
L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato due donne israeliane. Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito che alcuni prigionieri con doppia nazionalità detenuti da Hamas saranno rilasciati al valico di Rafah per essere consegnati alle ambasciate dei loro Paesi. Antonio Tajani ha dato la notizia su X della di Liliach Le Havron e Nir Forti, i due italo-israeliani ancora dispersi
in evidenza
I media israeliani parlano dell'imminente rilascio di 50 ostaggi con doppia cittadinanza con la mediazione del Qatar: due già rilasciati, sono donne. E Israele decide di ritardare l'offensiva di terra in attesa dell'arrivo di altre forze Usa. Morti anche gli altri due italo-israelinai dispersi. L'Iran minaccia di attaccare Israele, indicando Haifa com obiettivo. Tre ministri avrebbero minacciato le dimissioni contro Netanyahu, ma un comunicato congiunto smentisce. Nuovo convoglio di aiuti a Gaza tramite Rafah. L'Ue cerca un'intesa sulle 'pause umanitarie' per portare aiuti a Gaza. Biden, prima la liberazione degli ostagi poi possiamo parlare. Crosetto in Libano, per incontrare gli oltre mille soldati italiani.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Gaza, il fallimento dell'intelligence israeliana
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Il liveblog termina qui
Continua a seguire tutti gli aggiornamenti in diretta nel nuovo live del 24 ottobre
Giovedi' Assemblea generale Onu su guerra
Giovedi' l'Assemblea generale delle Nazioni Unite convochera' una sessione di emergenza, su richiesta di Giordania e Mauritania. Russia, Siria, Bangladesh, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Maldive, Timor Est, Vietnam e Brunei hanno presentato una richiesta congiunta separata. Lo scrive il quotidiano israeliano 'Haaretz'.
Israele ringrazia Egitto e Croce Rossa dopo rilascio 2 ostaggi
Il governo israeliano ha ringraziato l'Egitto e la Croce Rossa per il ruolo avuto dopo il rilascio delle due donne anziane che erano in ostaggio nelle mani di Hamas. Lo scrive Haaretz, precisando che una dichiarazione è stata rilasciata dall'ufficio del primo ministro a nome del coordinatore degli ostaggi e delle persone scomparse, Gal Hirsch. La stessa fonte ha precisato che le due donne sono dirette verso un centro medico israeliano dove le stanno aspettando i parenti. Le due donne "dopo essere state consegnate all'Idf (le forze della difesa israeliane, ndr), si stanno dirigendo verso un centro medico in Israele, organizzato e preparato appositamente per accoglierli, dove i loro familiari li aspetteranno", ha precisato Hirsch
Biden invia ufficiali in Israele per le operazioni a Gaza
L'amministrazione Biden ha inviato in Israele un generale dei Marine e altri ufficiali in veste di consiglieri per le operazioni militari israeliane a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali fra gli ufficiali c'è il tenente generale James Glynn. Gli ufficiali - precisa Axios - non dirigono le operazioni ma offrono consigli militari e condividono con Israele le lezioni imparate dalla battaglia contro l'Isis s Mosul.
Medioriente, media: Egitto propone campi profughi a Rafah
L'Egitto ha proposto di istituire campi per profughi provenienti dal Nord della Striscia di Gaza nella città palestinese di Rafah, nel sud di Gaza: lo riporta il quotidiano Al-Araby Al-Jadeed, che cita una fonte anonima. Secondo la fonte, il piano prevede che il Cairo controlli i campi, che sarebbero situati a tre chilometri dal confine egiziano. Le autorità egiziane fornirebbero assistenza di emergenza agli sfollati che arrivano nei campi dalla parte settentrionale di Gaza, in quanto si oppongono all'idea di inviarli nella penisola del Sinai, che è sotto la giurisdizione egiziana.
Eliseo, Macron chiederà ripresa di un vero processo di pace
Nel corso della sua visita di domani in Israele Macron chiederà la "ripresa di un vero processo di pace" per la creazione di uno stato palestinese, al fianco dello stato israeliano, il che significa anche la "fine della colonizzazione" in Cisgiordania, ha affermato l'Eliseo. "L'unico modo per essere utili - hanno proseguito le fonti presidenziali - è 1) fornire solidarietà ad Israele 2) assumere impegni molto chiari contro i gruppi terrorristi 3) riaprire una prospettiva politica". Nel corso della missione a Tel Aviv, Macron incontrerà tra gli altri il presidente israeliano Isaac Herzog nonché il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Previsti anche incontri con le famiglie delle vittime francesi di Hamas.
Tajani, morto anche ultimo dei 3 italo-israeliani dispersi
"Purtroppo anche Nir Forti è deceduto. Era l'ultimo dei 3 italo-israeliani dispersi. Mi stringo al dolore dei suoi genitori, li avevo incontrati durante la visita a Tel Aviv. Morire a 29 anni, barbaramente ucciso dai terroristi, è profondamente ingiusto. Prego per te, giovane Nir". Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Mo: nipote donna liberata, 'felici, abbiamo parlato con lei'
Siamo "emozionati e felici" che la nonna torni a casa. Così Daniel Lifshitz, nipote di una delle donne ostaggio appena liberate da Hamas, ha commentato la notizia con i media israeliani. La famiglia, ha spiegato, ha già potuto parlare al telefono con la donna, l'85enne Yocheved Lifshitz. L'anziana si trovava in Egitto, in un albergo vicino alla località israeliana di Eilat, prossima a tornare in patria. "Speriamo che stia bene, che la sua salute sia buona, non vediamo l'ora di vederla. Speriamo che sia l'inizio della liberazione di tutti gli ostaggi", ha dichiarato il nipote, il cui nonno, Oded Lifshitz è ancora prigioniero di Hamas. Intanto la tv egiziana ha diffuso le immagini delle due donne liberate, stese sulle barelle all'interno di ambulanze.
Usa, è Israele a decidere sulle sue operazioni militari
"Israele e il suo esercito prendono le decisioni sulle operazioni militari, gli Stati Uniti non danno indicazioni" sull'invasione di Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing alla Casa Bianca.
Guerra Israele-Hamas, rilasciati altri ostaggi: sono due donne
L'Onu chiede un 'immediato cessate il fuoco umanitario'
Volker Turk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha chiesto un "immediato cessate il fuoco umanitario" a Gaza, invitando i leader a fare "scelte coraggiose". "Il primo passo deve essere un cessate il fuoco umanitario immediato, che salvi le vite dei civili fornendo aiuti umanitari rapidi ed efficaci a Gaza", ha dichiarato Turk.
Wsj: fallito rilascio 50 ostaggi perche' non arriva benzina
Il Wall Street Journal ha riferito questa sera che l'intenzione di Hamas di rilasciare 50 degli ostaggi, che il gruppo terroristico detiene a Gaza con passaporti stranieri, e' venuta meno dopo che Israele ha rifiutato di consentire che il carburante fosse incluso nelle spedizioni umanitarie consegnate a Gaza.
Media egiziani mostrano foto due donne rilasciate
Le immagini delle due prigioniere rilasciate - due donne anziane - sono state diffuse sui media egiziani. Una delle donne puo' essere vista all'interno di un'ambulanza, mentre l'altra viene trasportata su un'altra ambulanza al valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. Si può vedere il personale della Croce Rossa facilitare il loro trasferimento sulle ambulanze. Le donne rilasciate sono state identificate come Yocheved Lifshitz e Nurit Cooper.M
Israele, gli animali domestici feriti curati negli ospedali veterinari. FOTO
Secondo quanto riportato dalla Lega anti-vivisezione gli esemplari bisognosi di assistenza nella zona sarebbero almeno 500, tra cani e gatti. Il servizio veterinario israeliano ne ha evacuati centinaia. Alcuni sono stati trovati abbandonati nei kibbutz, altri sono stati salvati dal gruppo di riservisti “Brothers in arms”. LEGGI QUI
Unrwa, sale a 35 bilancio nostri colleghi uccisi a Gaza
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che è salito a 35 il bilancio dei dipendenti uccisi dal 7 ottobre a Gaza. "Non sono solo numeri, sono nostri amici e colleghi", scrive l'organizzazione su X, ribadendo che molti lavoravano come insegnanti.
Guerra Israele-Hamas, rilasciati altri ostaggi: sono due donne
Secondo media egiziani affiliati allo Stato, le due donne anziane sono arrivate al terminal del valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto. Circola l’ipotesi che l’organizzazione terroristica stia trattando la liberazione di 50 ostaggi: le negoziazioni per il possibile rilascio vacillerebbero sulla richiesta a Israele di consentire le consegne di carburante a Gaza. LEGGI L'ARTICOLO
'Gruppi appoggiati da Iran aumenteranno attacchi a forze Usa'
Gli Stati Uniti hanno informazioni di intelligence che indicano che le milizie sostenute dall'Iran intendono aumentare gli attacchi contro le truppe americane in Medio Oriente. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali Teheran sta cercando di capitalizzare del contraccolpo subito dagli Stati Uniti nel sostegno a Israele.
Le tv egiziane mostrano immagini dei 2 ostaggi arrivati a Rafah
Alcune televisioni egiziane, come AlQAhera News, stanno trasmettendo in diretta le immagini delle due donne liberate da Hamas e arrivate al valico di Rafah, tra Gaza e l'Egitto. Nel video si vedono le due anziane trasportate in ambulanza dove vengono controllate dai medici.
Uccisi almeno 35 dipendenti Onu
Almeno 35 dipendenti dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi dallo scorso 7 ottobre. Lo riferisce la stessa agenzia Onu.
Domani ministro Esteri Israele a Consiglio Sicurezza Onu
Domani il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, parlerà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York. Dovrebbe recarsi negli Stati Uniti insieme ad una delegazione di famiglie i cui parenti sono tra le 212 persone tenute in ostaggio da Hamas dal 7 ottobre. Lo scrive il Jerusalem Post.
Croce Rossa conferma liberazione ostaggi
Il comitato internazionale della Croce Rossa ha confermato il rilascio di due ostaggi rapiti da Hamas, senza fornire altri dettagli sulla loro identità. "Abbiamo facilitato il rilascio di altri due ostaggi, trasportandoli questa sera fuori da Gaza. Il nostro ruolo di intermediari neutrali rende questo compito possibile, siamo pronti per facilitare altri futuri rilasci. Speriamo siano presto assieme ai loro cari", si legge in un post dell'Icrc sul social X.
Israele conferma, due donne israeliane sono in Egitto
Israele ha confermato il rilascio di due dei suoi ostaggi detenuti a Gaza e che sono stati trasferiti in Egitto. Lunedi' sera Hamas ha dichiarato di aver rilasciato due donne che ha identificato come Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Cooper, 79 anni, entrambe rapite dal Kibbutz Nir Oz. Funzionari israeliani hanno affermato di non avere preso parte ai negoziati. Lo scrive il sito israeliano Ynet.
Biden: discuteremo cessate il fuoco dopo rilascio ostaggi
"Dovremmo prima avere gli ostaggi rilasciati, poi possiamo parlare". Lo afferma Joe Biden rispondendo a chi gli chiedeva di un cessate il fuoco a Gaza.
Wsj, Hamas ha chiesto il carburante in cambio dei 50 ostaggi
Le trattative per il possibile rilascio di 50 ostaggi vacillano sulla richiesta di Hamas a Israele di consentire le consegne di carburante a Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
Droni attaccano basi Usa in Siria
Le forze americane e alleate in Siria sono state prese di mira oggi in un attacco che non ha causato feriti. Lo ha detto un funzionario degli Stati Uniti, dopo che un gruppo di miliziani ha affermato di aver lanciato droni contro le truppe di Washington. "Un attacco contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione è avvenuto questa mattina presto in Siria. Non ci sono stati feriti o danni", ha detto un funzionario della difesa degli Stati Uniti, riferendosi alla coalizione internazionale contro l'Isis. Il funzionario degli Stati Uniti non ha fornito dettagli sull'attacco, ma un gruppo che si fa chiamare la Resistenza islamica in Iraq ha detto all'inizio della giornata che aveva lanciato droni contro le forze americane ad Al-Tanf e Al-Malikiyah in Siria.
Borrell: 'situazione grave e pericolosa, lavoriamo per evitare estensione guerra'
"Non rivelo certo un segreto se dico che la situazione è grave e pericolosa. In ogni momento può accendersi una scintilla che provoca l'entrata di altri attori" nel conflitto in corso tra Israele e Hamas. Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Lussemburgo al termine del Consiglio Affari Esteri. "Per questo - continua - i nostri sforzi sono tesi a prevenire l'estensione del conflitto". "Il presidente Joe Biden - ricorda - ha detto chiaramente che anche i palestinesi hanno dignità umana e che la guerra deve essere fatta in linea con le regole della guerra. E' una cosa che hanno detto a Benjamin Netanyahu anche vari leader europei, tra cui il primo ministro spagnolo. E' una cosa che va detta", perché "non è facendo ad altri bambini il male che hanno fatto ai nostri che assicureremo la pace nel futuro", conclude.
Israele, 'attacchi droni e artiglieria contro 2 cellule di Hezbollah in Libano'
Le forze israeliane (Idf) confermano attacchi con droni contro altre due cellule di Hezbollah nel sud del Libano accusate di aver tentato di sferrare attacchi contro Israele con missili anticarro. Secondo le Idf, nel mirino c'erano la zona contesa del Monte Dov, nell'area delle Fattorie di Shebaa, e la regione della comunità di Mattat, nel nord di Israele. Le forze israeliane hanno anche confermato attacchi dell'artiglieria.
Israele conferma il rilascio di altri 2 ostaggi, sono donne
Israele ha confermato il rilascio di altri due ostaggi da parte dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam: si tratta di due donne. Lo riporta la tv Kan.
Medioriente, Francia invoca "tregua umanitaria" per distribuire aiuti a Gaza
La Francia invoca una "tregua umanitaria" per consentire la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza. Tregua che "potrà condurre ad un cessate il fuoco": lo ha detto la premier francese, Elisabeth Borne, nel corso di un intervento all'Assemblea Nazionale di Parigi. "L'apertura del valico di Rafah è ancora molto limitata. Chiediamo che la porta di Rafah sia aperta per consentire nuovi passaggi" di aiuti, ha - ha sottolineato Borne, aggiungendo che "la distribuzione dell'aiuto esige una tregua umanitaria che potrà condurre ad un cessate il fuoco". La premier francese si è quindi appellata ad Israele affinché "non cada nella trappola di Hamas" e fornisca una "risposta giusta", dinanzi al "terrorismo", dopo gli attacchi del 7 ottobre. "Anche nelle lotte più dure, più aspre - ha avvertito - non dobbiamo perdere di vista ciò che fa di noi delle democrazie: i nostri valori, il rispetto dello stato di diritto come il diritto internazionale umanitario".
Medioriente, a Roma parenti ostaggi israeliani, domani incontro con Meloni
Tappa a Roma, domani e mercoledì, per un gruppo di parenti di ostaggi israeliani di Hamas, tra cui di Liliach Le Lavron, la donna con cittadinanza anche italiana dispersa dal 7 ottobre e il cui marito Evitar Moshe Kipnis è stato trovato morto la settimana scorsa. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti israeliane, domani sarebbe in programma un incontro con la premier Giorgia Meloni e con il vice premier Matteo Salvini e poi una cena con Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, mentre mercoledì dovrebbero vedere i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Non escluso anche un incontro, tra domani e mercoledì, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La missione all'estero di alcuni dei familiari degli israeliani presi in ostaggio, iniziata a Londra ieri, era stata annunciata la scorsa settimana dal ministro per gli Affari della diaspora Amichai Chikli: "L'obiettivo è portare testimonianze e storie di prima mano ai governanti di questi Paesi per aiutare gli sforzi per far tornare i rapiti ed approfondire il sostegno della comunità internazionale alla guerra di Israele contro le organizzazioni terroristiche". "La battaglia dell'opinione pubblica globale è difficile e complessa, e dobbiamo vincere anche questa", aveva detto, anticipando anche tappe a Bruxelles e negli Stati Uniti.-
Hamas annuncia il rilascio di altri due ostaggi
L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato di due ostaggi israeliani. Lo ha annunciato il portavoce Abu Obeida in un post su Telegram secondo cui la mediazione è stata compiuta dall'Egitto e dal Qatar. "Abbiamo deciso di rilasciarle - ha detto Hamas - per soddisfare ragioni umanitarie".
Medioriente, Borrell: pace non si ottiene vendicandosi su bambini
Condivido quello che ha detto chiaramente il presidente americano. I palestinesi hanno anche loro la dignità umana e la guerra va fatta con le regole della guerra. E' quello che ha detto Biden a Netanyahu e lo stesso che hanno detto vari leader europei, tra cui il premier spagnolo. Ed è un appello che onestamente io sottoscrivo perchè non è infliggendo ad altri bambini il dolore che hanno subito i nostri che otterremo la pace per il futuro". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.
Francia: oltre 300 fermi per atti o minacce antisemite
Sono oltre 300 le persone fermate in Francia per "atti o minacce antisemite" dall'attacco di Hamas contro Israele, il 7 ottobre: è quanto riferito dal governo di Parigi. Tra l'altro, precisano le autorità francesi, "la piattaforma Pharos che raccoglie e tratta le segnalazioni per contenuti di odio on-line ha ricevuto oltre 4.000 allerte". "Oltre 300 sono state trasmesse alla giustizia affinché gli autori siano individuati e sanzioni", ha precisato la premier, Elisabeth Borne, in occasione di un dibattito all'Assemblea Nazionale
Medioriente, media: alcuni ostaggi potrebbero essere presto liberati
Alcuni ostaggi di Hamas potrebbero essere presto liberati nell'ambito di intensi negoziati condotti da Stati Uniti e Qatar. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12, citando una fonte israeliana. Secondo il New York Times, che cita un alto militare, potrebbero essere rilasciate 50 persone con doppia nazionalità, secondo "conversazioni fra Stati Uniti e Qatar". Al momento sono state liberate due donne, madre e figlia che hanno nazionalità americana e israeliana. Le autorità israeliane confermano che gli ostaggi in mano ad Hamas sono 222.
Piantedosi: 'diritto Israele a reazione ma no a escalation'
"Le immagini che arrivano da Israele legittimano la posizione del nostro paese di assoluta vicinanza ad Israele, il suo diritto di esistere come Paese e anche il diritto di immaginare una reazione che ovviamente non comporti una escalation". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ospite di Bruno Vespa nella puntata di 'Cinque minuti' in onda stasera su Rai 1.
Russia-Iran-Turchia: basta colpire civili innocenti a Gaza
Russia, Iran e Turchia hanno lanciato un appello a porre fine al "prendere di mira dei civili innocenti" nel corso del conflitto tra Israele e Hamas dentro e intorno alla Striscia di Gaza. I ministri degli Esteri dei tre Paesi, insieme a quelli di Armenia e Azerbaigian durante un incontro a Teheran, "si sono scambiati opinioni sulla situazione a Gaza" e "hanno sottolineato la necessità di porre immediatamente fine agli attacchi contro i civili innocenti", si legge in una dichiarazione congiunta.
Macron domani in Israele parlerà di 'Stato palestinese'
Il presidente francese, Emmanuel Macron, discuterà - nella sua visita domani in Israele - della creazione di uno Stato palestinese, "come previsto dall'ipotesi dei 'due Stati', che la Francia ha sempre sostenuto". Lo ha reso noto in serata una fonte dell'Eliseo. La stessa fonte ha precisato che Macron - che potrebbe incontrare anche Abu Mazen, presidente dell'Autorità palestinese - discuterà anche di una "fine della colonizzazione" da parte israeliana.
Usa contro il cessate il fuoco: 'beneficerebbe Hamas'
"Al momento vogliamo che Israele abbia tutto quello che occorre per difendersi e che i civili a Gaza ricevano gli aiuti". Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha risposto ad una domanda sugli appelli per un cessate-il-fuoco. "Beneficerebbe Hamas", ha detto il funzionario.
Medioriente, Sunak annuncia altri 20 milioni in aiuti umanitari per Gaza
Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato lo stanziamento di altri 20 milioni di sterline in aiuti umanitari di emergenza destinati alla popolazione di Gaza. "I palestinesi stanno soffrendo terribilmente", ha detto il primo ministro riferendo alla Camera dei Comuni sul conflitto in Medio Oriente. Sunak ha sottolineato che è "necessario" un flusso costante di aiuti per portare "l'acqua, il cibo, le medicine e il carburante di cui c'è così disperatamente bisogno" e per questo Londra intende mantenere costante la sua pressione diplomatica.
Mo: ancora disperso l'italo-israeliano Nir Forti
Confermato anche il decesso di Liliach Le Lavron, la donna con cittadinanza anche italiana dispersa dal 7 ottobre dopo il terribile attacco di Hamas in Israele, si continua a sperare per l'italo-israeliano Nir Forti. La morte della donna è stata appena confermata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il marito Evitar Moshe Kipnis è stato trovato morto la settimana scorsa. Lo stesso Tajani l'11 ottobre dava notizia che mancava all'appello anche Nir Forti. Disperso dopo l'attacco di Hamas in Israele, il 30enne era al rave di Reim con la fidanzata, trovata morta qualche giorno dopo, e sarebbe stato ferito. Secondo le forze israeliane (Idf), sono almeno 222 le persone che Hamas tiene in ostaggio nella Striscia di Gaza dal giorno dell'attacco.
Usa, 'l'Iran facilita gli attacchi contro le nostre basi'
L'Iran "sta facilitando attivamente" attacchi contro le basi americane in Medio Oriente. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing alla Casa Bianca.
Media Israele, 'Croce Rossa pronta a ricevere 50 ostaggi'
Secondo fonti di Gaza, la conclusione di un accordo per il rilascio di alcuni ostaggi con doppia cittadinanza è attualmente in corso, con la mediazione del Qatar. Lo riporta il canale israeliano I24, sottolineando che "la Croce Rossa è in procinto di accogliere un gruppo di circa 50 rapiti con doppia cittadinanza". Secondo le fonti, il trasferimento "avverrà nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia". "Se non dovessero emergere nuovi ostacoli, si prevede che un accordo verrà raggiunto nelle prossime ore", riferisce I24, precisando che nell'ambito dell'operazione nelle ultime ore sono stati sospesi i raid israeliani su Gaza.
Usa, rafforzato la presenza in Medio Oriente per dare un segnale
"Gli Stati Uniti hanno aumentato la loro presenza militare in Medio Oriente per mandare un segnale di deterrenza agli altri attori della regione". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing con la stampa.
Biden invia ufficiali in Israele per le operazioni a Gaza
L'amministrazione Biden ha inviato in Israele un generale dei Marine e altri ufficiali in veste di consiglieri per le operazioni militari israeliane a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali fra gli ufficiali c'è il tenente generale James Glynn. Gli ufficiali - precisa Axios - non dirigono le operazioni ma offrono consigli militari e condividono con Israele le lezioni imparate dalla battaglia contro l'Isis s Mosul.
