Anpi Bari: "La resistenza è cominciata qui'
"La resistenza è cominciata nelle regioni meridionali. Già il 9 settembre 1943, un giorno dopo l'armistizio e con l'inizio della sanguinosa ritirata delle truppe naziste, il porto di Bari fu salvato dalla distruzione grazie all'iniziativa del generale Nicolò Bellomo. E nella città vecchia furono i ragazzi, i soldati, i marinai, i civili a resistere ai tedeschi. Ma anche a Bitetto, Barletta, e in altri centri pugliesi furono in tanti a donare la vita per combattere contro gli invasori". A dirlo è Pasquale Martino, presidente del comitato provinciale dell'Anpi Bari, al Sacrario militare dei caduti d'Oltremare per la celebrazione della festa della Liberazione. "Prima ancora dell'insurrezione militare di Matera e Napoli, la resistenza ha aggiunto - è cominciata nelle nostre terre, che ne hanno preso parte per prime. Ricordiamo i caduti antifascisti della strage di via Niccolò Dell'Arca, ma anche le vittime pugliesi del massacro di Cefalonia. Quello nato nel 1943 fu un antifascismo nuovo, giovane, che si legò a quello storico durato per tutto il ventennio. Ed è un antifascismo incardinato nella Costituzione, per il quale fu Aldo Moro a lottare durante l'assemblea costituente. Disse che non si poteva fare una Costituzione 'afascista, cioè non possiamo prescindere da quello che è stato nel nostro Paese un movimento storico di importanza grandissima, il quale nella sua negatività ha travolto per anni le coscienze e le istituzioni'. Ricordiamolo sempre. Viva il 25 aprile, viva la Repubblica, viva l'Italia".