
Coronavirus, a che punto sono le sperimentazioni sui vaccini nel mondo
Da mesi, nei laboratori di tutto il pianeta, gli scienziati e le case farmaceutiche stanno lavorando per realizzare un vaccino anti-Covid. Sono 12 quelli arrivati alla fase 3, la più avanzata prima dell’approvazione. Tra i più incoraggianti quello testato da Pfizer e BioNTech e quello di Moderna. Ecco come sta procedendo la corsa alla possibile arma definitiva per combattere la pandemia

Da alcuni mesi l’Oms ha dichiarato che un vaccino efficace contro il coronavirus potrebbe essere trovato entro la fine del 2020. Alla data del 16 novembre, sono almeno 87 i candidati vaccini che si trovano attualmente nella fase dei test pre-clinici su animali, mentre per un'altra cinquantina si è già passati alla sperimentazione umana. Ecco quali Paesi li stanno studiando
Tutti gli aggiornamenti live sul coronavirus
Al momento, sono 12 i prototipi di vaccini che hanno già raggiunto la fase 3, l’ultima prima dell’approvazione, quella che prevede l'inoculazione a migliaia di volontari, mentre altri 6 hanno ottenuto la un’approvazione per un uso limitato. Ecco quali sono i vaccini in fase di sperimentazione più avanzata secondo la mappa aggiornata del New York Times
Lo speciale di Sky TG24 sul coronavirus
Il 16 novembre 2020 Moderna ha annunciato che il suo vaccino contro il Covid ha un'efficacia del 94.5%. L'azienda statunitense prevede di disporre di circa 20 milioni di dosi entro la fine del 2020 da destinare agli Usa e una produzione totale di 500 milioni-1 miliardo di dosi nel 2021. L'11 agosto gli Usa hanno dato un finanziamento di 1,5 miliardi di dollari in cambio di 100 milioni di dosi, se il vaccino risulterà sicuro ed efficace. Moderna ha accordi simili con Canada, Giappone e Qatar
Covid, Moderna annuncia: "Vaccino efficace al 94,5%"
Moderna intende presentare una richiesta d'autorizzazione all'uso per emergenza (Emergency Use Authorization, EUA) alla FDA statunitense. L'azienda ha anche annunciato una durata di conservazione più lunga per il suo candidato vaccino mRNA-1273 a "temperature di refrigerazione": dovrebbe rimanere stabile a temperature standard di refrigerazione tra 2° e 8°C per 30 giorni, rispetto alla precedente stima di 7 giorni
Come funziona il vaccino di Moderna
Uno dei vaccini anti-Covid più promettenti sembra essere quello sviluppato congiuntamente dalla Pfizer (con sede a New York) e BioNTech (con sede in Germania). Il 9 novembre è stato annunciato che è risultato efficace nel prevenire il 90% delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione, che è ancora in corso. La BioNTech ha annunciato in una pubblicazione di voler chiedere l'autorizzazione per la produzione, insieme alla stessa Pfizer, la settimana prossima all'ente FDA americano
L'annuncio di Pfizer sul vaccino
BioNTech e Pfizer, in collaborazione con la casa farmaceutica cinese Fosun Pharma per sviluppare il vaccino a mRNA, hanno puntato sulla versione denominata BNT162b2, che ha causato meno effetti collaterali nelle fasi 1 e 2 - tra cui febbre e stanchezza. Per la fase 2/3, partita a luglio, sono stati scelti oltre 40mila volontari. Sulla base delle proiezioni, le aziende hanno fatto sapere di prevedere di poter fornire 50 milioni di dosi di vaccini nel mondo nel 2020 e fino a 1,3 miliardi nel 2021

Sempre negli Usa, nella fase 3 della sperimentazione c’è anche il vaccino messo a punto dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston con Johnson&Johnson, sperimentato da settembre su 60mila volontari. A differenza di molti altri, questo vaccino è in dose unica, ma il 16 novembre è stata avviata una seconda fase 3 per osservare gli effetti di due dosi. Il governo federale statunitense e l’Ue hanno fatto un accordo per milioni di dosi (se il vaccino sarà approvato)
Ue: accordo con Johnson&Johnson per 400 milioni di dosi
C’è poi il vaccino ottenuto da Novavax, azienda basata in Maryland, fissando le proteine in microparticelle e in via di sperimentazione nel Regno Unito da settembre, negli Usa da fine novembre. I risultati potrebbero arrivare a inizio 2021. Intanto sono stati stretti accordi con alcuni governi per la produzione su larga scala, se i test andranno a buon fine e il vaccino sarà approvato

