
Il portavoce del Cremlino ha ripetuto che Vladimir Putin ha sostenuto l'iniziativa di Orban per una "tregua di Natale", ma anche che l'Ucraina presumibilmente non sarebbe d'accordo. Via libera del Consiglio Affari Esteri al 15esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca: include 54 persone e 30 entità responsabili di azioni che minacciano Kiev. Donald Trump è tornato a promettere che parlerà con Putin e Zelensky perché "la carneficina in Ucraina deve finire: proverò a chiudere un accordo prima di assumere l'incarico"
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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ripetuto che Vladimir Putin, in conversazioni con Viktor Orban, ha sostenuto l'iniziativa del primo ministro ungherese per una "tregua di Natale", ma l'Ucraina presumibilmente non è d'accordo. "Sapete - ha detto Peskov - che Putin sta parlando con Orban. E Putin ha sostenuto gli sforzi di pace del Primo Ministro ungherese riguardo alla 'tregua di Natale'. Ma allo stesso tempo, questi sforzi non sono stati sostenuti dalla parte ucraina, vale a dire Zelensky".
Via libera del Consiglio Affari Esteri al quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Il pacchetto include 54 persone e 30 entità responsabili di azioni che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Le sanzioni mirano inoltre a colpire le petroliere non dell'Ue che fanno parte della flotta ombra di Putin che elude il meccanismo del tetto massimo dei prezzi del petrolio o che sostengono il settore energetico della Russia, o le navi responsabili del trasporto di attrezzature militari per la Russia o coinvolte nel trasporto di grano ucraino rubato. Le navi inserite nella lista sono 52.
Donald Trump è tornato a promettere che parlerà con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky perché "la carneficina in Ucraina deve finire: proverò a chiudere un accordo prima di assumere l'incarico", ha detto il tycoon.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Zelensky: Russia nasconde morti soldati nordcoreani
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che le truppe russe stanno cercando di nascondere le perdite dei combattenti della Corea del Nord. "Il comandante in capo - dice Zelensky - ha riferito della partecipazione dei soldati nordcoreani alle battaglie a fianco dell'esercito russo. Ci sono molti dettagli sulla distruzione di queste forze. Secondo i dati preliminari, i russi stanno cercando di nascondere le perdite dei nordcoreani. Le forze di difesa ucraine e la nostra intelligence stanno ottenendo informazioni complete sulle reali perdite delle unità russe, nelle quali sono coinvolti anche i coreani. Purtroppo dobbiamo difenderci anche da loro". Zelensky aggiunge: "Non c'è una sola ragione per cui i coreani debbano morire in questa guerra"
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Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.
Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco più di un mese il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Ucraina, Putin minaccia l'escalation con il missile Oreshnik, allerta Usa. Cosa sappiamo
Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI
Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
L'Ue rafforza le sanzioni a Mosca e colpisce la Cina
L'Unione Europea - al debutto dell'ex premier estone Kaja Kallas alla guida del Consiglio Affari Esteri - aumenta il carico sulla Russia approvando ufficialmente il 15esimo pacchetto sanzioni e, per la prima volta, include nella lista nera individui e società cinesi responsabili per aver contribuito all'invasione dell'Ucraina. "Il nostro messaggio è chiaro: non si può alimentare il conflitto in Europa e non affrontare le conseguenze", ha detto Kallas. Il Consiglio, inoltre, per la prima volta ha adottato misure restrittive per rispondere alle attività destabilizzanti della Russia "contro l'Ue e i suoi partner". La guerra ibrida, in pratica. La prima cartella, per così dire, prende di mira, tra le varie cose, 52 nuove navi della flotta ombra russa portando il numero totale a 79: questi vascelli (non Ue) sono soggetti a un divieto di accesso ai porti e a un divieto di fornitura di servizi, in modo da contrastare l'elusione delle sanzioni al commercio del petrolio. Poi - come anticipato - c'è la parte su individui e società. Si va dalle aziende militari russe che producono parti di aerei, droni, elettronica, motori, componenti high-tech per armi e altre attrezzature militari a gli alti dirigenti di società attive nel settore energetico russo (comprese le compagnie di navigazione), che forniscono importanti entrate al Cremlino. Quindi le misure per Pechino, in particolare un'imprenditrice e due società che hanno facilitato l'elusione delle sanzioni, e quattro imprese che hanno fornito componenti sensibili di droni e componenti microelettronici all'industria militare russa.
