Silvia Romano, deputato leghista Pagano: è una neo-terrorista. Poi si scusa. VIDEO

Politica

L’esternazione in Aula di Alessandro Pagano durante l'illustrazione degli ordini del giorno presentati sul decreto Covid. L'onorevole della Lega è stato subito ripreso dalla vicepresidente Mara Carfagna. Bagarre in Aula: durissima la reazione degli esponenti del Pd. La madre della cooperante: "Non amo la politica e non la seguo". In serata arrivano le scuse del politico: "Accuso il governo"

Bagarre in Aula alla Camera dopo che il deputato della Lega Alessandro Pagano ha definito Silvia Romano "la neo-terrorista". L'onorevole è stato subito ripreso dalla vicepresidente Mara Carfagna, mentre numerosi presenti hanno protestato vivacemente contro l'affermazione. Sono poi arrivate le scuse le politico: "Mi scuso con Silvia, accuso Governo".

Le tensioni dopo la liberazione di Silvia Romano

La 24enne milanese, cooperante internazionale, è stata liberata in Somalia dopo il rapimento in Kenya e 18 mesi di prigionia. Al suo arrivo in Italia la ragazza ha indossato abiti islamici e affermato di essersi convertita all'Islam (L'ARRIVO A CIAMPINO – FOTO - L'ARRIVO A CASA A MILANO). La notizia ha scatenato reazioni aggressive, con minacce sui social che hanno portato alla chiusura del profilo Facebook di Silvia Romano e all'apertura di un'inchiesta da parte della procura ( IL DIARIO IN MANO AI CARCERIERI - CHI È - L'INCHIESTA). Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha chiarito che non è stato pagato alcun riscatto per la liberazione e dopo l'affermazione di Pagano ha commentato che è stato "superato il limite". Nessun commento sulla vicenda, invece, da Francesca Fumagalli, la mamma di Silvia Romano, che alle domande dei giornalisti ha risposto che "non ho sentito e non mi interessa, non amo la politica e non la seguo". Sulle condizioni di salute della figlia ha detto ai reporter che "se non ci foste voi starebbe molto meglio". 

"Quando è tornata una neo-terrorista sono andati ad accoglierla"

In Aula, durante l'illustrazione di un ordine del giorno al decreto Covid (GLI AGGIORNAMENTI LIVE), Pagano ha detto: "Quando è tornata una neo-terrorista, perché questo è El Shabaab, sono andati ad accoglierla". Il deputato leghista ha così criticato il governo perché al funerale di un poliziotto morto per il coronavirus non era presente nessun rappresentante politico, a differenza di quanto accaduto per il ritorno della cooperante internazionale rapita in Kenya. Immediate le voci di protesta che si sono levate dall'emiciclo, soprattutto da esponenti del Pd. 

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Fiano e Carfagna: parole "inaccettabili"

Dopo la conclusione dell'intervento di Pagano,  ha preso la parola Emanuele Fiano, del Pd, che ha definito "inaccettabili" le parole del deputato leghista perché ha utilizzato l'Aula per "diffamare e calunniare una persona in termini di codice penale, una persona che è stata 18 mesi prigioniera dei terroristi". Anche la vice presidente della Camera Carfagna ha a sua volta ribadito di aver già ripreso Pagano e che le sue parole sono "inaccettabili". "Evidentemente - ha concluso - l'onorevole Pagano se ne assume la responsabilità". A protestare è stato anche il deputato Pd Filippo Sensi che su Twitter ha commentato: "Il vomito".

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La difesa di Pagano: "Citavo un quotidiano"

Il deputato leghista si è invece difeso dicendo di aver citato un quotidiano. Pagano, parlando dei divieti di celebrare funzioni religiose durante la prima fase del lockdown, ha inoltre sostenuto l'esistenza nel governo di "una volontà antireligiosa fortissima".  Il leghista ha poi cercato di spiegare che il suo intento era "evidenziare la differenza dell'atteggiamento verso alcuni luoghi di culto, anche dell'Islam moderato". 

