Covid, ultime news. Gimbe: ancora giù quarte dosi (-25,8%), scoperti 12 mln persone

Il tasso di copertura per le quarte dosi è del 31,2% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,8% del Piemonte. Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe (settimana 17-23 febbraio). "Non c'è una risposta definitiva" ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan commentando la notizia diffusa dal Wall Street Journalin sul rapporto del dipartimento dell'Energia Usa che ha concluso che la pandemia molto probabilmente è nata da una fuga in laboratorio

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Long Covid, effetti sul cuore e malattie cardiovascolari. Lo studio

Ad anticipare i primi risultati di un'indagine internazionale che ha coinvolto 5,8 milioni di persone nel mondo è l'American College of Cardiology. I ricercatori hanno trovato prove coerenti sul legame tra Long Covid e sintomi cardiaci, con una probabilità significativamente maggiore di manifestare anche mesi dopo la guarigione dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni e affaticamento. 
- di Redazione Sky TG24

Pistello, 'pensare a piano cinese ha poco senso visti i morti nel Paese'

Dopo tre anni di pandemia Covid, "possiamo fare alcune considerazioni sull'origine di Sars-CoV-2 partendo dal fatto che la possibilità di sviluppare un virus biologicamente complicato o più aggressivo ci sono. Lo sappiamo e ci sono studi e analisi su questo fronte. E si può fare anche spendendo pochi soldi e con dotazioni minime. Messo a verbale questo, non si riuscirà mai a dimostrare che Sars-CoV-2 è uscito da un laboratorio cinese, perché è simile ad altri virus che circolano. E poi, se io fossi una super potenza con un piano 'diabolico' in mente, parallelamente ad un'arma virologica avrei anche sviluppato un vaccino, per mettere in sicurezza la mia popolazione. Questo non mi pare sia avvenuto in Cina, visto quello che è accaduto". Così all'Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia, commentando le polemiche su un report Usa che rilancia l'ipotesi di fuga del coronavirus di Covid-19 da un laboratorio cinese. Teoria su cui la Casa Bianca ha precisato che non c'è una risposta definitiva.   
- di Redazione Sky TG24

Covid e resistenza agli antibiotici, il rischio dei super batteri. Lo studio

Il Covid avrebbe peggiorato la resistenza agli antibiotici. È la tesi di uno studio francese condotto dall'Istituto Pasteur e pubblicato su BioRxiv. Gli studiosi si sono concentrati sul batterio Streptococcus pneumoniae. Tramite simulazioni e modelli matematici, il gruppo di esperti suggerisce che i vari lockdown in Europa abbiano causato una diminuzione dei casi di questo batterio dal 2019 al 2020, ma che di contro, la percentuale di casi resistenti agli antibiotici sia aumentata.
- di Redazione Sky TG24

Il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione: lo studio

Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato.
- di Redazione Sky TG24

Individuata nuova variante XBF sotto osservazione dell'Oms

Attualmente la sotto-variante XBF ha una circolazione bassa: è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell'1% dei campioni sequenziati a livello globale. Possiede però mutazioni che potrebbero renderla più trasmissibile. COSA SAPERE 
- di Redazione Sky TG24

L'Oms abbandona la seconda fase di indagine sull'origine della malattia

A causa delle difficoltà di condurre studi in Cina, riporta Nature. I ricercatori sono  delusi dallo stop, perché non permetterà di capire come le prime persone sono state infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 per prevenire future epidemie. "La politica in tutto il mondo ha davvero ostacolato i progressi nella comprensione delle origini", ha detto l'epidemiologa dell'Oms Maria Van Kerkhove. LEGGI L'ARTICOLO
- di Redazione Sky TG24

Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati

I dati dello studio statunitense riportano che per i non vaccinati il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è del 2,7%, dell'1% per i vaccinati. 
- di Steno Giulianelli

Schifani rassicura precari: necessari per carenze organico

I sanitari e i parasanitari che sono stati assunti nell'ambito della gestione dell'emergenza Covid "potranno essere utilizzati per colmare quelle croniche carenze di organico di cui il sistema sanitario regionale soffre, com'è noto a tutti. E per questo il mio governo sta valutando anche la possibilità di sospendere i concorsi in essere presso le aziende e gli enti per privilegiare chi già svolge una funzione della quale la Regione ha bisogno". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a margine della cerimonia di inaugurazione della nuova area di emergenza del Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo. 
- di Steno Giulianelli

Covid, "4 regioni tornano a rischio alto e 10 a rischio moderato"

Lo comunica il ministero della Salute e l'Istituto superiore della sanità, mentre la scorsa settimana nessuna regione rientrava in questa casistica. Sono invece 10 le regioni a rischio moderato, a fronte delle 4 di sette giorni fa. IL PUNTO
- di Redazione Sky TG24

