Bonus montagna 2024, quali incentivi spettano agli under 41 che investono in zone montane
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Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok definitivo al Ddl che stanzia tra l'altro agevolazioni fiscali per le piccole imprese che avviano nuove attività e per chi acquista o ristruttura l’abitazione principale. Contributi poi agli imprenditori agricoli e forestali che investono nell'ambiente. Il testo è ora atteso all’esame del Parlamento
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- Pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri ha licenziato il Ddl Montagna che introduce una serie di bonus fiscali per chi investe nelle comunità montane. In attesa che il provvedimento inizi l'iter parlamentare, ecco le principali novità
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- Il pacchetto di norme mira a promuovere le zone montane la cui crescita economica e sociale è riconosciuta come obiettivo di interesse nazionale . La valorizzazione si estende su più settori, dall'ambiente alla biodiversità, dal turismo alle peculiarità culturali, e punta a combattere lo spopolamento
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- Per il 2024 il Ddl Montagna può contare su risorse pubbliche per 100 milioni di euro che dovrebbero superare il miliardo entro il 2033
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- Come riporta Il Sole 24 Ore il testo finale delinea la geografia degli incentivi attraverso un elenco aggiornato dei comuni montani. Oggi si contano oltre 4.100 municipalità "in quota" tra totali e parziali, pari al 49% dei comuni italiani. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge un Dpcm definirà i nuovi criteri
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- Tra le misure principali a sostegno dei comuni montani una riguarda il bonus per l'avvio di nuove attività da parte di piccole e medie imprese. Dal 1° gennaio 2024 il titolare dell'azienda con età inferiore ai 41 anni può beneficiare di un credito di imposta utilizzabile per il periodo nel corso del quale è stata avviata l’attività e per i due periodi successivi
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- Il credito fiscale corrisponde alla differenza tra l'imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito derivante dallo svolgimento dell'attività e l'imposta calcolata applicando al medesimo reddito l'aliquota del 15%. Per questo incentivo l’esecutivo ha stanziato 20 milioni di euro a partire dal 2024
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- Un secondo contributo inserito nel Ddl Montagna prevede un credito di imposta sugli interessi passivi, nel limite di 16 milioni di euro annui, per chi acquista o ristruttura l’abitazione principale in un comune montano. Come per le attività produttive, anche in questo caso l'acquirente deve avere meno di 41 anni
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- Il bonus, utilizzabile nella dichiarazione dei redditi, riguarda unicamente immobili diversi da quelli classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Inoltre a Stato, Regioni ed enti locali spetta promuovere il recupero di proprietà fondiarie frammentate e di terreni abbandonati: in tal senso nascerà presso il ministero dell’Agricoltura il Registro nazionale dei terreni silenti
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- Contributi fiscali sono poi previsti per gli imprenditori agricoli e forestali, singoli o associati, che nelle zone montane effettuano investimenti per il miglioramento della sostenibilità ambientale. Per i comuni sarà inoltre possibile affidare direttamente i lavori di manutenzione del territorio a coltivatori diretti, consorzi forestali e associazioni fondiarie
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- Per il periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 lo Stato eroga un credito d’imposta pari al 10% degli investimenti green effettuati su un limite di spesa di 4 milioni di euro annui. Il bonus è cumulabile con altre agevolazioni detratte dalle medesime spese e si applica al periodo di imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti