Sanremo 2025, l'ultima conferenza stampa di Carlo Conti e Olly, il vincitore
Musica
L'artista genovese vince la 75ma edizione del Festival. Al secondo posto Lucio Corsi, al terzo Brunori SAS. Record di ascolti e ora si pensa già al 2026 quando resterà Conti come direttore artistico mentre per la conduzione ha detto che ci penserà. Simone Cristicchi legge una missiva ricevuta da una ragazza che si è riconosciuta nel suo testo
Olly ha conquistato l'Ariston con la sua umiltà e con una canzone, Balorda Nostalgia, che è una poesia. Ascolti record anche per la serata finale che ha totalizzato 13,4 milioni di spettatori per uno share del 73,1. Questo Festival (GUARDA LO SPECIALE) che, in base ai dati forniti da Rai, è sempre più giovane mette in archivio una media di 12,5 milioni di ascolto medio sull'intera settimana. Sanremo è felice dei numeri e della pacifica invasione anche se per sette giorni la Città dei Fiori è stata blindata creando non pochi disagi ai residenti e agli ospiti costretti a percorsi obbligati con anziani e genitori coi passeggini intrappolati nella folla, con gli autobus che finivano le loro corse prima delle 23 costringendo tutti all'uso delle auto con code bibliche, con l'impossibilità di prenotare un taxi. Soddisfazione per gli introiti pubblicitari che hanno superato i 65 milioni.
CONTI: "in futuro potrei dare solo le prime 10 posizioni"
Carlo Conti spiega, dopo i ringraziamenti di rito, "che sono venuto a riprendere un lavoro, io ho cercato di lavorare come il commissario tecnico della nazionale. I risultati mi portano a sorridere, il problema sarà per chi lo dovrà fare il prossimo anno...ah sono io". Eccoci ai fischi in sala, in particolare quelli che hanno lasciato fuori dalla cinquina Giorgia e Achille Lauro: "Ci sono stati anche applausi -dice il conduttore e direttore artistico- e preferisco l'Ariston partecipe che quello immobile di qualche anno fa. L'applauso di Giorgia vale di più di un primo posto all'Ariston, la classifica di Sanremo è la fotografia di un momento di votazione: Tuta Gold di Mahmood non arrivò tra le prime eppure è stato un pezzo amatissimo. La vera classifica la fa il pubblico". Qualcuno ha affibbiato a Conti il nickname di normalizzatore e lui ribatte che "sono una persona normale: se ricordare Fabrizio Frizzi e avere i ragazzi del Teatro Patologico normale...ben venga il normale!". Esaminando l'intera settimana sono due le cose che Conti non rifarebbe: "Una è che nella serata finale abbiamo finito troppo tardi, la seconda è che in futuro mi piacerebbe dare, come sperimentato nella serata delle cover, solo le prime dieci posizioni e non tutto il resto. Come definirei il mio testo? Baudiano perché è Pippo Baudo che ci ha insegnato a farlo, è una messa cantata con chitarra elettrica o organo, dove c'è buona musica e spero che un po' di queste canzoni possano restare nel tempo: allora sì che abbiamo vinto!". I cinque finalisti erano molto livellati, per altro, nessuno in fuga come capitato in passato.

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Carlo Conti saluta la Sala Stampa accogliendo i tre finalisti, il vincitore Olly, Lucio Corsi e Brunori SAS. Quest'ultimo dice di "essere molto felice, quando vedi che una canzonee che potrebbe essere non esattamente da Sanremo, arriva allora si è già contenti. Non avendo aspettative sono felice, mi spiace per l'Eurivosion perché con la mia fisicità avrei potuto portare i miei abiti da parroco". Lucio Corsi spiega che Topo Gigio esordì con la voce di Domenico Modugno e "Topo Gigio è la fantasia, noi invecchiamo e lui no e questa è magia come lo è Nel Blu Dipinto di Blu. Negli anni Ottanta c'era televisori larghi che lasciavano spazio alla fantasia oggi sono sottili ed è difficile entrarci. Sul palco si sta nei sogni e quando si scende devi sentirti normale e non un gigante". Olly spiega che "lavoro sulla mia musica da anni, ricevo amore, la serata più emozionante è stata quella di giovedì quando ho sentito il calore del pubblico: entrare in contatto fisico ed energico con le persone in sala è fantastico. Siamo tre cantautori che con rispettano cantano le emozioni, quello che conta è che la gente ci si riconosca. Ora tutte le canzoni devono salpare, non c'è solo il Festival. Io quando scrivo sfido me stesso, sono timido, ho una profonda sensibilità da quando sono nato, sono cresciuto in una famiglia che mi ha insegnato l'amore e a farmi sempre una domanda in più". Vasco Rossi ha fatto, nella notte, un endorsement a Olly: "Mi ha fatto saltare dalla sedia, io ho toccato la realtà e mi sono detto è successo, è incredibile e sentire la gente che canta le mie canzoni e non solo Balorda Nostalgia, significa che la gente già mi conosceva anche perché sono 6, 7 anni che scrivo". Brunori sottolinea che "Siamo venuti qui con un vestito autentico, mostrandoci per quello che siamo senza adattarci all'ambiente che ci ospitava". Mentre sull'assenza di artiste in cinquina stoppa subito le polemiche dicendo che "si è trattato di un maschile che non è patriarcale".

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CRISTICCHI: "BEL SEGNALE PER NOI CHE METTIAMO LA VITA NELLE CANZONI"
Il dopo Festival di Olly è una telefonata ai genitori che "sono stati primi che ho chiamato, mio padre era fuori con i cani. Mi hanno dato possibilità e fiducia di investire il mio tempo da un certo punto in poi in quello che volevo. Vorrei dare lo stesso insegnamento a chi metterò al mondo. Ma ora devo metabolizzare, è una felicità estrema, ho più domande che risposte. Al mio centro ci sono sempre parola e sostanza e devo preservarle". Felicissima anche la famiglia di Lucio Corsi perché "da quando intorno ai 18 anni hanno capito che volevo fare questo mestiere mi hanno aiutato, accettando il distacco tra me e loro in questo ambito ed è sintomo di fiducia. Mio padre ha cambiato tanti lavori e mi dice che si può essere felici con le ripartenze e non tagliando i traguardi". Tema Eurovision, Olly dice che "mai avrei pensato di vincere e dunque non ho pensato alla possibilità. Devo metabolizzare e comunque sarà un onore gigante". Le ultime battute sono con Simone Cristicchi il quale si dice felice di essere giunto in cinquina: "Questo è un bel segnale per noi che raccontiamo la vita attraverso le canzoni. Penso che il mio messaggio sia arrivato al pubblico attraverso le emozioni; per me il Festival è una occasione di farmi conoscere da generazioni per le quali non esisto, è andato bene oltre le aspettative. Mi spiace che sia stata messa in dubbio la mia integrità morale ed è strano perché ho percorso coerente, basato sulla purezza di coscienza. Me ne torno a casa con gratitudine". Ha commosso la sala stampa leggendo la lettera che gli ha inviato una adolescente che ha i nonni che soffrono di Alzheimer e si è riconosciuta nel testo di Simone.
