Guerra Ucraina Russia, Kiev: 8 russi uccisi dal 'fuoco amico' nordcoreano nel Kursk

Otto soldati delle forze di Mosca sono stati uccisi ieri dal 'fuoco amico' delle truppe nordcoreane che combattono al loro fianco nell'oblast russo di Kursk, afferma l'agenzia d'intelligence militare ucraina Hur citata dai media di Kiev. L'incidente a causa della barriera linguistica. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che ieri ci sono stati "dati preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati della Corea del Nord negli assalti delle unità combinate nel Kursk"

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Otto soldati delle forze di Mosca sono stati uccisi ieri dal 'fuoco amico' delle truppe nordcoreane che combattono al loro fianco nell'oblast russo di Kursk, afferma l'agenzia d'intelligence militare ucraina Hur citata dai media di Kiev. L'Hur spiega che l'incidente è stato dovuto alla barriera linguistica tra le truppe russe e nordcoreane, che continua a essere un "ostacolo difficile" sul campo di battaglia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che ieri ci sono stati "dati preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati della Corea del Nord negli assalti delle unità combinate nel Kursk".


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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI

Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare

All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"

"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022".  e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO

Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI

Ucraina, Merkel: "Dbbiamo sostenerla, Putin non può vincere"

"No, non me l'aspettavo. Mi aspettavo che Putin avrebbe continuato ad aggredire l'Ucraina, il Donbass, ma che avrebbe attaccato l'Ucraina con questa brutalità non me lo sarei mai aspettata". Con queste parole l'ex Cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha risposto ad una domanda di Fabio Fazio alla trasmissione "Che tempo che fa". Merkel aggiunge: in ogni caso "Putin non può vincere la guerra, noi dobbiamo sostenere l'Ucraina".

Merkel: "Non pensavo la Russia avrebbe attaccato in tutta Ucraina"

"No, non immaginavo che la Russia avrebbe attaccato in tutta l'Ucraina. Pensavo che Putin avrebbe colpito in maniera limitata": lo ha detto l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel presentando il suo libro Libertà, edito da Rizzoli, a Che tempo che fa sul Nove.  "Secondo me il Covid ha contribuito a questa situazione. Putin aveva molta paura del Covid, per cui è diventato impossibile parlarci di persona, comunicare direttamente con lui", ha osservato Merkel, difendendo la decisione di stringere numerosi accordi commerciali con Mosca quando era al governo a Berlino.  "Noi non abbiamo rotto alcun patto con la Russia. Ma la Russia ha attaccato l'Ucraina", ha detto in risposta a una domanda se Ue e Nato abbiano in qualche modo cambiato i rapporti con Mosca con l'espansione verso Est.

Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI

Ucraina, Putin minaccia l'escalation con il missile Oreshnik, allerta Usa. Cosa sappiamo

Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI

Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace

Tra poco più di un mese il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO

Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.

Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI

Russia e Bielorussia evacuano parte personale diplomatico

La Russia ha evacuato parte del personale diplomatico a Damasco. Lo riferisce sul canale Telegram il Dipartimento del Centro di Situazione e Crisi (DSCC) del Ministero degli Affari Esteri russo. "Il 15 dicembre, parte del personale delle missioni straniere russe a Damasco è stato trasportato all'aeroporto Chkalovsky di Mosca con un volo speciale delle forze aerospaziali del Ministero della difesa russo dalla base aerea di Khmeimim", si legge nel messaggio. Mosca - scrive Ria Novosti - ha anche evacuato parte del personale delle missioni diplomatiche della Corea del Nord, dell'Abkhazia e della Bielorussia. Come ha aggiunto il dipartimento, l'ambasciata russa in Siria continua a funzionare.

Financial Times: "Assad ha inviato 250 milioni in contanti a Mosca"

Il regime di Bashar al-Assad ha inviato 250 milioni di dollari in contanti a Mosca fra il 2018 e il 2019, quando Assad era indebitato con il Cremlino per il sostegno militare e i suoi familiari stavano segretamente acquistando asset in Russia. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che l'ex leader della Siria ha spedito quasi due tonnellate di banconote da 100 dollari e 500 euro all'aeroporto di Mosca per essere depositati in banche russe  soggette a sanzioni. 

