Bonus auto, in arrivo i nuovi ecoincentivi: a chi spettano e come funzionano
Tra poche settimane l’annunciata riforma dei contributi per i veicoli, sostenuta in questi mesi dal ministro Urso, sarà realtà: confermate le tre fasce di emissioni e i limiti di prezzo di listino delle auto nuove, a cui si aggiunge il rifinanziamento dei fondi già previsti per il 2024. Dopo la richiesta dell’incentivo scatteranno i 270 giorni entro i quali si dovrà concludere l’operazione, pena la decadenza dell’aiuto. Il veicolo non potrà essere venduto prima dei 12 mesi
- Nel mese di marzo, al più tardi all’inizio di aprile, sarà a regime la riforma degli incentivi annunciata più volte dal ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Pur non essendo ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il contenuto del decreto è già stato reso noto dallo stesso Urso
- Prevista la conferma delle tre fasce di emissioni e dei limiti di prezzo di listino delle auto nuove, a cui si aggiunge il rifinanziamento dei fondi già previsti per il 2024 con i circa 290 milioni di euro avanzati nel 2022 e l’irrobustimento dei singoli contributi statali, che saranno parametrati anche sulla base della classe Euro della macchina da rottamare (con un extra bonus, ma solo nelle prime due fasce, del 25% per le persone con Isee familiare inferiore a 30 mila euro)
- L’architettura degli incentivi continuerà a basarsi sulle emissioni di CO2 dell’auto che si acquisterà. Previste tre fasce: 0-20 g/km, alla quale appartengono tutte le macchine elettriche più tre versioni di due modelli; 21-60 g/km, alla quale appartengono solo macchine ibride plug-in, ossia vetture con doppia alimentazione, termica ed elettrica, con una piccola batteria di trazione ricaricabile dall’esterno ma dall’autonomia limitata, quando la vettura marcia in solo elettrico, a poche decine di chilometri in solo elettrico
- C’è poi un’altra fascia, quella da 61-135 g/km, alla quale appartengono macchine con motore termico (a benzina, gasolio e gas) e ibrido (full e mild), prevalentemente dei segmenti A (citycar), B (utilitarie) e C (compatte), anche se non manca qualche versione del segmento D, di un po’ tutte le carrozzerie; berline, Suv, monovolume e multispazio
- I bonus statali andranno da un minimo di 1500 euro sulle auto della fascia di emissioni 61-135 g/km, relativa alle auto termiche e ibride prevalentemente dei segmenti A, B e C con rottamazione obbligatoria di una vettura Euro 4, a un massimo di 13.750 euro per l’acquisto di un’elettrica da parte di un acquirente con Isee familiare inferiore a 30 mila euro e rottamazione di veicolo Euro 0, 1 o 2
- Ma come funziona? L’ incentivo statale andrà detratto dal prezzo finale chiavi in mano e non sostituirà lo sconto che quasi tutte le concessionarie e quasi tutte le Case concedono alla loro clientela. Sia l’incentivo statale che lo sconto devono essere distinti e ben evidenziati fin dal preventivo
- Lo Stato ha messo a disposizione per le autovetture 793 milioni di euro, da cui andrà detratta la parte dei 570 milioni di euro già previsti per il 2024, prenotati al momento dell’entrata in vigore della riforma. Dei 703 milioni, 240 andranno alla prima fascia (detratti quelli che risulteranno prenotati); 150 alla seconda fascia e 403 alla terza, a cui andranno tolti 120 milioni già stanziati e prenotati
- Non tutte le auto che rientrano nelle diverse fasce di emissioni potranno accedere al contributo. Il governo, infatti, ha confermato il limite massimo di prezzo di listino, Iva esclusa:
- 0-20 g/km: 35 mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa);
- 21-60 g/km: 45 mila euro (equivalenti 54.900 Iva compresa);
- 61-135 g/km: 35 mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa)
- A questo proposito sappiamo che la rottamazione sarà obbligatoria solo per chi intende acquistare macchine con motore termico e ibrido con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. In tutti i casi in cui vi sarà una rottamazione, la vettura da demolire dovrà essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un familiare e dovrà essere di classe inferiore a Euro 5. Sarà ammessa la rottamazione delle Euro 5 solo con l’acquisto di una vettura delle prime due fasce (0-20 e 21-60 g/km) e potrà accedervi chi ha Isee inferiore a 30 mila euro
- Dal momento della prenotazione del contributo sulla specifica piattaforma ministeriale da parte della concessionaria, decorreranno i 270 giorni di tempo entro cui l’operazione si dovrà concludere con l’inserimento del numero di targa assegnato al momento dell’immatricolazione. Se si supererà questo termine la prenotazione, e quindi il relativo bonus, decadrà
- Al momento della sottoscrizione del contratto, l’acquirente dovrà firmare una dichiarazione di presa d’atto del requisito del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi. In caso di vendita prima del termine bisognerà restituire il contributo ricevuto
- La vettura acquistata con l’incentivo potrà essere intestata anche a una persona diversa di quella a cui era intestata quella da rottamare, purché entrambi i soggetti facciano parte dello stesso nucleo familiare (è richiesto lo stato di famiglia)