Introduzione
Il Natale è (anche) la festa dei bambini. Ma cosa mettere sotto l'albero per farli davvero felici? Se la letterina a Babbo Natale può già aiutare a capire gusti e preferenze, la cosa più importante da ricordare è che il regalo deve piacere al bambino, non al genitore. Ecco come orientarsi, secondo l'esperto
Quello che devi sapere
La parola all’esperto
- A dichiarare che "il regalo deve piacere al bambino, non al genitore" è il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario all'università Ludes-United Campus of Malta, che ha stilato una guida all’acquisto per AdnKronos Salute, con 5 sì e 5 no per capire fra cosa scegliere e cosa invece scartare a priori
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Sì al regalo su misura
- Come spiega l’esperto, “il regalo deve essere scelto in base alle inclinazioni e ai desideri del bambino. I bambini non sono tutti uguali, ma hanno già spiccate certe attitudini e abilità. Ad esempio, ci sono bambini più 'sedentari', altri più curiosi, che vogliono esplorare l'ambiente. Per questo il regalo deve essere personalizzato. Più che assecondare il gusto dell'adulto, seguire la moda o la pubblicità, è bene osservare il bambino, capirne la natura e soddisfarla"
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Sì al regalo di stagione
- "Il regalo perfetto - sottolinea Farnetani - deve poter essere usato subito, non deve essere un 'investimento'. È sbagliato, ad esempio, optare per un gioco che si potrà utilizzare solo quando arriva l'estate. Il gioco deve essere d'impiego immediato e quindi il regalo dovrà essere 'invernale'. Palloni, oggetti per il mare, verrebbero messi da parte e finirebbe la magia del Natale"
Sì al regalo 'wow' e al regalo multiplo
- Il regalo deve sempre mantenere un certo effetto sorpresa. "Il regalo deve anche stupire - suggerisce il medico - deve essere in linea con i desideri del bambino, ma meglio se inaspettato. Più il regalo stupirà, più la magia del Natale crescerà". E poi meglio avere tanti regali economici e non pochi ma costosi: come sottolinea Farnetani, infatti, “i bambini in genere si annoiano dello stesso gioco, preferiscono avere tante opportunità e dunque una scelta maggiore"
Sì al regalo da condividere
- "Il problema dei bambini di oggi è il rischio di isolarsi - osserva il pediatra - pertanto è meglio se i giochi scelti prevedano anche un utilizzo di gruppo, oltre a poter essere usati dal singolo bambino"
No al regalo aggressivo e a quello bellico
- Attenzione ad alcune tipologie di regalo, tipo il regalo aggressivo oppure quello bellico. “Il primo va assolutamente evitato: i giochi che presuppongono atteggiamenti di violenza, che la richiamano o che la ispirano". Lo stesso vale anche per i secondi: “Sono da bocciare i giochi o gli accessori legati alla guerra o ad altre attività militari. Di guerre i bambini ne vedono fin troppe", riflette l'esperto
No al regalo da indossare
- Da evitare anche i vestiti che, come puntualizza il pediatra, “rappresentano un regalo per i genitori, non per i bimbi. Fanno eccezione naturalmente gli adolescenti"
No al regalo scolastico
- No anche ai cosiddetti regali scolastici. “Libri e oggetti per la scuola a Natale non vanno regalati. Non solo si farebbe anche in questo caso un regalo ai genitori, ma soprattutto ci sono le feste, siamo in vacanza e quindi è bene che prevalga lo spirito di gioia e libertà", rimarca il medico
No al regalo elettronico
- Non sono consigliati nemmeno i cosiddetti regali elettronici. "Il materiale elettronico è troppo legato alla vita quotidiana. Il regalo deve stupire, deve comunicare lo spirito di festa, l'eccezionalità del momento; invece, il materiale elettronico può essere acquistato tutto l'anno", ripete Farnetani
I regali vanno scelti in base all’età del bambino
- Un'altra cosa che non deve verificarsi è l'effetto 'non ho l'età'. "I regali vanno scelti in base alla fase di sviluppo in cui si trova il bambino", precisa Farnetani, altrimenti il rischio è che i regali vengano scartati e accantonati, deludendo e intristendo il bambino
- Per questo il pediatra ha stilato un suo decalogo: sotto ai 2 anni, “il bambino under 2 è nel periodo in cui viene definito il senso motorio. Vive l'esperienza sul momento, pertanto servono giochi in cui prevalgano suoni, luci, colori che possono essere attivati toccando alcuni pulsanti", descrive il pediatra. Dai 2 ai 5 anni, invece, “è in quel periodo detto preoperatorio. Il bambino non è capace di ragionamento autonomo, ma richiama alla memoria ciò che ha immagazzinato in precedenza. La sua mente funziona un po' come un computer, pertanto è bene scegliere regali, anche oggetti, abbastanza articolati, che possano avere una ripetitività. Per esempio, giochi che possono funzionare se si seguono certe sequenze, certi percorsi che il bambino imparerà rapidamente", esemplifica il medico
Dai 6 ai 10 anni e sopra i 10 anni
- Pian piano che cresce, le esigenze cambiano. Un esempio è il periodo dai 6 ai 10 anni, “quello delle operazioni concrete; perciò, in questa fase sono consigliabili i giochi da tavolo che i bambini sono già in grado di usare", illustra l'esperto. Sopra i 10 anni, invece, "il bambino inizia a essere adolescente e in questo caso il regalo più gradito diventano progressivamente i vestiti e gli accessori. Che però devono essere alla moda, in voga tra la maggior parte dei coetanei e dei compagni di scuola. Gli adolescenti tendono a vestirsi tutti uguali per identificarsi nel gruppo dei coetanei, e questo è un atteggiamento che va assecondato perché li aiuta nella crescita". Via libera allora alla felpa o alle sneakers dei desideri. Ce l'hanno tutti? "Meglio ancora"
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in questa scheda
- La parola all’esperto
- Sì al regalo su misura
- Sì al regalo di stagione
- Sì al regalo 'wow' e al regalo multiplo
- Sì al regalo da condividere
- No al regalo aggressivo e a quello bellico
- No al regalo da indossare
- No al regalo scolastico
- No al regalo elettronico
- I regali vanno scelti in base all’età del bambino
- Dai 6 ai 10 anni e sopra i 10 anni
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