L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato due donne israeliane. Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito che alcuni prigionieri con doppia nazionalità detenuti da Hamas saranno rilasciati al valico di Rafah per essere consegnati alle ambasciate dei loro Paesi. Antonio Tajani ha dato la notizia su X della di Liliach Le Havron e Nir Forti, i due italo-israeliani ancora dispersi
Croce Rossa conferma liberazione ostaggi
Il comitato internazionale della Croce Rossa ha confermato il rilascio di due ostaggi rapiti da Hamas, senza fornire altri dettagli sulla loro identità. "Abbiamo facilitato il rilascio di altri due ostaggi, trasportandoli questa sera fuori da Gaza. Il nostro ruolo di intermediari neutrali rende questo compito possibile, siamo pronti per facilitare altri futuri rilasci. Speriamo siano presto assieme ai loro cari", si legge in un post dell'Icrc sul social X.
Israele conferma, due donne israeliane sono in Egitto
Israele ha confermato il rilascio di due dei suoi ostaggi detenuti a Gaza e che sono stati trasferiti in Egitto. Lunedi' sera Hamas ha dichiarato di aver rilasciato due donne che ha identificato come Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Cooper, 79 anni, entrambe rapite dal Kibbutz Nir Oz. Funzionari israeliani hanno affermato di non avere preso parte ai negoziati. Lo scrive il sito israeliano Ynet.
Biden: discuteremo cessate il fuoco dopo rilascio ostaggi
"Dovremmo prima avere gli ostaggi rilasciati, poi possiamo parlare". Lo afferma Joe Biden rispondendo a chi gli chiedeva di un cessate il fuoco a Gaza.
Wsj, Hamas ha chiesto il carburante in cambio dei 50 ostaggi
Le trattative per il possibile rilascio di 50 ostaggi vacillano sulla richiesta di Hamas a Israele di consentire le consegne di carburante a Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
Droni attaccano basi Usa in Siria
Le forze americane e alleate in Siria sono state prese di mira oggi in un attacco che non ha causato feriti. Lo ha detto un funzionario degli Stati Uniti, dopo che un gruppo di miliziani ha affermato di aver lanciato droni contro le truppe di Washington. "Un attacco contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione è avvenuto questa mattina presto in Siria. Non ci sono stati feriti o danni", ha detto un funzionario della difesa degli Stati Uniti, riferendosi alla coalizione internazionale contro l'Isis. Il funzionario degli Stati Uniti non ha fornito dettagli sull'attacco, ma un gruppo che si fa chiamare la Resistenza islamica in Iraq ha detto all'inizio della giornata che aveva lanciato droni contro le forze americane ad Al-Tanf e Al-Malikiyah in Siria.
Borrell: 'situazione grave e pericolosa, lavoriamo per evitare estensione guerra'
"Non rivelo certo un segreto se dico che la situazione è grave e pericolosa. In ogni momento può accendersi una scintilla che provoca l'entrata di altri attori" nel conflitto in corso tra Israele e Hamas. Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Lussemburgo al termine del Consiglio Affari Esteri. "Per questo - continua - i nostri sforzi sono tesi a prevenire l'estensione del conflitto". "Il presidente Joe Biden - ricorda - ha detto chiaramente che anche i palestinesi hanno dignità umana e che la guerra deve essere fatta in linea con le regole della guerra. E' una cosa che hanno detto a Benjamin Netanyahu anche vari leader europei, tra cui il primo ministro spagnolo. E' una cosa che va detta", perché "non è facendo ad altri bambini il male che hanno fatto ai nostri che assicureremo la pace nel futuro", conclude.
Israele, 'attacchi droni e artiglieria contro 2 cellule di Hezbollah in Libano'
Le forze israeliane (Idf) confermano attacchi con droni contro altre due cellule di Hezbollah nel sud del Libano accusate di aver tentato di sferrare attacchi contro Israele con missili anticarro. Secondo le Idf, nel mirino c'erano la zona contesa del Monte Dov, nell'area delle Fattorie di Shebaa, e la regione della comunità di Mattat, nel nord di Israele. Le forze israeliane hanno anche confermato attacchi dell'artiglieria.
