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Terremoto Turchia e Siria, i morti sono migliaia. "Ad Aleppo una catastrofe"

©Getty

Il presidente turco Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province del sud est della Turchia che sono state colpite dal terremoto. Oltre 300 le scosse di assestamento, più di 5.600 gli edifici crollati. Danni e incendi ai gasdotti, forniture sospese. Squadre di medici e soccorritori anche da Russia e Cina.  Il ministro Tajani: "La Farnesina non è riuscita a entrare in contatto con un connazionale"

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Tra le vittime parlamentare partito Erdogan

Il corpo di un parlamentare del partito Akp al governo in Turchia, Yakup Tas, è stato estratto oggi privo di vita dalle macerie del terremoto che ha colpito il Sud-est del Paese. Tas era stato eletto nelle file del partito del presidente Recep Tayyip Erdogan nel collegio di Adiyaman, una delle dieci province colpite dal tremendo sisma di grado 7.7 registrato ieri in Turchia e che ha colpito anche il nord della Siria.
- di Redazione Sky TG24

Il cordoglio di Zelensky a Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto una telefonata dall'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, che ha espresso un messaggio di condoglianze dopo il terremoto che ha colpito il Sud-est della Turchia dove sono morte almeno 3.549 persone. Lo rende noto Anadolu.
- di Redazione Sky TG24

Anelli (Fnomceo), sostegno ai medici in soccorso

"Esprimiamo la solidarieta' dei medici italiani alle popolazioni colpite dal terremoto che ha ucciso piu' di 5000 persone in Turchia e Siria". Cosi' sui social il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che questa mattina ha fatto arrivare la sua vicinanza all'Ordine dei Medici turco, la Turkish Medical Association (TMA), e a quello siriano. "Il nostro sostegno va anche a tutti i medici e gli operatori sanitari che stanno prestando soccorso in quelle aree - conclude Anelli -, tra i quali molti iscritti agli Albi italiani che hanno risposto, senza indugio, al richiamo deontologico di porsi, in caso di
calamita', a disposizione dell'autorita' competente, per tutelare, anche in un contesto tanto drammatico, la vita e la salute umana". 
- di Redazione Sky TG24

Papa: "Vicino con tutto il cuore a persone colpite dal sisma"

- di Redazione Sky TG24

Terremoto: riprendeno flussi petrolio da Sud Turchia

La Turchia ha riattivato il flusso di petrolio attraverso il terminale di Ceyhan, che si trova nel Sud del Paese in prossimita' dell'area colpita dal tremendo terremoto di ieri. La compagnia di Stato turca Botas aveva deciso ieri di interrompere il flusso e lo smistamento attraverso il porto che si affaccia sul Mediterraneo, uno snodo chiave nell'area, da cui vengono convogliati un milione di barili al giorno, l'1% delle forniture a livello globale. La decisione di chiudere il terminale di Ceyhan ha contribuito a causare un'impennata dei prezzi del greggio sul mercato mondiale. 
- di Redazione Sky TG24

Terremoto: medici italiani a colleghi Turchia e Siria, 'solidarietà e sostegno'

"Esprimiamo la solidarietà dei medici italiani alle popolazioni colpite dal terremoto che ha ucciso più di 5mila persone in Turchia e Siria". Così sui social Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), che questa mattina ha scritto agli Ordini dei medici turco e siriano per far arrivare ai colleghi la vicinanza dei camici bianchi del nostro Paese. "Il nostro sostegno - sottolinea Anelli - va anche a tutti i medici e gli operatori sanitari che stanno prestando soccorso in quelle aree, tra i quali molti iscritti agli Albi italiani che hanno risposto, senza indugio, al richiamo deontologico di porsi, in caso di calamità, a disposizione dell'autorità competente, per tutelare, anche in un contesto tanto drammatico, la vita e la salute umana".
 
- di Redazione Sky TG24
- di Redazione Sky TG24
- di Redazione Sky TG24

Impatto in area di 450 km da est a ovest

Le autorità turche affermano che circa 13,5 milioni di persone sono state colpite dal terremoto e che l'impatto è stato avvertito in un'area che si estende per circa 450 km da Adana a ovest a Diyarbakir a est, e 300 km da Malatya a nord a Hatay a sud. Lo riferisce il Guardian aggiungendo che le autorità siriane hanno riferito di morti fino a Hama, a circa 100 km dall'epicentro del terremoto. 
- di Costanza Ruggeri

Da mezzanotte almeno 300 scosse

Sono state almeno 300 le scosse registrate fra Turchia e Siria a partire dalla mezzanotte. Nell'arco di 13 ore la più forte è stata di magnitudo 5,5. Lo indica la lista riportata nel sito che aggiorna costantemente la situazione sismica nella zona, gestito dall'Università del Bosforo con l'Osservatorio di Kandilli, l'Istituto per la ricerca sui terremoti (Krdae) e il Centro regionale di monitoraggio e valutazione di terremoti e tsunami (Bdtim). Delle repliche registrate finora, sono state tre quelle di magnitudo uguale o superiore a 5 e almeno 34 quelle di magnitudo uguale o superiore a 4. 
- di Costanza Ruggeri

Ankara, 13,5 milioni le persone colpite dal sisma

Sono circa 13,5 milioni in Turchia le persone in qualche modo colpite dal terremoto. Lo riferiscono le autorità di Ankara, aggiungendo che l'impatto del forte sisma è stato avvertito in un'area che si estende per circa 450 km da Adana (Ovest) a Diyarbakir (Est) e 300 km da Malatya (Nord) a Hatay (Sud). Le autorità siriane hanno riferito di morti fino a Hama, a circa 100 km dall'epicentro.
- di Costanza Ruggeri

Ad Aleppo rischio epidemia di colera

Rischio epidemia di colera per la Siria devastata dal terremoto. Il contagio, che si era manifestato già la scorsa estate in un paese debilitato da oltre dieci anni di guerra civile potrebbe riprendere forza e virulenza a causa delle scarse condizioni igieniche rese ancora più drammatiche dal sisma, che sta provocando anche una vera e propria emergenza alimentare.
 
- di Costanza Ruggeri

Oms Est Mediterraneo, "Siria dimenticata, empatia non basta"

"Il mese prossimo segnerà quasi 12 anni dall'inizio del conflitto in Siria". Ma "nonostante negli ultimi anni abbia affrontato molteplici crisi simultanee e complesse, la comunità internazionale ha in gran parte dimenticato la Siria. Anche se le esigenze sanitarie e umanitarie aumentano, i finanziamenti continuano a diminuire. Non dovrebbe essere necessario un evento tragico", come il terremoto che ha colpito l'area, "per rivolgere la nostra attenzione alla Siria", per "ricordare il popolo siriano. Oggi hanno bisogno di qualcosa di più della nostra simpatia", della compassione. "Devono poter vivere una vita senza malattie, fame e altre minacce per la salute pubblica. Insieme, attraverso la solidarietà e l'azione, non ho dubbi che possiamo far sì che ciò accada". E' il messaggio lanciato da Ahmed Al-Mandhari, direttore regionale dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Mediterraneo orientale. 
 
- di Costanza Ruggeri

Ong, "Usa e Ue aprano canali con Damasco"

Gli Stati Uniti e l'Unione Europea aprano canali col governo centrale siriano senza politicizzare la questione degli aiuti umanitari. E' l'appello rivolto poco fa dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, da circa vent'anni impegnato nel denunciare le violazioni e i crimini del governo siriano ma in queste ore schierato con chi sostiene che di fronte alla catastrofe umanitaria causata dal terremoto sia necessario anteporre le priorità umanitarie ai calcoli politici. "Gli aeroporti di Aleppo e di Latakia, situati nelle zone governative, sono i più vicini alle zone disastrate e i più attrezzati per ricevere dall'estero gli aiuti e distribuirli alle aree colpite dal sisma", afferma Rami Abderrahman, direttore dell'Osservatorio e storico dissidente anti-regime. 
- di Costanza Ruggeri

