"A me non risultano riscatti per la sua liberazione altrimenti dovrei dirlo", ha detto il ministro degli Esteri aggiungendo "liberata dai terroristi rischia la scorta"
Silvia Romano è stata liberata senza alcun pagamento effettuato ai suoi rapitori. "A me non risultano riscatti" per la liberazione di Silvia Romano, "altrimenti dovrei dirlo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla trasmissione 'Fuori dal Coro' in onda stasera su Rete 4. (L'ARRIVO A CIAMPINO – FOTO - L'ARRIVO A CASA A MILANO)
"Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano?", ha aggiunto riferendosi all'intervista di oggi al portavoce degli Shabaab che parlava del pagamento di un riscatto da parte dell'Italia.
"C'è il rischio di doverle dare la scorta"
"Non voglio fare la morale" ma "nessuno di noi sa cosa significa restare un anno e mezzo in mano ad una cellula terroristica che arruola i bambini, dei criminali. Aspettiamo che questa ragazza possa ritrovare una sua serenità: si sono invece scatenate una serie di minacce che rischiano di farle avere una scorta in Italia dopo che l'abbiamo liberata da una cellula terroristica", ha poi risposto il ministro ad una domanda sugli attacchi portati alla cooperante. "Non sappiamo cosa c'era dietro il suo sorriso quando è scesa dall'aereo", ha aggiunto. (SILVIA ROMANO, PROCURA APRE UN'INCHIESTA SUGLI INSULTI SOCIAL SILVIA ROMANO, CHIUSO IL PROFILO FACEBOOK DELLA COOPERANTE)
L'ong di Silvia Romano "non è una di quelle riconosciute dal ministero degli Esteri. Questo non è un demerito, ma non fa parte di quelle che la cooperazione italiana
finanzia. Molte volte si dice 'per evitare i flussi migratori dobbiamo aiutarli li" ma per farlo andiamo anche con i volontari. Tutto quello che si potrà fare per chiedere maggiore sicurezza per i volontari delle Ong lo faremo come ministero degli Esteri", ha concluso.
"No a sanatorie indiscriminate sui migranti"
"Siamo contro qualsiasi sanatoria indiscriminata, se imprenditori agricoli ci chiedono una mano per i lavoratori stranieri da assumere gliela diamo, ma non deve essere un'occasione per sanatorie indiscriminate. Dobbiamo mettere al centro i nostri imprenditori e quello che ci stanno chiedendo" ha infine aggiunto il ministro degli Esteri sul Decreto Rilancio allo studio del Governo.