
A marzo 2022 un chilo di zucchero di barbabietola costava in media 0,86 euro mentre nello stesso periodo di quest'anno 1,36 euro e il prezzo è in continua crescita. A riferirlo è l'organizzazione Altroconsumo

È di quasi il 60% l'aumento del prezzo dello zucchero che si è verificato in un anno. A marzo 2022 infatti un chilo di zucchero di barbabietola costava in media 0,86 euro mentre nello stesso periodo del 2023 era a 1,36 euro. E il prezzo è in continua e costante crescita con un più 1,1% rispetto a febbraio. A riferirlo è l'organizzazione dei consumatori Altroconsumo che ha rielaborato i dati raccolti da Iri nell’ambito della consueta analisi prezzi a scaffale di alcuni prodotti alimentari
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Ma quali sono le cause dell'aumento del prezzo? Secondo Altroconsumo i rincari non riguardano solo i consumatori italiani e sono dovuti anche a fattori internazionali come la siccità, la guerra, il caro-energia e l'etanolo. Anche perché la produzione italiana non è sufficiente a coprire il fabbisogno, dipende da altri paesi europei tra cui Polonia, Francia e Germania e da paesi extra-europei
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Una delle principali cause è la sempre più ridotta produzione di materia prima e la chiusura di molti zuccherifici, da una parte per la siccità dell’ultima stagione che ha portato alla riduzione della produttività e dall'altra per la scelta degli agricoltori europei di destinare i terreni a produzioni più redditizie, come per esempio dei cereali, che ha fatto perdere il 5% delle superfici coltivate a barbabietola
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Poi c'è il rincaro dei prezzi dell'energia con gli zuccherifici che hanno dovuto sostenere costi di produzione sempre più elevati. L'Europa è stata quindi costretta a importare maggiormente dai paesi extra-europei lo zucchero necessario al suo fabbisogno
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Per Altroconsumo, in merito agli aumenti bisogna considerare che il primo produttore mondiale di barbabietola da zucchero è la Federazione Russa mentre l’Ucraina è al quinto posto e che quindi la guerra tra i due grandi produttori ha certamente influito sull’andamento dei prezzi
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Inoltre, tra i fattori da considerare c'è anche quello che riguarda la produzione di etanolo che può essere prodotto usando sia la canna da zucchero che la barbabietola. La crescita dei prezzi dei prodotti energetici e la crescente domanda di etanolo per la produzione di biocarburanti hanno spinto molti produttori a destinare il loro raccolto a questo ripo di produzione rendendo più scarsa e costosa la materia prima disponibile per la produzione di zucchero
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Il rapporto di Altroconsumo sottolinea come gli aumenti del prezzo dello zucchero siano iniziati dall’autunno 2021 per poi intensificarsi durante l’estate dell'anno dopo. In particolare, il prezzo al dettaglio ha subito una forte impennata, più 24%, tra settembre e ottobre 2022
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Negli ultimi mesi del 2022 e nei primi del 2023 il prezzo è continuato ad aumentare in modo costante. Un aumento generalizzato che riguarda i prezzi medi, più 59% in un anno, i prezzi dello zucchero venduto al discount, 52% in un anno, i prezzi dei prodotti con il marchio del supermercato, più 51% e i prodotti di marca, fino a più 75% in un anno per la marca leader di mercato
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In questo contesto di aumenti risparmiare qualcosa è ancora possibile. Lo zucchero venduto al discount costa infatti il 14% in meno del prezzo medio del prodotto e anche i prodotti che hanno il marchio del distributore sono competitivi costando il 9% in meno della media
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