Al via prime sanzioni Ue per guerra ibrida di Mosca. VIDEO
Varsavia: "Mosca e non Kiev dovrebbe essere spinta a trattare"
La Russia dovrebbe essere costretta ad avviare negoziati di pace e non Kiev. A dichiararlo è stato il capo della diplomazia polacca, Radoslaw Sikorski, per il quale Washington e l'Ue dovrebbero aiutare l'Ucraina "a raggiungere una migliore posizione per eventuali futuri negoziati, nei quali è l'aggressore che dovrebbe essere incoraggiato e forzato, e non la vittima".
Ucraina, Trump: "Numero morti in entrambi i campi astronomico"
"Il numero dei soldati uccisi in entrambi i lati", tra Russia e Ucraina, "è astronomico, quello che viene riportato è di molto maggiore a quello che stanno riportando da entrambi i lati". Lo ha detto il presidente eletto Donald Trump, rispondendo alle domande dei giornalisti a Mar-a-Lago.
Peskov: "Putin accetterebbe la tregua di Natale"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ripetuto che Vladimir Putin, in conversazioni con Viktor Orban, ha sostenuto l'iniziativa del primo ministro ungherese per una "tregua di Natale", ma l'Ucraina presumibilmente non è d'accordo. "Sapete - ha detto Peskov - che Putin sta parlando con Orban. E Putin ha sostenuto gli sforzi di pace del Primo Ministro ungherese riguardo alla 'tregua di Natale'. Ma allo stesso tempo, questi sforzi non sono stati sostenuti dalla parte ucraina, vale a dire Zelensky".

©Ansa
Trump non esclude la revoca dell'ok a Kiev per colpire in Russia
La situazione in Ucraina è più difficile di quella in Medio Oriente: consentire a Kiev di lanciare missili "200 miglia" all'interno della Russia è stato un "grande errore". Lo afferma Donald Trump senza escludere la possibilità di revocare il via libera a Kiev.
Ucraina, sanzioni Usa contro programma missili di Pyongyang e sostegno alla guerra di Mosca
Gli Stati Uniti hanno introdotto sanzioni contro diverse entità nordcoreane ed esponenti di governo o dell'apparato militare, fra cui il nuovo ministro della Difesa, No Kwang Chol, coinvolti nel programma missilistico e nel sostegno allo sforzo bellico della Russia contro l'Ucraina. Il Dipartimento del Tesoro denuncia la “crescente provocazione e all’atteggiamento militare ostile” della Corea del Nord, “che esacerbano le tensioni globali e destabilizzano la pace e la sicurezza”. Sanzionato anche il generale Ri Chang Ho, che “accompagna le truppe nordcoreane schierate in Russia”. Colpite anche quattro società russe per il commercio estero che facilitano spedizioni verso la Corea del Nord.
Meloni: "Continueremo nel convinto sostegno alla legittima difesa di Kiev"
Viviamo un "momento tra i più complessi, sfide complicate con vari conflitti" noi "continueremo nel convinto sostegno alla legittima difesa dell'Ucraina". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel messaggio inviato alla XVII edizione degli 'Stati Generali della Diplomazia' in corso a Roma, presso la Farnesina.
Trump: "Basta carneficina in Ucraina, parleremo con Putin e Zelensky"
"La carneficina in Ucraina deve finire. Parleremo con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky". Lo ha detto Donald Trump. "Zelesnky vuole la pace", ha aggiunto Trump. "Proverò a chiudere un accordo" per la guerra in Ucraina prima di assumere l'incarico, ha assicurato Trump parlando di un conflitto con troppi morti.
