Quando il mare diventa canzone: 15 brani italiani da ascoltare nella Giornata degli oceani
ApprofondimentiIl World Oceans Day, istituito dalle Nazioni Unite, si celebra ogni anno l’8 giugno. Molti artisti hanno fatto del mare il protagonista delle loro canzoni, a volte come sfondo, altre come simbolo di gioia e libertà, oppure come rappresentazione di solitudine e tristezza: da Lucio Dalla a Gino Paoli, fino a Loredana Bertè, Lucio Battisti, Pino Daniele, Giuni Russo e Andrea Bocelli
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Anche quest’anno l’8 giugno si celebra il World Oceans Day, la Giornata mondiale degli Oceani istituita dalle Nazioni Unite nel 2008. Il mondo della musica italiana ha celebrato spesso il mare con molte sfaccettature diverse: come simbolo di libertà, di divertimento e di relax, ma anche di solitudine e di paura. Ecco 15 canzoni di grandi artisti, da riascoltare o da scoprire, dedicate a una delle più grandi risorse e bellezze del nostro Paese.
Sapore di sale (Gino Paoli) - 1964
Sapore di sale / Sapore di mare / Sapore di te. La canzone di Gino Paoli dopo quasi 60 anni è ancora un brano che tutti sappiamo canticchiare, un classico intramontabile della musica italiana. “Sapore di sale era un flash, un lampo di luce, uno stacco dalla realtà come dovrebbe essere una vacanza, che significa un allontanamento temporaneo dalle abitudini consolidate”, ha detto Paoli in un’intervista a La Stampa. Utilizzata in molti film e spot pubblicitari, la canzone ha ispirato anche i titoli dei film, diretti rispettivamente da Carlo Vanzina e da Bruno Cortini, Sapore di mare e Sapore di mare 2 - Un anno dopo.
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Una rotonda sul mare (Fred Bongusto) - 1964
Dello stesso anno è Una rotonda sul mare di Fred Bongusto, parte della colonna sonora del film Vaghe stelle dell'Orsa... di Luchino Visconti. Musicato e scritto da Aldo Valleroni, Pietro Faleni e Franco Migliacci, è un brano malinconico che parla di un amore finito, su cui il protagonista riflette mentre guarda gli amici divertirsi: Una rotonda sul mare / Il nostro disco che suona / Vedo gli amici ballare / Ma tu non sei qui con me.
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Fred Bongusto, la voce di "Una rotonda sul mare". FOTO
La canzone del sole (Lucio Battisti) - 1971
Non può mancare la canzone con gli accordi di chitarra più famosi della musica italiana e un testo che ha fatto storia: Ma ti ricordi l'acqua verde e noi / Le rocce, bianco il fondo / Di che colore sono gli occhi tuoi / Se me lo chiedi non rispondo / O mare nero, o mare nero, o mare ne / Tu eri chiaro e trasparente come me. Un brano che racconta l’incontro fra due persone che non si vedono da molti anni, e si trovano ad affrontare la realtà adulta e a paragonarla con i ricordi dell’infanzia
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Onda su Onda (Paolo Conte) - 1974
Il brano, scritto da Paolo Conte e portato al successo da Bruno Lauzi, racconta di un uomo caduto da una nave, mentre la sua Sara non si accorge di nulla e balla con un altro. Un naufragio che però porterà il protagonista in un’isola paradisiaca: Steso al sole ad asciugarmi / Il corpo e il viso / Guardo in faccia il paradiso / Il mare mi ha portato qui / Ritmi canzoni, donne di sogno, / Banane, lamponi / Il naufragio mi ha dato la felicità che tu / Tu non mi dai.
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Come è profondo il mare (Lucio Dalla) - 1977
Un fischio dà il via alla canzone che è diventata un cult con il suo testo complesso, in parte autobiografico e influenzato dal momento storico, fra terrorismo e lotte di classe. Siamo noi, siamo in tanti / Ci nascondiamo di notte / Per paura degli automobilisti, dei linotipisti / Siamo i gatti neri, siamo pessimisti / Siamo i cattivi pensieri / E non abbiamo da mangiare / Com'è profondo il mare / Com'è profondo il mare / Il pensiero come l’oceano / Non lo puoi bloccare / Non lo puoi recintare / Così stanno bruciando il mare / Così stanno uccidendo il mare / Così stanno umiliando il mare / Così stanno piegando il mare.
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Chi tene ‘o mare (Pino Daniele) - 1979
Degli anni ’70 è anche Chi tene ‘o mare, di Pino Daniele. Un brano che risale agli inizi della carriera del cantautore e che celebra il mare come una ricchezza che non ci può essere portata via, ma allo stesso tempo illusoria, di cui beneficiano gli occhi, il cuore e nient’altro: Chi tene 'o mare / 'o sape ca è fesso e cuntento / chi tene 'o mare 'o ssaje / nun tene niente.