Israele conferma il rilascio di altri 2 ostaggi, sono donne
Israele ha confermato il rilascio di altri due ostaggi da parte dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam: si tratta di due donne. Lo riporta la tv Kan.
Medioriente, Francia invoca "tregua umanitaria" per distribuire aiuti a Gaza
La Francia invoca una "tregua umanitaria" per consentire la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza. Tregua che "potrà condurre ad un cessate il fuoco": lo ha detto la premier francese, Elisabeth Borne, nel corso di un intervento all'Assemblea Nazionale di Parigi. "L'apertura del valico di Rafah è ancora molto limitata. Chiediamo che la porta di Rafah sia aperta per consentire nuovi passaggi" di aiuti, ha - ha sottolineato Borne, aggiungendo che "la distribuzione dell'aiuto esige una tregua umanitaria che potrà condurre ad un cessate il fuoco". La premier francese si è quindi appellata ad Israele affinché "non cada nella trappola di Hamas" e fornisca una "risposta giusta", dinanzi al "terrorismo", dopo gli attacchi del 7 ottobre. "Anche nelle lotte più dure, più aspre - ha avvertito - non dobbiamo perdere di vista ciò che fa di noi delle democrazie: i nostri valori, il rispetto dello stato di diritto come il diritto internazionale umanitario".
Medioriente, a Roma parenti ostaggi israeliani, domani incontro con Meloni
Tappa a Roma, domani e mercoledì, per un gruppo di parenti di ostaggi israeliani di Hamas, tra cui di Liliach Le Lavron, la donna con cittadinanza anche italiana dispersa dal 7 ottobre e il cui marito Evitar Moshe Kipnis è stato trovato morto la settimana scorsa. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti israeliane, domani sarebbe in programma un incontro con la premier Giorgia Meloni e con il vice premier Matteo Salvini e poi una cena con Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, mentre mercoledì dovrebbero vedere i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Non escluso anche un incontro, tra domani e mercoledì, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La missione all'estero di alcuni dei familiari degli israeliani presi in ostaggio, iniziata a Londra ieri, era stata annunciata la scorsa settimana dal ministro per gli Affari della diaspora Amichai Chikli: "L'obiettivo è portare testimonianze e storie di prima mano ai governanti di questi Paesi per aiutare gli sforzi per far tornare i rapiti ed approfondire il sostegno della comunità internazionale alla guerra di Israele contro le organizzazioni terroristiche". "La battaglia dell'opinione pubblica globale è difficile e complessa, e dobbiamo vincere anche questa", aveva detto, anticipando anche tappe a Bruxelles e negli Stati Uniti.-
Hamas annuncia il rilascio di altri due ostaggi
L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato di due ostaggi israeliani. Lo ha annunciato il portavoce Abu Obeida in un post su Telegram secondo cui la mediazione è stata compiuta dall'Egitto e dal Qatar. "Abbiamo deciso di rilasciarle - ha detto Hamas - per soddisfare ragioni umanitarie".
Medioriente, Borrell: pace non si ottiene vendicandosi su bambini
Condivido quello che ha detto chiaramente il presidente americano. I palestinesi hanno anche loro la dignità umana e la guerra va fatta con le regole della guerra. E' quello che ha detto Biden a Netanyahu e lo stesso che hanno detto vari leader europei, tra cui il premier spagnolo. Ed è un appello che onestamente io sottoscrivo perchè non è infliggendo ad altri bambini il dolore che hanno subito i nostri che otterremo la pace per il futuro". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.