Belousov: "Putin vuole 4 regioni ucraine e la vittoria nel 2025"
Obiettivo di Mosca è la "vittoria" nel conflitto in Ucraina entro il 2025 con il conseguimento "degli obiettivi definiti dal comandante in capo", cioè il presidente Vladimir Putin. Lo ha detto il ministro della Difesa, Andrei Belousov, citato dalla Tass. Tra gli obiettivi stabiliti da Putin durante un discorso lo scorso giugno al ministero degli Esteri vi è il pieno controllo delle quattro regioni in Ucraina che ora sono parzialmente occupate - Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson - e la rinuncia ufficiale di Kiev a entrare nella Nato. Attualmente, ha detto Belousov parlando in una riunione dei vertici del ministero della Difesa alla quale ha partecipato Putin, le forze ucraine controllano non più dell'1% della regione di Lugansk e tra il 25% e il 30% delle altre tre.
Ucraina, Vannacci: "Tajani e Ue insistono per guerra ad oltranza con la Russia"
"Il rapporto Draghi inserisce tra le tre cause di scarsa competitività e produttività dell'Europa la perdita del più grande fornitore di energia del Vecchio Continente, ovvero la Russia, e le accresciute tensioni internazionali. Cosa fanno i ministri europei? Inaspriscono le sanzioni contro la Russia, aggravando così una delle tre cause del tracollo economico del Vecchio Continente, e insistono per una guerra ad oltranza, inasprendo così la seconda delle tre cause della crisi del Vecchio Continente. Tipico esempio di come l'analisi si trasforma in paralisi". Con queste parole il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, interpellato da Affaritaliani.it, commenta l'ok del governo al decimo pacchetto di aiuti all'Ucraina, le parole del ministro Antonio Tajani ("Italia al fianco di Kiev, la pace non sia resa") e anche il via libera dei ministri Ue alle nuove sanzioni anti-Mosca.

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Mosca: nel 2025 occuperemo completamente 4 regioni ucraine
Mosca intende occupare interamente le regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhizhia entro il 2025. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Andrei Belousov durante una riunione al ministero, ribadendo l'impegno della Russia nel raggiungere quelli che ha descritto come gli "obiettivi annunciati dal presidente Vladimir Putin a giugno".
"Nel 2025 Mosca conta di ottenere la vittoria nella guerra", ha aggiunto Belousov, sottolineato la necessità che la Russia si prepari a potenziali conflitti con la Nato nel prossimo decennio.
Tra i sanzionati Ue il ministro della Difesa nordcoreano
Tra i sanzionati nel 15esimo pacchetto contro la Russia per la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina c'è anche No Kwang Chol, ministro della Difesa della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC). "Nella sua posizione è direttamente coinvolto nella cooperazione militare tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Federazione Russa, compreso il dispiegamento di soldati della Repubblica Popolare Democratica di Corea nella Federazione Russa a sostegno della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Pertanto, No Kwang Chol sostiene azioni che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina", si legge nelle motivazioni.
Usa: coinvolgimento Nord Corea è pericolosa espansione
Per Stati Uniti, alleati occidentali e Unione europea, il crescente coinvolgimento della Corea del Nord in Ucraina rappresenta una "pericolosa espansione" del conflitto. Ad affermarlo è il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in una dichiarazione congiunta con l'Alto rappresentante per gli. Affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, i ministri degli Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Regno Unito. "Siamo profondamente preoccupati per qualsiasi sostegno politico, militare o economico che la Russia potrebbe fornire ai programmi di armi illegali della Repubblica Popolare Democratica di Corea, comprese le armi di distruzione di massa", hanno affermato nella dichiarazione.
