Prezzi Natale, il torrone al cioccolato a +30%. Lievi aumenti per pandoro e panettone
EconomiaIntroduzione
Il Codacons ha monitorato i listini al dettaglio dei tipici dolci natalizi, per capire le variazioni di prezzo. Il quadro che ne emerge è diversificato e cambia a seconda dell’articolo scelto. Quest’anno, per esempio, acquistare il pandoro o il panettone non sarà una spesa significativa, a meno di non scegliere un prodotto artigianale firmato da chef famosi. Il torrone al cioccolato, invece, subirà rincari, in gran parte dovuti alla crisi del cacao.
Quello che devi sapere
I prezzi dei pandori e del panettoni nel 2024
- "Per pandori e panettoni industriali classici il prezzo medio nelle principali catene commerciali varia tra i 5 e i 7 euro, che sale fino a 14 euro per i prodotti di alta gamma; per quelli a marchio del supermercato i listini oscillano tra i 3,50 e i 5 euro. Sensibilmente più costosi i panettoni artigianali, i cui prezzi medi vanno da 30 a 35 euro, ma arrivano anche a 60 euro se firmati da chef famosi”, spiega l'associazione
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L’andamento rispetto all’anno scorso
- Rispetto allo scorso anno i listini di pandori e panettoni industriali risultano in leggera crescita di circa il 4%, ma occorre considerare che nel precedente biennio i rincari, anche per effetto del caro-energia, erano stati particolarmente consistenti
Il cioccolato
- Il mercato italiano di panettoni e pandori vale circa 700 milioni di euro annui, per quasi 100.000 tonnellate di dolci natalizi prodotti dai grandi soggetti industriali, ricorda il Codacons. Il discorso cambia se si analizzano i prezzi dei dolci natalizi al cioccolato: "Se per pandori e panettoni nella loro variante al cioccolato (glassati, con creme al cacao, ecc.) gli aumenti sono in media del 12,5%, il primato dei rincari spetta quest'anno ai classici torroni al cioccolato con i listini delle principali marche che risultano in crescita del 30% rispetto allo scorso anno, con punte in alcune catene commerciali del +53%
La crisi internazionale del cacao
- L'associazione spiega che "alla base di tali sensibili incrementi di prezzo, c'è la crisi internazionale del cacao. Nel corso dell'anno le quotazioni di tale materia prima hanno raggiunto sui mercati valori record che hanno sfiorato i 12mila dollari la tonnellata la scorsa primavera, mentre oggi il prezzo internazionale del cacao risulta più alto di circa il 107% rispetto a fine 2023". "Una crisi - prosegue il Codacons - che ha impattato in modo diretto sui prezzi dei dolci tipici natalizi realizzati con tale materia prima"
Colpa del cambiamento climatico
- La conferma arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che ricorda come i cambiamenti climatici incidano sempre di più su ambiente e territorio in modo oramai così devastante da avere effetti anche sui prezzi al dettaglio, e anche a migliaia di km di distanza rispetto ai luoghi interessati dai fenomeni meteorologici
Siccità, incremento temperature, improvvise precipitazioni
- Alla base dell'impennata dei prezzi del cacao vi sono "periodi di siccità prolungata, incremento delle temperature medie associate a improvvise e intense precipitazioni, che alterano profondamente l'ambiente e il territorio, decimando le produzioni agricole con effetti a cascata sull'offerta di alcune materie e, di conseguenza, sui prezzi al dettaglio", afferma il presidente Alessandro Miani. "Ed è esattamente ciò che sta avvenendo in alcuni dei principali paesi produttori di cacao, come il Ghana e la Costa d'Avorio, che da soli rappresentano il 60% della produzione globale. Qui i raccolti sono minacciati da lunghi periodi di siccità cui seguono piogge torrenziali che creano inondazioni e facilitano la diffusione di virus come il Cocoa swollen shoot virus disease (CSSVD), una malattia trasmessa da una specie di cocciniglia che porta alla morte delle piante"
Il rapporto scorte/raccolte ai livelli più bassi degli ultimi 45 anni
- "La conseguenza è che per la stagione 2023/24 il deficit globale di cacao è salito a 462.000 tonnellate con il rapporto scorte/raccolta che ha toccato secondo l'Organizzazione Internazionale del Cacao i livelli più bassi degli ultimi 45 anni", conclude la Sima
Spesa inferiore rispetto al 2023
- Per quanto riguarda invece i regali, in generale gli italiani spenderanno probabilmente meno quest'anno. Se nel 2023 la spesa è stata poco sopra gli 11 miliardi di euro, nel 2024 - stima uno studio della Cgia di Mestre - dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 miliardi (-9%). Le ragioni di questa contrazione, secondo il centro studi mestrino, vanno ricercate nella minore disponibilità di spesa delle famiglie, a fronte delle difficoltà economiche avvertite negli ultimi mesi, e dal fatto che sempre più persone anticipano l'acquisto dei regali di Natale a fine novembre, approfittando degli sconti offerti dal Black Friday. La minore disponibilità dei portafogli degli italiani, analizza lo studio, è anche da mettere in relazione con il fatto che le spese "obbligate" - cibo, trasporti, bollette - drenano ormai ben oltre la metà (56%) della spesa mensile totale delle famiglie, stimata in 1.191 euro, con forti differenze tra Nord (2.337 nel Nord ovest del Paese), e Sud (1.758)
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in questa scheda
- I prezzi dei pandori e del panettoni nel 2024
- L’andamento rispetto all’anno scorso
- Il cioccolato
- La crisi internazionale del cacao
- Colpa del cambiamento climatico
- Siccità, incremento temperature, improvvise precipitazioni
- Il rapporto scorte/raccolte ai livelli più bassi degli ultimi 45 anni
- Spesa inferiore rispetto al 2023
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