
Covid, Oms: famiglia Kraken è in continua ascesa tra le varianti
Nel suo aggiornamento settimanale l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha spiegato che "il panorama delle varianti globali è caratterizzato da un continuo aumento della prevalenza della variante ricombinante XBB e delle sue discendenti"

Nel mondo le varianti del Covid che dominano in questo momento sono la ricombinante XBB e le sue discendenti. Lo sostiene l'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale questa famiglia, e in particolare la più diffusa delle sue 'figlie', Kraken (XBB.1.5), stanno crescendo in termini di prevalenza un po' ovunque e sono già "diventate dominanti in 5 delle 6 regioni dell'Oms"
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XBB, ricombinante Omicron di BA.2.10.1, e BA.2.75 Centaurus, è stata segnalata per la prima volta il 13 agosto 2022. Da quel momento si è diffusa in 115 Paesi
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Designata come sottovariante di Omicron sotto monitoraggio a causa della sua costellazione genetica e delle prove iniziali di elevata capacità di causare reinfezione, XBB si è poi diversificata in 25 lignaggi discendenti, tre dei quali mostrano un vantaggio di crescita continua e un aumento della prevalenza: in particolare Kraken, ma anche XBB.1.9 e XBB.1.9.1
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Nell'aggiornamento settimanale sul Covid, l'Oms ha assicurato che si stanno monitorando "tutti i lignaggi discendenti di XBB" e che si stanno eseguendo regolari valutazioni del rischio. L'unica regione del mondo in cui questa famiglia non è ancora dominante è quella del Pacifico occidentale: ci sono al momento diverse varianti co-circolanti, ma XBB e le sue discendenti sono comunque in aumento
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Nell'aggiornamento l'Oms ha sottolineato che, sulla base delle informazioni disponibili dai report epidemiologici, la famiglia di sottovarianti XBB presenta un livello simile di rischio per la salute pubblica rispetto agli altri lignaggi discendenti di Omicron
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Kraken ha mostrato un vantaggio di crescita e una maggiore capacità di fuga immunitaria. Dalle prove raccolte da più Paesi invece non emerge che XBB e XBB.1.5 siano associate a una maggiore gravità o mortalità. Inoltre, nei Paesi in cui la variante in questione ha determinato un aumento dei casi le ondate sono di dimensioni notevolmente inferiori rispetto alle ondate precedenti
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Guardando alla situazione registrata nella settimana 8 del 2023 (20-26 febbraio), nel mondo le "vecchie" sottovarianti Omicron 1, 3 e 4 (BA.1, BA.3 e BA.4) hanno rappresentato collettivamente meno dello 0,1% del totale delle sequenze virali. Omicron 2 e 5 (BA.2 e BA.5) hanno entrambe diminuito la prevalenza, rappresentando il 13,1% e il 20,1% (rispetto al 15,2% e al 46,8% nella settimana 4)
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Secondo quanto riferisce l'Oms, spicca invece la classe aggregata delle varianti ricombinanti, che è aumentata in prevalenza fino al 46,7% nella settimana 8 (del 31,2% nella settimana 4). Oggi quasi la metà delle sequenze di Sars-CoV-2 rilevate nel mondo è un ricombinante. Significativa anche la quota delle sequenze virali non assegnate (tutte presunte Omicron in attesa dell'assegnazione del lignaggio discendente), pari al 20,1% cioè un quinto del totale
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