Natale, le famiglie italiane spenderanno 25 miliardi di euro tra regali, cibo e viaggi
EconomiaIntroduzione
Secondo i dati del Codacons, la spesa media complessiva a famiglia per le festività in arrivo sale a 992 euro, con circa 420 milioni di euro riservati a pranzo di Natale o cenone della Vigilia al ristorante (+5% sul 2023).
Milioni di italiani si metteranno in viaggio durante le festività natalizie generando un giro d’affari stimato dal Codacons in 12,7 miliardi di euro: a pesare sulla spesa finale sono i pesanti incrementi di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico e dei trasporti, con i pacchetti vacanza che costano oggi in media il 13,4% in più rispetto allo scorso Natale, mentre per dormire in hotel si spende il 6,1% in più. Registrano un +3,9% le tariffe dei treni, mentre i voli europei sono rincarati dell’8,5% su base annua.
Quello che devi sapere
I regali di Natale
- Per i regali di Natale da destinare ad amici e parenti, dice il Codacons, la spesa si attesterà sui 9,5 miliardi di euro, grazie soprattutto all’effetto Black Friday con ben un acquisto su due effettuato durante il periodo di sconti che ha rappresentato un dono di Natale anticipato, consolidando il trend degli ultimi anni
Per approfondire: Natale 2024, corsa all'ultimo regalo: spese per 1,5 miliardi di euro nel weekend. I dati
Cene e pranzi col caro-prezzi
- Per il tradizionale cenone della Vigilia e per il pranzo di Natale si spenderanno oltre 3 miliardi di euro, ma sulle tavole degli italiani peserà il caro-prezzi: il comparto alimentare registra listini in sensibile crescita con punte nell’ultimo mese del +20% su anno per il burro, +13,3% per il caffè, +9,7% per l’olio d’oliva, +23,7% per i pomodori, +11,2% per l’insalata e +8,5% il per cioccolato
Pandori e panettoni
- Rispetto allo scorso anno anche i listini di pandori e panettoni industriali risultano in crescita di circa il +4%, con il prezzo medio che nelle principali catene commerciali varia tra i 5 e i 7 euro, ma sale fino a 14 euro per i prodotti di alta gamma; per quelli a marchio del supermercato i listini oscillano tra i 3,50 e i 5 euro. Sensibilmente più costosi i panettoni artigianali, i cui prezzi medi vanno da 30 a 35 euro, ma arrivano anche a 60 euro se firmati da chef famosi. Va molto peggio per i dolci natalizi al cioccolato: se per pandori e panettoni nella loro variante al cioccolato (glassati, con creme al cacao, ecc.) gli aumenti sono in media del 12,5%, il primato dei rincari spetta quest’anno ai classici torroni al cioccolato, con i listini delle principali marche che risultano in crescita del 30% rispetto allo scorso anno
Pranzo di Natale a casa e 108 euro di spesa
- Secondo un’indagine Coldiretti/Ixé in Italia il pranzo di Natale sarà in casa per quasi la maggioranza delle famiglie (88%) con una media di 8 invitati, mentre un 9% sceglierà un ristorante o un agriturismo e il resto deciderà all'ultimo momento. La scelta dei prodotti per oltre otto su dieci ricade sul made in Italy. In lieve calo (-6%) il budget per la spesa con 108 euro
I range di spesa e le differenze fra Nord e Sud
- Dai dati emerge che la maggioranza relativa delle famiglie (30%) prevede di spendere per il pranzo di Natale tra i 50 e i 100 euro, mentre il 23% si spingerà fino a 150 euro, l'11% a 200 euro e il 4% arriverà a 300 euro (con un altro 4% che supererà tale cifra). Solo il 10%, secondo Coldiretti, manterrà i costi sotto i 30 euro, il 13% tra i 30 e i 50 euro, mentre un 5% preferisce non fornire una risposta. L’indagine ha evidenziato anche tante differenze territoriali, con le punte estreme rappresentate da un Sud che vedrà una media di 121 euro a famiglia e un Nord Ovest che si fermerà a 96 euro
I menù della tradizione
- Nelle scelte dei menù vince ancora una volta la tradizione: dalla pasta fresca in brodo agli arrosti, mentre sul fronte dei dolci si registra una tendenza al fai da te in quasi la metà delle case (47%). Nei calici grande protagonista lo spumante, che non mancherà sull'83% delle tavole. Infine, nelle preferenze alimentari delle feste l'82% sceglierà prodotti di origine nazionale, di cui un 30% si indirizzerà verso quelli prevalentemente locali, mentre il restante 18% deciderà più in base al prezzo
Pesce alla vigilia sul 71% delle tavole
- Per quanto riguarda invece la vigilia di Natale, spiega un’altra analisi di Coldiretti/Ixé, su oltre sette tavole italiane su dieci (71%) ci sarà il pesce, e solo una ristretta minoranza (2%) si indirizzerà verso piatti integralmente vegetariani o vegani. "Sulle tavole natalizie - ricorda Coldiretti - il pesce italiano è ampiamente rappresentato, con varietà come alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie. Una ridotta minoranza, rispettivamente l'11% e il 14%, proporrà anche ostriche e caviale, grazie anche alla crescita della produzione made in Italy: le esportazioni di caviale nel 2023 sono state pari a quasi 22 milioni di euro in valore". Proprio durante le festività natalizie, tra vigilia e San Silvestro, si registra il picco massimo dei consumi di pesce che in Italia è di circa 30 chilogrammi pro capite all'anno, superando la media europea (25 kg) e quella mondiale (20 kg). La classifica delle principali produzioni ittiche vede in testa le alici, seguite da sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, vongole, pannocchie, triglie, pesce spada, gallinelle e sugarelli
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