Ucraina, G7 condanna crescente cooperazione Nord Corea-Russia
"Noi, ministri degli Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e dall'Alto Rappresentante dell'Unione Europea condanniamo nei termini più forti possibili la crescente cooperazione militare tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea (Rpdc) e la Federazione Russa, incluso lo spiegamento di truppe della Rpdc in Russia per l'uso sul campo di battaglia contro l'Ucraina". E' quanto si legge nella nota dei Paesi del G7 allargato ad Australia, Sud Corea e Nuova Zelanda. "Il sostegno diretto della Rpdc alla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina segna una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la sicurezza europea e indo-pacifica", hanno ricordato i Paesi, mettendo l'accento sul fatto che "l'esportazione da parte della Rpdc di missili balistici, proiettili di artiglieria e altro materiale militare alla Russia per l'uso contro l'Ucraina e l'addestramento da parte della Russia di soldati della Rpdc rappresentano flagranti violazioni delle risoluzioni Onu".
G7 allargato: forte condanna aumento cooperazione militare Mosca-Pyongyang
I ministri degli Esteri del G7 insieme a quelli di Australia, Sudcorea e Nuova Zelanda "hanno condannato nei termini più forti possibile l'aumento della cooperazione militare tra la Corea del Nord e la Federazione russa, compreso il dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia sul campo di battaglia contro l'Ucraina".
Russia, guerra ibrida: Ue sanziona cellula Gru
L'Ue ha deciso di sanzionare 16 individui e tre società o enti per azioni destabilizzanti condotte dalla Russia all'estero, nell'ambito del quadro di misure volte a contrastare le azioni di Mosca dirette a minare la sicurezza degli Stati membri dell'Ue. La lista comprende l'unità 29155 del Gru, il servizio segreto militare russo, conosciuta per omicidi commessi all'estero e attentati dinamitardi in Europa. Colpiti anche alcuni suoi agenti attivi in Ucraina, Europa Occidentale e Africa. 'Listato' il Groupe Panafricain pour le Commerce et l'investissement, una rete di disinformazione pro russa particolarmente attiva nella Repubblica Centrafricana e nel Burkina Faso, insieme al suo fondatore, Harouna Douamba. Colpita l'agenzia di stampa Africa Initiative, il suo direttore e Artem Kureev, dirigente dell'Fsb, impegnato in campagne di disinformazione in Europa ed Africa. In lista pure un alto dirigente del Gru, che ha rilevato le attività del gruppo Wagner in Africa, dopo la morte di Evgeny Prigozhin. Nel mirino, poi, Sofia Zakharova, capo dipartimento dell'Ufficio della presidenza russa per lo sviluppo Ict e Nikolai Tupikin, capo e fondatore di Gk Struktura, entrambi per la campagna di disinformazione Doppelganger. Sanzionato poi Vladimir Sergiyenko, ex assistente parlamentare di Eugen Schmidt, membro del Bundestag, che ha collaborato con agenti russi, nonché l'imprenditore Visa Mizaev, coinvolto in una operazione di intelligence contro il Bnd tedesco, nel corso della quale l'Fsb ha ottenuto informazioni "altamente classificate". Nella lista anche collaboratori del governo russo attivi in Francia, come Alesya Miloradovich, un funzionario, e Anatolii Prizenko, uomo d'affari moldavo che ha organizzato il trasferimento in Francia di alcuni cittadini moldavi nell'ottobre 2023. Tutti sono soggetti al divieto di viaggio, di ricevere finanziamenti e al congelamento dei fondi eventualmente detenuti nell'Unione.
