Milano, Silvia Romano: le indagini si concentrano su 40 minacce

Lombardia
Credit: Facebook

Il dipartimento antiterrorismo guidato dal pm Alberto Nobili e i carabinieri del Ros sono impegnati a identificare gli autori dei messaggi ritenuti più pericolosi. La 24enne, soprattutto per la sua conversione all’Islam, è stata minacciata anche di morte

Sono una quarantina i messaggi minatori e più pericolosi nei confronti di Silvia Romano (CHI È), la cooperante rapita in Kenya e liberata in Somalia dopo un anno e mezzo di prigionia (L’ARRIVO A CIAMPINOFOTOL’ARRIVO A CASA A MILANO), su cui si stanno concentrando le indagini del dipartimento antiterrorismo guidato dal pm Alberto Nobili e dei carabinieri del Ros.

Le indagini

In particolare, da quanto trapela, gli accertamenti degli investigatori e degli inquirenti sono volti a identificare gli autori dei messaggi ritenuti più pericolosi (dopo una prima scrematura), anche inviati soprattutto da profili “fake” o anonimi sui social come commenti ad altri post (anche su Instagram), e nei quali la 24enne è stata minacciata anche di morte, soprattutto per la sua decisione di convertirsi all'Islam. Gli account potrebbero essere collegati a persone legate a gruppi di estrema destra. La giovane, da quando è rientrata in Italia, è finita al centro di una campagna di odio.  Da quanto si è saputo, inoltre, nei giorni scorsi è stata la stessa giovane, sentita da pm e carabinieri, a indicare, inviando anche gli screenshot , alcuni messaggi minatori e di insulti.

Silvia Romano su Facebook: “Non arrabbiatevi per difendermi”

“Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi, il peggio per me è passato, godiamoci questo momento insieme". Lo ha scritto lo scorso 14 maggio, sul proprio profilo Facebook, Silvia Romano: “Sono felice perché ho ritrovato i miei cari ancora in piedi, grazie a Dio, nonostante il loro grande dolore. Perché ho ritrovato voi, tutti voi, pronti ad abbracciarmi. Io ho sempre seguito il cuore e quello non tradirà mai. Io ho sempre seguito il cuore e quello non tradirà mai”. Il testo prosegue: “Non vedevo l'ora di scendere da quell'aereo, perché per me contava solo riabbracciare le persone più importanti della mia vita, sentire il loro calore e dirgli quanto le amassi, nonostante il mio vestito”.

I ringraziamenti agli amici

Nel post, la giovane ha voluto dire “grazie, grazie, grazie” a “tutti gli amici e le amiche che mi sono stati vicini con il cuore in questo lungo tempo”. E ha ringraziato anche “chi non era un amico, ma un conoscente o uno sconosciuto e mi ha dedicato un pensiero. A tutti coloro che hanno supportato i miei genitori e mia sorella in modo così speciale e inaspettato: scoprire quanto affetto gli avete dimostrato per me è stato ed è solo motivo di gioia, sono stati forti anche grazie a voi e io sono immensamente grata per questo”.

silvia_romano_arrivo_2

approfondimento

Silvia Romano, il suo diario rimasto in mano ai carcerieri

I cocci di bottiglia contro le finestre

Lo scorso 13 maggio la polizia scientifica aveva effettuato rilievi all'interno dell'appartamento al piano di sotto rispetto a quello dove vive Silvia Romano. Secondo quanto trapelato, la famiglia che abita nell'appartamento avrebbe trovato dei cocci di vetro sospetti vicino a una finestra, che fanno ipotizzare al lancio volontario di una bottiglia contro la palazzina, come segno di sfregio.

Agenti della polizia scientifica effettuando rilievi all'interno dell'appartamento al piano di sotto rispetto a quello dove vive Silvia Romano, la cooperante milanese tornata lunedì a casa dopo essere stata sequestrata per un anno e mezzo fra Kenya e Somalia, Milano 13 Maggio 2020. Secondo quanto filtra, la famiglia che abita nell'appartamento avrebbe trovato dei cocci di vetro sospetti vicino a una finestra. Ieri sera c'è stato un tentativo di intrufolarsi nel palazzo da parte di un egiziano, che voleva dimostrare la propria solidarietà
ANSA / MATTEO BAZZI

approfondimento

Silvia Romano, cocci di bottiglia contro il palazzo in cui vive

Deputato leghista Pagano: “È una neo-terrorista”

Sempre il 13 maggio, in Aula, durante l'illustrazione di un ordine del giorno al decreto Covid (GLI AGGIORNAMENTI), il deputato leghista Alessandro Pagano, a proposito di Silvia Romano, ha detto: "Quando è tornata una neo-terrorista, perché questo è El Shabaab, sono andati ad accoglierla". L’onorevole ha poi criticato il governo perché al funerale di un poliziotto morto per coronavirus non era presente nessun rappresentante politico, a differenza di quanto accaduto per il ritorno della cooperante internazionale rapita in Kenya. Immediate le voci di protesta che si sono levate dall'emiciclo, soprattutto da esponenti del Pd.

romano-pagano

approfondimento

Silvia Romano, deputato della Lega Pagano: è una neo-terrorista. VIDEO

Milano: I più letti