"Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership", ha detto l'alto rappresentante Ue arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. Il leader islamista siriano che ha guidato l'offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad ha incontrato l'inviato delle Nazioni Unite Pedersen a Damasco. I due avrebbero discusso dei cambiamenti "che rendono necessario aggiornare" una risoluzione del 2015 che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria
"Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership", ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. "Oggi dobbiamo discutere quali altri passi dobbiamo prendere se la Siria andrà nella giusta direzione e dobbiamo discutere a quale livello vogliamo trattare con la nuova leadership", ha aggiunto.
Abu Muhammad al-Jolani, il leader islamista siriano il cui gruppo ha guidato l'offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad ha incontrato l'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen, in visita a Damasco, secondo quanto riportato da un comunicato sul canale Telegram dei ribelli. Il leader di Hayat Tahrir al-Sham ha discusso con Pedersen "dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare" una risoluzione del 2015 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria, "per adattarla alla nuova realtà", si legge nella dichiarazione. L'Osservatorio per i diritti umani in Siria ha riferito che Israele ha effettuato attacchi aerei contro obiettivi militari nella regione costiera di Tartus, definendoli "gli attacchi più pesanti" nell'area da oltre un decennio.
Gli approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
- Abu Muhammad al-Jolani, il ritratto del leader dei ribelli jihadisti in Siria
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Siria: Belgio, giudicare nuovo governo dai fatti
"Dopo la caduta del regime di Assad, che ha controllato la Siria con il pugno di ferro per 53 anni, ci sono molte speranze. Dobbiamo vedere come si svilupperà la situazione e, naturalmente, giudicare i nuovi leader non in base alle loro parole ma ai loro fatti". Lo ha dichiarato Bernard Quintin, il nuovo ministro degli Esteri del Belgio, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri.
Siria: Olanda, via sanzioni Hts se Russia fuori da basi
"Penso che sia troppo presto per revocare le sanzioni su Hts. Vorremmo davvero condizionare tale decisione a una transizione politica inclusiva. Inclusiva significa anche includere i diritti dei gruppi minoritari, come i cristiani, i curdi e molti altri. Penso che sia anche importante considerare la questione delle condizionalità, in particolare per quanto riguarda le basi militari russe in Siria. Vogliamo che i russi se ne vadano da li'". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dei Paesi Bassi, Caspar Veldkamp, all'arrivo al Consiglio Ue Esteri.
Kallas, 'i nostri vertici diplomatici andranno a Damasco'
"Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. "Oggi dobbiamo discutere quali altri passi dobbiamo prendere se la Siria andrà nella giusta direzione e dobbiamo discutere a quale livello vogliamo trattare con la nuova leadership", ha aggiunto.
Siria, al-Jolani ha incontrato l'inviato dell'Onu
Abu Muhammad al-Jolani, il leader islamista siriano il cui gruppo ha guidato l'offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad ha incontrato l'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen, in visita a Damasco, secondo quanto riportato da un comunicato sul canale Telegram dei ribelli. Il leader di Hayat Tahrir al-Sham ha discusso con Pedersen "dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare" una risoluzione del 2015 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria, "per adattarla alla nuova realtà", si legge nella dichiarazione.
Ong: Israele colpisce obiettivi militari sulla costa siriana
L'Osservatorio per i diritti umani in Siria ha riferito che Israele ha effettuato attacchi aerei contro obiettivi militari nella regione costiera di Tartus, definendoli "gli attacchi più pesanti" nell'area da oltre un decennio. "Velivoli da guerra israeliani hanno lanciato attacchi" mirati a una serie di obiettivi, tra cui unità di difesa aerea e "depositi di missili terra-terra", ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che si tratta "degli attacchi più intensi nella regione costiera della Siria dall'inizio delle operazioni nel 2012".