Protesta agricoltori, Irpef e Pnrr: quanto pesano tasse e aiuti
EconomiaFra le ragioni della mobilitazione c'è l'imposta sui redditi sui terreni. E' stata scongelata con l'ultima manovra dopo sette anni di esonero e vale circa 200 milioni l'anno. Quasi otto miliardi, invece, i fondi a sostegno del settore previsti nel Piano Nazionale di Ripresa: sono aumentati dopo le modifiche approvate dall'Unione Europea a novembre
Uno dei motivi della protesta dei trattori è l’Irpef. Cioè: l’imposta sui redditi dei terreni agricoli. Questa tassa si paga per il solo fatto di essere proprietari di un campo o perché lo si coltiva, a prescindere dei guadagni e in base a parametri prestabiliti. Un balzello che si somma a quelli sulle altre entrate, finendo per alzare il carico fiscale.
Come funziona la tassa sui terreni agricoli
E quello che un po' che accade quando si posseggono delle case: si deve versare qualcosa al Fisco, in virtù di determinati parametri (valori catastali), perché se ne è titolari. Per gli agricoltori l’Irpef sui terreni riguarda non solo i proprietari (si parla di reddito dominicale) di un campo ma anche chi lo coltiva (si chiama reddito agrario).
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Irpef agricola, chi riguarda e quanto vale
Per sette anni, questa tassa è stata congelata, ma, con l’ultima manovra, il governo non ha prorogato lo sgravio. A beneficiarne sono stati circa 400mila contribuenti, fra coltivatori diretti e imprendori agricoli che versano i contributi previdenziali, con un buco per le casse dello Stato stimato in circa 200 milioni di euro l'anno.
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Pnrr, con le modifiche fondi all'agricoltura aumentati
Gli agricoltori non protestano solo per questo e tra le loro ragioni c’è la richiesta di aiuti. Su questo versante, Giorgia Meloni negli ultimi tempi ha detto a più riprese che si è fatto molto per il settore, in particolare col Piano Nazionale di Ripresa. Che Palazzo Chigi ha voluto cambiare. La trattativa con Bruxelles, che finanzia il Pnrr, è iniziata in estate e a novembre è arrivato il via libera comunitario alle modifiche, con le quali i fondi per l’agricoltura sono passati dai circa 4,9 miliardi a quasi 7,8.
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Come saranno spese le nuove risorse
Si tratta di denari in più ottenuti dopo un lungo negoziato per la maggior parte (2 miliardi) per sovvenzioni che puntano a migliorare la produzione riducendo l’inquinamento. La fetta restante (850 milioni) è, invece, destinata a incentivi per l’installazione di pannelli solari.
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