Tajani: morta l'italo-israeliana Liliach Le Havron
"Ho appreso del decesso di Liliach Le Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi. Entrambi erano scomparsi dopo l'attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l'Italia un altro giorno di lutto". Lo scrive Antonio Tajani su X.
Lavrov: rischio escalation da forze Usa in Medio Oriente
Il continuo rafforzamento militare americano in Medio Oriente comporta il rischio di una "escalation" del conflitto tra Israele e Hamas palestinese. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov da Teheran. Riferendosi all'invio di navi da guerra da parte degli Stati Uniti in Medio Oriente, Lavrov ha affermato che "più uno Stato adotta misure proattive di questo tipo, maggiore è il rischio, il pericolo di un'escalation del conflitto".
Fonti Egitto: 'Hamas libera oggi altri ostaggi stranieri'
Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito all'ANSA che alcuni prigionieri con doppia nazionalità detenuti da Hamas stanno per essere rilasciati al valico di Rafah per essere consegnati alle ambasciate dei loro Paesi. La stessa fonte ha sottolineato che sono già state inviate delle ambulanze al valico. Non ci sono al momento conferme ufficiali né da parte di Israele né da parte di Hamas, ma anche il network Al Arabiya riferisce del rilascio imminente di una cinquantina di persone. Una possibilità evocata anche dal quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti vicine ai negoziati.
Medioriente, Israele mette al bando Greta Thunberg dopo il post per Gaza
Greta Thunberg non avrà più accesso alle aule scolastiche d'Israele e il ministero dell'Istruzione rimuoverà ogni riferimento alla giovane attivista per il clima dopo il post da lei pubblicato nel fine settimana di solidarietà con Gaza. 'Stay with Gaza', il messaggio della Thunberg e di altre attiviste nella foto pubblicata sabato on line. "Hamas è un'organizzazione terroristica responsabile dell'omicidio di 1.400 israeliani innocenti, inclusi bambini, donne e anziani, e ha rapito oltre 200 persone a Gaza", ha ricordato il ministero dell'Istruzione in una nota pubblicata su X e ripresa dal Jerusalem Post. "Questa posizione la squalifica dall'essere un modello educativo e morale, e non è più idonea a fungere da ispirazione ed educatrice per gli studenti israeliani".
Medioriente, Borrell prima a Gaza entravano 100 camioni aiuti
"Si possono condannare gli attacchi terroristici e allo stesso tempo evitare che scoppi una crisi umanitaria a Gaza. Per questo motivo è assolutamente urgente e necessario permettere l'accesso di aiuti umanitari per raggiungere le persone bisognose. Ci sono già stati passaggi di primi convogli ma molto piccoli. Prima della guerra cento camion al giorno arrivavano a Gaza, adesso stanno arrivando venti camion al giorno. E i bisogni sono molto maggiori rispetto a prima della guerra". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Certo, l'inizio del passaggio di questi convolgi è positivo però devono aumentare in velocita' e quantita'. Devono consegnare medicinali, generi alimentari", ha aggiunto. "I ministri si sono detti d'accordo che questi aiuti devono includere il combustibile necessario per fare funzionare gli impianti di desalinizzazione e di produzione di energia elettrica", ha evidenziato.
Von der Leyen sente Abu Mazen: 'Israele protegga i civili'
Telefonata tra la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e il presidente palestinese Abu Mazen. "Sono tempi molto difficili per il popolo palestinese che è stato tradito da Hamas, ho detto al telefono al Presidente Abbas. Ho trasmesso a lui e alle famiglie di coloro che hanno perso vite innocenti le mie più sentite condoglianze. Ho chiarito che, nei suoi legittimi sforzi per combattere i terroristi di Hamas, Israele deve cercare di proteggere le vite dei civili e rispettare il diritto umanitario internazionale. L'Ue sta collaborando con i partner per rispondere alle esigenze umanitarie", ha dichiarato von der Leyen.
Crosetto: importante supporto Italia alle forze armate libanesi
"In questo momento è importante il supporto che la Difesa Italiana può garantire alle Forze armate libanesi, che più di ogni altra istituzione possono assicurare equilibrio regionale ed evitare un inasprimento della crisi". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto al comandante dell'esercito libanese, generale Aoun Lo fa sapere il ministero su X.
Gallant: 'operazione di terra a Gaza si farà, sarà attacco letale'
Ci sarà l'operazione di terra di Israele nella Striscia di Gaza e sarà un attacco "letale". Parola del ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che ha visitato l'area nei pressi della costa di Gaza con la Marina israeliana. Alle truppe, riporta il Times of Israel dopo le notizie del rinvio dell'offensiva, Gallant ha chiesto di "rimanere preparate per l'offensiva perché si farà". "Sarà un attacco letale - ha aggiunto - Sarà un attacco combinato da terra, mare e cielo". "Fate il vostro lavoro, siate pronti - ha incalzato - Vi dispiegheremo".
Medioriente, Libano: non vogliamo guerra con Israele
"Il governo libanese non vuole una guerra" con Israele. Lo ha detto il ministro dell'Informazione, Ziad Makary, in dichiarazioni a Sputnik mentre non accennano a diminuire le tensioni al confine tra i due Paesi, tra forze israeliane e Hezbollah, e aumentano i timori di un'escalation del conflitto dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele e la risposta israeliana con le operazioni nella Striscia di Gaza controllata dal gruppo. Makary ha accusato Israele di "non essersi mai astenuto da minacce" con esponenti politici o ufficiali militari israeliani che "promettono di riportare il Paese all'età della pietra".
Russia, Lavrov a Teheran vede Raisi
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in visita a Teheran, ha incontrato il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Lo comunica su X il ministero degli Esteri di Mosca. Lavrov è in Iran nell'ambito della riunione della piattaforma consultiva regionale 3+3 per il Caucaso meridionale.
Medioriente, Borrell: diritto difesa ha limiti, no taglio acqua luce
"Sosteniamo la soluzione a due stati e il diritto alla difesan da parte di Israele. Ma il diritto alla difesa ha dei limiti che sono quelli del diritto internazionale. Questo significa che non si possono tagliare l'acqua e l'elettricità per la popolazione civile". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.
Putin parla con Lula: 'cessate il fuoco e accesso senza ostacoli aiuti a Gaza'
"Su iniziativa della parte brasiliana - sottolinea il Cremlino nella nota - il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Federativa del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva. È stata discussa in dettaglio la situazione fortemente peggiorata nella zona del conflitto israelo-palestinese".
Putin e Lula hanno anche discusso le misure "urgenti ed efficaci" che possono essere portate alle Nazioni Unite, dove il Brasile ha la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza, dice il Cremlino, senza fornire ulteriori dettagli.
Sunak: 'missile su ospedale di Gaza probabile opera palestinese'
Informazioni raccolte dall'intelligence britannica suggeriscono che il missile che ha colpito l'ospedale Al Ahli nella Striscia di Gaza la scorsa settimana sarebbe "probabilmente" stato lanciato dall'interno del territorio, escludendo così una possibile responsabilità israeliana. A renderlo noto è stato il premier Rishi Sunak in un intervento alla Camera dei Comuni.
"Il governo britannico ritiene che l'esplosione sia stata probabilmente causata da un missile o almeno da una parte di un missile lanciato da Gaza verso Israele", ha spiegato Sunak, accettando la versione del governo di Benyamin Netanyahu sostenuta anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il premier britannico ha messo in guardia dal rischio di accuse "affrettate", ritenendo che la confusione sull'attacco all'ospedale abbia già avuto un "effetto negativo" sull'intera regione, con ripercussioni anche a livello diplomatico e "tensioni" che si sono trasferite persino nel Regno Unito.
Medioriente, Ungheria: forti divisioni tra gli Stati Ue
"Non è esagerato affermare che c'è una forte divisione tra gli Stati membri su come affrontare" il conflitto israelo-palestinese, "da quale punto di vista, quali conclusioni trarre". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, in conferenza stampa in Lussemburgo. "C'è - ha spiegato - una distanza difficile da colmare tra due opinioni estreme. C'è stato anche un avvertimento contro i doppi standard e la mancanza di coerenza tra le guerre israeliana e ucraina". Il ministro ha quindi ribadito la posizione di Budapest di pieno sostegno a Israele, sottolineando la necessità che la comunità internazionale si impegni per "evitare un'escalation". Il ministro ha infine ribadito il suo sostegno al commissario europeo per l'Allargamento, l'ungherese Oliver Varhelyi, per la posizione espressa sui fondi Ue alla Palestina. "In questa situazione - ha detto - è perfettamente normale controllare l'erogazione di tutti i fondi dell'Ue che possono potenzialmente cadere nelle mani di organizzazioni terroristiche".
Borrell: non nascerà la pace con rappresaglie a bimbi Gaza
"Non si ottiene la pace per il futuro infliggendo ai bambini di Gaza le stesse sofferenze da quelli israeliani". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell al termine del Consiglio in Lussemburgo, citando più volte le parole del presidente Usa Joe Biden sulla necessità che Israele rispetti il diritto umanitario e le regole della guerra. "Ogni diritto ha dei limiti e in un assedio non ci può essere un taglio dell'acqua e dell'elettricità, lo abbiamo detto più volte così come abbiamo condannato fermamente gli attacchi brutali di Hamas", ha precisato.
Medioriente, Francia: Israele ha diritto a difendersi, risparmi i civili
La premier francese, Elisabeth Borne, ha ribadito davanti al Parlamento che "Israele ha diritto a difendersi", esortando però gli israeliani a "risparmiare i civili". "Giustificare - ha detto la Borne davanti ai deputati - vorrebbe dire assolvere il terrorismo e accettare che colpisca di nuovo", in Israele o in Francia. Ma, ha aggiunto la Borne, "ogni vita perduta è una sconfitta per la comunità internazionale. I palestinesi non possono essere abbandonati al loro destino". Per questo, la Francia chiede da diversi giorni "una tregua umanitaria".
Medioriente, Hamas: 436 uccisi dai raid Israele nelle ultime 24h a Gaza
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che 436 persone, tra cui 182 minori, sono state uccise negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore sulla Striscia. Lo riporta la Cnn. La maggior parte delle persone uccise proveniva dalla parte meridionale di Gaza, ha aggiunto il ministero. Il bilancio totale delle vittime dall'inizio della guerra è salito a 5.087 morti, tra cui 2.055 bambini e 1.119 donne, e più di 15.000 persone sono rimaste ferite, secondo le autorità palestinesi.
Medioriente: fonti Usa: non conosciamo condizioni americani che si ritiene in mano ad Hamas
Gli Stati Uniti non conoscono le condizioni degli americani che si ritiene siano tenuti in ostaggio da Hamas. Lo riferiscono fonti Usa alla Cnn, ribadendo che, dopo il rilascio delle due cittadine americane venerdì scorso, sono 10 i cittadini americani dispersi, e forse quindi catturati, dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. I funzionari americani presumono che gli americani siano tenuti prigionieri in località separate. Israele ha comunicato al governo americano elementi che fanno ritenere che alcuni degli americani dispersi siano vivi e tenuti in ostaggio, avevano riferito fonti Usa all'emittente americana nei giorni scorsi.
Israele: eliminata cellula terroristica nel sud del Libano
L'esercito israeliano ha detto di aver colpito con un drone una cellula terroristica nel Libano del sud che si apprestava ad un attacco con un missile anti tank nella zona del Monte Dov. Sono in tutto più di 20 "le cellule terroristiche" di Hezbollah che - secondo il portavoce militare Daniel Hagari - sono state eliminate nel Libano del sud dall'inizio della guerra a Gaza dello scorso 7 ottobre.
