Bollette luce 2025, sconto di 113 euro all'anno anche per i vulnerabili. Come funziona
EconomiaIntroduzione
Un emendamento al ddl Concorrenza amplia le possibilità di scelta per i clienti vulnerabili, ossia chi ha più di 75 anni o è in condizioni economiche svantaggiate, o ancora è in gravi condizioni di salute. A partire da gennaio 2025, infatti, anche questa categoria di persone può passare dal Mercato libero (ad oggi il più caro) o Tutelato nel Sistema a tutele graduali. Che, tradotto, significa avere accesso a sconti sulle bollette, che Arera (l'Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente) stima in 113 euro all'anno. C'è tempo fino al 30 giugno 2025 per chiedere il cambio.
Quello che devi sapere
La rivoluzione
- Bollette, si cambia. Nel ddl Concorrenza è stato approvato l'emendamento firmato dal presidente della commissione Attività produttive della Camera dei deputati, Alberto Luigi Gusmeroli, a favore dei clienti vulnerabili del mercato dell'energia elettrica. Cosa prevede? Che anche loro possano accedere a uno sconto di oltre 100 euro all’anno sulla bolletta della luce
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Chi sono i clienti vulnerabili
- Facciamo un passo indietro e spieghiamo anzitutto chi sono i clienti vulnerabili. Sono quei cittadini con: età superiore ai 75 anni; che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate; che si trovano in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate da energia elettrica; che hanno una disabilità ai sensi della legge 104/92; che si trovano in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi; che si trovano in un’isola minore non interconnessa
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A quanto ammonta lo sconto
- Cosa cambia con l’emendamento al ddl Concorrenza? Anche gli utenti vulnerabili che si trovano nel Mercato libero (ad oggi il più caro) o nel Mercato tutelato possono chiedere di confluire nel Sistema a tutele graduali. Che, tradotto, significa avere accesso a sconti importanti sulle bollette. Tale Sistema, infatti, al momento è il più vantaggioso dal punto di vista economico. Già, ma di quanto? Arera, l’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente, lo quantifica in 113 euro all’anno
Entro quanto chiedere il cambio
- Per capire entro quanto tempo è possibile chiedere il cambio, bisogna leggere l’articolo 24 del decreto (Accesso dei clienti domestici vulnerabili al servizio a tutele graduali). "I clienti domestici vulnerabili hanno la facoltà di chiedere, entro il 30 giugno 2025, l’accesso al Servizio a tutele graduali", disciplinato da Arera, "fornito dall’operatore aggiudicatario dell’area ove è situato il punto di consegna interessato". È inoltre previsto che entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge (quindi a gennaio 2025) l’Autorità stabilisca le modalità di attuazione
Il Servizio a tutele graduali
- Il Servizio a tutele graduali prevede l'applicazione di tariffe a prezzo variabile con condizioni contrattuali fissate da Arera e quote fisse definite sulla base dei risultati delle gare per aggiudicarsi i clienti. Un'opzione che garantisce quindi la continuità della fornitura con un determinato fornitore e specifiche tariffe
Risparmi per 1,3 miliardi di euro
- Diverse associazioni dei consumatori (tra cui Assoutenti, Codacons e Lega Consumatori) hanno espresso "apprezzamento per l'approvazione della norma" che "permette agli utenti vulnerabili di passare al Servizio a tutele graduali, con un risparmio potenziale da 1,3 miliardi di euro sulle bollette dell’energia elettrica per i vulnerabili (compresi gli over 75), che rappresentano circa 11,5 milioni di utenze del mercato libero". Nello specifico, sono 3 milioni nel Servizio di tutela della vulnerabilità (con prezzi stabiliti da Arera) e 8,5 milioni nel Mercato libero
"Una situazione paradossale"
- "Questi clienti potranno finalmente accedere in modo semplice e diretto al Servizio a tutele graduali, perché è paradossale che ad oggi gli utenti più deboli si ritrovino a pagare bollette più salate rispetto ai non vulnerabili", commentano ancora le associazioni dei consumatori. "In tal senso ringraziamo il presidente Gusmeroli e siamo pronti a offrire il nostro contributo per avviare una campagna informativa a tappeto sul territorio", concludono
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"Sanata una falla"
- "La fine del Mercato tutelato è stata caratterizzata da una paradossale falla in base alla quale gli utenti vulnerabili rimasti nel Mercato tutelato si ritrovano oggi a pagare bollette più care rispetto ai non vulnerabili passati alle Tutele graduali", ha spiegato Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No profit, citato dal Corriere della Sera. "Una criticità che finalmente è stata sanata, e che incideva proprio sui soggetti più deboli i quali, al contrario, devono essere tutelati con tariffe più convenienti"
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