Mosca: "Parte dello staff diplomatico ha lasciato la Siria"

Una "parte" del personale diplomatico russo ha lasciato la Siria in aereo. Lo hanno annunciato le autorità di Mosca. "Il 15 dicembre, il ritiro di parte del personale della rappresentanza russa a Damasco è avvenuto con un volo speciale dell'aeronautica russa partito dalla base aerea di Hmeimim" in Siria, si legge sul profilo Telegram del Dipartimento per le situazioni di crisi del Ministero degli Esteri.

Sabotatori di Kiev distruggono convoglio con combustibile a Zaporizhzhia

Unità di sabotatori ucraini hanno distrutto un convoglio con 40 vagoni con combustibile russo nella regione occupata di Zaporizhzhia facendo saltare in aria i binari e poi con droni e artiglieria a lungo raggio. 

Mosca: "Due petroliere in stretto Kerch stanno affondando, già petrolio in mare"

Il Presidente Vladimir Putin ha ordinato l'istituzione di un "gruppo di lavoro" per gestire l'incidente. A guidarlo sarà il vice Premier Vitaly Savelev. Almeno un membro dell'equipaggio di una delle due navi è morto. Gli inquirenti hanno ipotizzato una possibile negligenza penale. Nel 2007 un'altra petroliera della Volgoneft, la Volgoneft-139, era affondata spezzandosi in due, quando era ancorata al largo dello Stretto di Kerch. Aveva riversato in mare più di mille tonnellate di petrolio. 

Putin invia team soccorritori dopo naufragio di 2 petroliere

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di istituire un gruppo di lavoro guidato dal vice primo ministro Vitaly Savelyev per organizzare i soccorsi dopo l'incidente di due petroliere nello stretto di Kerch. Lo riferisce alla Tass il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. "Il presidente Putin ha ascoltato i rapporti del ministro delle Emergenze Alexander Kurenkov, del vice primo ministro Vitaly Savelyev e del ministro delle Risorse naturali Alexander Kozlov dopo l'incaglio di due petroliere", ha detto. "Ha quindi dato istruzioni sull'organizzazione dei soccorsi". Il gruppo di lavoro organizzerà le operazioni di salvataggio e i lavori di pulizia dopo la fuoriuscita di petrolio", ha aggiunto.

Naufragio di due petroliere russe nel Mar Nero, un morto

Almeno una persona è morta oggi a causa di un naufragio di due petroliere russe al largo della Crimea occupata: lo riportano le agenzie di stampa russe, aggiungendo che l'incidente ha provocato una fuoriuscita di petrolio. Le petroliere sono state entrambe danneggiate da una tempesta nello stretto di Kerch, tra la Crimea e la regione russa di Krasnodar, nel sud del Paese. "Oggi, a causa di una tempesta nelle acque del Mar Nero, due petroliere, la Volgoneft-212 e la Volgoneft-239 sono naufragate. A bordo delle navi ci sono equipaggi di 15 e 14 persone. A seguito dell'incidente si è verificata una fuoriuscita di petrolio", ha dichiarato l'agenzia marittima federale Rosmorrechflot. Video pubblicati online hanno mostrano la poppa della Volgoneft-212 spezzata e galleggiante in posizione verticale mente. Il ministero per le Situazioni di emergenza ha dichiarato che 13 marinai sono stati evacuati dalla Volgoneft-212, ma "purtroppo uno di loro è morto". "Due rimorchiatori e due elicotteri sono stati inviati. L'evacuazione è in corso", ha dichiarato l'agenzia federale per la navigazione, aggiungendo che "si stanno prendendo misure per eliminare la fuoriuscita di petrolio". 

Zelensky: oltre 600 bombe e 100 missili lanciati dalla Russia in 7 giorni

"Circa 600 bombe guidate, 550 droni d'attacco e più di 100 missili di vari tipi". Questo, denuncia il leader ucraino Volodymyr Zelensky, quello che "la Russia ha utilizzato, solo questa settimana, contro l'Ucraina". In un post su X il presidente ucraino torna a ringraziare i militari che "difendono l'Ucraina e i partner che comprendono le nostre necessità di rafforzare la difesa aerea". "Adesso - conclude - il mondo deve essere unito e più forte che mai. Solo con la forza possiamo costringere la Russia e i suoi alleati a rinunciare al terrore e raggiungere una pace giusta".

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