riferisce l'emittente statale al Qahera citando un suo corrispondente sul posto. 

Nonni di ostaggi in moto al confine con Gaza, 'prendete noi'

Nove nonni di ostaggi israeliani nelle mani di Hamas  sono arrivati in moto al confine con la Striscia di Gaza chiedendo di essere scambiati con i loro nipoti. "Prendete noi", hanno gridato verso la Striscia. La decisione di andare in motocicletta - hanno spiegato ad Haaretz - è legata al fatto che Hamas ha usato i motoveicoli per portare dentro la Striscia i loro parenti. Il convoglio era composto da 45 moto con le bandiere israeliane. Shaul Levy, nonno di Naama Levy - una vedetta dell'esercito rapita nel kibbutz di Nahal Oz -, ha spiegato che il messaggio dell'iniziativa è diretto al governo. "Vogliamo dire alla nostra leadership - ha sottolineato - che dobbiamo fare di tutto per riportarli a casa. Come anziani, siamo pronti a pagare un prezzo".

Oms, preoccupati per diffusione malattie a Gaza

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha espresso preoccupazione per la diffusione di malattie a Gaza a causa delle difficilissime condizioni di vita in cui è costretta la popolazione per i bombardamenti israeliani. "Siamo estremamente preoccupati per la diffusione di malattie con

l'arrivo della stagione invernale", ha dichiarato Richard Peeperkorn, rappresentante Oms nei Territori palestinesi, aggiungendo che sono state registrate piu' di 70.000 infezioni respiratorie acute e oltre 44.000 casi di diarrea. 

Missile anticarro Hezbollah da Libano, Israele risponde

Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un missile anticarro contro un avamposto delle forze armate israeliane a Malkiya, nel nord di Israele. I militari hanno risposto bombardando postazioni del gruppo nel sud del Libano, riferiscono media locali.

Israele, ritrovato corpo ostaggio vicino ospedale di Shifa

Live In Genova, cardinale Parolin: "Liberare gli ostaggi a Gaza, soluzione è due Stati"

La seconda giornata di Live In Genova, organizzato con il  Festival Orientamenti, inizia con l'intervista al segretario di Stato  Vaticano Pietro Parolin, preoccupato per la situazione di conflitto in  Israele: "Gli ospedali devono essere luoghi sicuri, Gerusalemme sia una  città aperta e tutelata per tutti i credenti. La guerra è tornata come  elemento di risoluzione dei conflitti internazionali". Poi parla della  possibile visita del papa a Kiev e Mosca, e del contrasto alla violenza  sui minori LEGGI

'Due palestinesi uccisi a Hebron dopo attacco a soldati'

Due palestinesi sono stati uccisi oggi a Hebron, Cisgiordania, dopo aver attaccato soldati. Lo ha riferito la radio pubblica Kan. Secondo una prima ricostruzione si sono lanciati con la loro automobile contro una postazione di sicurezza. Uno di loro è poi uscito dal veicolo e ha aperto il fuoco contro soldati. I due, secondo la radio, sono stati uccisi dal fuoco di reazione. Ieri altri tre palestinesi, affiliati con Hamas e originari di Hebron, erano stati uccisi dopo aver attaccato con una tecnica simile un posto di blocco presso Betlemme. In quell'attentato è rimasto ucciso un soldato. 

Bombardamenti israeliani nel sud del Libano

Ripetuti bombardamenti israeliani nel sud del Libano si sono registrati stamani a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele, dalla zone costiera mediterranea fino ai confini con la Siria.   Secondo i media libanesi, le aree colpite sono Naqura, Ramia, Beit Lif, Jebbin, Dhahira, Ayta Shaab, Yarin, Mays Jabal, Blida, Khiam, Burj Muluk, Kfar Shuba, Kfar Hammam. 

Uomo armato arrestato vicino ambasciata Israele a Baku

Le forze di sicurezza azere hanno arrestato vicino all'ambasciata israeliana a Baku un uomo armato che aveva intenzione di sferrare un attacco. Lo riferisce il Jerusalem Post.

