Totò Schillaci, l'eroe delle notti magiche di Italia 90 avrebbe compiuto 60 anni
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L’ex calciatore è morto a settembre dopo una lunga malattia. Palermitano, attaccante tra le altre di Juventus e Inter, aveva dovuto affrontare due interventi per un tumore al colon. Le sue esultanze con gli occhi spiritati ai mondiali del 1990 sono rimaste iconiche. Ha giocato anche in Giappone prima di dedicarsi a iniziative sociali e a diverse esperienze nel mondo dello spettacolo
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- L’ex calciatore Salvatore Schillaci, per tutti Totò, è morto a settembre poco prima di poter compiere i 60 anni il 1° dicembre 2024. Palermitano, attaccante tra le altre di Juventus e Inter, era malato da tempo. Il 7 settembre era stato portato al pronto soccorso e poi ricoverato all'ospedale Civico del capoluogo siciliano nel reparto di Pneumologia. Schillaci aveva alle spalle due interventi per un tumore al colon, malattia che sembrava sconfitta
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- Salvatore Schillaci era nato a Palermo il 1° dicembre 1964. Dopo le giovanili all'AMAT Palermo, ha iniziato la sua carriera da calciatore professionista a Messina, esordendo nel 1982 in Serie C2 a 18 anni. In maglia giallorossa è rimasto fino al 1989, collezionando 256 presenze e 77 gol, trascinando la squadra in C1 e poi in Serie B
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- Nel 1989 viene notato e acquistato dalla Juventus. Lascia la sua Sicilia per 6 miliardi di lire. La prima stagione è ottima: segna 21 gol in 50 presenze totali (tra cui 15 reti al primo anno in Serie A) e contribuisce alla doppietta Coppa Italia e Coppa Uefa conquistate dai bianconeri
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- Grazie a questo exploit, Azeglio Vicini decise di portarlo nella spedizione azzurra ai mondiali di Italia 90. Schillaci nelle gerarchie partiva dietro mostri sacri come Vialli, Baggio e Mancini ma nella gara d’esordio contro l’Austria entrò a metà secondo tempo al posto di Carnevale e segnò il gol vittoria. Da quel momento non si fermò più
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- Schillaci segna contro Cecoslovacchia, Uruguay e Irlanda, trascinando a suon di gol l’Italia in semifinale. Segna anche nella gara contro l’Argentina ma gli azzurri uscirono ai calci di rigore. Anche nella finale per il terzo posto contro l’Inghilterra siglò la rete della vittoria italiana. Con 6 reti si aggiudicò così la classifica marcatori del mondiale. Le sue esultanze con gli occhi spiritati sono uno dei simboli delle “notti magiche” di quell’indimenticabile estate italiana
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- Dopo la rassegna iridata, Schillaci arriva secondo nella classifica finale del Pallone d’oro ma poi non riesce a ripetersi con la maglia della Juve. Giocò altre due stagioni coi bianconeri, segnando però molto meno. Litiga con Baggio, si separa dalla moglie e poi con l’arrivo di Vialli decide di cambiare squadra
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- Nel 1992 passa all'Inter per 8,5 miliardi di lire. Qui sigla, in due anni, 12 gol in 36 partite, con diversi problemi fisici che lo hanno accompagnato nella sua avventura milanese. Se ne andò nell’aprile 1994, poco prima che i nerazzurri conquistassero la Coppa Uefa
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- In seguito ha preso parte a diverse esperienze televisive: la prima è quella che lo vede protagonista al reality L'isola dei famosi nel 2004 (in foto), dove si classificò terzo. Nel 2023 è stato protagonista su Sky di Pechino Express accanto alla moglie Barbara Lombardi (i due sono stati rinominati "I Siculi”)
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- Impegnato anche nel sociale, dal 2000 gestisce a Palermo il centro sportivo per ragazzi "Louis Ribolla”. Nel 2017 diventa direttore tecnico dell'Asante Calcio, squadra composta da migranti e minori stranieri non accompagnati che gioca nel quartiere popolare Cep dove era nato l'ex bomber