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Guerra Israele Medio Oriente, Protezione civile Gaza: "12 morti in raid Israele"

Medioriente, spiragli di tregua entro fine anno
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Medioriente, spiragli di tregua entro fine anno
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La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati, uccidendo almeno 12 persone, tra cui bambini. Israele non ha "alcun interesse a scontrarsi" con la Siria, ha detto Netanyahu. Chiusa l'ambasciata in Irlanda per "estreme politiche anti-israeliane", ha detto il ministro degli Esteri israeliano. Secondo testimoni sentiti da Wafa e Al Jazeera, uno degli attacchi più letali si è verificato a Izbat Beit Hanoun

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La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che domenica un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. Il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell'edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Contattato dall'AFP, l'esercito israeliano ha detto che stava esaminando la notizia.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non ha "alcun interesse a scontrarsi" con la Siria. Il ministero degli esteri israeliano ha annunciato che chiuderà la sua ambasciata in Irlanda. "La decisione di chiudere l'ambasciata israeliana a Dublino è stata presa alla luce delle estreme politiche anti-israeliane del governo irlandese", ha affermato il ministero in una dichiarazione, in seguito a una serie di iniziative del governo irlandese, a partire dal riconoscimento formale di uno stato palestinese e dal sostegno a un caso della Corte internazionale di giustizia che accusa Israele di "genocidio" a Gaza. Il ministro Gideon Saar ha parlato di "azioni e retorica antisemite". "Le azioni e la retorica antisemite che l'Irlanda sta adottando contro Israele si basano sulla delegittimazione e demonizzazione dello stato ebraico e su doppi standard", afferma Saar. "L'Irlanda ha oltrepassato tutte le linee rosse nelle sue relazioni con Israele. Israele investirà le sue risorse nella promozione delle relazioni bilaterali con i paesi del mondo in base a priorità che derivano anche dall'atteggiamento dei vari paesi nei suoi confronti". Israele aveva richiamato il suo ambasciatore a maggio dopo che l'Irlanda era diventata uno dei tre paesi dell'Ue ad annunciare che avrebbe riconosciuto unilateralmente uno stato palestinese. Ma Dublino non ha richiamato il suo rappresentante in Israele. La scorsa settimana, il governo irlandese ha votato per unirsi al caso del Sudafrica che accusa Israele di "genocidio" presso la Corte penale internazionale dell'Aia, ricordano i media israeliani.

Almeno 14 persone sono rimaste uccise e altre 30 ferite, tra cui donne e bambini, in seguito a una serie di attacchi aerei israeliani su Gaza avvenuti questa mattina: lo riferiscono l'agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera. Secondo le testimonianze, uno dei raid più letali si è verificato nella città di Izbat Beit Hanoun, nel nord di Gaza, dove è stata colpita una tenda che ospitava sfollati. In un altro attacco, un proiettile dell'artiglieria israeliana ha centrato un'area residenziale, a Beit Hanoun, uccidendo un uomo, la moglie e due figlie. Gli altri attacchi sono avvenuti a ovest e nel centro di Gaza City. Un alto funzionario di Hamas afferma che "c'è un'eccellente opportunità" per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu. Migliaia di persone hanno manifestato questa sera in diverse città di Israele per mantenere la pressione sul governo affinché ottenga il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.


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Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi

Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. LEGGI QUI

Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono

Alle 3 ora italiana (le 4 ora locale, ndr) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? L'ACCORDO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Protezione civile Gaza: "12 morti in raid Israele"

La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che domenica un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. Il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell'edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Contattato dall'AFP, l'esercito israeliano ha detto che stava esaminando la notizia.

Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano

Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO

Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

Al Jazeera: "Israele bombardò la casa del reporter ucciso"

"Condanniamo fermamente l'assassinio del nostro fotografo Ahmed Al-Louh da parte delle forze di occupazione israeliane. Chiediamo a tutte le organizzazioni per i diritti umani e ai media di condannare le continue uccisioni di giornalisti da parte dell'occupazione. L'assassinio del nostro collega Ahmed Al-Louh avviene pochi giorni dopo che l'occupazione aveva bombardato la sua casa nel campo di Nuseirat. Chiediamo alla comunità internazionale di punire i funzionari israeliani e di adottare meccanismi per smettere di prendere di mira i giornalisti. Affermiamo il nostro impegno ad adottare tutte le misure legali per perseguire gli autori di crimini contro i nostri giornali". Lo afferma il canale televisivo Al Jazeera.