Parolin, gli ospedali non possono essere attaccati

"Il principio fondamentale del diritto umanitario internazionale è che ci sono alcuni luoghi che, anche in caso di guerra, debbono essere salvaguardati: prima di tutto gli ospedali e non deve essere posto nessun ostacolo al lavoro degli operatori sanitari". Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin parlando dell'ospedale Al Shifa di Gaza a 'Sky TG24 Live In Genova'. "La disumanità della guerra è anche nel fatto che non tiene conto di niente e di nessuno, unico obiettivo diventa quello di distruggere il nemico, di distruggere l'avversario, passando sopra il diritto delle persone e il primo è quello di essere curati". "Questi posti debbono essere salvaguardati da parte di tutti nessuno deve utilizzarlo per i suoi scopi e nessuno deve colpirli". 

Parolin, antisemitismo è mostro che tenta di risorgere

L'antisemitismo "è un mostro che tenta di risorgere", "è un pericolo in agguato e dobbiamo stare attenti". Così il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a Sky TG24 Live In Genova. "Abbiamo visto nel secolo scorso, la Shoah cosa ha prodotto". Per Parolin occorre puntare sulla "nuova educazione". "Il problema è che ci si dimentica del passato ma occorre avere presente il senso della Storia", "la persona umana è degna di rispetto".

A Seul 2.000 scarpe in mostra per chiedere cessate fuoco

Attivisti della Corea del Sud hanno chiesto un cessate il fuoco a Gaza, disponendo 2 mila paia di scarpe nel centro di Seul a simboleggiare i civili palestinesi uccisi durante la guerra. Secondo il ministero della Salute guidato da Hamas, dall'inizio del conflitto nella Striscia sono state uccise più di 11.500 persone. 

Ucciso a Gaza Abu Halal, ex membro Fatah, affiliato Hamas

Rapporti dalla Striscia di Gaza hanno annunciato che l'esercito israeliano ha ucciso Khaled Abu Halal, un ex membro di rango delle Brigate Martiri al Aqsa, ala militare di Fatah (il partito di Abu Mazen), divenuto un affiliato di Hamas. Lo ha riferito Haaretz secondo cui Abu Halal è stato ucciso in un attacco aereo nel quartiere di Sheikh Radwan di Gaza City.

Israele, presa roccaforte Jihad islamica in nord Striscia

I soldati israeliani hanno continuato ad operare nella Striscia durante la notte. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui aerei israeliani hanno colpito "numerosi obiettivi" nell'enclave palestinese. I soldati - ha continuato - hanno preso il controllo di una roccaforte del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia. "La roccaforte conteneva gli uffici di capi terroristi dell'organizzazione e una sito per la produzione di armi". Inoltre, i soldati hanno operato all'interno di una scuola - dove erano nascoste molte armi - in "cui si erano celati terroristi di Hamas" e molti sono stati uccisi. 

Ministro Esteri Iran, 'informato Usa non vogliamo guerra si allarghi'

L'Iran ha comunicato agli Stati Uniti, attraverso l'ambasciata svizzera a Teheran (che cura gli interessi degli Usa nella Repubblica islamica), che non vuole un allargamento della guerra tra Israele e Hamas, ma ha anche ammonito che un conflitto regionale sarà inevitabile se dovessero continuare gli attacchi su Gaza. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, in un'intervista al Financial Times. "Negli ultimi 40 giorni ci sono stati scambi di messaggi tra l'Iran e gli Stati Uniti, attraverso la sezione interessi americani dell'ambasciata svizzera a Teheran", ha dichiarato Hossein Amirabdollahian, escludendo la possibilità di colloqui diretti tra i due Paesi rivali. "In risposta agli Stati Uniti - ha proseguito - abbiamo detto che l'Iran non vuole che la guerra si allarghi, ma che, a causa dell'approccio adottato dagli Stati Uniti e da Israele nella regione, se i crimini contro il popolo di Gaza e della Cisgiordania non si fermano, ogni possibilità può essere presa in considerazione e un conflitto più ampio potrebbe rivelarsi inevitabile". Amir-Abdollahian ha ribadito che Hezbollah e le altre organizzazioni militanti islamiche nei Territori palestinesi, Iraq, Siria e Yemen non sono 'proxy' dell'Iran, sostenendo che ciascun gruppo ha un'identità politica indipendente. Ma ha avvertito che questi gruppi "non sono indifferenti all'uccisione dei loro fratelli musulmani e arabi in Palestina". Il ministro ha quindi dichiarato che gli Stati Uniti non hanno minacciato di colpire l'Iran se Hezbollah dovesse lanciare un attacco su larga scala contro Israele. Tuttavia, ha evidenziato che Washington da una parte invita Teheran "a dar prova di moderazione" e dall'altra intensifica la guerra a Gaza con un massiccio sostegno a Israele.

