Speciale elezioni regionali
Arrow-link
Arrow-link

Elezioni regionali Calabria, il confronto Occhiuto-Tridico su Sky TG24

Politica
Sky TG24

Il candidato del centrodestra e governatore dimissionario Roberto Occhiuto e il contendente del M5s - supportato dal ‘campo largo’ di centrosinistra - Pasquale Tridico hanno presentato i loro programmi e le loro priorità in vista del voto di domenica 5 e lunedì 6 ottobre

ascolta articolo

Domenica 5 e lunedì 6 ottobre in Calabria si vota per le elezioni regionali. A pochi giorni dalla tornata elettorale, Sky TG24 ha ospitato il confronto tra i due principali candidati alla carica di governatore: in diretta dagli studi di Roma Montecitorio è andato in onda il faccia a faccia tra Roberto Occhiuto, presidente uscente ed esponente di Forza Italia sostenuto dal centrodestra, e Pasquale Tridico, già presidente dell’Inps e sostenuto dalle principali forze di coalizione del centrosinistra. Si tratta di un nuovo appuntamento del format Il Confronto su Sky TG24, che negli anni ha contribuito a rendere il canale all news un punto di riferimento nel racconto della politica italiana, e che ha già visto protagonisti la scorsa settimana i due principali candidati nelle Marche, Francesco Acquaroli (poi rieletto governatore) e Matteo Ricci (CHI VOTARE ALLE ELEZIONI REGIONALI IN CALABRIA? IL TEST TROVAPRESIDENTE).

La Sanità

La prima domanda è sul tema della Sanità. Per Tridico "la Sanità è fallimento di questa giunta Occhiuto. Aspettiamo un anno per una visita di qualsiasi tipo, non ci sono posti negli ospedali. Durante i quattro anni di Occhiuto i soldi verso le regioni del Nord sono aumentati di 63 milioni. Scopelliti, con Occhiuto complice, ha chiuso 18 ospedali. I calabresi sono molto arrabbiati di questa cosa. Ospedali come Praia, Acri, San Giovanni, Cariati, 18 ospedali nelle aree interne ma anche nelle coste chiuse e i medici sono scappati. È stato quello un grande depauperamento anche di risorse. Gli ospedali sono promessi, non sono costruiti, vedranno forse le fondamenta nel 2027, quello di Palmi o quello di Vibo. A Sibari hanno messo un cubo vuoto. Sì, io spero che si possa avanzare nei lavori, ma anche lì vanno messi almeno 3000 medici e infermieri al più presto possibile. Un grande piano di reclutamento. Questo farò se sarò eletto Presidente".

 

Occhiuto replica: "La sanità purtroppo non funziona in tutto il Paese, in Calabria ancora di meno perché partivamo da meno mille. Ora abbiamo creato le condizioni per uscire dal commissariamento". "Tridico non conosce la storia e neppure il presente della Calabria - aggiunge - e cita come ospedali chiusi strutture che ho riaperto come Praia e Cariati, che io ho messo faticando moltissimo nella rete ospedaliera", ha aggiunto Occhiuto ricordando di avere "assunto 5mila persone oltre a 400 medici cubani, ho avviato e sto concludendo ospedali su cui avevano messo 25 prime pietre ma non erano stati costruiti".

Approfondimento

Viaggio negli ospedali calabresi, pochi medici e aggressioni

Fine vita

Durante il Confronto si è parlato anche del tema del fine vita, che secondo Occhiuto: "è una materia su cui è giusto che intervenga intanto il Parlamento nazionale, io ho un'opinione un po' più liberale rispetto a quelle del mio schieramento, ho rispetto di quello che si deciderà in Consiglio regionale senza vincoli di mandato. Credo che nelle questioni che riguardano la vita e la morte delle persone le istituzioni e la politica debbano entrare il meno possibile".

 

Per Tridico "l'idea è replicare la legge della Toscana perché riteniamo che i tempi siano maturi anche in Calabria".

Vedi anche

Fine vita, dopo Toscana anche Sardegna ha la sua legge

Lavoro e salari

Tridico: "Il lavoro è uno dei grandi problemi della Calabria. Il motivo per cui migliaia, centinaia di migliaia di calabresi negli ultimi anni sono andati via. È un grave dramma, anche perché prosciuga delle migliori risorse. Negli ultimi 10 anni sono andati via il 65% dei laureati. Abbiamo il tasso di occupazione più basso in Europa, il 48%, la media europea è il 75%. Abbiamo il tasso di povertà più alto in Europa, un calabrese su due è a rischio di povertà. Abbiamo una drammatica situazione dal punto di vista sociale". "Per questo - ha aggiunto - abbiamo l'idea di lanciare un grande piano di reclutamento pubblico, 3000 operatori per la cultura e 7000 operatori per l'ambiente. Cosa devono fare? Devono valorizzare quella che è la cultura in Calabria, non solo a Capodanno, tutto l'anno attraverso i musei che purtroppo sono chiusi, le fondazioni che sono chiuse, le biblioteche che non hanno bibliotecari e 7000 operatori per l'ambiente che servono a valorizzare le risorse naturali, i boschi, le foreste, a fare quella pulizia, il contrasto agli incendi che imperversano tutta l'estate. Quest'estate, come ogni estate, abbiamo avuto incendi dappertutto, il dissesto idrogeologico che continua a essere uno dei principali problemi ambientali nella nostra regione. Diecimila ragazzi under 40, che dovranno spingere l'occupazione e le forze di mercato si uniranno a questo grande piano di occupazione. Purtroppo qui il mercato è più debole e va usata anche una leva pubblica per assumere e creare occupazione". Tridico ha quindi rilanciato il reddito dignità, una "misura di 500 euro per i cosiddetti occupabili, persone di 55, 58 che saranno incluse in progetto inclusione".

 

"Non sono convinto che" il problema dell'occupazione in Calabria "si risolva assumendo 7mila forestali, l'opposizione addebita a me ritardi accumulati per decenni e che io invece ho cercato di recuperare, ho investito il fondo sociale europeo, anche quelli non spesi prima, in bandi per assumere a tempo indeterminato con il 50% del costo del lavoro finanziato, stiamo facendo piani di attrazioni di investimenti anche grazie all'eccellenza delle università calabresi, abbiamo molto investito su turismo e aeroporti, negli ultimi sei mesi" si è registrato il "record storico di arrivi nei tre aeroporti", ha replicato Occhiuto, sottolineando che "sul turismo il riverbero sui consumi e sull'occupazione è ancora più veloce". Poi ha aggiunto, illustrando la proposta alternativa al reddito di dignità che "in modo subdolo vogliono fare passare come il reddito di cittadinanza": "Non reddito di dignità ma reddito di merito: 500 euro ad ogni diplomato" che rimane a studiare in Calabria purché mantenga la media del 27, un reddito di merito che faccia rimanere in Calabria i giovani calabresi".

Approfondimento

Nei prossimi 10 anni avremo 6 milioni di lavoratori in meno

Rinvio a giudizio e dimissioni

Se uno di voi fosse colpito da inchiesta giudiziaria, in caso di rinvio a giudizio durante il mandato si dimetterebbe? Occhiuto: "No, io mi sono dimesso perché ho ricevuto un avviso di garanzia perché questa vicenda rischiava di essere strumentalizzata per sconfiggere un presidente che altrimenti non sarebbe stato sconfitto. Io sono garantista e sono convinto che nessuno è colpevole fino a sentenza passata in giudicato, le dimissioni che io ho fatto sono state utili per evitare che si bloccassi l’amministrazione per un anno. In Calabria nell’ultimo anno ogni volta un presidente è stato interessato da un’inchiesta giudiziaria che è finita in una bolla di sapone".

 

Tridico: "Se fossi rinviato a giudizio sicuramente mi dimetterei. Penso che questo sia un atto di rispetto nei confronti dei calabresi. Parlo appunto di rinvio a giudizio, perché la serenità di un politico potrebbe essere fortemente turbata, nonostante sia solo la condanna a certificare la colpevolezza di qualsiasi individuo". Tridico, prima di rispondere, con una nota polemica, ha detto di non avere capito se Occhiuto, alla stessa domanda avesse risposto in modo affermativo. "È una questione di serenità - ha aggiunto Tridico - Noi contestiamo a Occhiuto non il fatto che si doveva dimettere per aver ricevuto l'avviso di garanzia, ma che si sia dimesso per ricandidarsi. In questo modo lui dà uno schiaffo alla magistratura e dice, sostanzialmente, per motivi personali voglio essere più forte, voglio continuare a governare 5 anni e con un giudizio popolare positivo posso essere immune dalle indagini della magistratura. Questo è gravissimo. Questo è il punto che io gli contesto".