Medioriente, caccia israeliani colpiscono un'altra moschea a Gaza
Aerei da guerra israeliani hanno colpito un'altra moschea nella Striscia di Gaza, portando a 32 il numero totale di moschee distrutte nel territorio dal 7 ottobre. Lo ha riferito il ministero degli Interni dell'enclave, citato dall'agenzia turca Anadolu, secondo cui un raid aereo ha preso di mira la moschea Al-Noor Al-Mohammed, nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza.
Onu: in Libano oltre 19mila sfollati al confine israeliano
Oltre 19 mila persone sono state sfollate in Libano dalle località confinanti con Israele, dopo gli scontri a fuoco sempre più frequenti tra Hezbollah e l'esercito dello stato ebraico. "Un incremento di incidenti attraverso la frontiera", ha riferito l'Iom, l'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, ha portato allo spostamento di 19.646 persone nel Libano, "sia nel sud sia in altre zone del Paese".
Israele, bozza vertice Ue: sostegno a pausa umanitaria
"Il Consiglio europeo sostiene l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres per una pausa umanitaria al fine di consentire un accesso umanitario sicuro e l'arrivo degli aiuti a chi ne ha bisogno." È quanto si legge, nel capitolo relativo al Medio Oriente, nella terza bozza delle conclusioni del vertice dei 27 che si terrò a Bruxelles giovedì e venerdì. La bozza tornerà ad essere discussa dai rappresentanti permanenti dei 27 al Coreper di questo pomeriggio e a quello, informale, di mercoledì mattina. "L'Ue lavorerà a stretto contatto con i partner regionali per la protezione dei civili", si legge ancora nel testo.
Israele intercetta un drone di Hezbollah e due di Hamas
Israele ha intercettato oggi quasi simultaneamente un drone degli Hezbollah giunto dal Libano e due droni di Hamas lanciati da Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Il primo drone è stato abbattuto da una batteria di Patriot all'altezza di Akko (S. Giovanni d'Acri) dopo che aveva sorvolato un tratto di mare. I due droni di Hamas sono stati abbattuti mentre erano diretti verso la zona di Israele limitrofa alla striscia di Gaza. Non si segnalano danni né vittime.
Min. Esteri Iran parla con leader Hamas e Jihad Islamica
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha parlato al telefono con Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, e con il segretario generale della Jihad islamica, Ziad Nakhala. Lo riferiscono i media iraniani.
Media: tre ministri minacciano le dimissioni contro Netanyahu
"Almeno tre ministri" israeliani stanno considerando la possibilità di rassegnare le dimissioni per obbligare il premier Benyamin Netanyahu ad assumersi pubblicamente le proprie responsabilità in seguito all'attacco a sorpresa sferrato da Hamas il 7 ottobre. Lo ha appreso il sito Ynet, del quotidiano Yediot Ahronot, senza peraltro pubblicare i loro nomi. Il sito pubblica anche un sondaggio di opinione secondo cui il 75 per cento degli israeliani addossano a Netanyahu la responsabilità della totale sorpresa del Paese per l'attacco di Hamas. Oggi il giornale ha anche affermato che ci sono tensioni fra Netanyahu e l'esercito.
Israele: residenti campi al-Nassr e al-Shati nella Striscia li lascino entro le 16
Gli attacchi dell'esercito israeliano si intensificheranno nelle aree del campo profughi di al-Nassr e in quello di al-Shati, nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito ad al Jazeera fonti di Gaza, secondo le quali l'Idf avrebbe intimato ai residenti dei campi di evacuarli entro le 16.
Medioriente, Tajani: Ue unanime su soluzione 2 popoli 2 Stati
Abbiamo parlato dell'obiettivo da raggiungere, che è la posizione italiana: due popoli, due Stati. Dare una prospettiva al popolo palestinese per fare cessare la guerra. Su questo siamo tutti d'accordo. Poi ci sono state sfumature differenti su altre questioni. Ma su questo mi pare che ci sia unanimità tra i Paesi dell'Unione europea, di lavorare anche concretamente per raggiungere questo obiettivo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Vediamo come incontrarci, come lavorare, vedremo come realizzare nel modo migliore un'unità tra tutti i Paesi dell'Ue per poi incidere", ha aggiunto
Guerra Medioriente, Mattarella: Mondo cambiato in peggio
Tajani: non abbiamo notizie su liberazione 50 ostaggi
Medioriente, Crosetto: chiara distinzione tra Hamas e palestinesi
"Sono qui per dimostrarvi l'attenzione, il rispetto e la vicinanza dello Stato. Ma anche per vedere di persona come state, come si fa con le persone a cui si tiene. Perchè così si fa nella nostra grande famiglia della Difesa". Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto, oggi in Libano presso la base di Shama sede del Comando del Contingente Italiano, su base Brigata Meccanizzata "Granatieri di Sardegna", impiegato nell' Operazione "LEONTE XXXIV". Nel suo discorso, il Ministro ha ribadito: "la maggior difesa che abbiamo è il rispetto che ci siamo guadagnati, che vi siete guadagnati. Il rapporto che si è instaurato con il popolo libanese, con le Forze Armate libanesi e con tutti gli attori in campo. Il patrimonio di cui noi godiamo è quello del rispetto che ci siamo costruiti qui, come in Kosovo, con il lavoro quotidiano, con quello che voi date. Io dico sempre che la forza maggiore che abbiamo è il rispetto che si è guadagnato l'Italia". Nell'approfondire il ruolo della missione il Ministro ha aggiunto che: "i Caschi Blu hanno un fondamentale ruolo di pacificazione e di protezione della popolazione. È ancora più fondamentale preservare questa presenza per tutto il mondo che crede nella pace. I Caschi Blu hanno oggi più difficoltà rispetto ai mesi precedenti in questa missione delle Nazioni Unite che ha lo scopo di tutelare la pace". A conclusione della sua visita il Ministro ha voluto sottolineare che: "è necessario fare una chiara distinzione tra Hamas, che è una organizzazione terroristica che ha come scopo quello di distruggere Israele, e il destino del popolo palestinese. L'Italia, da parte sua, si sta muovendo a 360 gradi perche" ci sia una de-escalation del conflitto. Sarebbe drammatico se queste vicende infiammassero il mondo islamico e scatenassero una nuova guerra tra occidente e islam - e ha aggiunto - è la prima volta che vedo un attivismo cosi' corale per evitare che la situazione peggiori".
Medioriente, Idf: 800 arresti in Cisgiordania da inizio conflitto
Sono 800 i palestinesi arrestati in Cisgiordania dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre, tra cui oltre 500 persone affiliate a Hamas. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che solo nella notte sono stati arrestati 37 uomini di Hamas. Il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) afferma che almeno 97 palestinesi della Cisgiordania sono stati uccisi dalle forze israeliane e, in alcuni casi, dai coloni dal 7 ottobre.
Medioriente, Mattarella: evitare escalation violenza, lavorare per soluzione condivisa e serena
Evitare l’escalation di violenze” e impegnarsi per “una soluzione condivisa e serena” in quell’area. Lo ha auspicato il Presidente della Repubblica, Sergio Matttarella al termine dell’incontro con l’omologo della Finlandia, Sauli Niinisto, a proposito del conflitto in Medio Oriente.
Medioriente, Haniyeh: Hamas andrà avanti fino a grande vittoria contro Israele
Hamas andrà ''avanti fino a una grande vittoria'' contro Israele e non ha quindi alcuna intenzione di arrendersi, come aveva invece suggerito il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus in una intervista all'Abc. Lo chiarito il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, denunciando che ''i massacri compiuti dall'occupazione cercano di nascondere il loro fallimento di fronte alla resistenza''. Haniyeh ha quindi definito gli attacchi del 7 ottobre scorso contro Israele come ''un colpo devastante'' e ''un atto glorioso'', ma anche ''una pietra miliare e una svolta nella storia del conflitto'' israelo-palestinese. I miliziani di Hamas, ha sottolineato, ''hanno demolito la dottrina della sicurezza dell'entità sionista''. Insomma, prosegue, Israele è stato ''superato a livello militare, di sicurezza e di intelligence'' ed è stato ''inferto un duro colpo agli alleati dell'occupazione che hanno sostenuto questa storica ingiustizia contro il popolo palestinese".
Soldato Gb ucciso in scontri con Hamas
C'è un'altra vittima con cittadinanza britannica nel conflitto tra Israele e Hamas. Si tratta del 22enne Yosef Guedalia, un soldato dell'unità antiterrorismo dell'Idf che è stato ucciso in uno scontro con uomini armati di Hamas nel Kibbutz Kfar Aza lo scorso 7 ottobre. Lo rende noto la Bbc che condivide il ricordo del fratello della vittima, Asher, secondo cui Yosef ha aiutato civili feriti a scappare prima di tornare ad affrontare i miliziani palestinesi. Sale così a 11 il numero dei cittadini britannici uccisi da Hamas, mentre uno è stato rapito e quattro risultano dispersi.
Medioriente: Nyt: da Hamas ancora no prove responsabilità Israele ospedale Gaza
Da Hamas non è ancora arrivata alcuna prova di una eventuale responsabilità di Israele nell'attacco contro l'ospedale di Gaza in cui la scorsa settimana sono state uccise centinaia di persone, scrive il New York Times. Hamas ha ammesso, rispondendo a una domanda del quotidiano americano, che non sono stati in grado di localizzare componenti di munizioni sul sito bombardato. Un rappresentante di rango dell'organizzazione al potere nella Striscia di Gaza ha spiegato che il missile che ha colpito l'ospedale "si è dissolto come sale nell'acqua", è vaporizzato. Il ministero della Salute locale non ha inoltre fornito indicazioni in sostegno del bilancio dei morti, 471, denunciato. Israele ha denunciato che ad avere un impatto sull'ospedale è stato un missile della Jihad islamica che non ha raggiunto l'obiettivo.
Tajani, c'è unanimità dell'Ue sulla soluzione dei 2 Stati
"Abbiamo parlato dell'obiettivo da raggiungere che è quello della posizione italiana: due popoli due Stati, dare una prospettiva al popolo palestinese per fare cessare la guerra. Su questo siamo tutti d'accordo, poi ci sono state sfumature differenti ma su questo mi pare ci sia unanimità tra i Paesi dell'Unione europea, di lavorare concretamente per raggiungere questo obiettivo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando coi giornalisti a Lussemburgo al termine del Consiglio Esteri. Su questo "vedremo come realizzare una unità tra tutti i Paesi Ue per poi incidere".
Tajani, sì alla pausa umanitaria, la tregua è un'altra cosa
"Le pause umanitarie per far entrare i rifornimenti a Gaza ci vedono favorevoli, la maggioranza dei Paesi membri le appoggia, la tregua è però un'altra cosa, non può significare la rinuncia da parte di Israele alla propria difesa e rinuncia a colpire Hamas mentre Hamas ed Hezbollah continuano a lanciare i razzi su Israele". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani uscendo dal Consiglio Affari Esteri dell'Ue. "La pausa umanitaria riguarda la tutela del popolo palestinese, la tregua in questo momento rischia di tutelare Hamas".