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

Al Jazeera: morte nostro giornalista è un omicidio mirato

Al Jazeera ha condannato l'uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un "omicidio mirato". "Al Jazeera Media Network condanna con la massima fermezza l'uccisione del suo cameraman, Ahmad Baker Al-Louh, 39 anni, da parte delle forze di occupazione israeliane. "È stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell'area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale", ha dichiarato la rete in un comunicato.

Alture del Golan, cosa sono e perché Israele ha occupato la zona cuscinetto

L'8 dicembre le forze di terra israeliane hanno attraversato la zona demilitarizzata che si trova al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur del 1973 e dei seguenti accordi del 1974. Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli jihadisti che hanno conquistato Damasco e costretto il presidente siriano Assad a fuggire. Così ora una grande bandiera dello Stato ebraico sventola sul versante siriano del monte Hermon, al confine tra i due Paesi, segnalando simbolicamente una svolta storica. Ma cosa significa questa mossa? E che risvolti può avere? LEGGI QUI

Netanyahu conferma conversazione "amichevole" con Trump

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha parlato ieri sera con il Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump della determinazione di Israele a continuare ad agire contro l'Iran e i suoi alleati armati ogni volta che tenteranno di danneggiare lo Stato ebraico. Lo ha affermato il premier in una dichiarazione video. Netanyahu afferma che è stata una "conversazione molto amichevole, molto calorosa e molto importante" sulla necessità per Israele di "completare la sua vittoria"."Siamo impegnati a impedire a Hezbollah di riarmarsi", afferma. "Questo è un test continuo per Israele, dobbiamo affrontarlo, e lo faremo. Dico a Hezbollah e all'Iran in termini inequivocabili: per impedirvi di farci del male, continueremo ad agire contro di voi per quanto necessario, in ogni arena e in ogni momento". Netanyahu ribadisce che i recenti attacchi aerei contro i siti militari siriani sono stati effettuati per garantire che le armi non sarebbero state utilizzate contro Israele in futuro. Israele ha anche colpito le rotte di fornitura di armi a Hezbollah, afferma. "Non abbiamo alcun interesse in un conflitto con la Siria", afferma fermamente Netanyahu. "Determineremo la politica di Israele nei confronti della Siria in base alla realtà emergente sul campo". "La Siria non è più la stessa Siria", afferma, sostenendo che Israele sta cambiando il Medio Oriente. "Il Libano non è lo stesso Libano, Gaza non è la stessa Gaza e il leader dell'asse - l'Iran - non è lo stesso Iran".

Netanyahu: "Non ci interessa lo scontro con la Siria" (2)

La dichiarazione del premier arriva pochi giorni dopo aver ordinato alle sue truppe di conquistare la zona cuscinetto controllata dalle Nazioni Unite che separa i due Paesi sulle alture del Golan. "Non abbiamo alcun interesse a scontrarci con la Siria, definiremo la politica di Israele verso la Siria in base alla realtà sul terreno", ha dichiarato in un video pubblicato dal suo ufficio. 

Netanyahu conferma: "Conversazione importante con Trump"

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato ieri sera con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump della determinazione di Israele a continuare ad agire contro l'Iran e i suoi alleati armati ogni volta che tenteranno di danneggiare lo Stato ebraico. La conferma è arrivata dallo stesso premier israeliano in una dichiarazione video riportata dal Times of Israel. Netanyahu  ha affermato che si è trattato di una "conversazione molto amichevole, molto calorosa e molto importante" sulla necessità per Israele di "completare la sua vittoria". "Siamo impegnati a impedire a Hezbollah di riarmarsi", afferma. "Questo è un test continuo per Israele, dobbiamo affrontarlo, e lo faremo. Dico a Hezbollah e all'Iran in termini inequivocabili: per impedirvi di farci del male, continueremo ad agire contro di voi per quanto necessario, in ogni luogo e in ogni momento". Netanyahu ha ribadito, poi, che i recenti attacchi aerei contro i siti militari siriani sono stati effettuati per garantire che le armi non sarebbero state utilizzate contro Israele in futuro. Israele ha anche colpito le rotte di fornitura di armi a Hezbollah, afferma. "Non abbiamo alcun interesse in un conflitto con la Siria", afferma fermamente Netanyahu. "Determineremo la politica di Israele nei confronti della Siria in base alla realtà emergente sul campo". "La Siria non è la stessa Siria", afferma, sostenendo che Israele sta cambiando il Medio Oriente. "Il Libano non è lo stesso Libano, Gaza non è la stessa Gaza e il leader dell'asse - l'Iran - non è lo stesso Iran". 

