Guerra Siria, Ong: 60 attacchi si Isaraele in poche ore. Jolani promette elezioni. LIVE

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Più di 60 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria nel giro di poche ore, quasi una settimana dopo la caduta di Bashar al-Assad.  Israele mira in particolare ai tunnel sotto le montagne che contengono depositi di missili balistici", ha aggiunto l'Ong. Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni, promette il leader jihadista Jolani. Mosca prosegue intanto il ritiro dal Paese mediorientale

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Più di 60 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria nel giro di poche ore, quasi una settimana dopo la caduta di Bashar al-Assad. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato di aver rilevato 61 attacchi aerei in meno di cinque ore nella serata di sabato. Israele continua a intensificare i suoi attacchi aerei contro il territorio siriano, mirando in particolare ai tunnel sotto le montagne che contengono depositi di missili balistici", ha aggiunto l'Ong, che ha contato 446 raid aerei israeliani dalla caduta di Assad l'8 dicembre. Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni, promette il leader jihadista Jolani. Mosca prosegue intanto il ritiro dal Paese mediorientale. II colloqui tra la Russia e il nuovo potere siriano proseguono. "Per il  momento non ci ritireremo", afferma una fonte russa all'agenzia Reuters.


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Siria, al-Jolani: curdi torneranno in zone dominate da Ankara

Il  leader della coalizione di ribelli che ha rovesciato il regime di Bashar  al Assad Abu Mohamed al Jolani, ha promesso al popolo curdo siriano di  farlo ritornare nelle zone finora dominate dalla Turchia e dai ribelli  siriani filo-turchi. "I curdi fanno parte della patria. Sono stati  sottoposti a grandi ingiustizie, come noi, e se Dio vuole, l'ingiustizia  sarà eliminata. Se Dio vuole, nella prossima Siria, i curdi saranno  fondamentali. Vivremo insieme, se Dio vuole, e tutti otterranno i loro  diritti per legge. Da oggi non ci saranno più ingiustizie contro il  nostro popolo curdo", ha detto in un video pubblicato sul resoconto  ufficiale del Comando delle operazioni militari. Alla fine del breve  filmato gli viene chiesto: "E la nostra gente ad Afrin?", il leader ha  risposto: "Se Dio vuole, cercheremo lo stesso di riportarli nelle loro  zone e nei loro villaggi". Afrin è la città nel nord della Siria che nel  2018 le truppe turche, insieme ai ribelli siriani appoggiati da Ankara,  dell'Esercito nazionale siriano, occuparono nell'offensiva contro i  curdi siriani, che gestiscono un'amministrazione nel nord della Siria.  La leadership politica dell'autoproclamata Amministrazione Autonoma  della Siria del Nord e dell'Est ha ribadito ieri il suo appello per un  cessate il fuoco generale con gli insorti che hanno rovesciato il regime  di Al Assad e ha chiesto di lavorare per un futuro "unificato"  democratico" per il Paese.

Siria, timori per la Giordania: 007 Israele in visita segreta

Il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il capo della direzione dell'intelligence  militare delle Idf, il maggiore generale Shlomi Binder, hanno visitato  segretamente la Giordania e hanno tenuto colloqui venerdì con i generali  del Paese sulla situazione in Siria, lo riportano i media israeliani  secondo cui Israele teme che i gruppi estremisti nel Paese possano  essere ispirati dal rapido rovesciamento del regime di Assad da parte  dei ribelli siriani per estromettere il sovrano del Regno hashemita, re  Abdullah II. Il sito di notizie Walla afferma che i colloqui si sono tenuti con  Ahmad Husni, direttore del dipartimento di intelligence generale, e con  altri alti ufficiali giordani. Citando tre alti ufficiali israeliani, il  sito riferisce che le parti hanno anche discusso della crescente  minaccia del contrabbando di armi dall'Iran attraverso la Giordania ai  gruppi terroristici palestinesi in Cisgiordania. Walla riferisce anche  che la Giordania è un mediatore centrale tra Israele e i gruppi di  opposizione siriani che attualmente lavorano alla formazione di un  governo di transizione. Citando fonti israeliane di alto livello,  l'emittente Kan riferisce che alti funzionari israeliani, tra cui quelli  del gabinetto di sicurezza, hanno discusso la possibilità che quanto  accaduto in Siria si ripeta in Giordania, il che avrebbe importanti  implicazioni per Israele, il cui confine terrestre più lungo è proprio  con questo Paese.

Al Jolani: 'in Siria ci saranno elezioni'

Il capo della nuova leadership siriana, Ahmad Sharaa (noto come Abu Muhammad al-Jolani), ha affermato che il prossimo governo prevederà lo svolgimento di elezioni. In un'intervista ad Al Jazeera Siria, ha spiegato che verranno formati comitati e consigli per riesaminare la costituzione, e che la forma dell'autorità sarà lasciata alle decisioni di esperti, giuristi e del popolo siriano. E competenza e capacità saranno considerati la base per le valutazioni successive.

Jolani: non vogliamo guerra con Israele ma hanno superato limiti

La nuova amministrazione siriana "non sta per impegnarsi in un conflitto con Israele, ma la parte israeliana ha violato l'accordo di cessate il fuoco del 1974". Lo ha detto il capo di Hts Ahmad Sharaa (Al Jolani), aggiungendo che "gli israeliani hanno chiaramente oltrepassato i limiti del loro impegno in Siria, il che minaccia un'ingiustificata escalation nella regione, e gli argomenti israeliani sono diventati deboli e non giustificano le sue recenti trasgressioni". 

Ong, 60 attacchi aerei israeliani in Siria in poche ore

Più di 60 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria nel giro di poche ore, quasi una settimana dopo la caduta di Bashar al-Assad.  L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato di aver rilevato 61 attacchi aerei in meno di cinque ore nella serata di sabato. Israele continua a intensificare i suoi attacchi aerei contro il territorio siriano, mirando in particolare ai tunnel sotto le montagne che contengono depositi di missili balistici", ha aggiunto l'Ong, che ha contato 446 raid aerei israeliani dalla caduta di Assad l'8 dicembre. 

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