
Malattia X, cos'è il morbo ipotizzato dall'Oms e quali sono i rischi
Gli studi sull'eventuale morbo potrebbero facilitare la prevenzione in modo da preparare azioni flessibili e trasversali per arginare la diffusione di malattie, tra cui la preparazione di un vaccino efficace in breve tempo

MALATTIA X
- Già nel 2018, quindi prima dell'emergenza Covid, l'Organizzazione mondiale della sanità ha ipotizzato l'arrivo di una pandemia causata da una malattia ancora sconosciuta, chiamata genericamente Disease X ovvero malattia X. Si tratta quindi di una malattia che non esiste, ma il cui studio potrebbe facilitare la prevenzione in modo da preparare azioni flessibili e trasversali per arginare la diffusione di malattie tra cui appunto anche un ipotetico morbo a oggi non noto

RICERCA E PREVENZIONE
- Gli sforzi degli esperti si concentrano sull'eventuale risposta contro l'ipotetica malattia, in particolare su vaccini che dovranno essere creati e somministrati per contrastare rapidamente l'emergenza. L'obiettivo è quindi fornire una risposta celere ed efficace soprattutto in caso di una diffusione su larga scala della malattia

I RISCHI
- È importante quindi arrivare preparati a una tale evenienza. "Mettiamola così - spiega al Mail Online Kate Bingham, una degli esperti che ha presieduto la task force sui vaccini nel Regno Unito tra maggio e dicembre del 2020 -, la pandemia influenzale del 1918-1919 uccise almeno 50 milioni di persone in tutto il mondo, il doppio di quante furono uccise nel corso della prima guerra mondiale. Oggi, potremmo aspettarci un numero di vittime simile causato da uno dei tanti virus già esistenti"

"NON TUTTI VIRUS MINACCIANO L'UOMO"
- Bingham ha precisato che "non tutti rappresentano una minaccia per gli esseri umani, ovviamente, ma alcuni sì". La professoressa ha poi spiegato che gli scienziati sono attualmente a conoscenza di 25 famiglie di virus, ciascuna delle quali comprende fino a migliaia di singoli virus che hanno tutti il potenziale per evolversi in una pandemia

I TRE FATTORI CHIAVE
- Spiegando l'eventualità di un aumento del rischio pandemie, Bingham ha individuato tre fattori chiave come la globalizzazione, il sovrappopolamento delle città e la deforestazione, i quali hanno creato le "condizioni ideali affinché i virus possano passare da una specie all’altra"

PROTOTIPI DI VACCINI
- Bingham ha sottolineato l'importanza di realizzare una raccolta di "diversi prototipi di vaccini per ogni famiglia di virus minacciosi" di cui siamo a conoscenza prima che inizi l'eventuale prossima pandemia. Con questo "vantaggio" i vaccini potrebbero essere progettati per "prendere di mira le caratteristiche molto specifiche della malattia X"

I COSTI
- Per l'esperta è necessario "fare i primi passi per affrontare la prossima pandemia in questo momento e questo implica mettere soldi sul tavolo. Eppure ci sono pochissime prove che siamo disposti a spendere qualcosa di lontanamente paragonabile per proteggerci dai virus reali". Il costo monetario dell’inazione è però "sismico: il Covid, un virus probabilmente più lieve dell'eventuale Malattia X, è riuscito a lasciarci con un conto di 16mila miliardi di dollari sia in termini di perdita di produzione che di spesa sanitaria pubblica", ha affermato Bingham

IL LABORATORIO
- Qualcosa però si sta muovendo. Nel Regno Unito è stato aperto un laboratorio dove verranno studiati possibili vaccini sia per contrastare l'infezione ancora sconosciuta che virus già noti, ma ritenuti pericolosi per il loro potenziale epidemico

L'OBIETTIVO
- La sfida degli scienziati britannici è riuscire a fermare i nuovi virus con un antidoto ad hoc entro cento giorni dall'identificazione. Si tratta di un obiettivo globale fissato dal G7 nel 2021 che mira a distribuire un vaccino contro qualsiasi nuova minaccia pandemica entro questa finestra temporale

MALATTIE CON POTENZIALE EPIDEMICO
- Ma quali sono le malattie che hanno un potenziale epidemico? La lista Oms delle malattie che presentano il maggior rischio per la salute pubblica comprende Covid-19, febbre emorragica Congo-Crimea, malattia da virus Ebola e malattia da virus di Marburg, febbre di Lassa, sindrome respiratoria da coronavirus Medio Orientale (MERS-CoV) e sindrome acuta respiratoria grave (SARS), infezione da virus Nipah e malattie causate da henipavirus, febbre della Rift Valley, infezione da virus Zika e infine malattia X