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In alto mare (Loredana Bertè) - 1980
Un altro ritornello che ha fatto la storia della musica del nostro Paese: E ci ritroviamo / In alto mare / In alto mare / Per poi lasciarsi andare / Sull'onda che ti butta giù / E poi ti scaglia verso il blu / E respirare / In alto mare. Una canzone disco music con influenze funky, piuttosto inedite all'epoca per il panorama musicale italiano.
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Profumo di mare - Love Boat (Little Tony) - 1981
Indimenticabile sigla della serie tv The Love Boat, la canzone di Little Tony divenne tanto famosa da eclissare la pur popolare sigla originale cantata da Jack Jones, reintrodotta in Italia solo nelle ultime stagioni: Mare, profumo di mare / Con l'amore io voglio giocare / È colpa del mare, del cielo e del mare.
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Voglio andare al mare (Vasco Rossi) - 1981
Quest'estate voglio proprio andare al mare / Devo riposare / Quest'estate devo anche riposare, cantava Vasco Rossi negli anni Ottanta. Una canzone provocatoria, ribelle come il Blasco di quegli anni, in cui il mare è simbolo di libertà, divertimento e voglia di fare follie.
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Vasco Rossi in concerto a Milano all'Ippodromo. FOTO
Un’estate al mare (Giuni Russo) - 1981
Difficile non conoscere il ritornello del più grande successo di Giuni Russo: Un'estate al mare / Voglia di remare / Fare il bagno al largo / Per vedere da lontano gli ombrelloni, -oni, -oni. Scritto da Franco Battiato per il testo e da Battiato e Giusto Pio per la musica, il brano entrò in classifica il 7 agosto 1982 per restarci fino al 20 novembre, arrivando ai vertici della Top Ten. Un testo in cui andare al mare è il sogno di una prostituta, che vuole allontanarsi dalle difficoltà della sua vita.
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Il mare d´inverno (Enrico Ruggeri e Loredana Bertè) - 1983
Scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, il brano è fra i più famosi di Loredana Bertè. Qui il mare, profondo e minaccioso, è l’emblema di una solitudine che viene sconfitta solo dall’arrivo dei vacanzieri che riempiono le spiagge. Ruggeri ha spiegato che l'ispirazione per la canzone gli arrivò dalla città marchigiana di Marotta, in provincia di Pesaro-Urbino, dove da adolescente trascorreva le vacanze con la madre e le zie. Il mare d'inverno / È solo un film in bianco e nero visto alla TV / E verso l'interno / Qualche nuvola dal cielo che si butta giù / Passerà il freddo / E la spiaggia lentamente si colorerà / La radio e i giornali / E una musica banale si diffonderà / Nuove avventure / Discoteche illuminate piene di bugie.
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Gente di mare (Umberto Tozzi e Raf) - 1987
Gente di mare che se ne va / Dove gli pare dove non sa / Gente che muore di nostalgia / Ma quando torna dopo un giorno muore / Per la voglia di andare via. "La gente di mare siamo tutti noi italiani, intesi come navigatori sempre motivati dalla ricerca del sapere, dalla voglia di vivere nuove esperienze - ha spiegato Tozzi - Io stesso sono un avventuriero, mi piace girare il mondo e conoscere gente nuova". La canzone fu un grande successo: arrivò terza all’Eurofestival e rimase per 27 settimane nelle classifiche italiane.
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Mediterraneo (Mango) - 1992
Tratta dall'album Come l'acqua, questa canzone di Mango è stata scritta in coppia con Mogol che l’ha definita “una delle canzoni più belle della mia vita”. Il testo è un viaggio nel paesaggio mediterraneo, con i suoi colori intensi, i suoi sapori e Le rocce e il mare / coi gabbiani / l’acqua è scura quasi blu.
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Mare, mare (Luca Carboni) - 1992
Luca Carboni trionfò al Festivalbar 1992 con questa canzone, poi reincisa nel 2013 in duetto con Cesare Cremonini. Un brano che racconta di un viaggio notturno in moto verso il mare per trovare qualcosa o qualcuno che alla fine non c’è, fra ragazze che ridono sul molo e qualche caffè per non addormentarsi: Olé questa notte mi porta via / Alè questa vita mi porta via / Mi porta al mare / Mare, mare, mare / Ma che voglia di arrivare lì da te, da te.
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Il mare calmo della sera (Andrea Bocelli) - 1994
Il mare calmo della sera è una canzone scritta da Malise (pseudonimo del cantante Zucchero Fornaciari), Giampiero Felisatti e Gloria Nuti, e cantata da Andrea Bocelli. È il brano che lancia Bocelli che conquista il primo posto nella sezione Giovani di Sanremo nel 1994, premiato anche dal pubblico con una standing ovation. Terminato il Festival, esce il primo album dell'artista intitolato Il mare calmo della sera, che entra in classifica vendendo 100mila copie e ottiene il disco d'oro. Se dentro l'anima / Tu fossi musica / Se il sole fosse dentro te / Se fossi veramente / Dentro l'anima mia / Allora sì che udir potrei / Nel mio silenzio / Il mare calmo della sera.