Netanyahu: "Non ci interessa lo scontro con la Siria"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non ha "alcun interesse a scontrarsi" con la Siria.

Israele: inflazione cala a novembre al 3,4% su base annua

L'inflazione israeliana è diminuita a novembre, rimanendo però al di sopra dell'obiettivo e probabilmente non abbastanza da indurre a ridurre presto i tassi di interesse. Il mese scorso il tasso d'inflazione annuale è sceso al 3,4%, il livello più basso da luglio, dal 3,5% di ottobre e dopo aver toccato un massimo di 10 mesi del 3,6% in agosto. Il tasso di inflazione è stato inferiore alle aspettative (3,6%), ma è ancora superiore all'obiettivo annuale dell'1%-3% fissato dal governo, che individua nei problemi di approvvigionamento legati alla guerra l'impennata dell'inflazione nell'ultimo anno. A novembre, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,4% rispetto a ottobre, grazie alla diminuzione dei costi dei prodotti freschi, dei trasporti, delle calzature, dell'istruzione e dell'intrattenimento. Questi sono stati solo in parte compensati dagli aumenti dei prezzi delle abitazioni, dei prodotti alimentari e dell'abbigliamento. Dopo aver tagliato il tasso d'interesse di riferimento a gennaio, la Banca d'Israele ha lasciato invariato il tasso nelle successive riunioni di febbraio, aprile, maggio, luglio, agosto, ottobre e novembre, citando le tensioni geopolitiche, l'aumento delle pressioni sui prezzi e la politica fiscale allentata dovuta alla guerra di Israele contro Hamas. I banchieri centrali israeliani hanno messo in guardia da rialzi dei tassi se l'inflazione dovesse rimanere alta. I prezzi di una serie di beni come l'acqua e l'elettricità, così come alcune tasse, sono destinati ad aumentare nel 2025.

Israele approva piano per raddoppio popolazione nel Golan

Il governo israeliano ha approvato un piano per raddoppiare la popolazione delle Alture del Golan occupate e annesse, in seguito alla caduta di Bashar al-Assad in Siria. Il governo ha "approvato all'unanimità" il "piano da 40 milioni di shekel (11 milioni di dollari) per lo sviluppo demografico del Golan alla luce della guerra e del nuovo fronte in Siria e del desiderio di raddoppiare la popolazione", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Israele occupa la maggior parte delle alture del Golan dal 1967 e ha annesso l'area nel 1981 con una mossa riconosciuta solo dagli Stati Uniti. 

Israele approva raddoppio popolazione Golan annesso

Il governo israeliano ha approvato un piano per raddoppiare la popolazione delle alture del Golan occupate e annesse, in seguito alla caduta di Bashar al-Assad in Siria, ha dichiarato l'ufficio del primo ministro. Il governo ha "approvato all'unanimità" il "piano da 40 milioni di shekel (11 milioni di dollari) per lo sviluppo demografico del Golan... alla luce della guerra e del nuovo fronte in Siria e del desiderio di raddoppiare la popolazione", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Israele ha occupato la maggior parte delle alture del Golan dal 1967 e ha annesso l'area nel 1981 con una mossa riconosciuta solo dagli Stati Uniti.

Media: "Colloquio Netanyahu-Trump su Gaza e Siria"

Il premier israeliano Benjamin Netanyhu ha avuto con colloquio telefonico con il presidente eletto Donald Trump, nel corso del quale i due leader hanno parlato di un possibile accordo per la liberazione degli ostaggi, della guerra contro Hamas e Gaza e della situazione in Siria. Lo riportano i media israeliani. 

Al Jazeera: "Un nostro cameraman ucciso in raid israeliano a Gaza"

Al Jazeera ha denunciato che uno dei suoi giornalisti è rimasto ucciso durante un raid israeliano a Gaza. "Il cameraman Ahmed al-Louh è stato ucciso oggi, in un bombardamento israeliano", ha riferito il sito web in lingua araba della rete, aggiungendo che l'attacco aveva come obiettivo il campo profughi di Nuseirat nella parte centrale di Gaza. 

Dublino: la chiusura dell'ambasciata israeliana è deplorevole

Il primo ministro irlandese Simon Harris ha definito la decisione di Israele di chiudere la sua ambasciata a Dublino "profondamente deplorevole" a causa di quelle che le autorità israeliane hanno descritto come attività "anti-israeliane". "Si tratta di una decisione profondamente deplorevole del governo di Netanyahu. Respingo categoricamente l'affermazione secondo cui l'Irlanda è anti-israeliana. L'Irlanda sostiene la pace, i diritti umani e il diritto internazionale", ha affermato Harris su X.