Francia: oltre 300 fermi per atti o minacce antisemite
Sono oltre 300 le persone fermate in Francia per "atti o minacce antisemite" dall'attacco di Hamas contro Israele, il 7 ottobre: è quanto riferito dal governo di Parigi. Tra l'altro, precisano le autorità francesi, "la piattaforma Pharos che raccoglie e tratta le segnalazioni per contenuti di odio on-line ha ricevuto oltre 4.000 allerte". "Oltre 300 sono state trasmesse alla giustizia affinché gli autori siano individuati e sanzioni", ha precisato la premier, Elisabeth Borne, in occasione di un dibattito all'Assemblea Nazionale
Medioriente, media: alcuni ostaggi potrebbero essere presto liberati
Alcuni ostaggi di Hamas potrebbero essere presto liberati nell'ambito di intensi negoziati condotti da Stati Uniti e Qatar. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12, citando una fonte israeliana. Secondo il New York Times, che cita un alto militare, potrebbero essere rilasciate 50 persone con doppia nazionalità, secondo "conversazioni fra Stati Uniti e Qatar". Al momento sono state liberate due donne, madre e figlia che hanno nazionalità americana e israeliana. Le autorità israeliane confermano che gli ostaggi in mano ad Hamas sono 222.
Piantedosi: 'diritto Israele a reazione ma no a escalation'
"Le immagini che arrivano da Israele legittimano la posizione del nostro paese di assoluta vicinanza ad Israele, il suo diritto di esistere come Paese e anche il diritto di immaginare una reazione che ovviamente non comporti una escalation". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ospite di Bruno Vespa nella puntata di 'Cinque minuti' in onda stasera su Rai 1.
Russia-Iran-Turchia: basta colpire civili innocenti a Gaza
Russia, Iran e Turchia hanno lanciato un appello a porre fine al "prendere di mira dei civili innocenti" nel corso del conflitto tra Israele e Hamas dentro e intorno alla Striscia di Gaza. I ministri degli Esteri dei tre Paesi, insieme a quelli di Armenia e Azerbaigian durante un incontro a Teheran, "si sono scambiati opinioni sulla situazione a Gaza" e "hanno sottolineato la necessità di porre immediatamente fine agli attacchi contro i civili innocenti", si legge in una dichiarazione congiunta.
Macron domani in Israele parlerà di 'Stato palestinese'
Il presidente francese, Emmanuel Macron, discuterà - nella sua visita domani in Israele - della creazione di uno Stato palestinese, "come previsto dall'ipotesi dei 'due Stati', che la Francia ha sempre sostenuto". Lo ha reso noto in serata una fonte dell'Eliseo. La stessa fonte ha precisato che Macron - che potrebbe incontrare anche Abu Mazen, presidente dell'Autorità palestinese - discuterà anche di una "fine della colonizzazione" da parte israeliana.
Usa contro il cessate il fuoco: 'beneficerebbe Hamas'
"Al momento vogliamo che Israele abbia tutto quello che occorre per difendersi e che i civili a Gaza ricevano gli aiuti". Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha risposto ad una domanda sugli appelli per un cessate-il-fuoco. "Beneficerebbe Hamas", ha detto il funzionario.
Medioriente, Sunak annuncia altri 20 milioni in aiuti umanitari per Gaza
Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato lo stanziamento di altri 20 milioni di sterline in aiuti umanitari di emergenza destinati alla popolazione di Gaza. "I palestinesi stanno soffrendo terribilmente", ha detto il primo ministro riferendo alla Camera dei Comuni sul conflitto in Medio Oriente. Sunak ha sottolineato che è "necessario" un flusso costante di aiuti per portare "l'acqua, il cibo, le medicine e il carburante di cui c'è così disperatamente bisogno" e per questo Londra intende mantenere costante la sua pressione diplomatica.
Mo: ancora disperso l'italo-israeliano Nir Forti
Confermato anche il decesso di Liliach Le Lavron, la donna con cittadinanza anche italiana dispersa dal 7 ottobre dopo il terribile attacco di Hamas in Israele, si continua a sperare per l'italo-israeliano Nir Forti. La morte della donna è stata appena confermata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il marito Evitar Moshe Kipnis è stato trovato morto la settimana scorsa. Lo stesso Tajani l'11 ottobre dava notizia che mancava all'appello anche Nir Forti. Disperso dopo l'attacco di Hamas in Israele, il 30enne era al rave di Reim con la fidanzata, trovata morta qualche giorno dopo, e sarebbe stato ferito. Secondo le forze israeliane (Idf), sono almeno 222 le persone che Hamas tiene in ostaggio nella Striscia di Gaza dal giorno dell'attacco.