Medioriente, portavoce Unifil: situazione tesa ma non c'é voglia di innalzare conflitto a livello insostenibile
"La situazione è tesa, potrebbe portare a un conflitto più vasto ma allo stesso tempo, nelle conversazioni che come Unifil abbiamo con entrambe le parti (autorità libanesi e israeliane), non c'é una vera voglia di innalzare il conflitto a un livello insostenibile". Lo dice all'Adnkronos il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti. Nel 2006 la guerra scoppiò in 15 giorni, con gli israeliani arrivati da subito a Beirut. Qui sono oltre due settimane che sta andando avanti in questo modo. Logicamente c'é sempre l'errore di calcolo - precisa - che potrebbe cambiare le regole del gioco in un attimo. La gente va ancora avanti e indietro con Beirut, che sembra un paese staccato, noi continuiamo a essere operativi, con pattugliamenti quotidiani, anche con gli elicotteri. I rischi ci sono, la situazione potrebbe degenerare, ma al momento siamo ancora a questo punto". "Importante è il nostro ruolo di 'deconflicting' e di presenza - sottolinea Tenenti - L'altra settimana ci sono stati dei rumors che la missione partiva, facendo vedere due camioncini che andavano a Beirut (una cosa normale, quotidiana). Ho avuto chiamate da tutto il mondo, comprese le ambasciate che chiedevano se stavamo lasciando la missione. C'é preoccupazione ed è chiaro a questo punto che la nostra presenza qui è un deterrente che fino a oggi ha aiutato a far sì che ci fosse dialogo tra le parti".
Tajani, nessuna notizia precisa su liberazione 50 ostaggi
"Questa è una voce di stampa, non abbiamo ancora nessuna notizia precisa in merito. Stiamo lavorando per quello: la nostra ambasciata a Tel Aviv, il nostro consolato a Gerusalemme, la nostra ambasciata al Cairo e la nostra Unità di crisi, tutti siamo fortemente impegnati per raggiungere l'obiettivo di liberare gli ostaggi con l'interlocuzione che continuiamo ad avere coi diversi Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando da Lussemburgo in merito alle notizie del Nyt sulla possibile liberazione da parte di Hamas di circa 50 cittadini con doppia nazionalità.
Medioriente, Iran: Israele subirà un fallimento se entrerà in Palestina
Se i maligni sionisti prenderanno la stupida iniziativa di entrare nei territori palestinesi affronteranno un fallimento disonorevole e riceveranno una spiacevole risposta dal fronte della Resistenza". Lo ha affermato il comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana Hossein Salami aggiungendo che "il fronte della Resistenza ha raggiunto la maturità ed è in grado di fare piani ed agire in ogni punto della regione", come riporta la tv di Stato. "Il regime sionista è la setta politica degli Usa e della Gran Bretagna, è stato formato da questi Paesi, e per questo motivo, a causa della sua falsità, il regime non vincerà mai la battaglia contro i palestinesi", ha detto Salami aggiungendo che "il regime sionista, che uccide i bambini, e i suoi sostenitori sono in questo momento 'attaccati alla respirazione artificiale' a causa delle loro sconfitte".
Medioriente, Hamas: superata la soglia dei 5.000 morti a Gaza
Oltre 5.000 persone sono morte finora nella Striscia di Gaza a causa dei bombardamenti israeliani: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas.
Medioriente, Iran minaccia Israele: attaccheremo la città di Haifa
Il comandante in seconda della Guardia Rivoluzionaria iraniana Ali Fadavi ha minacciato di attaccare Israele, indicando come obiettivo la città di Haifa. Lo scrive su X Iran International.
Medioriente, inviato speciale Pechino chiede cessate il fuoco immediato
Ha difeso i "diritti legittimi" dei palestinesi e chiesto un "cessate il fuoco immediato": Zhai Jun, inviato speciale della Cina per il Medio Oriente, citato dal Global Times, ha parlato oggi delle "migliaia di vittime e migliaia di sfollati per il conflitto", ha detto che la Cina si preoccupa e si "rattrista per il deterioramento della situazione umanitaria ed è molto preoccupata per l'aumento della tensione". La Cina "condanna ogni danno inflitto ai civili e le pratiche che violano il diritto internazionale" ed esorta le parti a "esercitare la massima moderazione, evitare un deterioramento della situazione e anche la perdita di controllo" con il rischio di "provocare un grave disastro umanitario". Zhai ritiene che "la priorità immediata deve essere per le parti il raggiungimento di un cessate il fuoco, il rispetto del diritto internazionale e garanzie di sicurezza per i civili, con la creazione al tempo stesso delle condizioni necessarie per la consegna degli aiuti umanitari". Per Zhai "l'attuale situazione del conflitto israelo-palestinese deriva fondamentalmente dalla prolungata negazione del diritto del popolo palestinese a fondare un proprio Stato, dalla continua violazione del suo diritto alla sopravvivenza e dal disprezzo per la propria diritto al ritorno". "L’ingiustizia storica subita dal popolo palestinese non può durare indefinitamente, e i suoi legittimi diritti nazionali non possono essere negoziati o negati. Solo attraverso una soluzione globale, giusta e duratura della questione palestinese il Medio Oriente potrà veramente raggiungere una pace duratura e una sicurezza universale”, ha affermato. "Solo con la creazione di uno Stato palestinese indipendente si potrà raggiungere la coesistenza tra Palestina e Israele e l'armonia tra arabi ed ebrei".
Striscia di Gaza, la situazione degli ospedali è drammatica
A due settimane dall'inizio dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, cominciati subito dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 di ottobre, la situazione degli ospedali di Gaza, in particolare nel Nord della Striscia, è drammatica. Molti strutture sanitarie non hanno potuto e voluto eseguire l'ordine di evacuazione dettato da Israele, perché i pazienti in cura non sarebbero sopravvissuti. Ma soprattutto il bilancio dei feriti è in continuo aumento, costringendo gli operatori sanitari a lavorare 24/7.
Medioriente, Herzog: assalitori Hamas 7 ottobre avevano istruzioni al Qaeda per armi chimiche
Gli assalitori di Hamas che lo scorso 7 ottobre hanno fatto irruzione in Israele avevano istruzioni su come costruire armi chimiche, denuncia il Presidente israeliano, Isaac Herzog che ha mostrato a Skynews, che lo ha intervistato, i diagrammi di accompagnamento. I militari di Tsahal hanno recuperato una chiavetta usb con il manuale, la copia di un opuscolo di al Qaeda del 2003 noto ai Paesi della coalizione anti terrorismo, sul corpo di un miliziano ucciso nel kibbutz di Beeri, dove sono stati uccisi o rapiti più di 200 delle 1.100 che vi abitavano. Non ci sono tuttavia indicazioni che Hamas avesse le componenti necessarie per assemblare tali armi nel momento dell'attacco a Israele. Esperti britannici a cui è stato inviato il materiale hanno confermato la possibilità di costruire un'arma chimica credibile. "Stiamo parlando di materiale ufficiale di al Qaeda. Stiamo affrontando l'Is, al Qaeda e Hamas', ha denunciato Herzog. "Questo serve a spiegare quando scioccante sia la situazione, nel momento in cui ci troviamo a esaminare le istruzioni di come operare e creare un'arma rudimentale con il cianuro", ha aggiunto il Presidente, riconoscendo "come giustificata la rabbia e la frustrazione della gente, delle famiglie e dei rifugiati", per il senso di abbandono da parte del governo e delle forze di sicurezza a fronte degli attacchi di Hamas.
Medioriente, Spagna: serve conferenza internazionale per piano 2 Stati
"C'e' una sola soluzione per la pace definitiva. Perchè questa sia l'ultima volta di una tale violenza in Medio Oriente. Questa soluzione è la soluzione dei due Stati, la materializzazione di uno Stato plaestinese. Su questo, noi europei dobbiamo unire le forze. Quando riusciremo a fermare questo momento di grande violenza, dovremo essere in grado di sostenere una conferenza internazionale di pace che porti a uno Stato palestinese, che conviva in buona vicinanza, in sicurezza e in pace definitiva con lo Stato di Israele. Questo deve essere il nostro obiettivo e oggi lo trasmetterò a tutti i miei colleghi europei, spiegando di unire le forze su questo". Lo ha dichiarato Jose Manuel Albares Bueno, ministro degli Affari esteri della Spagna, Paese che detiene la presidenza del Consiglio dell'Ue, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue a Lussemburgo. "L'Europa dev'essere chiara sul diritto di Israele di difendersi, ma con altrettanta chiarezza sulla protezione della popolazione civile palestinese", ha aggiunto. "Questo è il momento di un cessate il fuoco, è il momento di fermare questa violenza. Una volta che la violenza si sarà fermata - cosa che è il nostro principale obiettivo in questo momento sia a Gaza che in Israele, cercando di prevenire l'allargamento del conflitto in Cisgiordania e in Libano - dobbiamo guardare avanti e la vera soluzione è uno Stato palestinese riconosciuto dalla comunità internazionale che viva in pace e in buon vicinato con uno Stato isralieano", ha concluso.
Israele, lanciato razzo contro obiettivo aereo dal Libano
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver lanciato un razzo intercettore in direzione di "obiettivo aereo sospetto" che era entrato dal Libano in territorio dello stato ebraico. A seguito della intercettazione le sirene di allarme sono state attivate in aree aperte del nord di Israele.
Medioriente, media: Egitto propone campi profughi a Rafah
L'Egitto ha proposto di istituire campi per profughi provenienti dal Nord della Striscia di Gaza nella città palestinese di Rafah, nel sud di Gaza: lo riporta il quotidiano Al-Araby Al-Jadeed, che cita una fonte anonima. Secondo la fonte, il piano prevede che il Cairo controlli i campi, che sarebbero situati a tre chilometri dal confine egiziano. Le autorità egiziane fornirebbero assistenza di emergenza agli sfollati che arrivano nei campi dalla parte settentrionale di Gaza, in quanto si oppongono all'idea di inviarli nella penisola del Sinai, che è sotto la giurisdizione egiziana.
Medioriente, Hamas: più di 60 morti nei raid israeliani su Gaza
Sono stati oltre 60 i palestinesi rimasti uccisi in attacchi aerei effettuati dall'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza nella notte: lo ha riferito Hamas. Secondo l'ufficio stampa del gruppo islamista, sotto uno dei raid sono morte 17 persone in una casa a Jabaliya, nel Nord dell'enclave.
Medioriente, Ynet: 3 ministri israeliani verso dimissioni contro Netanyahu
Tre ministri del governo israeliano stanno valutando di dimettersi in polemica con il primo ministro Benjamin Netanyahu, ritenendolo responsabile per l'attacco sferrato da Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. Lo scrive il quotidiano Yedioth Ahronoth, che ha pubblicato un sondaggio secondo il quale il 75 per cento degli israeliani ritiene che Netanyahu sia responsabile della mancata protezione delle comunità del sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza.
Medioriente, prime limitate incursioni Israele a Gaza, muore soldato
Un soldato israeliano è rimasto ucciso durante una mini-incursione terrestre di Israele dentro la Striscia di Gaza: lo ha reso noto Tsahal, aggiungendo che altri tre militari sono rimasti feriti. Il portavoce militare, Daniel Hagari, che ha dato la notizia, ha spiegato che la "task force" israeliana penetrata nel territorio governato da Hamas stava cercando gli ostaggi portati dentro l'enclave.
Medioriente, Radio Militare: rinvio operazione di terra a Gaza
Israele avrebbe deciso di "ritardare" l'offensiva di terra in attesa dell'arrivo di altre forze Usa nella regione. Lo ha riferito la Radio militare israeliana secondo cui gli Usa hanno fatto sapere a Israele la loro intenzione di schierare altre forze in Medio Oriente in vista dell'operazione di terra a causa delle minacce dell'Iran di agire su vari fronti". La Radio militare ha detto che questa non è l'unica ragione del rinvio ma che ce ne sono anche altre, tra cui la presenza nel nord della Striscia di Gaza di 350mila civili palestinesi.
