Pd, Schlein all’Assemblea nazionale: "Portiamo il Paese al voto sull'Autonomia"

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La segretaria dem ha aperto l'Assemblea convocata "in forma ibrida" dal presidente del partito Stefano Bonaccini, e sull'Autonomia differenziata dice: "Nelle motivazioni della sentenza abbiamo trovato la fondatezza della nostra battaglia". Poi attacca la premier: "Ad Atreju va in scena il favoloso mondo di Meloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele. Ma esiste la realtà vera, testarda nei numeri e nella vita quotidiana degli italiani"

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All’Auditorium Antonianum a Roma è il giorno dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico, che proseguirà fino alle 16 ed è stata convocata "in forma ibrida" dal presidente del partito Stefano Bonaccini. Ad aprirla la segretaria nazionale Elly Schlein che attacca la presidente del Consiglio e il governo: "Ad Atreju va in scena il favoloso mondo di Meloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele. Ma esiste la realtà vera, testarda nei numeri e nella vita quotidiana degli italiani. Non siamo nel regno di fantasia, più che il mondo di Atreju qua è il dilagare del vostro nulla".

Schlein: "Portiamo il Paese al voto sull'Autonomia"

"Nelle motivazioni della sentenza" sull'Autonomia "abbiamo trovato la fondatezza della nostra battaglia. Noi abbiamo raccolto le firme per il referendum, siamo pronti ad andare avanti e portare il Paese al voto", ha detto Schlein. Poi ha aggiunto: "Unità è stata la chiave del nostro lavoro, fuori e dentro di noi. Sta a noi trasformarlo in una bussola e non in una parola vuota".

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Ieri la segretaria del Pd Elly Schlein ha visitato i centri per i migranti in Albania, e oggi in un’intervista a La Stampa ha assicurato che il Pd darà battaglia "contro uno spreco di risorse economiche e umane", ma anche per "una missione di soccorso europeo nel Mediterraneo". Nei centri di Shengjin e Gjader, racconta, "abbiamo toccato con mano il fallimento dell'accordo con l'Albania che viola i diritti umani e le leggi europee. Abbiamo visto un centro vuoto per costruire il quale sono stati spesi 800 milioni di euro che avremmo potuto usare per pagare 700 insegnanti o infermieri e che invece sono serviti per piantare una bandierina ideologica su un terreno inconsistente". Schlein parla di "un grave segnale di debolezza dell'Ue che mentre non svolge alcun ruolo politico e diplomatico in un mondo in fiamme, pensa bene di negare l'asilo a chi fugge. I siriani hanno ancora paura, perché è stato cacciato un dittatore, ma a farlo sono stati dei terroristi. Noi non ci riconosciamo in questa Europa. Chiediamo a Meloni di fare l'interesse nazionale ricordando a Orban e ai partner polacchi che stare in Europa non è solo ricevere benefici. Chi entra in Italia entra in Ue".

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