 

Pagano: mi scuso con Silvia, accuso Governo

In serata sono arrivate le scuse di Pagano. “Il mio intervento, sopraffatto dalla bagarre suscitata dalle mie espressioni delle quali se ho offeso qualche sensibilità mi scuso, era volto a sollevare interrogativi nei confronti di una azione di governo che sembrerebbe, da quanto affermato dal portavoce dell'organizzazione terroristica al Shabaab, aver agevolato, attraverso i soldi versati dallo Stato italiano, l'acquisto di armi per la jihad e nuovi attentati”, ha detto all'Ansa il deputato. “Nei confronti di Silvia Romano - afferma Pagano - vorrei esprimere il massimo della solidarietà perché dopo 18 mesi ha potuto riabbracciare i propri cari e riassaporare la libertà". "Lungi da me esprimere qualcosa di personale nei confronti della giovane”.

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Di Maio: "Forte imbarazzo per le parole pronunciate alla Camera"

Il ministro degli Esteri, su Facebook, ha commentato la vicenda spiegando di provare "forte imbarazzo per le parole pronunciate alla Camera da un deputato della Repubblica italiana. Quelle parole segnano una triste pagina della storia italiana". "In questi giorni abbiamo letto e ascoltato cose raccapriccianti contro Silvia Romano - ha aggiunto Di Maio -. Ma oggi si è superato ogni limite. Descrivere una ragazza di 25 anni reduce da 18 mesi di prigionia, con tutto quello che ha potuto passare, come una neo-terrorista non è accettabile da nessuno, tanto meno da un rappresentante delle istituzioni". Sulle polemiche nate a seguito di un'intervista al portavoce degli Shabaab, il gruppo terrorista nelle cui mani si trovava Romano, che aveva parlato del pagamento di un riscatto da parte dell'Italia, il ministro ha invece smentito la notizia. "A me non risultano riscatti - ha detto - altrimenti dovrei dirlo". A proposito delle minacce ricevute dalla ragazza, Di Maio ha poi aggiunto che "rischiano di farle avere una scorta in Italia dopo che l'abbiamo liberata da una cellula terroristica". 

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, partecipa al Consiglio UE degli Affari Esteri in teleconferenza, presso la sala dell'Unità di Crisi della Farnesina, Roma 22 aprile 2020.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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Le proteste in Aula

Oltre a Mara Carfagna, Fiano e Sensi, contro Pagano si è scagliato anche il vice presidente dei deputati di Italia Viva, Luigi Marattin, che su Twitter, ha scritto: "Alessandro Pagano (Lega), parlando qui alla Camera, ha appena definito 'neo-terrorista' Silvia Romano. È uno dei momenti più bassi che ho visto finora in quest'aula". Il dem Matteo Orfini, invece, allarga l'accusa a tutto il Carroccio: "Un parlamentare leghista ha appena definito in aula Silvia Romano una 'neo-terrorista'. Loro sono solo dei vecchi razzisti e degli squallidi sessisti. Solidarietà a Silvia Romano". Mentre Enrico Borghi, deputato Pd,  ha preteso delle scuse alla cooperante internazionale chiarendo che "è un'italiana! Non una neo-terrorista. L'onorevole Alessandro Pagano ha il dovere di chiedere scusa a Silvia Romano".

Le reazioni alla liberazione di Silvia Romano

Silvia Romano è stata liberata il 9 maggio e, dopo il rientro in Italia, è stata oggetto di critiche e attacchi sui social network a causa della sua conversione alla religione musulmana. Il responsabile dell'antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, ha deciso di aprire un'indagine sugli insulti rivolti sui social alla cooperante. L'ipotesi di reato, contro ignoti, è di minacce aggravate e sono al vaglio tutti i messaggi minatori ricevuti dalla ragazza, non solo sui social ma anche tramite alcune lettere. Oltre a Silvia gli inquirenti hanno sentito anche la madre che sulla conversione della figlia ha commentato: "Provate a mandare un vostro parente due anni là e voglio vedere se non torna convertito". La donna ha poi chiesto che la sua famiglia sia lasciata in pace e suggerito a chi ha lanciato critiche sulla vicenda di "usare la testa".

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