Medioriente, Paesi Bassi: necessari pausa umanitaria e più aiuti
"La pausa umanitaria è davvero necessaria perchè è assolutamente urgente che ci sia più aiuto umanitario e che le persone abbiano accesso al sostegno, al cibo, all'acqua, alle medicine. E' assolutamente necessario che l'aiuto umanitario sia maggiore. Il governo olandese ha anche messo a disposizione 10 milioni di euro per dare più aiuto umanitario ai palestinesi, perche' dobbiamo prenderci cura delle persone innocenti". Lo ha dichiarato la ministra olandese agli Affari esteri, Hanke Bruins Slot, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue a Lussemburgo.
Medioriente, nuovo convoglio di camion di aiuti è entrato a Gaza
Un nuovo convoglio di camion carichi di aiuti è entrato a Gaza dal valico di Rafah
Medioriente, Borrell: pausa umanitaria secondo me necessaria, ne discuteremo
Dell'eventuale richiesta di una pausa umanitaria nella guerra tra Israele e Hamas "di certo i ministri dovranno discutere e tra due giorni lo dovranno fare anche i leader. Il segretario generale dell'Onu l'ha chiesta molto e personalmente penso una pausa umanitaria sia necessaria, per consentire l'accesso degli aiuti umanitari e la loro distribuzione" alla popolazione della Striscia di Gaza. Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri.
Medioriente, ripreso il lancio di razzi da Gaza verso Israele
Dopo molte ore di calma sono riprese le sirene di allarme per i razzi da Gaza nel sud e nel centro del Paese, in particolare nella città costiera di Ashkelon. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Rutte oggi in Israele, domani la missione di Macron
Il primo ministro olandese, Mark Rutte, sarà oggi in Israele per incontrare Benjamin Netanyahu al quale chiederà di moderare la forza militare nella Striscia di Gaza e di creare un corridoio umanitario sostenibile. Rutte incontrerà anche il leader palestinese Abu Mazen. Il premier ha già comunicato a Netanyahu ieri sera, in una conversazione telefonica, che "la tragica situazione a Gaza richiede pause umanitarie per consentire agli aiuti tanto necessari di raggiungere civili innocenti" aggiungendo che considera necessario "un corridoio umanitario sostenibile per aiuti e beni". "L'autodifesa è indissolubilmente legata alla proporzionalità e deve essere in linea con il diritto umanitario di guerra. Israele deve fare tutto il possibile per evitare che i civili diventino vittime della lotta contro Hamas. Anche l'escalation regionale deve essere evitata a tutti i costi" ha detto Rutte. Domani in Israele si recherà il presidente francese Emmanuel Macron.
Esercito: "Ieri a Rafah entrati 14 camion con aiuti umanitari"
Dietro assenso del governo israeliano, "14 camion" (e non 17 come detto in precedenza) "con aiuti umanitari sono passati la scorsa notte dall'Egitto a Gaza attraverso il valico di Rafah", dopo essere stati ispezionati dalla sicurezza israeliana'. Lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari. "Contenevano acqua, cibo e medicinali, ed erano destinati all'Onu" a beneficio dei palestinesi sfollati nel Sud della Striscia. Hagari ha ribadito che Israele verificherà che questi aiuti non giungano poi nelle mani di Hamas. Ha anche confermato che Israele continua ad opporsi all'ingresso di combustibile a Gaza.
Borrell: "Egitto pronto a far entrare camion a Gaza"
"Al momento l'Egitto è pronto a lasciar entrare" nella Striscia di Gaza i "camion" carichi di aiuti umanitari che sono "in coda" al valico di Rafah. "Non voglio dare la colpa a nessuno, ma è un fatto che non stanno entrando". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri.
Borrell: "Le grandi potenze hanno dimenticato questione palestinese"
"Il processo di pace" tra israeliani e palestinesi "è stato dimenticato per troppo tempo. Le grandi potenze si sono dimenticate della questione palestinese: hanno pensato che si risolvesse da sola o che non conta. Ma è una questione che conta, eccome". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo.
Inviato cinese: "Rischio conflitto ai confini con Israele"
La Cina considera la situazione a Gaza "molto seria" per il rischio di "un crescente conflitto terrestre" su larga scala e la diffusione di scontri armati lungo i confini vicini. E' la valutazione dell'inviato speciale per il Medio Oriente Zhai Jun che, in visita nell'area, che ha partecipato sabato alla conferenza di pace del Cairo. Gli effetti di ricaduta nella regione e a livello internazionale si stanno ampliando, ha aggiunto Zhai nel resoconto del network statale Cctv, dato che il conflitto lungo i confini israelo-libanese e israelo-siriano si sta diffondendo, "rendendo le prospettive preoccupanti".
Esercito: "In Israele trovati corpi di 1000 terroristi di Hamas"
"Dall'inizio del conflitto abbiamo recuperato oltre mille cadaveri di terroristi di Hamas in territorio israeliano", nella zona prossima alla striscia di Gaza e lungo la barriera di sicurezza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Le ricerche proseguono ed è possibile che questo non sia il numero definitivo". "Questo dato - ha aggiunto Hagari - dà la misura dell'asprezza dei combattimenti avvenuti in quella zona, e dell'eroismo e del coraggio dimostrato dai combattenti israeliani, maschi e femmine, nonché dei civili e di altre forze di sicurezza "che hanno affrontato assassini barbari e assetati di sangue".
Crosetto all'Unifil poi a Beirut per incontri istituzionali
Il ministro della difesa Guido Crosetto avrà a Beirut, in Libano, incontri con rappresentanti istituzionali libanesi. Lo ha detto all'ANSA il generale Diego Fulco, capo dell'ufficio stampa del ministro, senza fornire ulteriori dettagli. Crosetto è in queste ore impegnato nel sud del paese in una visita ai militari italiani del contingente Onu (Unifil) schierato a ridosso della linea di demarcazione con Israele. Il ministro, secondo quanto si apprende, si è recato nel sud del Libano alla base del contingente italiano per "accertarsi di persona delle condizioni di sicurezza, del morale e dell'attuale situazione del contingente".
Unicef: "Dolore per la perdita di operatori umanitari e insegnanti a Gaza"
"Ieri l’Unrwa (l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi) ha confermato che 29 colleghi sono stati uccisi dal 7 ottobre a Gaza". E' quanto dichiarato in una nota da Catherine Russell, Direttore Generale dell’Unicef.
"Tutti noi dell'Unicef siamo scioccati e profondamente addolorati per la devastante perdita di operatori umanitari e di insegnanti a Gaza", prosegue la nota. "Esprimiamo le nostre condoglianze alle loro famiglie e ai nostri colleghi dell'Unrwa. Le vite e la sicurezza di tutti gli operatori umanitari e dei civili che assistono devono essere rispettate".

©IPA/Fotogramma
Presidenza Ue: "Serve conferenza internazionale per creare Stato palestinese"
Una volta superata la guerra in corso tra Israele e Hamas, l'Ue deve impegnarsi perché sia convocata una "conferenza di pace" che possa "aprire la strada" alla creazione di "uno Stato palestinese". Lo dice il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri. La Spagna ha la presidenza di turno del Consiglio Ue, che nel caso del Consiglio Esteri è affidata permanentemente all'Alto Rappresentante, Josep Borrell (spagnolo anche lui).
"C'è solo una soluzione per la pace - afferma - perché questa sia l'ultima volta di questa violenza nel Medio Oriente. E questa soluzione è la soluzione di due Stati: la materializzazione, finalmente, di uno Stato palestinese. Per questo come europei dobbiamo unire le forze: quando riusciremo a contenere questo momento di grande violenza, dobbiamo essere capaci di appoggiare una conferenza internazionale di pace che dia vita ad uno Stato palestinese, che conviva in rapporti di buon vicinato e in pace definitiva, con lo Stato di Israele".
Thunberg "bandita" dalle scuole di Israele dopo post pro-Hamas
Via Greta Thunberg dai programmi e dalle aule scolastiche israeliane. Il ministero dell'Istruzione annuncia che rimuoverà ogni riferimento all'attivista svedese dopo che lei ha pubblicato un post durante il fine settimana con un cartello anti-israeliano con la scritta "stare con Gaza". "Hamas è un'organizzazione terroristica responsabile dell'omicidio di 1.400 israeliani innocenti , inclusi bambini, donne e anziani, e ha rapito oltre 200 persone a Gaza", sostiene il ministero. "Questa posizione la squalifica dall'essere un modello educativo e morale, e non è più idonea a fungere da ispirazione ed educatrice per gli studenti israeliani". Non solo: "Israel's Story", che lavora per raccontare la storia di Israele al mondo, ha prodotto e diffuso un video in cui Greta pronuncia il discorso che l'ha resa famosa, condannando i leader mondiali per non aver fatto abbastanza per combattere il riscaldamento globale. Tuttavia, accanto alle sue parole ci sono immagini di vittime di guerra e fotografie del massacro di Hamas. E sono state raccolte più di 100 firme in poche ore per una lettera aperta inviata a Greta, e anche diversi attivisti le hanno risposto direttamente su X. I leader ambientalisti hanno scritto nella lettera di essere "profondamente feriti, scioccati e delusi dai vostri tweet e post riguardanti Gaza" e che Thunberg dovrebbe "riconsiderare le atrocità commesse da Hamas".
Guerra Israele, i bombardamenti a Gaza hanno distrutto il 42% delle case
Tajani: "Cessate il fuoco? Hamas lancia missili, non possiamo chiedere a Israele di non difendersi"
"Vediamo quello che accade. Non possiamo lasciare che Hamas faccia ciò che vuole. Se Hamas è una organizzazione criminale, terroristica, non può essere lasciata agire contro Israele con il lancio di missili: continuano a lanciarli da Gaza. Israele ha il diritto di difendersi, senza coinvolgere la popolazione civile". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, a chi gli chiede se sia ora di chiedere un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas, come ha detto la presidenza del Consiglio Ue per bocca del ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, o se invece sia troppo presto.
"Non possiamo dire a Israele 'non difenderti' - prosegue Tajani - mentre Hamas continua a mandare missili contro le città, non mirando a obiettivi militari, ma alle città in maniera indiscriminata. Da questo punto di vista, mi pare difficile poter dire a Israele di non difendersi, mentre Hamas e Hezbollah continuano a lanciare missili contro il Paese e la popolazione civile: deve esserci una difesa proporzionata".
"Credo che in questo momento - aggiunge - si debba lavorare per una de-escalation. E' ovvio che Israele colpirà le centrali di Hamas: bisogna che anche Hamas non lanci più razzi contro Israele, che smettano anche gli Hezbollah di lanciare razzi contro Israele, se si vuole arrivare ad una de-escalation, così come debbono essere liberati gli ostaggi, specie quelli civili, che nessuna colpa hanno di ciò che accade. Come vale per la popolazione civile palestinese, così vale per la popolazione civile israeliana, con oltre 200 persone nelle mani di Hamas. Tenere fuori i civili vale sia per Israele che per Hamas", conclude.
Israele, sale a 222 il numero degli ostaggi in mano ad Hamas
E' salito a 222 il numero degli ostaggi israeliani in mano di Hamas a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui "il numero complessivo è aggiornato di volta in vota in base a informazioni di intelligence". "In particolare - ha aggiunto - c'è voluto tempo perché tra gli ostaggi ci sono non pochi cittadini stranieri e la loro identificazione ha richiesto tempo aggiuntivo".
Mitsotakis in Israele, vedrà Netanyahu
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis è arrivato questa mattina in Israele e avrà un incontro con il premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Lo rende noto l'ufficio del premier greco, spiegando che Mitsotakis tornerà ad Atene nel pomeriggio.
Nyt: "Hamas rilascerà 50 ostaggi con doppia nazionalità
I miliziani di Hamas rilasceranno 50 ostaggi con doppia nazionalità. Lo scrive il New York Times citando un funzionario dell'esercito israeliano. Hamas, ha proseguito la fonte, ha avvertito Israele che un'invasione di terra della Striscia di Gaza ridurrà le possibilità che gli ostaggi vengano liberati.
"Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra Stati Uniti e Qatar, Hamas potrebbe rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità separatamente da qualsiasi accordo più ampio", si legge sul giornale".
Media: "Almeno 120 arrestati nei raid israeliani in Cisgiordania"
Continuano stamattina gli arresti di palestinesi in Cisgiordania da parte dell'esercito israeliano, con decine di persone prese in custodia da ieri. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha dichiarato in un rapporto diffuso stamattina che sono stati arrestati almeno 120 cittadini, tra cui 40 lavoratori di Gaza.
Tajani: "Nessun allarme attentati in Italia ma vigilare"
"Non abbiamo segnali di attentati possibili nel nostro Paese. Ma questo non significa che non si debba alzare la guardia e non aumentare la vigilanza soprattutto nei luoghi frequentati dai nostri concittadini di religione ebraica". Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue a Lussemburgo. "Stiamo lavorando anche per garantire la sicurezza all'interno del territorio nazionale. Ecco perchè abbiamo deciso di sospendere Schengen al confine tra Italia e Slovenia, proprio perchè sappiamo che nell'area dei Balcani i trafficanti di esseri umani sono gli stessi che trafficano in armi. Quindi non possiamo permetterci di correre rischi di ingressi di persone armate che possano compiere attentati nel nostro Paese. Come stiamo vigilando sul fatto che possa esserci qualche folle che si radicalizza da solo, via internet", ha spiegato il ministro.
Biden e gli alleati, avanti con gli aiuti Gaza e l'azione diplomatica
I Capi di Stato e di governo hanno ribadito il loro sostegno a Israele e il diritto di quest'ultimo di difendersi dal terrorismo, e hanno invocato il rispetto del diritto internazionale umanitario, ivi compresa la protezione dei civili. E' il contenuto della dichiarazione congiunta da parte del presidente Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Rishi Sunak dopo che hanno discusso del conflitto in corso tra Israele e l'organizzazione terroristica Hamas. I leader, si legge nella dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi "hanno accolto con favore la liberazione di due ostaggi e hanno richiesto l'immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi. Si sono altresì impegnati ad uno stretto coordinamento per sostenere i loro cittadini presenti nella regione, in particolare quelli desiderosi di lasciare Gaza. I capi di Stato e di governo "hanno accolto con favore l'annuncio dei primi convogli umanitari che hanno raggiunto i palestinesi bisognosi di soccorsi a Gaza e hanno espresso il loro impegno a continuare a coordinarsi con i partner della regione per garantire un accesso duraturo e sicuro a cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza necessaria per soddisfare le esigenze umanitarie". I capi di Stato e di governo "si sono impegnati a continuare uno stretto coordinamento diplomatico, anche con i partner chiave della regione, per prevenire l'estendersi del conflitto, preservare la stabilità in Medio Oriente e lavorare verso una soluzione politica e una pace duratura".
Borrell: "Prioritario ingresso aiuti, 20 camion non bastano"
"La cosa più importante è far entrare gli aiuti umanitari. Al Cairo il segretario generale dell'Onu ha fatto un appello drammatico per fare in modo che gli aiuti entrino. Il primo giorno 20 camion sono stati autorizzati ad entrare. Ieri altri 20. Ma in tempi normali, in assenza di guerra, cento camion ogni giorno entrano a Gaza: quindi, è chiaro che 20 non sono sufficienti". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue a Lussemburgo. "Abbiamo invitato a partecipare alla riunione il mio collega, il commissario agli aiuti umanitari e alla gestione delle crisi, Janez Lenarcic. Ho parlato con lui e mi ha spiegato che è importante più sostegno umanitario", ha aggiunto.

©Ansa
Tajani,: "Evitare regionalizzazione conflitto, fuori Libano e Iran"
"Continuiamo a lavorare per la de-escalation, per impedire che ci sia una regionalizzazione della guerra". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Lussemburgo per il Consiglio Affari Esteri. "Dobbiamo fare in modo - sottolinea - che Libano e Iran non siano parte del conflitto che c'è tra Israele e Hamas, fermo restando il diritto di Israele a difendersi. Nello stesso tempo, bisogna tutelare la popolazione civile", conclude.
17 morti in bombardamento campo profughi a Gaza
Almeno 17 persone sono rimaste uccise stamane in un bombardamento israeliano nell'affollato rione di Jabalya, a nord di Gaza. Lo riferisce il ministero degli Interni di Gaza, secondo cui si tratta di membri del clan familiare el-Batash, parenti di uno dei leader politici della Jihad islamica. A quanto pare, secondo testimoni sul posto, sotto le macerie ci sono altre vittime. Fonti locali aggiungono che gli abitanti di Jabalya hanno finora ignorato i ripetuti appelli giunti dalle forze armate di Israele di spostarsi nel sud della Striscia, oltre il Wadi Gaza.
Tajani: "Vi sono rischi di un allargamento del conflitto"
I rischi di un allargamento del conflitto in Medio Oriente "ci sono" ed è per questo che stiamo lavorando perché "ciò non si trasformi in realtà". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando in Lussemburgo per il Consiglio Esteri. "Tutti noi, Usa e Ue, ci stiamo impegnando sulla via diplomatica e l'Italia ha assunto un ruolo di primo piano: l'obiettivo è evitare l'incendio del Medio Oriente", ha aggiunto Tajani. "La via diplomatica è quella che premia sempre", ha precisato Tajani.
Hamas: "Almeno 60 morti negli attacchi israeliani notturni a Gaza"
Hamas afferma che nella notte gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 60 palestinesi, mentre funzionari palestinesi affermano che più di 400 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore.
Secondo le autorità di Gaza, dal 7 ottobre sono state uccise più di 4.650 persone nell'enclave assediata.
Tajani: "De-escalation ma Hamas non può fare quel che vuole"
Ora serve "una de-escalation", con "l'interruzione del lancio di razzi da parte di Hamas ed Hezbollah". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando in Lussemburgo. Sulla necessità o meno di chiedere immediatamente una tregua, Tajani ha però sottolineato che "non si può permettere ad Hamas di fare quel che vuole". "Israele - aggiunge - ha il diritto di difendersi ma in modo proporzionato, senza colpire indiscriminatamente la popolazione civile a Gaza".
Media: "Crisi fiducia fra Netanyahu ed esercito"
Una profonda crisi di fiducia si e' creata fra il premier Benyamin Netanyahu ed i vertici delle forze armate e questa situazione si riflette negativamente nella conduzione del conflitto con Hamas a Gaza e con gli Hezbollah nel Libano sud. Lo sostiene oggi in prima pagina Yediot Ahronot. "Israele ha bisogno di una leadership efficiente e concentrata sugli obiettivi da raggiungere'', scrive il giornale, ma questo stato di cose impedisce a suo parere che vengano prese decisioni essenziali. Il giornale sostiene che i rapporti fra Netanyahu e Yoav Gallant sono particolarmente tesi al punto che, durante la visita in Israele di Joe Biden, il premier avrebbe impedito al suo ministro della difesa di illustrare al presidente Usa le proprie analisi. Netanyahu, aggiunge il giornale, ''nutre risentimento verso i comandanti dell'esercito'' per non aver saputo impedire l'attacco di Hamas del 7 ottobre. ''Egli reagisce con impazienza alle analisi dei generali e non si affretta ad accogliere i loro suggerimenti''. Questo articolo ha destato immediate reazioni nel mondo politico rafforzando fra quanti da mesi già si opponevano al governo Netanyahu la richiesta che egli si faccia adesso da parte per lasciare spazio a forze nuove.

©Ansa
Idf: "Hamas riconsegni ostaggi e si arrenda, così la guerra finirà"
''Hamas si arrenda senza condizioni, riconsegni gli ostaggi e la guerra finirà''. Lo ha assicurato il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf), Jonathan Conricus, che in una intervista all'Abc ha detto che le truppe di terra ''probabilmente'' entreranno nella Striscia di Gaza nei prossimi giorni ''a meno che Hamas non si arrenda incondizionatamente''. Evitando di rispondere a una domanda sul rinvio dell'operazione di terra, Conricus ha spiegato che "se Hamas uscisse dai nascondigli sotterrani nei quali nasconde i civili israeliani, se restituisse i nostri ostaggi, che sono 212, e si arrendesse senza condizioni, allora la guerra finirebbe". Ma "se non lo faranno, probabilmente dovremo intervenire e portare a termine" l'operazione di terra a Gaza.
Media: "Israele detiene 59 palestinesi a Hebron"
I raid israeliani contro i palestinesi, iniziati nella notte, continuano questa mattina con decine di persone arrestate nella Cisgiordania occupata. Lo riferiscono i media palestinesi, secondo cui gli ultimi arresti sono avvenuti nella città di Hebron, dove 59 cittadini sono stati portati via dalle forze israeliane, tra cui 40 lavoratori della Striscia di Gaza, aggiunge l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.
Il raid israeliano più violento ha avuto luogo nel campo profughi di Jalazone vicino a Ramallah, dove due persone sono state uccise e altre 20 sono state arrestate dopo gli scontri, secondo il ministero della Sanità palestinese.
Onu, 14 camion con aiuti entrati a Gaza da valico Rafah
Quattordici camion con aiuti umanitari sono entrati nella notte nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah con l'Egitto. Lo ha affermato Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni dell'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi.
Guerra Medioriente, entrati 17 nuovi camion di aiuti a Gaza
Israele avverte: "Campagna a Gaza potrebbe durare mesi"
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avvertito che la campagna militare a Gaza "potrebbe richiedere un mese, due o tre. Ma alla fine -ha assicurato- non ci sarà più Hamas". Gallant ha parlato dopo un briefing operativo presso il Centro di Comando e Controllo delle operazioni dell'aeronautica militare israeliana.

©Ansa
Israele: "Nessuna tregua durante negoziati su ostaggi"
Non ci sarà "nessun cessate il fuoco" a Gaza mentre Usa e Qatar lavorano per liberare gli oltre 200 ostaggi detenuti da Hamas nell'enclave assediata: lo ha detto alla Cnn un portavoce dell'esercito israeliano, Jonathan Conricus. Il funzionario ha affermato che "non erano a conoscenza" delle richieste degli Stati Uniti per un rinvio della prevista operazione di terra di Israele a Gaza, aggiungendo che sia Israele sia gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati "il più rapidamente possibile". "Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas", ha sottolineato.
Benny Morris: "La guerra riapre l'opzione dei due Stati"
La guerra in Medio Oriente riapre l'opzione dei due Stati, secondo Benny Morris, studioso del conflitto israelo-palestinese. "La soluzione dei due Stati viene riproposta come unica ragionevole da Biden, che ne ha parlato anche nella sua visita in Israele l'altro giorno", ricorda in un'intervista al Corriere della Sera. "Sembra paradossale - aggiunge lo storico -, all'Anp verrà data la gestione di Gaza sulle ceneri di Hamas". Per Morris, siamo di fronte anche alla "fine politica per Benjamin Netanyahu e per il suo governo. Dopo lo smacco del 7 ottobre e il terribile massacro di civili israeliani perpetrato da Hamas con tanta facilità, non credo proprio che potranno restare al loro posto". Netanyahu è responsabile del rafforzamento di Hamas, sostiene lo studioso. "Lo ha fatto per indebolire l'Autorità nazionale palestinese e bloccare la possibilità della nascita di uno Stato palestinese parallelo ad Israele", ricostruisce. Anche dopo Bibi, all'interno di Israele "resta uno scontro politico, culturale, sociale e identitario profondissimo e credo che resterà nel futuro - ritiene lo storico -. Ci sono questioni irrisolte e laceranti". "Israele ha in sé una forte componente di vendetta - sottolinea Morris -, nessuno dubita che Hamas vada distrutta, dirigenti e militanti. Il fronte di Gaza va cancellato del tutto, la geopolitica del conflitto cambierà, almeno nelle intenzioni".