Onu, oggi nessuna operazione umanitaria a valico di Rafah

Oggi "non ci sarà un'operazione di aiuto transfrontaliero al valico di Rafah" tra la Striscia di Gaza e l'Egitto: lo ha annunciato ieri sera l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "La rete di comunicazioni a Gaza è interrotta perché non c'è carburante. Ciò rende impossibile gestire o coordinare i convogli di aiuti umanitari", si legge nel messaggio pubblicato su X.

Continua blackout telecomunicazioni

Continua il blackout delle telecomunicazioni a Gaza a causa della mancanza di carburante. Israele rifiuta di farne entrare, sostenendo che Hamas lo userebbe per scopi militari. Da ieri notte, le reti Internet, di telefonia mobile e di rete fissa delle società palestinesi Paltel e Jawwal sono inutilizzabili.

Cisgiordania, 'Israele ha circondato ospedale Ibn Sina a Jenin, chiesto sgombero'

Le forze israeliane (Idf) avrebbero chiesto "lo sgombero" dell'ospedale Ibn Sina, a Jenin, in Cisgiordania. Lo affermano fonti locali citate dall'agenzia palestinese Wafa secondo cui i militari israeliani avrebbero circondato all'alba di oggi l'ospedale, perquisito le ambulanze e chiesto lo sgombero della struttura tramite annunci con gli altoparlanti. Secondo le fonti, paramedici sarebbero stati costretti a uscire dall'ospedale con le mani in alto, per poi essere perquisiti nel cortile e alcuni sarebbero stati interrogati.


Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: "Non riusciamo a ridurre le vittime civili"

Il premier israeliano, in un’intervista alla Cbs, ha accusato  Hamas per gli sforzi "infruttuosi" volti a ridurre  al minimo le morti  civili e ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale" per  un "futuro diverso sia per gli israeliani che per i palestinesi". Nel  frattempo il segretario di Stato Antony Blinken ha chiesto a Israele di  adottare misure "urgenti" per porre fine alla violenza dei coloni contro  i palestinesi in Cisgiordania LEGGI

Siria, 'missili Israele su obiettivi Hezbollah vicino Damasco'

Le forze israeliane hanno attaccato obiettivi degli Hezbollah libanesi nei pressi della capitale siriana Damasco. Il Paese arabo ha segnalato un'operazione intorno alle 2.25 ora locale, "condotta dalla direzione delle Alture del Golan". "I nostri sistemi di difesa aerea hanno risposto ai missili dell'aggressione e ne hanno abbattuti la maggior parte, con alcuni danni materiali", affermano da Damasco. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, nel mirino delle forze israeliane sono finiti centri di comando e siti militari di Hezbollah e ci sono "notizie di perdite di vite umane".

Corpo della soldatessa Marciano era vicino ospedale Shifa

Il corpo della soldatessa Noa Marciano, rapita da Hamas nella base di Nahal Oz il 7 ottobre scorso, è stato trovato in una struttura adiacente l'ospedale Shifa a Gaza City. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Di Marciano (19 anni), Hamas lunedì scorso aveva diffuso un video - ripreso 4 giorni dopo il suo rapimento - un cui diceva chi era e di di chi era figlia. Il video, ad un certo punto, si interrompeva e compariva il suo cadavere. Ieri era stato recuperato, sempre vicino all'ospedale Shifa, il corpo di un'altra donna ostaggio rapita da Hamas.