Altro vaccino molto promettente è quello sviluppato dalla società britannico-svedese AstraZeneca con l'Università di Oxford. È basato sull'adenovirus dello scimpanzè, ChAdOx1. A maggio, gli Stati Uniti hanno finanziato il progetto con 1,2 miliardi di dollari. È in corso la fase 2/3 in Gran Bretagna e India, mentre in Brasile, Sudafrica e Stati Uniti procede la fase 3
La produzione AstraZeneca parte in Australia
Ad agosto, l'Unione europea ha raggiunto un accordo con AstraZeneca per la fornitura di 400 milioni di dosi se i trial saranno positivi. La società ha assicurato di aver una capacità produttiva di 2 miliardi di dosi e in India il Serum Institute ha già lanciato la produzione di milioni di dosi da utilizzare nei test
Il vaccino genera risposta immunitaria negli anziani
Sulla carta la società pensava di poter produrre dosi di emergenza già a ottobre, ma il 6 settembre ha interrotto i test globali per studiare una sindrome infiammatoria scatenata in un volontario dopo la vaccinazione. I trial in Gran Bretagna e Brasile sono ripresi il 12 settembre, mentre rimangono sospesi negli altri Paesi

A ottobre un giornale brasiliano ha scritto che un volontario dei test sarebbe morto a causa del Covid. AstraZeneca non ha commentato e i test non sono stati sospesi. A novembre il Ceo dell’azienda ha detto che si aspetta i risultati definitivi entro dicembre 2020
Tutti gli sviluppi del vaccino Oxford-AstraZeneca
In Cina sono tre le realtà entrate nella fase più avanzata dei test: la CanSino Biologics ha sviluppato un vaccino basato sull'adenovirus chiamato Ad5, in partnership con l'Istituto di Biologia dell'Accademia delle scienze mediche militari cinese. Il 25 giugno, l’esercito cinese ha approvato il vaccino “per uso limitato”, autorizzandone l'utilizzo per un anno, classificandolo come “farmaco particolarmente necessario”

Il Wuhan Institute of Biological Products ha sviluppato un vaccino con un virus inattivato, di cui la società Sinopharm ha lanciato la fase di test clinici. La fase 3 è stata avviata negli Emirati Arabi Uniti, che a settembre hanno approvato un uso limitato emergenziale per chi lavora nel campo sanitario
Al via le prenotazioni online per vaccino Sinopharm
La stessa Sinopharm sta testando un secondo vaccino sviluppato da un virus inattivato con il Beijing Institute of Biological Products. Anche in questo caso, dopo la fase 3 testata negli Emirati Arabi Uniti, l’Uae ha deciso di usarla limitatamente al proprio personale sanitario. A ottobre l’azienda cinese ha detto di essere pronta a lanciare un piano per la produzione di un miliardo di dosi all’anno

Sempre in Cina, la società privata Sinovac Biotech sta testando un vaccino, chiamato CoronaVac. La fase 3, lanciata in Brasile, è stata sospesa il 9 novembre a causa di un "incidente", ed è poi stata riavviata due giorni dopo su autorizzazione dell'Agenzia nazionale per la sorveglianza sanitaria. Dopo aver stipulato alcuni accordi, la Sinovac ha dato il via alla produzione: prevede di distribuire in tutto il mondo a inizio 2021, anche negli Usa

In Russia l'Istituto di ricerca russo Gamaleya, collegato al ministero della Sanità russo, ha lanciato lo scorso giugno test clinici del vaccino Gam-Covid-Vac, una combinazione di due adenovirus, l'Ad5 e l'Ad26, entrambi generati da un gene del coronavirus. L’11 agosto, a sorpresa, il presidente Vladimir Putin ha annunciato l'approvazione dell'uso del vaccino, ribattezzato Sputnik V, ancora prima dell'inizio della fase 3
Putin annuncia il vaccino russo
Dopo critiche e avvertimenti di esperti scientifici, Mosca ha fatto passi indietro, indicando che l'approvazione era in realtà un "certificato a registrazione condizionata" all'esito positivo della fase successiva dei test clinici. Gli studi diffusi dal Gamaleya relativi alle fasi 1 e 2 hanno evidenziato che Sputnik ha prodotto anticorpi al coronavirus e lievi effetti collaterali. Nel frattempo la Russia ha negoziato accordi per fornire il vaccino ad alcuni Paesi tra cui Brasile e Messico. A ottobre la fase 2/3 è stata lanciata in India
Lancet: il vaccino russo produce anticorpi
La società indiana Bharat Biotech, in collaborazione con l'Indian Council of Medical Research e il National Institute of Virology, ha progettato un vaccino chiamato Covaxin basato su una forma inattivata del coronavirus. Quando la società ha avviato le sperimentazioni cliniche a luglio, sono circolate notizie secondo cui il vaccino sarebbe stato pronto entro il 15 agosto. Ma i vertici aziendali hanno spiegato che sarà disponibile non prima dell'inizio del 2021. Il 23 ottobre, la società ha annunciato che stava iniziando una sperimentazione di fase 3

In Australia la fase 3 dei test, in corso presso il Murdoch Children's Research Institute, serve a determinare se il vaccino anti tubercolosi del Bacillo Calmette Guérin (BCG), sviluppato all'inizio del secolo scorso, può offrire una protezione parziale contro il nuovo coronavirus