Influenza, 2 morti a Vicenza: sintomi del virus H1N1 e perché è sbagliato chiamarlo suina
Si tratta del ceppo principale di influenza che sta circolando quest’anno e rappresenta il 60% dei campioni isolati nelle ultime settimane. Ma la definizione che va per la maggiore sconte un errore di diversi anni fa
- Due i morti a Vicenza, ma cosa è il virus H1N1? Si tratta del ceppo principale di influenza che sta circolando quest’anno, rappresenta il 60% dei campioni isolati nelle ultime settimane
- Ma perché questo ceppo è stato definito virus della “suina”? Secondo Fabrizio Pregliasco, igienista e direttore sanitario del Galeazzi di Milano, c'è stato un errore diversi anni fa. Il capostipite dell’A/H1N1 è stato isolato per la prima volta in Messico, nel 2009
- “Si tratta di una ricombinazione di virus umani e di alcuni animali che è avvenuta all’interno di un suino. Ma per le sue caratteristiche non è un virus zoonotico che si è adattato all’uomo. E’ un virus umano che è stato “rimescolato” con altri all’interno di un animale. L’Oms disse subito di non chiamarlo virus della “Suina” ma appunto A/H1N1”, ha detto a La Repubblica Pregliasco
- L'aviaria è "un virus che circola tra gli animali, i volatili, e talvolta fa il cosiddetto spillover, il salto per passare all’uomo", ha aggiunto Pregliasco. E ancora: "Non lo fa bene, per fortuna e abbiamo visto che provoca solo piccoli cluster, magari tra gli allevatori e le loro famiglia, che poi non si diffondono"
- Funziona il vaccino? Sempre Pregliasco: "Nella composizione del vaccino è previsto il capostipite dell’A/H1N1. Stessa cosa avvenne l’anno scorso, quando poi si diffuse una variante un po’ diversa che portò a cambiare la composizione vaccinale”
- Si tratta di un virus influenzale e come tale può avere effetti pesanti, fino a provocare la morte, sulle persone fragili, anziani oppure malati
- Sono tantissimi, ma i sistemi per intercettarli sono sempre migliori. “Sì, adesso vediamo virus che un tempo non cercavamo. Un esempio è quello respiratorio sinciziale. La sua peculiarità è provocare le potenzialmente pericolose bronchioliti nei bambini ma anche di rendere la stagione influenzale più ampia", ha detto Pregliasco
- I due decessi per l'influenza H1N1 all'ospedale di Vicenza "ci ricordano quella che è la storia dell'influenza, che nel 95% dei casi non è una malattia grave dalle conseguenze letali ma c'è un percentuale della popolazione che invece rischia di più", all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana delle malattie infettive e tropicali
- "Abbiamo detto sempre i fragili, gli anziani e gli immunodepressi, ma raramente può essere letale anche per i più giovani e sani. Oggi l'80% dei casi di influenza in Italia è proprio H1N1 e non abbiamo, purtroppo, vaccinato bene", ha concluso Massimo Andreoni
- "L'influenza H1N1 è quella che ha circolato più frequentemente in Italia quest'anno. Purtroppo abbiamo vaccinato poco quest'anno. La campagna vaccinale è stata disastrosa e questi sono i risultati, insieme a una bassissima copertura per il Covid", ha detto all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale San Martino di Genova