Gaza, Madrid: "Serve conferenza internazionale di pace"
"Dobbiamo avere la forza di promuovere una conferenza internazionale di pace che porti alla creazione di uni stato palestinese". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri spagnolo, José Manuel Albares, arrivando in Lussemburgo (la Spagna detiene la presidenza di turno dell'Ue). "L'Ue deve parlare con una sola voce e dobbiamo condannare sia la violenza di Hamas che gli attacchi alla popolazione civile di Gaza", ha aggiunto. "Questo è il momento di una tregua: che si fermi la violenza e si guardi avanti".
Usa: "Flusso continuo di aiuti". Ma Israele martella Gaza
Dopo l'ingresso di un secondo convoglio di camion nella Striscia di Gaza, la Casa Bianca ha promesso un "flusso continuo" di aiuti umanitari. Ma intanto Israele, che continua a preparare l'operazione di terra, ha continuato a bombardare l'enclave assediata fino alle prime ore dell'alba. L'esercito israeliano, che si prepara dall'inizio del conflitto a lanciare un'offensiva per "annientare" Hamas, domenica ha intensificato i suoi attacchi contro la Striscia e le postazioni di Hezbollah in Libano. Secondo un portavoce sono stati uccisi "decine" di miliziani e colpite 320 postazioni di Hamas e Jihad Islamica. Il ministero della Sanità di Hamas sostiene che ci sono state vittime civili a Deir Al-Balah, Khan Younis e Rafah. Secondo al-Jazira, è stata "la piu' sanguinosa" notte di bombardamenti dal sanguinoso attacco di Hamas il 7 ottobre: i caccia israeliani hanno intensificato il livello e la portata dei raid, prendendo di mira diverse: uno degli attacchi e' avvenuto nel campo profughi di Jabalia, un'area densamente popolata dove vivono più di 120 mila palestinesi. Bombardate anche le vicinanze degli ospedali di Al Shifa e Al Quds. Un bagno di sangue: secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, sono stati almeno 400 i morti nelle ultime 24 ore, con attacchi alle case dei civili senza alcun preavviso.
Esercito Israele, colpiti 320 obiettivi di Hamas e Jihad a Gaza
Sono oltre 320 gli obiettivi colpiti dall'esercito israeliano la notte scorsa nella Striscia. Tra questi - ha fatto sapere il portavoce militare - bersagli che costituivano minacce per le forze che "nell'area si stanno preparando per le operazioni di terra, incluse decine di postazioni di mortaio e missili anti tank". Inoltre, tunnel nei quali si nascondevano miliziani e decine di centri operativi sia di Hamas sia della Jihad islamica.
Idf: "Colpite 4 cellule terroristiche Hezbollah operanti al confine con il Libano"
Compleanno bambino israeliano in ostaggio, il fratello: "Sii forte"
Ohad Zichri, un bambino israeliano rapito da Hamas e portato a Gaza, compie oggi 9 anni in cattività. Suo fratello Roi, intervistato da Canale 12, ha detto che se potesse parlargli gli direbbe di "essere forte e di sapere che gli vogliamo bene". Ohad (che in italiano vuol dire 'Regno') è uno dei circa 30 minori, femmine e maschi, rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre. Insieme a lui ci sono la madre Keren e i nonni.
Casa Bianca: Biden e alleati a sostegno di Israele e del suo diritto alla difesa
Da Washington nota sul colloquio tra il presidente americano e i suoi alleati. Il meeting è stato dedicato all’esame dell’evoluzione della grave crisi apertasi dopo l'attacco del 7 ottobre scorso perpetrato da Hamas contro Israele. I leader hanno accolto con favore l'annuncio dei primi convogli umanitari a Gaza e hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi nelle mani di Hamas. IL PUNTO

©Ansa
Quali armi usare e dove colpire: il manuale di istruzioni di Hamas per l’attacco a Israele
Il documento, visionato da The Washington Post, sarebbe stato ritrovato sul corpo di uno dei terroristi che ha partecipato all'attacco del 7 ottobre 2023 sul territorio israeliano. Dentro istruzioni su che parti del corpo colpire con i coltelli per uccidere i nemici e delucidazioni su come utilizzare al meglio altro materiale bellico. L'APPROFONDIMENTO
Raid di Israele vicino ospedali a Gaza, foto di lanciarazzi di Hamas nei pressi
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto raid aerei vicino a due ospedali di Gaza, quello di Al-Shifa e di Al-Quds. Lo sostiene l'agenzia di stampa palestinese Wafa, mentre al momento non ci sono conferme dall'Idf.
Nelle scorse ore, però, i militari israeliani avevano diffuso fotografie in cui si vedevano lanciarazzi collocati da Hamas vicino a ospedali, scuole, parco giochi e anche una sede delle Nazioni Unite a Gaza. "Hamas mette direttamente in pericolo gli abitanti di Gaza, gli israeliani e la comunità internazionale", hanno affermato le Idf condividendo le immagini.
Medioriente, escalation inarrestabile. Biden sente il Papa
Medioriente: 200mila razzi e 100mila miliziani, la forza di Hezbollah stimata da Israele
Duecentomila razzi e fino a centomila combattenti. Tanta sarebbe la forza del movimento libanese sciita di Hezbollah secondo l'Institute for National Security Studies (Inss), un think tank indipendente con sede a Tel Aviv. L'istituto ribadisce che Hezbollah è sostenuto dall'Iran, che gli ha fornito ingenti scorte di armi.
"Hezbollah è composto sia da soldati regolari sia da soldati di riserva, stimati tra i 50.000 e i 100.000 combattenti", afferma il rapporto. Il gruppo riceve "sostegno esterno" da attivisti sciiti, compresi quelli provenienti da paesi vicini come Afghanistan, Pakistan, Siria e Iraq, afferma il documento.
Hezbollah vanta "impressionanti mezzi di attacco", prosegue il rapporto, che parla di un vasto arsenale compreso tra 150.000 e 200.000 razzi, mitragliatrici e missili.
Usa ad Israele, Nyt: "Rinvio operazione di terra per gli ostaggi"
La Casa Bianca "ha consigliato a Israele di ritardare un'invasione di terra di Gaza" in modo da guadagnare più tempo per i negoziati sul rilascio degli ostaggi. Lo scrive il New York Times, aggiungendo che un altro obiettivo degli Stati Uniti nel chiedere il rinvio è quello di consegnare altri aiuti ai palestinesi, cercare di capire come evitare un bagno di sangue dei civili e prepararsi agli attacchi delle milizie filo-iraniane contro obiettivi statunitensi. Il quotidiano -che ha sentito diverse fonti dell'amministrazione Biden- aggiunge che gli Stati Uniti continuano a sostenere l'ingresso israeliano nella Striscia di Gaza per smantellare Hamas. "Ma quel che è accaduto dopo il rilascio delle due donne statunitensi ha indotto l'amministrazione Biden a far pressing sugli israeliani perchè concedano il tempo di negoziare il rilascio degli altri 212 ostaggi".
Scontri con Israele in Cisgiordania, uccisi 2 palestinesi
Due palestinesi sono morti e 4 sono rimasti feriti in violenti scontri con l'esercito israeliano avvenuti nel campo profughi di Jalazoun, a nord di Ramallah in Cisgiordania. Lo ha fatto sapere, citato dalla Wafa, il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) che ha identificato i due morti in Mahmoud Saif Al -Tarish Nakhla e Muhammad Nidal Alyan, uccisi "da proiettili".
Israele: "No cessate il fuoco a Gaza, priorità ostaggi e annientare Hamas"
Non ci sarà ''nessun cessate il fuoco'' a Gaza, come ha chiesto Hamas e mentre gli Stati Uniti e il Qatar lavorano per liberare più di 200 ostaggi che si trovano nell'enclave assediata. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano alla Cnn, aggiungendo di "non essere a conoscenza" delle richieste degli Stati Uniti per rinviare la prevista operazione di terra a Gaza. Israele e gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati "il più rapidamente possibile", ha aggiunto.
"Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas", ha affermato il funzionario.

©Ansa
Guerra Medioriente, le immagini dei bombardamenti israeliani
Il ministro degli Esteri dell'Iran sente leader Hamas e Jihad: "La resistenza è con voi"
Il ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdollahian ha avuto un colloquio telefonico con il leader di Hamas Ismail Haniyeh e con il numero uno della Jihad Islamica Ziad Nakhale. Lo scrive lo stesso Amirabdollahian in un tweet, affermando che ''la resistenza è forte dalla parte della Palestina''.
Il capo della diplomazia iraniana aggiunge che ''la struttura politica e della sicurezza del regime israeliano è crollata e la sua macchina da guerra funziona solo contro i civili''.
Idf, colpita cellula Hezbollah nel sud del Libano: "Pianificava un attacco"
Le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno condotto raid aerei contro una postazione di Hezbollah nel sud del Libano e di aver distrutto un lanciamissili. In una nota dell'Idf si legge che la cellula stava per compiere il lancio di un missile vicino alla città di confine di Shlomi.
Cina: "Pronti a fare tutto ciò che favorisce il dialogo"
La Cina si è detta disposta a fare "tutto ciò che favorisce" la promozione del dialogo, il raggiungimento di un cessate il fuoco e il ripristino della pace in Medio Oriente. Lo ha affermato l'inviato speciale cinese per il Medio Oriente, Zhai Jun, descrivendo la situazione a Gaza come "molto grave" e "preoccupante" un potenziale conflitto regionale su larga scala.
Bangkok, 30 thailandesi uccisi e 19 in ostaggio a Gaza
Sono 30 i thailandesi rimasti uccisi in Israele da Hamas e 19 quelli presi in ostaggio e portati a Gaza. E' l'ultimo bilancio fornito dal ministero degli Esteri di Bangkok.
Raid soldati Israele in Cisgiordania,14 arresti e 1 ferito
Almeno 14 persone sono state arrestate in raid dell'esercito israeliano a Ramallah e Nablus, in Cisgiordania, e una è rimasta ferita al petto da colpi d'arma da fuoco. Lo riferisce Al-Jazeera, precisando che i militari hanno preso d'assalto il campo profughi di Jalazoun, a nord di Ramallah.
Guerra Israele-Hamas, star di Hollywood scrivono a Biden per "cessate il fuoco" a Gaza
Tra gli altri, hanno firmato Andrew Garfield, Kristen Stewart, Susan Sarandon, Oscar Isaac, Quinta Brunson, Ayo Edebiri, Cate Blanchett, Hasan Minhaj, Jeremy Strong, Joaquin Phoenix, il rapper Macklemore. Gli artisti chiedono di porre fine alla "devastante perdita di vite umane e agli orrori che vediamo scorrere davanti ai nostri occhi". L'APPELLO
Israele-Palestina, colpita la moschea a Jenin e altri obiettivi in Cisgiordania
Il bilancio sarebbe di due morti, secondo L'Idf nel luogo di culto si nascondeva una cellula terroristica pronta a lanciare un attacco. Raid notturni sono avvenuti anche nella Striscia di Gaza dove, secondo fonti citate dall'Onu, è stato distrutto o danneggiato il 42% delle abitazioni. Le sirene di allarme sono tornate a suonare anche nella zona di Tel Aviv per un lancio di razzi. LE FOTO