Vedi anche

Occhiuto: "Fino a 100mila euro per vivere in borghi calabresi"

Criminalità organizzata

Fra i temi affrontati anche quello della criminalità organizzata: "Faremo un grande patto di legalità così come abbiamo fatto in altre Regioni - ha detto Tridico - La 'ndrangheta continua a essere un grande problema, un problema che attanaglia paesi interi e cittadine intere della nostra Regione. La preventiva collaborazione con le Procure sarà fondamentale sia per quanto riguarda gli appalti sia per quanto riguarda le concessioni e soprattutto nella Sanità".

 

"Noi questo patto per la legalità che Tridico vuole fare l'abbiamo fatto già 4 anni fa e credo che abbia funzionato - replica Occhiuto - Abbiamo dato le banche dati della Regione alla Direzione Investigativa Antimafia, abbiamo fatto la stessa cosa nelle aziende ospedaliere e sanitarie. Abbiamo dimostrato alla 'ndrangheta che lo Stato è più forte investendo tantissime risorse sull'utilizzo dei beni confiscati alla 'ndrangheta.

Leggi anche

'Ndrangheta, blitz del Ros contro la cosca Piromalli: 26 arresti

Ponte sullo Stretto, vantaggi e criticità

Occhiuto: "Io il Ponte l'ho già attraversato" perché "l'ho utilizzato come attrattore di altri investimenti, per trent'anni avevano investito un solo miliardo sulla 106 definita la strada della morte, in questi ultimi anni sono stati stanziati 3,8 miliardi" che non sono solo "risorse programmate, ma sono già gare e cantieri aperti", più altri "900 milioni per l'autostrada" e altre risorse ancora. "Il Ponte sullo Stretto è già diventato attrattore di altre opere strutturali, come avvenne con l'autostrada del Sole. In Calabria in questi anni sono stati stanziati 6-7 miliardi per le infrastrutture, non era mai successo, perché ho utilizzato l'argomento del Ponte per dire al governo e al ministro Salvini che sarebbe stato ridicolo dare il Ponte se prima i calabresi non avessero visto un impegno sulle altre infrastrutture", ha aggiunto.

 

Tridico: "Sto girando la Calabria in lungo e in largo e mancano ponti, strade, paesi isolati come la strada che va dalla Sila alla costa ionica che ha visto quattro anni fa un'interruzione di quattro anni fa un'interruzione di ponte. Occhiuto ha pure visitato ma non ha mai, come dire, avviato i lavori per riparare questo ponte. L'Alta velocità, ad esempio, che non c'è in Calabria, arriva fino in Campania, oppure alla 106 dove muoiono continuamente persone". "Il paragone con l'autostrada - ha aggiunto - è completamente irrilevante perché le autostrade raggiungevano tutta Italia. Qui si tratta soltanto di unire due coste. Quello che ho intenzione di fare è collegare Reggio Calabria con Bari e Napoli, federare il mezzogiorno con i trasporti per far partire lo sviluppo del Sud nel sud dove abbiamo le aree interne completamente isolate. E noi pensiamo a unire due coste. Al di là dei problemi ambientali, delle devastazioni che si potrebbero creare, dei problemi sismici che pure ci sono, c'è l'assoluta non priorità. E l'aggravante è che Salvini vorrebbe pure far pagare con i soldi dei calabresi questo ponte che nessuno vuole. È incredibile".

Approfondimento

Ponte Stretto, Corte Conti: chiarimenti su costi e impatto ambientale

Immigrazione

"L'immigrazione è una risorsa e i cittadini calabresi l'hanno dimostrato ben prima di Cutro, che rappresenta una pagina nera per la storia della Repubblica italiana - ha detto Tridico rispondendo a una domanda sul tema - Invece, anche dopo Cutro, noi abbiamo avuto esempi di grande integrazione, seguendo quello che oggi è noto come il modello di Mimmo Lucano, il modello Riace, modello di integrazione che fa crescere quelle comunità che sono in spopolamento". "Sono esempi virtuosi - ha aggiunto - e su questo noi faremo una legge speciale. A Steccato di Cutro, invece, abbiamo visto la passerella anche della Meloni con un Consiglio dei ministri che è veramente da dimenticare. Non hanno portato nemmeno un fiore su quella spiaggia, 94 persone morte, 37 bambini e subito dopo abbiamo avuto anche a Roccella Ionica un altro grave disastro. Questo rappresenta una pagine triste di cui i governanti attuali si sono macchiati".

 

"Sono orgoglioso di aver governato una regione molto solidale che ha sempre accolto i migranti. L'accoglienza può essere forma di sviluppo dei territorio", ha sottolineato Occhiuto. "Certi lavori - ha osservato - gli italiane e neppure i calabresi non vogliono più farli. Così dopo Cutro abbiamo fatto un bando con l'Ance per permettere ai migranti di lavorare nel settore edilizia, dove non si trovano più operai. Certo l'immigrazione va controllata, bisogna convincere l'Europa a fare investimenti nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, perché chi scappa da fame e guerre continuerà a scappare".

Leggi anche

Naufragio di Cutro, rinviati a giudizio sei militari

Il riconoscimento della Palestina

Interpellato sul tema del riconoscimento dello Stato di Palestina, Occhiuto risponde: "Noi ci candidiamo a risolvere i problemi dei calabresi, trovo un po' disonesto che si voglia rubare qualche voto spostando l'attenzione su questioni che nulla hanno a che fare con la Calabria". In ogni caso Occhiuto, dopo avere sottolineato che si tratta di una "grande tragedia umanitaria" e di una reazione oramai "sproporzionata" di Israele ha ribadito che "riconoscere lo Stato palestinese non è una cosa che ha senso a livello comunale e regionale ma se può servire a dimostrare la solidarietà di una regione dico che la mia regione dopo il 7 ottobre riunirà il Consiglio regionale e sarà disponibile a votare un documento che invita a riconoscere lo Stato di Palestina a condizione che siano esclusi i terroristi di Hamas e vengano liberati gli ostaggi". Si tratta della stessa "posizione del governo nazionale, di grande equilibrio e onestà". 

 

"Il genocidio che Israele sta portando avanti a Gaza è inaccettabile e tutte le forze europee e italiane dovrebbero avere il coraggio di dirlo - risponde Tridico, accusando Occhiuto di aver detto "parole disgustose davanti a questa tragedia" - Il governo italiano sta mostrando in questa fase tutta la sua inettitudine, tutto il suo mancato coraggio e l'essere prono a Israele che ha sostenuto indirettamente. E' veramente vergognoso". Tridico ha sottolineato di aver fatto all'Università della Calabria "davanti ad una grande platea di studenti una manifestazione in solidarietà proprio con la flottiglia". "A questo punto - ha detto - esprimo la mia grande solidarietà e preoccupazione per gli amici, ragazzi, giornalisti, ma anche deputati, anche del Movimento 5 Stelle, deputati di altri partiti del campo progressista per questa grande azione di coraggio". "È gravissimo - ha detto ancora - quello che sta succedendo in queste ore con gli attivisti della pace che portano aiuti, cibo e sono attaccati da Israele in un modo vergognoso. Abbiamo detto ieri che riconosceremo lo Stato di Palestina, come è successo anche in altre regioni d'Italia nel momento in cui saremo eletti presidenti alla guida della regione Calabria, perché è un atto di dovere morale, un segnale politico, soprattutto in questa situazione così grave, così grave dal punto di vista umanitario".