Mosca: destino basi russe "non è ancora deciso"
Il futuro delle basi militari della Russia in Siria non è stato deciso, ma Mosca è interessata a mantenerle anche dopo la fuga del suo alleato, l'ex presidente Bashar al-Assad. "Non esiste una decisione definitiva al riguardo, siamo in contatto con i rappresentanti delle forze che attualmente controllano la situazione nel paese", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un briefing alla stampa. Mosca ha due basi militari in Siria, la base navale di Tartus e l'aeroporto militare di Hmeimim. Si tratta di infrastrutture chiave per le ambizioni geopolitiche della Russia che, grazie a queste installazioni, esercita la sua influenza in Medio Oriente, nel bacino del Mediterraneo e fino all'Africa. La fuga di al-Assad ha inferto un duro colpo alle ambizioni di Mosca, soprattutto perché illustra anche l'indebolimento del suo alleato regionale, l'Iran. Il conflitto con l'Ucraina, che sta entrando nel suo terzo anno, sta mobilitando la maggior parte delle risorse militari della Russia. Ieri la diplomazia russa ha anche annunciato di aver rimpatriato parte del personale diplomatico russo a Damasco. La Russia è stata pesantemente criticata per il suo intervento militare in Siria a partire dal 2015 per salvare al-Assad. Ha partecipato alla brutale repressione dei ribelli, in particolare effettuando devastanti attacchi aerei. Alla fine, dopo un'offensiva lampo, la coalizione ribelle dominata dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ha rovesciato all'inizio di dicembre al-Assad, che si è rifugiato in Russia con la sua famiglia.
Al via le prime sanzioni Ue per la guerra ibrida di Mosca
Per la prima volta in assoluto, il Consiglio Ue ha deciso oggi di imporre misure restrittive contro 16 persone e tre entità per rispondere alle attività destabilizzanti della Russia contro l'Ue, i suoi Stati membri e i suoi partner. Tra le designazioni si conta anche l'Unità GRU 29155, un'unità segreta dell'agenzia di intelligence militare russa (GRU), nota per il suo coinvolgimento in omicidi stranieri e attività di destabilizzazione come attentati e attacchi informatici in tutta Europa, e alcuni dei suoi militari attivi in Ucraina, Europa occidentale e Africa.
Scholz: "Noi maggiori sostenitori Kiev ma non manderò soldati"
"La Germania è il maggiore sostenitore in Europa dell'Ucraina. Se la Russia vince la nostra sicurezza in Germania sarà in pericolo nel lungo periodo". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al Bundestag. Scholz ha però ribadito anche che la Germania non consegnerà armi di lungo raggio in grado di colpire la Russia in profondità come i Taurus. "E certamente con me cancelliere non saranno mandati soldati tedeschi in Ucraina", ha aggiunto.
Putin: "Neanche la leva a 14 anni salverà Kiev"
Kiev si appresta a compiere un nuovo "crimine" abbassando l'età della leva dai 25 ai 18 anni, come chiesto dagli Usa, ma anche se l'abbassassero a 14 anni, questo "non cambierà la situazione sul campo di battaglia". Lo ha detto Vladimir Putin citato dalla Tass. "Penso che il prossimo crimine sarà abbassare l'età di mobilitazione a 18 anni", ha affermato Putin. Ma anche abbassandola a 14 anni "come nella Germania di Hitler, creando una 'Gioventù hitleriana', non cambierà la situazione sul campo". Putin, in una riunione dei vertici del ministero della Difesa, ha dichiarato che la situazione dei combattimenti è a "un punto di svolta".
Putin: "La Russia non può aumentare spesa militare all'infinito"
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia non può aumentare la sua spesa militare "all'infinito". Lo riporta la Tass. "Affinché tutte le componenti del Paese, tutte le componenti della vita dello Stato - l'economia, la sfera sociale nel senso più ampio del termine, la scienza, l'istruzione, la sanità - si sviluppino, non possiamo aumentare queste spese all'infinito", ha affermato Putin secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa.
Aiea: speriamo guerra finisca senza incidente nucleare
"Dobbiamo arrivare alla fine di questa fase della guerra in Ucraina senza incidenti nucleari e speriamo di poterlo fare". È l'auspicio espresso dal direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, nel suo intervento alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori che si è aperta oggi alla Farnesina. "
Putin: "Nel 2024 conquistati 189 centri abitati in Ucraina"
Il 2024 è stato un anno fondamentale per "il raggiungimento degli obiettivi" russi in Ucraina, con le forze di Mosca che hanno conquistato 189 centri abitati e mantengono "fermamente l'iniziativa strategica lungo l'intera linea" del fronte. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalle agenzie russe.