Andreoni: "Dopo 3 anni ipotesi origine naturale più forte di fuga da laboratorio"

"Dopo tre anni di pandemia, alla luce dell'evoluzione e dei sequenziamenti sulle nuove varianti apparse, è più forte la sensazione che Sars-CoV-2 abbia avuto un'origine naturale e non in laboratorio". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commenta le polemiche su un report Usa che rilancia l'ipotesi di fuga del coronavirus di Covid-19 da un laboratorio cinese. Teoria su cui la Casa Bianca ha precisato che non c'è una risposta definitiva. 
- di Steno Giulianelli

Long Covid, effetti sul cuore e malattie cardiovascolari. Lo studio

Ad anticipare i primi risultati di un'indagine internazionale che ha coinvolto 5,8 milioni di persone nel mondo è l'American College of Cardiology. I ricercatori hanno trovato prove coerenti sul legame tra Long Covid e sintomi cardiaci, con una probabilità significativamente maggiore di manifestare anche mesi dopo la guarigione dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni e affaticamento. 
- di Redazione Sky TG24

Cina, basta con diffamazione sull'origine del virus

La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, in particolare, ha ricordato la conclusione "autorevole e scientifica" raggiunta dopo una missione sul campo a Wuhan di inizio 2021, condotta da esperti cinesi e dell'Oms che ha stabilito che l'ipotesi della fuga di dati dal laboratorio era "altamente improbabile". In precedenza, tuttavia, il Dipartimento dell'Energia Usa aveva dichiarato di non avere certezze su come si fosse sviluppato il virus. L'Office of Intelligence and Counterintelligence dello stesso Dipartimento dell'Energia è una delle 18 agenzie governative che compongono la comunità dei servizi segreti americani, che sono sotto l'egida dell'Office of the Director of National Intelligence. A metà febbraio, l'Organizzazione mondiale della sanità si è impegnata a fare tutto il possibile "fino a quando non avremo la risposta" sulle origini del Covid, smentendo un rapporto che suggeriva che l'agenzia avesse ormai abbandonato le sue indagini a causa di rapporti non particolarmente positivi con la Cina. La comunità scientifica ritiene ancora fondamentale determinare le origini della pandemia per combattere meglio o addirittura prevenire possibili nuovi e pericoli scenari sanitari futuri
- di Redazione Sky TG24

Covid e resistenza agli antibiotici, il rischio dei super batteri. Lo studio

Il Covid avrebbe peggiorato la resistenza agli antibiotici. È la tesi di uno studio francese condotto dall'Istituto Pasteur e pubblicato su BioRxiv. Gli studiosi si sono concentrati sul batterio Streptococcus pneumoniae. Tramite simulazioni e modelli matematici, il gruppo di esperti suggerisce che i vari lockdown in Europa abbiano causato una diminuzione dei casi di questo batterio dal 2019 al 2020, ma che di contro, la percentuale di casi resistenti agli antibiotici sia aumentata.
- di Redazione Sky TG24

Iss, casi età scolare in calo da 8,4% a 7,2% in ultimi 7 giorni

In diminuzione in Italia, rispetto alla scorsa settimana, la percentuale di casi Covid segnalati nella popolazione in età scolare rispetto al resto della popolazione: si è scesi a quota 7,2%, rispetto all'8,4% della settimana precedente. E' il trend che emerge dall'aggiornamento del report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sulla sorveglianza Covid-19, pubblicato online. In questa popolazione, si legge nel report, "nell'ultima settimana il 22% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 26% nella fascia d’età 5-11 anni, il 52% nella fascia 12-19 anni". Dall’inizio dell'epidemia sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid 4.828.389 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 25.654 ospedalizzati, 579 ricoverati in terapia intensiva e 91 deceduti.
Cambia leggermente la 'fotografia' dei contagiati Covid in Italia. "Il tasso di incidenza a 7 giorni è in diminuzione nelle fasce più giovani mentre sembra essere in aumento nelle fasce più adulte". "Il tasso di incidenza più elevato si registra nella fascia di età da 80 anni in su: 79 casi per 100.000 abitanti. Mentre, si legge ancora nel report, "nella fascia 0-9 anni si registra il valore più basso, pari a 17 casi per 100.000". L'età mediana alla diagnosi nelle persone segnalate positive nell'ultima settimana è di 55 anni, e risulta essere "leggermente maggiore rispetto alla settimana precedente".
 
- di Redazione Sky TG24

Cina, 'improbabile fuga laboratorio, decide la scienza non la politica'

"La ricerca dell'origine del Covid-19 è una questione di scienza e non deve essere politicizzata". E' quanto ha risposto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ad una domanda, durante il briefing quotidiano, sul nuovo rapporto Usa che, secondo quanto rivelato dai media americani, rilancia l'ipotesi di una fuga del virus da un laboratorio cinese. "La conclusione che la fuga da un laboratorio sia altamente improbabile è basata sulla scienza - ha concluso - ed è la conclusione autorevole raggiunta dalla missione congiunta Oms-Cina". La conclusione, ha detto ancora la portavoce, è "fedelmente riflessa nel rapporto ed è stata riconosciuta dal mondo e dalla comunità scientifica".
- di Redazione Sky TG24

Il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione: lo studio

Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato.
- di Redazione Sky TG24

Cina: basta con diffamazione sull'origine del virus

La Cina ha invitato a "smettere di sollevare affermazioni su fughe di laboratorio, di diffamare la Cina e di politicizzare la questione della tracciabilità dell'origine" del Covid-19. "Una perdita di laboratorio non è stata ritenuta possibile da autorevoli conclusioni scientifiche di esperti congiunti di Cina e Organizzazione mondiale della sanità", ha detto nel briefing quotidiano la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, sull'ultimo rapporto del dipartimento dell'Energia Usa e riportato dal Wall Street Journal, secondo cui la pandemia è nata molto probabilmente da una fuga di laboratorio riaccendendo i riflettori su Wuhan.
- di Redazione Sky TG24

Gimbe: ancora giù quarte dosi (-25,8%), scoperti 12 ml

Scendono ancora le somministrazioni giornaliere delle quarte dosi del vaccino anti-Covid (-25,8%), e sono scoperte 12,1 milioni di persone. Il tasso di copertura per le quarte dosi è del 31,2% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,8% del Piemonte. Il tasso di copertura per le quinte dosi rimane invece al palo e si attesta al 15,1%, anche in questo caso con nette differenze regionali: dal 5,2% della Campania al 28,7% del Piemonte. Lo rileva  il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe (settimana 17-23 febbraio). Al 24 febbraio sono 6,78 mln le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino.
- di Redazione Sky TG24

Cdc, in Usa Kraken all'85%, sparite le altre varianti

La sotto-variante XBB.1.5 (detta Kraken) dilaga negli Stati Uniti. Secondo l'ultima proiezione dei Centers for Disease Control and Prevention nell'ultima settimana è stata responsabile dell'85% dei contagi su scala nazionale. Sono quasi scomparse le altre varianti, salvo BQ.1 e BQ.1.1 che, insieme, raggiungono l'11,6%. Dopo che ha iniziato a diffondersi nella costa Est, dove oggi supera il 90% della prevalenza, XBB.1.5 è ormai dominante in tutto il Paese. A oggi la diffusione di Kraken non sembra avere avuto effetti sull'aumento dei contagi o dei ricoveri. La situazione statunitense non ha pari nel mondo. Anche se in crescita, secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la variante XBB.1.5 rappresenta il 29,6% delle sequenze genetiche condivise su scala globale. Una percentuale che, tuttavia, non rappresenta la sua effettiva prevalenza globale a causa della difforme attività di sequenziamento tra i diversi Paesi. In Italia, secondo l'ultima flash survey dell'Istituto Superiore di Sanità pubblicata lo scorso 17 febbraio, XBB.1.5 è al 13,3% in forte aumento rispetto all'1% della rilevazione precedente del 10 gennaio. 
- di Costanza Ruggeri

Gimbe, risalita casi +3,8% ma calo intensive -13,6%

I nuovi casi, rileva Gimbe, aumentano in 14 Regioni: dallo 0,4% della Liguria al 15% del Lazio; mentre calano nelle restanti 7 Regioni: dal -1,9% del Piemonte al -25,3% della Sardegna. Si registra un calo anche del numero dei tamponi totali (-5,6%): da 536.080 della settimana 10-16 febbraio a 506.295 della settimana 17-23 febbraio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti dell'1% (-4.076), mentre quelli molecolari sono diminuiti del 18,7% (-25.709).  La media mobile a 7 giorni del tasso di positività aumenta dal 4,2% al 4,9% per i tamponi molecolari e dal 5,7% al 6% per gli antigenici rapidi . Quanto alle ospedalizzazioni, al 23 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,2% in area medica (dall'1,7% del Molise al 13,3% dell'Umbria) e dell'1,3% in area critica (dallo 0% di Abruzzo, Basilicata, Molise, PA di Bolzano, PA di Trento e Valle d'Aosta al 3,7% della Calabria). 
- di Costanza Ruggeri

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