Guerra Israele Medio Oriente, Hamas: "Possibile intesa tregua Gaza entro fine anno". LIVE
Un alto funzionario di Hamas afferma che "c'è un'eccellente opportunità" per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu. Migliaia di persone hanno manifestato questa sera in diverse città di Israele per mantenere la pressione sul governo affinché ottenga il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza
Un alto funzionario di Hamas afferma che "c'è un'eccellente opportunità" per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu. Migliaia di persone hanno manifestato questa sera in diverse città di Israele per mantenere la pressione sul governo affinché ottenga il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.
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Media: Netanyahu ha parlato con Trump
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto nella notte un colloquio telefonico con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo scrive il sito di notizie israeliano Ynet, secondo cui Netanyahu e Trump hanno parlato del conflitto nella Striscia di Gaza e del possibile accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti da oltre un anno nell'enclave palestinese. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali ma la notizia del colloquio tra il premier israeliano e il tycoon viene rilanciata anche dal Times of Israel che cita inoltre la situazione in Siria, dopo la fine dell'era Assad, tra i temi affrontati.
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Da poco è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? L'ACCORDO
'Accordo prima di fine anno'
Un accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi potrebbe andare in porto forse prima della fine dell'anno. Lo ha rivelato venerdì sera un alto funzionario israeliano a Channel 12 e lo ha ripetuto sabato un leader di Hamas al quotidiano saudita Al-Sharq. Proprio mentre al Cairo i massimi diplomatici mediorientali e statunitensi si sono incontrati per parlare della tregua e dei rapiti, ancora a Gaza da 435 giorni. Il presidente egiziano al Sisi ne ha discusso con il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan e con l'inviato statunitense per il Medio Oriente Brett McGurk, come ha riferito l'ufficio della presidenza. "L'incontro ha affrontato gli sviluppi della situazione regionale e ha esaminato gli sforzi per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e sullo scambio dei prigionieri a Gaza", ha riferito la nota.
Blinken, Israele ha raggiunto gli obiettivi a Gaza, ora accordo
"Israele ha raggiunto i suoi obiettivi militari fondamentali necessari per aiutare a garantire che il 7 ottobre non accada mai più: smantellare l'organizzazione militare di Hamas e occuparsi dei leader che erano responsabili. Quindi, questo è il momento di porre fine a tutto questo in un modo che riporti a casa gli ostaggi". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ai giornalisti al termine dei colloqui sulla Siria ad Aqaba, ribadendo la necessità di un accordo sui prigionieri ancora in mano ad Hamas. "Nel frattempo, continuiamo a raddoppiare e triplicare gli sforzi per fornire assistenza alle persone che ne hanno bisogno", ha proseguito Blinken, riferisce il dipartimento di Stato Usa. "Abbiamo una missione Onu nel nord di Gaza, il che è molto importante in modo da poter avere occhi per capire cosa sta succedendo. Quindi, anche mentre stiamo cercando di portare a termine l'accordo di cessate il fuoco e quello per gli ostaggi, stiamo spingendo per portare assistenza alle persone che ne hanno bisogno", ha concluso.
Migliaia in piazza in Israele per chiedere accordo sugli ostaggi
Migliaia di persone hanno manifestato questa sera in diverse città di Israele per mantenere la pressione sul governo affinché ottenga il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Circa 2.000 persone si sono radunate fuori dal quartier generale dell'esercito a Tel Aviv per inveire contro il governo e chiedere un accordo sugli ostaggi, scrive il Times of Israel. Tra loro, Einav Zangauker, madre di uno degli ostaggi, Matan Zangauker, ancora in mano ad Hamas. La donna ha parlato in pubblico e ha accusto il primo ministro Benjamin Netanyahu di aver deliberatamente fatto deragliare i negoziati: sarò il tuo "peggior incubo" se non riuscirai a riportare indietro vivo mio figlio, ha detto la donna. "Hai detto che sei impegnato a riportare tutti i prigionieri a casa, ma stai pianificando di riportarne solo pochi e uccidere il resto con la pressione militare", ha proseguito. "Non ti sto minacciando, ti sto solo dicendo che non avrai perdono, né clemenza".