Cremlino, 'prematuro parlare di peacekeeper in Ucraina'
E' "prematuro" parlare di uno schieramento di peacekeeper in Ucraina dopo un cessate il fuoco, perché Kiev "rifiuta qualsiasi negoziato". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "La parte ucraina continua a rifiutare qualsiasi negoziato, inoltre (il presidente ucraino) Zelensky ha proibito per decreto a se stesso questi negoziati", ha detto Peskov, citato dalla Tass. "È ovviamente prematuro parlare di tutto il resto, in particolare delle forze di pace", ha aggiunto il portavoce.
Via libera dei ministri Ue alle nuove sanzioni anti-Mosca
Via libera del Consiglio Affari Esteri al quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Il pacchetto include 54 persone e 30 entità responsabili di azioni che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Le sanzioni mirano inoltre a colpire le petroliere non dell'Ue che fanno parte della flotta ombra di Putin che elude il meccanismo del tetto massimo dei prezzi del petrolio o che sostengono il settore energetico della Russia, o le navi responsabili del trasporto di attrezzature militari per la Russia o coinvolte nel trasporto di grano ucraino rubato. Le navi inserite nella lista sono 52.
Ucraina: Tajani, sostegno a Kiev "per pace che non sia resa"
"L'Italia è al fianco di Kiev nell'impegno a 360 gradi per una pace giusta, che non può essere la resa ucraina". Lo ha detto Antonio Tajani aprendo la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina aggiungendo che si sta lavorando per "una seconda conferenza di pace a cui partecipi anche la Russia con partner come Cina, India e Brasile".
Ft, la Russia ha evacuato almeno 400 militari da Damasco
La Russia ha evacuato almeno 400 soldati dalla regione di Damasco negli ultimi giorni in coordinamento con il principale gruppo ribelle che ha rovesciato il regime di Bashar al-Assad: lo afferma un portavoce del gruppo Hts aggiungendo che ulteriori negoziati sono in corso. Lo riporta il Financial Time. Secondo Kamal Lababidi, membro di Hayat Tahrir al-Sham, i soldati russi erano di stanza nel quartier generale della quarta divisione dell'esercito siriano a Qudsayya, un sobborgo della capitale. Inoltre, la settimana scorsa anche i soldati russi di stanza presso l'ambasciata a Damasco hanno lasciato il Paese. Lababidi ha detto che sono in corso colloqui per evacuare più soldati in tutto il Paese.
Kiev, 'colpito grande deposito di armi russo nel Donetsk'
I droni del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) hanno colpito depositi di artiglieria e mortai russi vicino al villaggio di Markyne, nel territorio occupato della regione di Donetsk (est): lo ha detto una fonte dello Sbu a Ukrinform. La fonte ha aggiunto che la struttura colpita ospitava una notevole quantità di munizioni per veicoli da combattimento di fanteria e carri armati, oltre a missili guidati anticarro, mine, granate e milioni di proiettili di vario calibro. Secondo la fonte, sono state udite esplosioni nella struttura tutta la notte ed è stato danneggiato anche un vicino deposito di carburante.
Lettonia: da Putin no segnali di pace, aiutare Kiev
"Tutti gli indicatori mostrano che la Russia vuole continuare a combattere. Non c'è alcun passo verso la pace o segnale di colloqui di pace. Quindi, per garantire che la pace arrivi, prima o poi, l'Ucraina deve trovarsi nella situazione più forte possibile sul campo di battaglia. Concentriamoci su questo. Dobbiamo continuare a fornire all'Ucraina ciò di cui ha bisogno e a proteggere le sue infrastrutture energetiche, le persone e tutto il resto". Lo ha dichiarato Baiba Braze, ministra degli Esteri della Lettonia, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri.
