L’opera è dedicata alla vacuità delle guerre ed è stata progettata dall'artista a partire dal 2015 e quindi realizzata ben prima dei tragici attuali eventi
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Enrico Ruggeri si fa scultore. Fino al 27 novembre, alla Fondazione Berengo Art Space di Murano è esposta la prima opera d’arte contemporanea di Enrico Ruggeri, per la settima edizione di Glasstress in occasione della 59ma Biennale di Venezia, insieme a quelle di grandi artisti internazionali come Jimmie Durham e Thomas Schütte. L’opera si intitola Waterwar ed è dedicata alla vacuità delle guerre, progettata da Enrico Ruggeri a partire dal 2015 e realizzata ben prima dei tragici attuali eventi. Due eserciti archetipi, ricreati in vetro di Murano, si scontrano per entrare in possesso di un bicchiere d’acqua che troneggia su una montagna di sabbia.
In contemporanea alla 59maBiennale di Venezia, la settima edizione di Glasstress riunisce un gruppo di importanti artisti contemporanei provenienti da Europa, Stati Uniti, America Latina e Africa in una mostra ambiziosa che esplora le infinite possibilità creative del vetro. Le opere saranno ospitate all'interno della Fondazione Berengo Art Space a Murano (Campiello della Pescheria, 4), una vecchia fornace abbandonata trasformata da qualche anno in un suggestivo spazio espositivo. La collettiva, a cura di Adriano Berengo e Koen Vanmechelen con il contributo di Ludovico Pratesi, offre un percorso che si sviluppa all’interno delle sfaccettature della migliore arte contemporanea, messa alla prova dal confronto con un’arte antica come la soffiatura del vetro di Murano e, più in generale con la sfida di generare nuova arte in vetro. Stimolati a ricercare nuovi linguaggi, gli artisti coinvolti hanno dimostrato come il vetro sia davvero capace di emanciparsi dagli stereotipi e trovare nuove modalità per esprimersi con il linguaggio della modernità.