Israele chiude ambasciata a Dublino: politiche antisemite

Il ministero degli esteri israeliano ha annunciato che chiuderà la sua ambasciata in Irlanda. "La decisione di chiudere l'ambasciata israeliana a Dublino è stata presa alla luce delle estreme politiche anti-israeliane del governo irlandese", ha affermato il ministero in una dichiarazione, in seguito a una serie di iniziative del governo irlandese, a partire dal riconoscimento formale di uno stato palestinese e dal sostegno a un caso della Corte internazionale di giustizia che accusa Israele di "genocidio" a Gaza. Il ministro Gideon Saar ha parlato di "azioni e retorica antisemite". "Le azioni e la retorica antisemite che l'Irlanda sta adottando contro Israele si basano sulla delegittimazione e demonizzazione dello stato ebraico e su doppi standard", afferma Saar. "L'Irlanda ha oltrepassato tutte le linee rosse nelle sue relazioni con Israele. Israele investirà le sue risorse nella promozione delle relazioni bilaterali con i paesi del mondo in base a priorità che derivano anche dall'atteggiamento dei vari paesi nei suoi confronti". Israele aveva richiamato il suo ambasciatore a maggio dopo che l'Irlanda era diventata uno dei tre paesi dell'Ue ad annunciare che avrebbe riconosciuto unilateralmente uno stato palestinese. Ma Dublino non ha richiamato il suo rappresentante in Israele. La scorsa settimana, il governo irlandese ha votato per unirsi al caso del Sudafrica che accusa Israele di "genocidio" presso la Corte penale internazionale dell'Aia, ricordano i media israeliani. 

Noa e Miriam cantano la pace:"Basta guerra, siamo legati"

"Viviamo in un mondo diverso, che cambia velocemente, dove verità e menzogna si fondono in una realtà virtuale, dove i fatti sono opzionali e le convinzioni flessibili e i valori si sciolgono come il ghiaccio nel Sahara. Dobbiamo sentire la necessità di vivere il valore della vita umana, dell'empatia, della gentilezza, con il desiderio di vedere finire tutte le guerre, ogni sofferenza umana". Così la cantante israeliana Noa durante la sua travolgente ed emozionante esibizione a Palermo. In un affollatissimo Teatro Golden, con la sua band e Gil Dor, insieme all'artista palestinese Miriam Toukan, ha dato vita al 'Concerto per la pace tra Israele e Palestina'. L'israeliano, l'arabo, l'inglese e l'italiano sono diventati strumenti di un messaggio universale, in un contesto, sì di impegno, ma anche di grande partecipazione emotiva e gioia, con Noa piena di energia. Le due artiste si sono abbracciate e, in uno slancio affettuoso, Noa ha baciato la pancia di Miriam in attesa di una nascita ormai prossima, segno potente e silenzioso di vita e di buon auspicio. "Dovremmo dimenticare - ha aggiunto Noa - quanto siamo stati orribili gli uni con gli altri, quanto brutali, ostili, violenti e freddi. Dovremmo ricordare che siamo tutti una sola cosa, tutti connessi, tutti figli in cerca d'amore, nati dall'amore, tutti noi eroi, sognatori, eroi, perdenti, tutti migranti che salpiamo tristemente dalla nostra casa cercando il coraggio di affrontare l'ignoto, impauriti, pieni di speranza e vulnerabili".

Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 44.976

Il bilancio dei morti a Gaza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas è salito a quota 44.976, di cui 46 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 106.759, secondo la stessa fonte, riferisce Al Jazeera.

Nuovo appello del Papa, sia pace nel mondo

ll Papa all'Angelus ha chiesto alla "Madunnuccia", venerata in Corsica, di intercedere per la pace. "Da quest'Isola del Mediterraneo, eleviamo a lei la supplica per la pace: pace per tutte le terre che si affacciano su questo Mare, specialmente per la Terra Santa dove Maria ha dato alla luce Gesù. Pace per la Palestina, per Israele, per il Libano, per la Siria, per tutto il Medio Oriente! Pace per il Myanmar. E la Santa Madre di Dio ottenga la sospirata pace per il popolo ucraino e il popolo russo. Sono fratelli, sono cugini, che si intendano. La guerra è sempre una sconfitta. Pace", è stato l'appello di Papa Francesco."

Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono

Da poco è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? L'ACCORDO

Netanyahu discute con Trump di ostaggi e di Siria

Il primo  ministro Benjamin Netanyahu ha discusso con il presidente eletto Donald  Trump degli sforzi in corso per raggiungere un accordo sugli ostaggi e  degli sviluppi regionali, inclusa la situazione in Siria e nella  Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani.

Media, almeno 14 morti in nuovi raid di Israele su Gaza

Almeno 14 persone sono rimaste uccise e altre 30 ferite, tra cui donne e bambini, in seguito a una serie di attacchi aerei israeliani su Gaza avvenuti questa mattina: lo riferiscono l'agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera. Secondo le testimonianze, uno dei raid più letali si è verificato nella città di Izbat Beit Hanoun, nel nord di Gaza, dove è stata colpita una tenda che ospitava sfollati. In un altro attacco, un proiettile dell'artiglieria israeliana ha centrato un'area residenziale, a Beit Hanoun, uccidendo un uomo, la moglie e due figlie. Gli altri attacchi sono avvenuti a ovest e nel centro di Gaza City.

Media: Netanyahu ha parlato con Trump

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto nella notte un colloquio telefonico con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo scrive il sito di notizie israeliano Ynet, secondo cui Netanyahu e Trump hanno parlato del conflitto nella Striscia di Gaza e del possibile accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti da oltre un anno nell'enclave palestinese. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali ma la notizia del colloquio tra il premier israeliano e il tycoon viene rilanciata anche dal Times of Israel che cita inoltre la situazione in Siria, dopo la fine dell'era Assad, tra i temi affrontati.

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono

Da poco è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? L'ACCORDO

'Accordo prima di fine anno'

Un accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi potrebbe andare in porto forse prima della fine dell'anno. Lo ha rivelato venerdì sera un alto funzionario israeliano a Channel 12 e lo ha ripetuto sabato un leader di Hamas al quotidiano saudita Al-Sharq. Proprio mentre al Cairo i massimi diplomatici mediorientali e statunitensi si sono incontrati per parlare della tregua e dei rapiti, ancora a Gaza da 435 giorni. Il presidente egiziano al Sisi ne ha discusso con il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan e con l'inviato statunitense per il Medio Oriente Brett McGurk, come ha riferito l'ufficio della presidenza. "L'incontro ha affrontato gli sviluppi della situazione regionale e ha esaminato gli sforzi per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e sullo scambio dei prigionieri a Gaza", ha riferito la nota. 

Blinken, Israele ha raggiunto gli obiettivi a Gaza, ora accordo

"Israele ha raggiunto i suoi obiettivi militari fondamentali necessari per aiutare a garantire che il 7 ottobre non accada mai più: smantellare l'organizzazione militare di Hamas e occuparsi dei leader che erano responsabili. Quindi, questo è il momento di porre fine a tutto questo in un modo che riporti a casa gli ostaggi". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ai giornalisti al termine dei colloqui sulla Siria ad Aqaba, ribadendo la necessità di un accordo sui prigionieri ancora in mano ad Hamas. "Nel frattempo, continuiamo a raddoppiare e triplicare gli sforzi per fornire assistenza alle persone che ne hanno bisogno", ha proseguito Blinken, riferisce il dipartimento di Stato Usa. "Abbiamo una missione Onu  nel nord di Gaza, il che è molto importante in modo da poter avere occhi per capire cosa sta succedendo. Quindi, anche mentre stiamo cercando di portare a termine l'accordo di cessate il fuoco e quello per gli ostaggi, stiamo spingendo per portare assistenza alle persone che ne hanno bisogno", ha concluso. 

Migliaia in piazza in Israele per chiedere accordo sugli ostaggi

Migliaia di persone hanno manifestato questa sera in diverse città di Israele per mantenere la pressione sul governo affinché ottenga il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Circa 2.000 persone si sono radunate fuori dal quartier generale dell'esercito a Tel Aviv per inveire contro il governo e chiedere un accordo sugli ostaggi, scrive il Times of Israel. Tra loro, Einav Zangauker, madre di uno degli ostaggi, Matan Zangauker, ancora in mano ad Hamas. La donna ha parlato in pubblico e ha accusto il primo ministro Benjamin Netanyahu di aver deliberatamente fatto deragliare i negoziati: sarò il tuo "peggior incubo" se non riuscirai a riportare indietro vivo mio figlio, ha detto la donna. "Hai detto che sei impegnato a riportare tutti i prigionieri a casa, ma stai pianificando di riportarne solo pochi e uccidere il resto con la pressione militare", ha proseguito. "Non ti sto minacciando, ti sto solo dicendo che non avrai perdono, né clemenza". 

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