Mosca evacua da Siria anche diplomatici bielorussi e nordcoreani
La Russia ha evacuato parte del suo personale diplomatico da Damasco ma l'ambasciata continua a operare: lo ha dichiarato il centro di gestione delle crisi del ministero degli Esteri russo, come riporta Tass. "Parte del personale delle missioni russe a Damasco è stato trasportato da un volo speciale delle forze aerospaziali russe dalla base aerea di Hmeymin all'aeroporto di Chkalovsky", nella regione di Mosca, ha dichiarato sul canale Telegram. "Insieme a loro sono stati evacuati anche i dipendenti delle missioni diplomatiche bielorusse, nordcoreane e abkhaze. L'ambasciata russa a Damasco continua ad operare", ha aggiunto.
Kiev, 'almeno 30 soldati nordcoreani uccisi o feriti nel Kursk'
L'intelligence militare ucraina ha reso noto oggi che le truppe di Kiev hanno ucciso o ferito almeno 30 soldati nordcoreani che erano stati dispiegati dalla Russia nella regione occidentale di Kursk. "Il 14 e 15 dicembre, unità dell'esercito della Repubblica Popolare Democratica di Corea (Rpdc) hanno subito perdite significative nei pressi dei villaggi di Plekhovo, Vorozhba e Martynovka nella regione di Kursk, in Russia: almeno 30 soldati sono stati uccisi o feriti", si legge in un comunicato stampa.
Ucraina: Svezia, missione di peacekeeping? Prematuro parlarne
"Penso che questa discussione sia un po' troppo prematura a questo punto e che spettera' innanzitutto all'Ucraina decidere quando, come e se negoziare". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri svedese, Maria Malmer Stenergard, al suo arrivo al Consiglio Esteri, rispondendo a una domanda sulla proposta di Emmanuel Macron per una missione di peacekeeping.
Estonia, Kiev chede più armi, non missioni di pace
"L'Ucraina non chiede missioni di pace, ma armi, difesa e supporto aereo. Dobbiamo garantirlo". Lo ha dichiarato Margus Tsahkna, ministro degli Esteri dell'Estonia, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri. "Dobbiamo discutere quali saranno le garanzie di sicurezza se la pace arriverà, e l'Europa deve esserne parte. Ma il fatto è che Putin non ha cambiato obiettivi. Dobbiamo supportare l'Ucraina adesso, perché sta combattendo e la pace deve essere giusta e duratura. La migliore e più efficiente garanzia di sicurezza è l'ingresso di Kiev nella Nato ma, in ogni caso, dobbiamo essere pronti a partecipare. In realta' gli ucraini non stanno chiedendo alcun tipo di missione in questo momento. Chiedono armi, difesa aerea, supporto", ha evidenziato. "Sono felice che siamo riusciti a concordare il 15esimo pacchetto di sanzioni, ma non sono felice che non siamo in grado di trovare un accordo sul Fondo europeo per la pace. Dobbiamo dare questi 6 miliardi di euro all'Ucraina il prima possibile, perché dobbiamo capire che mentre ci godiamo il Natale Putin sta spingendo molto. E credo che i maggiori attacchi contro le infrastrutture energetiche e contro la popolazione in Ucraina siano in corso. Dobbiamo comprendere anche questo aspetto se parliamo di qualsiasi tipo di iniziativa di pace. Non ci può essere un'iniziativa di pace senza l'Ucraina e senza l'Europa. Come Paesi europei dobbiamo impegnarci di più in questo processo, perché stiamo creando l'architettura di sicurezza anche per noi", ha concluso.
Kiev, 'nella notte abbattuti 27 droni russi su 49'
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 49 droni, 27 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e altri 19 non hanno raggiunto i loro obiettivi: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. I velivoli senza pilota intercettati sono stati distrutti nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Cherkasy, Khmelnytsky, Kharkiv e Dnipro. L'Aeronautica riporta inoltre che tre droni sono ancora in volo nello spazio aereo del Paese.
Kallas: per inviare i peacekeeper in Ucraina serve la pace
"Oggi approveremo il 15esimo pacchetto sanzioni contro la Russia". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Affari Esteri. Sulla questione delle truppe europee in Ucraina ha detto: "Prima serve la pace per mandare i peacekeeper e la Russia non ha cambiato i suoi obiettivi, non possiamo discuterne ora".