Approfondimento

Quali sono gli oltre 150 Stati che riconoscono la Palestina

Autonomia differenziata

Tridico: "Purtroppo, finché vediamo la Lega al governo con la destra, con Forza Italia, con Occhiuto, il progetto dell'autonomia differenziata rimane ancora vivo e quindi siamo molto preoccupati. Per adesso abbiamo fermato questa autonomia che vuol dire ancora allargare di più i divari tra nord e sud, tra la Calabria e il resto d'Italia". "Abbiamo una spesa sanitaria verso le regioni del Nord - ha aggiunto - di 300 milioni di euro e continuiamo a far arricchire con le tasse dei calabresi le regioni del nord che sono sostenute dai leghisti. Noi abbiamo leghisti che vanno a cercare i voti con Occhiuto in Calabria. Io non so quali interessi rappresentano. L'autonomia differenziata è stata approvata da Occhiuto in Conferenza Stato regioni e questo è gravissimo dal mio punto di vista. E lo dico da calabrese. Vedere un candidato presidente che dice sì, abbiamo bisogno di meno risorse perché così diventiamo più competitivi, mi fa impazzire". "Io - ha detto Tridico - voglio federare il mezzogiorno per essere più forte nell'Italia, per avere un'Italia unita e non spaccare la Calabria dal resto d'Italia".

 

"Sull'autonomia", ha detto Occhiuto, dopo la Consulta c'è una "pietra tombale fino a quando non verranno prima definiti e finanziati i fabbisogno e i diritti sociali e civili dei cittadini e fino a quando non funzionerà la perequazione". Poi ha ricordato di essere stato "l'esponente che più di altri ha frenato fino a che non si definissero i Lep". "Ho portato Forza Italia a frenare - ha sottolineato - tanto che non sono state fatte le intese sulle materie non Lep: mi assumo il merito di avere frenato perché prima dell'autonomia vengono i diritti dei cittadini che devono valere a Crotone" come altrove.

Vedi anche

Cassazione, ok al referendum per abrogazione Autonomia

Le domande dei due candidati

Roberto Occhiuto ha chiesto a Tridico dove pensa di trovare i soldi per fare le 7000 assunzioni in sanità che ha annunciato. "Sappiamo dall'annuncio che ha fatto la Meloni che il commissariamento della sanità finirà e quindi finirà in ogni caso, sia che vinca io sia che vinca Occhiuto per cui il vincolo non ci sarà più - ha risposto Tridico - Oppure Occhiuto si aspetta che la Meloni non faccia terminare il commissariato se vinco io. Quindi io ragiono sul fatto che dobbiamo avere le risorse e, politicamente, l'agibilità per farlo". "L'intenzione - ha aggiunto Tridico - è di mettere una guardia medica in ogni paese. Oggi abbiamo paesi e città senza guardia mediche e questo è gravissimo, perché in queste aree interne le persone si ammalano e non arriva nemmeno l'ambulanza perché non c'è una strada che collega efficientemente le aree interne con gli ospedali".

 

Tridico ha invece chiesto a Occhiuto se ci siano altri avvisi di garanzia a suo carico oltre a quelli noti. "Non ho ricevuto alcun altro avviso di garanzia, trovo vergognoso che si utilizzino questi temi per la campagna elettorale, lo trovo vergognoso perché il partito di Giuseppe Conte sosteneva Ricci che era incappato in una inchiesta giudiziaria come me, ora che hanno perso nelle Marche questo loro garantismo di circostanza lascia il posto alle pulsioni giustizialiste", ha replicato Occhiuto. "Non ho mai avuto condotte che siano minimamente censurabili, se avessi qualcosa da temere non avrei fatto quello che ho fatto, perché credo che oggi i magistrati indagheranno con ancora più scrupolo. Mi sono dimesso perché questa vicenda rischiava di essere strumentalizzata per sconfiggere per questa via un presidente che elettoralmente non avrebbero sconfitto". E anche per "evitare che si bloccasse l'amministrazione". Ora, sottolinea Occhiuto, "la pubblica amministrazione calabrese sta trottando più di prima perché sanno che dal 7 sono di nuovo presidente".

