Un sisma di magnitudo 7.8 si è registrato nei pressi della città di Gaziantep, in Turchia, vicino al confine con la Siria. Un'altra violenta scossa si è registrata in mattinata. Revocato l’iniziale allarme maremoto in Italia: come ha dichiarato il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, “al momento il nostro Paese non corre pericoli di questo tipo”
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Un terremoto di magnitudo 7.8 ha scosso la Turchia, nella notte: l’epicentro è stato registrato nei pressi della città di Gaziantep, vicino al confine siriano (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LE FOTO DELLA DEVASTAZIONE - I PEGGIORI TERREMOTI DI SEMPRE - PERCHÉ NON SI POSSONO PREVEDERE I TERREMOTI). Milioni di persone lo hanno avvertito anche in Libano e Israele. Un'altra potente scossa si è verificata in mattinata. Le vittime sono già oltre mille, i feriti e i dispersi sono migliaia. L’iniziale allarme maremoto, che avrebbe potuto colpire le coste italiane, è stato revocato alle 7 di questa mattina.
Ecco le opinioni degli esperti a Sky TG24.
Doglioni: “Placca araba scivola rispetto a euroasiatica”
Il geologo Carlo Doglioni ha evidenziato come “per il momento sia rientrato l’allarme maremoto: le onde di 20 centimetri del Mediterraneo orientale sono state riassorbite nell’area centrale”. Secondo lo studioso, “la causa del sisma in Turchia è dovuto a una faglia trascorrente, la placca araba che scivola lateralmente rispetto a quella eurasiatica: questo significa che la zona è estremamente sismica, ma un simile terremoto difficilmente può accadere in Italia, dove simili eventi accadono ogni 4 o 5 anni”.
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Doglioni: “Non siamo in grado di prevedere i terremoti”
“Questa era una delle zone della Turchia che possiamo definire con una 'lacuna sismica', cioè erano parecchi secoli che non c'erano eventi di questa magnitudo, almeno noti nella letteratura”, ha detto ancora il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. “Abbiamo avuto questa 'doppietta', quindi un evento di magnitudo 7.8 questa notte e questa replica molto importante di 7.5, cioè in Italia non c'è mai stato un evento noto a noi, che abbia raggiunto i 7.5. Il più grande evento che abbiamo avuto è stato il 7.3 negli Iblei nel 1693”. Che poi ha aggiunto: "Ovviamente ancora non siamo in grado di prevedere purtroppo i terremoti. Però queste immagini, drammatiche, terribili, ci ricordano che è fondamentale essere coscienti che il terremoto ci può essere e che quindi dobbiamo costruire in maniera antisismica”.
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Curcio: “E' stato un aftershock imponente”
Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha dichiarato che “l’evento di questa notte è stato importante ed è avvenuto in una zona sismica, abbiamo trasmesso la comunicazione ai territori di un possibile maremoto ma alle 7 di questa mattina abbiamo revocato l'allarme. La Turchia ha chiesto la disponibilità ad aiutare, tramite il meccanismo europeo di protezione civile, e noi siamo pronti a partire: l’evento di questa notte è stato un aftershock imponente, manterremo alta l’attenzione”.
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Billi: “Ci saranno altre scosse di assestamento altrettanto forti”
Il geologo Andrea Billi ha evidenziato come “terremoti di questa intensità non si verificavano nell’area da 120 anni: siamo in una zona geologicamente molto complicata, all’incrocio tra tre placche. Dopo la scossa di questa notte è probabile che ce ne siano anche altre di assestamento di intensità molto simile: per capirci, in Italia gli ultimi terremoti energetici distruttivi erano quelli di Amatrice del 2016, che avevano una magnitudo 6 e 6.5”.