Meloni ad Aosta: "Risorse Ue devono arrivare sul territorio"

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La premier, nel capoluogo valdostano per la firma dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione, ha lodato la regione per la gestione dei fondi europei. Poi al presidente Renzo Testolin ha assicurato sostegno sui tunnel del Gran San Bernardo e del Monte Bianco: “Il governo cerca di avere la voce autorevole su molti dossier sui quali abbiamo bisogno di cercare una sintesi con le altre nazioni”

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ad Aosta per la firma dell'Accordo tra governo e Regione per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, ha rimarcato la necessità di spendere bene le risorse europee. "Non ci possiamo permettere che le risorse che sono a disposizione dei cittadini non arrivino a terra", ha detto la premier. Poi ha lodato la Regione Valle d'Aosta per la capacità di gestire i fondi comunitari. L'accordo pluriennale prevede lo stanziamento di 37 milioni di euro per progetti che vanno dal diritto allo studio alla transizione energetica e alle infrastrutture.

Meloni: "Sostegno su trafori Gran San Bernardo e Monte Bianco"

Nel corso del suo intervento, la premier ha poi risposto alla richiesta di "collaborazione" da parte del presidente Renzo Testolin sugli interventi per i trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco: "Il governo cerca di avere la voce autorevole su molti dossier sui quali abbiamo bisogno di cercare una sintesi con le altre nazioni", le parole di Meloni. Che ha poi assicurato "passi avanti" sullo Statuto delle Autonomie nato al Festival delle regioni di Torino: "Stiamo mettendo insieme interessi che sono importanti se riescono a essere governati in un'unica ottica". 

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La presidente del Consiglio ha definito l'identità dei "mille campanili" come l'ossatura dell'Italia da difendere "in un mondo in cui si tende all'omologazione". Poi sul rapporto tra Unione Europea ed enti locali Meloni aggiunge: "Io ho sempre creduto nel principio della sussidiarietà, è quello che cerchiamo di applicare anche a livello europeo quando diciamo che Bruxelles non si occupi di quello che può fare meglio Roma, e non si occupi Roma da sola di quello che non può fare senza Bruxelles: vale per il rapporto fra lo Stato e l'Europa e vale per quello fra Stato e autonomie locali".

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Giorgia Meloni è poi tornata sulle polemiche che nei mesi scorsi hanno accompagnato il Pnrr: "Siamo la prima nazione d'Europa ad aver presentato gli obiettivi della quinta rata, questo entro il 2023", ha detto la premier sottolineando come la revisione del Piano "ci ha consentito di liberare risorse per 21 miliardi di euro destinate a tessuto produttivo, imprese, sanità, diritto allo studio e infrastrutture".

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L'Accordo siglato oggi tra governo e regione Valle d'Aosta mobilita 37 miliardi di euro, di cui 4 miliardi già anticipati nel 2021. I fondi saranno impiegati tra l'altro per il diritto allo studio e lo studentato universitario a Palazzo Cogne ad Aosta. Poi c'è il via libera alla ristrutturazione, sempre ad Aosta, del Polo Manzetti con la realizzazione di una palestra e la creazione di un centrale unica di fornitura di energia elettrica e produzione da sorgenti rinnovabili per l'università e l'ospedale. Di "rapporto costruttivo" con il governo ha parlato il presidente Renzo Testolin che sottolinea come "i fondi stanziati sono nel panorama delle iniziative per le fasce più giovani".

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