
Il 29 agosto 1989 usciva “Personal Jesus”, il singolo che anticipava uno degli album più amati della storia della band: “Violator”. Il brano non fu un successo istantaneo in ogni parte del mondo ma oggi è considerato un classico, tanto da essere stato riproposto in diverse versioni. Vediamo alcune delle migliori cover uscite negli anni

Quando scrissero Personal Jesus i Depeche Mode fecero qualcosa di rivoluzionario per loro ai tempi: creare una canzone partendo da un giro di chitarra. L’esperimento riscosse sulle prime un buon successo ma non sembrava destinato a diventare nulla di epocale, visto che Personal Jesus non raggiunse la vetta delle classifiche in nessun Paese. Solo il tempo avrebbe reso giustizia al pezzo, anche grazie alle tante rielaborazioni. D’altronde, Personal Jesus era uscito già in origine in cinque differenti versioni
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Una delle rivisitazioni di Personal Jesus più conosciute è quella di Johnny Cash. Uscita nel 2002 assieme a un altra bellissima cover (quella di Hurt dei Nine Inch Nails), rappresenta uno dei picchi della maturità artistica per Cash. Il produttore Rick Rubin, già al lavoro con i Red Hot Chili Peppers, riuscì a coinvolgere in questo esperimento anche il chitarrista ex RHCP John Frusciante
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Nel 2004, Marilyn Manson festeggia l’uscita del suo greatest hits Lest We Forget inserendo al suo interno anche una cover del pezzo dei Depeche Mode. Il Jesus dell’eccentrico Manson è sicuramente molto “personal” ma il brano, riarrangiato con sfumature metal, ha successo tanto da venire riproposto dal “Reverendo” in più di un concerto
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Nel 2006 la cantante e attrice Hilary Duff vuole staccarsi definitivamente dal personaggio di Lizzie McGuire, protagonista dell’omonima serie per teenager brandizzata Disney. Per farlo decide di creare una pseudo-cover di Personal Jesus in cui il ritornello "Reach out and touch faith” diventa un più piccante "Reach out and touch me.
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La tedesca Nina Hagen è stata una delle personalità più interessanti della scena punk europea. Non era nuova a proporre canzoni altrui, tanto che una volta aveva trasformato con successo l’innocente Se fossi un ragazzo di Rita Pavone nell’inno proto-femminista Wenn ich ein Junge wär. Nel 2010 torna sulle scene e propone una Personal Jesus ispirata dalla sua conversione alla Chiesa Eva Modengelica Cristiana
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Arisa e i Depeche Mode non sembrano l’accoppiata più naturale del mondo eppure la cover della cantante lucana, minimale e sentita, ha il suo fascino. L’artista l’ha inserita pure nel suo album dal vivo Amami Tour
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Nel 2006 una delle più importanti formazioni gospel del mondo, i Dixie Hummingbirds, decide di proporre la sua briosa versione
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La cantante r&b inglese Jamelia è ricordata da noi soprattutto per il suo successo estivo del 2003 Superstar, anch’esso una cover della danese Christine Milton. Nel 2010 decide di rendere omaggio ai conterranei Depeche Mode con la sua Bewere of the Dog, canzone tutta costruita su un campionamento di Personal Jesus

Gli americani Gravity Kills non sono molto famosi in Italia ma sono una band capace di buone intuizioni. Hanno per esempio capito che Personal Jesus era perfetta per essere riletta in chiave industrial-rock, proponendo una cover che è finita anche nel videogioco Guitar Hero 2

Nel 2018 i Def Leppard fanno uscire su Spotify due brani non originali: uno è una cover in chiave hair-metal di Personal Jesus, l’altro è una rivisitazione del loro successo del 1987 Hysteria. Perché va bene rendere omaggio ai colleghi ma non bisogna dimenticarsi di celebrare se stessi

Richard Cheese and the Lounge Against the Machine sono un gruppo nato con un obiettivo ben chiaro: fare cover swing dei più grandi successi di sempre rendendoli se possibili più divertenti. Così, tra I’d like a Virgin e Let it Brie, Cheese e company trovano il tempo per riproporre nel loro stile dissacrante pure Personal Jesus

Nel 2021, il cantante e produttore messicano Pepe Aguilar decide di far diventare Personal Jesus un brano dalle suggestioni latin-rock, riproponendolo assieme al figlio Leonardo