Israele, recuperato corpo soldatessa ostaggio morta a Gaza

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver recuperato il corpo della soldatessa Noa Marciano, preso in ostaggio da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre e morta nella Striscia di Gaza. I resti sono stati trovati in un edificio vicino all'ospedale di al-Shifa che le truppe continuano a perquisire. Lunedì il Movimento islamico aveva diffuso un video della 19enne in cui la mostrava quattro giorni dopo essere stata sequestrata e poi immagini del suo corpo senza vita, sostenendo che sia stata uccisa nei bombardamenti israeliani della Striscia. 

Operazione dell'IDF a Jenin, 3 morti e 7 feriti

Fonti palestinesi nella città cisgiordana di Jenin affermano che tre persone sono state uccise e sette ferite durante un'operazione militare israeliana questa mattina. Due delle persone uccise appartenevano ai Ponti di Jenin, una milizia locale. Lo rende noto il quotidiano Haaretz Secondo il rapporto, alcune persone sono state ferite in un attacco aereo e altre dal fuoco vivo. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano anche che l'IDF ha circondato l'ospedale Ibn Sina della città.

Niente comunicazioni a Gaza; Israele perquisisce ospedale

L'esercito israeliano ha continuato a perquisire l'ospedale principale di Gaza alla ricerca di nascondigli di Hamas, mentre il territorio palestinese è stato tagliato fuori dalle telecomunicazioni a causa della "mancanza di carburante", ha dichiarato l'ONU. Il governo di Hamas nel territorio ha dichiarato che i soldati israeliani hanno "distrutto" diverse strutture dell'ospedale al-Shifa, un enorme complesso a Gaza City al centro della guerra. Dal sanguinoso attacco di Hamas al suo territorio, il 7 ottobre, Israele ha giurato di "annientare" il movimento islamista, classificato come organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea e Israele. L'esercito israeliano ha bombardato senza sosta il piccolo territorio e dal 27 ottobre ha lanciato un'operazione di terra che ha portato a pesanti scontri con i miliziani di Hamas e alla morte di 51 soldati. L'operazione lanciata mercoledi' contro l'ospedale Al Shifa, privo di acqua ed elettricita', ha scatenato le proteste della comunità internazionale, preoccupata per i circa 2.300 civili presenti al suo interno, secondo le Nazioni Unite.

Gaza, Blinken: detto a Netanyahu che non può esserci occupazione

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato di aver detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che "non può esserci una rioccupazione di Gaza da parte" dello Stato ebraico, ma ha ammesso che "potrebbe essere necessario un periodo transitorio in cui venga garantita la sicurezza" nella Striscia. Lo riportano i media Usa. Parlando alla Abc, Blinken ha affermato che "quando si tratta del futuro di Gaza, a nostro giudizio deve essere sotto il governo palestinese e deve esserci anche sicurezza. È imperativo, se vogliamo che ci sia pace e sicurezza durature, andare effettivamente avanti per garantire che i palestinesi abbiano diritti politici, la capacità di governarsi da soli e di prendere decisioni per il proprio futuro nel proprio Stato", ha aggiunto il capo della diplomazia Usa. 

Netanyahu ammette: non riusciamo a ridurre vittime civili

Il premier israeliano ha ribadito che l'obiettivo della sua campagna militare è distruggere Hamas: "Cercheremo di portare a termine il lavoro con perdite civili minime. Questo è ciò che stiamo cercando di fare: ridurre al minimo le vittime civili. Ma sfortunatamente non ci siamo riusciti". Netanyahu ha aggiunto che non ci potrà essere un ritorno alle "strategie fallite" nel trattare con Hamas a Gaza e ha ribadito che Israele non sta cercando di occupare Gaza ma vuole che vi sia una responsabilità militare complessiva per "prevenire il riemergere del terrorismo: dobbiamo smilitarizzare e deradicalizzare" la Striscia. "Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale", ha continuato il premier aggiungendo che deve esserci un "futuro diverso sia per gli israeliani che per i palestinesi". 

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