Approfondimento

Elezioni regionali 2025, tutti i candidati nelle 7 Regioni al voto

Gli appelli finali

Nel suo appello finale Tridico ha sottolineato: "Ho condotto una campagna elettorale con il cuore, non con la pancia. Non ho nessuna pulsione se non la democrazia. E l'obiettivo è di far tornare i giovani in Calabria. Avremo l'obiettivo di avviare una grande politica industriale con la costruzione di quattro poli tecnologici e formativi in quattro angoli della Calabria, a nord, a sud, a est, e a ovest. Questo sarà soprattutto una grande opportunità per far tornare quei giovani e farli restare". "Giovani - ha aggiunto - che devono avere i salari adeguati, un salario minimo legale anche dal punto di vista regionale. A loro diremo che possono cambiare la Calabria, questa politica che da trent'anni ci attanaglia con gestioni opache, senza farci vedere una primavera, quella primavera che abbiamo visto in Puglia con Nichi Vendola, con una generazione di politici che trent'anni fa ha richiamato i giovani a tornare a votare, a partecipare alla vita pubblica, a prendersi cura della nostra politica".

 

"Io sto facendo una campagna onesta, dico che non ho avuto la bacchetta magica, ma in questi quattro anni ho risolto molti più problemi che negli ultimi quarant'anni: ho fatto riforme che la Calabria mai aveva visto", ha detto Occhiuto citando i consorzi, i rifiuti, la sanità, il turismo. "Certo - ha concluso il suo appello al voto - so bene che ci sono ancora tantissimi problemi in Calabria, ma io sono convinto che in questi quattro anni ho cominciato a rendere un po' più orgogliosi i calabresi della loro bellissima regione".

Approfondimento

La Calabria al voto, problemi antichi e passi avanti

Le regole de Il Confronto

Il format de Il Confronto prevede lo stesso tema di domanda per entrambi i candidati e uguale tempo di risposta, la domanda incrociata e, in chiusura, l’appello finale agli elettori. A condurre è Giovanna Pancheri, presentatrice di Start, l’approfondimento politico di Sky TG24. Al termine del confronto, ospiti e commentatori arricchiranno l’analisi sui temi emersi nel dibattito.

Il racconto di Sky TG24

Per le elezioni regionali delle prossime settimane, Sky TG24 arricchirà il proprio racconto con gli Instant Poll realizzati in esclusiva da Youtrend per conoscere, alla chiusura delle urne, come avranno votato gli elettori e quali saranno i prossimi Presidenti di Regione. Infine, il Trovapresidente, una Voting Advice Application che su skytg24.it consentirà a ognuno di scoprire il proprio posizionamento politico e visualizzare i candidati alla presidenza più vicini e quelli più lontani. Ogni elezione regionale sarà poi accompagnata da approfondimenti e reportage dei corrispondenti ed inviati del canale.

Leggi anche

Elezioni regionali in Calabria, come e quando si vota

Chi sono i candidati

I due principali candidati alla carica di governatore della Calabria sono Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico. Il primo è il presidente uscente della Regione, che aveva vinto le elezioni regionali del 2021 con il 54,46% dei voti e si è ricandidato dopo aver rassegnato le dimissioni in seguito a un avviso di garanzia dichiarando di voler lasciare ai calabresi la decisione sul futuro della Regione. È un esponente di Forza Italia, ed è supportato dall’intera coalizione di centrodestra. Pasquale Tridico invece è stato in passato presidente dell’Inps, ed è il candidato del Movimento 5 stelle supportato dal ‘campo largo’ di centrosinistra: tra le forze progressiste che sostengono la sua candidatura ci sono il Partito democratico e Avs.

Come si vota in Calabria

Le elezioni in Calabria si terranno domenica 5 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 6 ottobre 2025, dalle 7 alle 15. Dopo la chiusura delle urne inizierà lo spoglio dei voti, che determineranno l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e quella del Consiglio regionale. Sono in totale 31 i membri del Consiglio che saranno eletti: uno è di diritto il Governatore eletto. Gli elettori potranno votare su un'unica scheda, dove sarà presente il simbolo di ciascuna lista e a fianco il nome del candidato alla carica di Presidente della Giunta collegato. Il simbolo delle liste è inserito in un apposito rettangolo, affiancato da due righe per l'eventuale espressione di una o due preferenze. Non è previsto il voto disgiunto. Ciascun elettore può esprimere uno o due voti di preferenza, nel rispetto della doppia rappresentanza di genere.

Leggi anche

Elezioni regionali in Calabria, chi sono i candidati alla presidenza

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

Politica: I più letti