Erdogan: "53 mila i soccorritori turchi al lavoro"

Il terremoto che ha colpito il Sud-Est della Turchia ha fatto partire la macchina dei soccorsi e al momento sono 53 mila le persone impegnate nelle squadre di salvataggio e più di 102 mila i letti da campo montati in 4 mila diverse tensostrutture. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha parlato dal centro di coordinamento della protezione civile, nella capitale Ankara. "Stiamo facendo tutto il possibile, a prescindere dalle condizioni difficili, per fornire sostegno ai cittadini e portare avanti le operazioni di soccorso. Al momento sono impegnate 53.317 persone nelle squadre di soccorso, a cui si aggiungono squadre arrivate dall'estero il cui numero aumenta ogni secondo che passa", ha riferito il presidente turco.
 
- di Costanza Ruggeri

Damasco, "sanzioni occidentali non aiutano soccorsi"

Le sanzioni occidentali imposte al governo siriano non aiutano i soccorsi nell'essere efficienti e rapidi nell'affrontare l'emergenza umanitaria post-terremoto: lo ha detto stamani il presidente della Mezzaluna rossa siriana, Khaled Hbubati, in una conferenza stampa a Damasco. Il governo centrale siriano, incarnato dal contestato presidente Bashar al Assad sostenuto da Iran e Russia, è da decenni colpito da sanzioni economiche, finanziarie e commerciali statunitensi, rafforzate da Washington nel 2020. Dal 2011, in occasione della repressione governativa delle proteste popolari anti-regime, l'Unione Europea ha deciso di applicare una serie di sanzioni economiche e commerciali a individui ed entità legate al sistema di potere di Damasco. 
- di Costanza Ruggeri

Paesi Ue mandano in Turchia 1.185 soccorritori e 79 cani

In totale, i Paesi europei hanno offerto finora 1.185 soccorritori e 79 cani da ricerca per aiutare nelle operazioni di ricerca e salvataggio dopo il forte terremoto che ha colpito la Turchia sudoccidentale e il nord della Siria. Lo comunica la Commissione Europea, precisando che i numeri potrebbero aumentare ulteriormente. Dopo l'attivazione del meccanismo di protezione civile dell'Ue da parte della Turchia, 19 Stati membri dell'Ue (Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Cechia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia , Slovenia e Spagna), insieme ad Albania e Montenegro, hanno offerto squadre in coordinamento con il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue e le autorità turche. 
 
- di Costanza Ruggeri

Da Ucraina aiuti umanitari ad Ankara

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emesso oggi un decreto disponendo l'invio di aiuti umanitari alla Turchia per contribuire a "superare le conseguenze" del devastante terremoto. Lo scrive Kyiv Independent. Già ieri il ministro ucraino degli Esteri, Dmytro Kuleba, aveva fatto riferimento alla possibilità di inviare in Turchia decine di operatori di servizi di emergenza per aiutare nei soccorsi. In mattinata, il portavoce del ministero ucraino degli Esteri, Oleg Nikolenko, ha reso noto di essere in contatto con sei tra i cittadini ucraini in Turchia di cui non si avevano notizie dopo il sisma. 
- di Costanza Ruggeri

Erdogan: "Stato di emergenza nelle zona colpite"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province del sud est della Turchia che sono state colpite dal terremoto. Lo riporta Anadolu. 
- di Costanza Ruggeri

Vivi 24 studenti ciprioti, erano in hotel crollato

Sollievo nella zona settentrionale di Cipro, sotto controllo turco, per la notizia del salvataggio di 24 studenti delle scuole medie inferiori che si trovavano in un hotel crollato a causa del terremoto nella città sud-orientale di Adiyaman, in Turchia. Lo riporta il Guardian. Gli studenti, che fanno parte di una squadra di pallavolo, erano in città per partecipare a un evento sportivo quando il loro hotel di otto piani si è sbriciolato. Ieri si era temuto il peggio. Gli insegnanti della scuola che avevano accompagnato la squadra sono rimasti in Turchia per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso. 
- di Costanza Ruggeri

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